LETTERE ALLA REDAZIONE: SAN FRANCESCO GIUSTIFICA LE CROCIATE E NON ERA PACIFISTA
Ecco le prove testimoniali di chi ha conosciuto il santo
Autore: Giano Colli
Gentile redazione, sull'ultimo di BASTABUGIE che ho appena ora ricevuto, e come al solito fatto molto bene, l'occhio mi è andato a cadere, sull'articolo di P. Mariano Pellegrini (OMELIA...), dove a pag 10 leggo (ultimo rigo) che "San Francesco d'Assisi... voleva recarsi tra i saraceni per annunziare il Vangelo; ma, non potendovi andare, nel 1219 egli inviò sei frati, i santi Berardo e compagni..." . - Fin qui la citazione. Ma è ben noto che dopo un tentativo, fallito a causa delle avversità meteorologiche, di recarsi presso i saraceni per convertirli, al tempo della V crociata, nel 1219, quel santo si recò in Egitto dove fu molto onorevolmente accolto dal sultano, recandosi quindi in Palestina, dove poi i francescani assunsero la custodia dei luoghi sacri. Egitto e Palestina sono allora cosa diversa dai territori abitati dai saraceni? Sarei molto grato per darmi o farmi avere una risposta, a vostro comodo naturalmente, e molto caramente vi saluto. FDP
Caro FDP, l'omelia in questione aveva come scopo quello di sottolineare l'importanza e l'urgenza della missione per evangelizzare. Importanza che ben hanno compreso i santi di cui San Francesco fu un bell'esempio. Si diceva che l'esempio dei frati francescani morti martiri impressionarono molto un giovane portoghese che poi sarebbe diventato il grande sant'Antonio da Padova. Per venire alla sua critica (costruttiva e molto corretta), devo dire che la trovo giustificata in quanto san Francesco, successivamente ai fatti a cui si riferisce l'omelia, si recò egli stesso in territori dominati dai musulmani; in questo caso in Egitto. Il fatto, riportato anche dalle Fonti Francescane, è particolarmente significativo in quanto si vede che san Francesco non era per nulla pacifista come vorrebbero credere alcuni oggi, ma anzi giustificava, VANGELO ALLA MANO, le crociate come giusta risposta agli attacchi degli infedeli. Il sultano citando anch'esso il Vangelo, ma stravolgendone il significato (in senso pacifista), diceva a san Francesco che il cristiano non può giustificare MAI l'uso della forza, neanche per difendersi, san Francesco rispondeva, invece, che il Vangelo va letto tutto per intero. Infatti gli errori più grandi riguardo alla Sacra Scrittura sono sempre stati fatti da chi ha citato un versetto della Bibbia per interpretarlo a modo suo, anziché rispettando il messaggio completo della Divina Rivelazione. In questo senso l'esempio di san Francesco merita particolare attenzione per evitare che venga usato come simbolo da ideologie contrarie al vero pensiero del santo stesso. Mi viene in mente uno spot televisivo di qualche lustro fa, che si concludeva con una immagine di san Francesco e la scritta "anche lui oggi sarebbe un socio del WWF". Per evitare lo stravolgimento del VERO SAN FRANCESCO riporto dal numero 2691 delle Fonti Francescane l'intero illuminante episodio (che purtroppo è riportato solo nel volume intero delle Fonti Francescane, mentre non si trova purtroppo nell'edizione tascabile di tale volume); e bisogna ricordare che questo brano è stato scritto da frati che hanno vissuto insieme a san Francesco, quindi sono più affidabili di chi oggi vorrebbe delegittimare il loro racconto, a vantaggio di una propria personale visione della vita, ma che non c'entra poi molto con il pensiero di san Francesco. Ecco dunque il brano: "Il sultano gli sottopose anche un'altra questione: «Il vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vi vuol togliere la tonaca, ecc. Quanto più voi cristiani non dovreste invadere le nostre terre, ecc.». Rispose il beato Francesco: «Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo. Altrove, infatti, è detto: Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo lontano da te (Mt 5,25). E con questo ha voluto insegnarci che se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell'occhio, dovremmo essere disposti a separarlo, ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tenta di allontanarci dalla fede e dall'amore del nostro Dio. Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le vostre terre e vi combattono, perché voi bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla religione di lui quanti più uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare e adorare il Creatore e Redentore del mondo, vi amerebbero come se stessi». Tutti gli astanti furono presi da ammirazione per le risposte di lui."
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Fonte: Redazione di BastaBugie, 2 febbraio 2010
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