LA BAMBINA TRANSGENDER DI 10 ANNI? IN REALTA' NE HA 15
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): marina militare Usa rieducata dal gender, Canale 5 e i film pro-trans in prima serata, in Germania attivista Lgbt uccide un amico e si suicida
Autore: Rodolfo de Mattei
Sono Leo ho 10 anni e non sono né maschio né femmina. Sta facendo il giro del mondo ed accendendo vivaci dibattiti, la lettera che una bambina inglese di 10 anni avrebbe inviato alla "Bbc Magazine" per raccontare la sua storia che l'ha portata a "transitare" da femmina a maschio assumendo il nome di Leo. La realtà è un po' diversa. Leo Waddell, nata Lily, non ha 10 anni ma 15 e, nonostante la giovanissima età, è già un'icona transgender in quanto è stata la protagonista di una serie televisiva britannica che ha raccontato la "normalità" della sua transizione di genere" nel programma "My Life: I am Leo" andata in onda sulla BBC nel 2015.
FARINA DEL SUO SACCO? Leggendo la lunga lettera, si capisce inoltre che non è certo la giovanissima adolescente l'autrice della lettera, quanto molto più probabilmente persone interessate a promuovere le istanze gender, strumentalizzandone la pietosa storia a cominciare dalla madre Hayley che così si era espressa nel novembre 2014 riguardo i futuri progetti della propria figlia: "Leo fermerà le cure bloccanti degli ormoni per un paio di mesi in modo che possa produrre alcuni ovuli da poter congelare. In questo modo, in futuro, quando avrà una relazione e vorranno dei figli, useranno un donatore di sperma per fertilizzare le uova per poi poterle impiantare nel suo partner". La missiva è uno studiato "concentrato" di tutti quelli che sono i principali clichès e le odierne maggiori rivendicazioni LGBT+: dall'utilizzo del bagno dei maschi all'adozione dei pronomi neutri fino alla liberalizzazione delle cure ormonali per bloccare la pubertà. [...]
OLTRE LA BUFALA Nonostante fosse semplice ricostruire la "vera" storia di Lily/Leo, tutti i principali quotidiani e siti web hanno presentato la storia della "bambina Leo" come il toccante caso della bambina di soli 10 anni transgender,socialmente incompresa ed emarginata da una società, evidentemente ancora troppo arretrata e bigotta. Al di là della clamorosa bufala mediatica, costruita e diffusa dai media LGBT per propagandare il proprio piano ideologico, nessuno si domanda riguardo gli effetti e le conseguenze del messaggio che la vicenda della piccola "Lily" porta con sé. Il messaggio espresso attraverso le parole messe in bocca alla bimba trans è chiarissimo: non importa se nasci maschio o femmina, il sesso che ti assegna madre natura è un dato puramente biologico di nessun conto. Ciò che fa di te un maschio o una femmina è la tua soggettiva e mutevole volontà di essere l'uno o l'altro. Nella realtà, Lily, affetta da un disturbo dell'identità sessuale che ha un nome preciso, "disforia di genere", avrebbe bisogno di cure psicologiche e di essere affiancata da specialisti che l'aiutino a riscoprire la propria vera natura. Questo è l'unico approccio terapeutico ragionevole e di buon senso, un percorso medico un tempo normalissimo e scontato, oggi impossibile e additato come intollerante e omofobo dal mainstream scientifico e mediatico accecato dall'ideologia del gender.
Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal gaio mondo gay (sempre meno gaio).
MARINA MILITARE USA RIEDUCATA DAL GENDER L'amministrazione Obama sta istituendo un percorso di formazione gender, tenuto da esperti, per i marinai della Marina militare statunitense. Da novembre saranno istituite "squadre di addestramento mobili" per insegnare ai marinai ad accogliere persone transessuali sulle navi. Ai maschi transessuali sarà permesso di utilizzare gli spazi degli uomini e alle femmine transessuali quelle delle donne. Uno degli insegnamenti sarà il seguente: "se vedete due uomini baciarsi dovete reagire come se vedeste un uomo e una donna baciarsi". E se a qualcuno non sta bene questa educazione gender? C'è sempre il congedo onorevole, spiegano dai piani alti. L'esercito sta anche discutendo le modalità per aiutare i militari a cambiare sesso durante il servizio. (Gender Watch News, 24/09/2016)
CANALE 5 E I FILM PRO-TRANS IN PRIMA SERATA In prima serata su Canale 5, è stato trasmesso il film "The Danish Girl", il film che riprende la vita di Lili Elbe, il primo uomo nella storia a "trasformarsi" in donna sottoponendosi all'intervento chirurgico. Einar Mogens Andreas Wegener - questo il vero nome dell'uomo che ha deciso di diventare in seguito Lili Elbe - è considerato il primo personaggio transgender. Il film è ambientato a Copenhagen, nei primi anni 20. Il pittore Einer Wegener viene convinto dalla moglie Gerda Wauda, anch'ella artista, a posare per lei in abiti femminili. Il dipinto raggiunge grande popolarità, così che Einar inizia a mantenere in modo permanente un'apparenza femminile, mutando il suo nome in Lili Elbe. Spinto da ideali femministi e supportato dalla moglie, Elbe si avvierà alla trasformazione in donna, divenendo appunto il primo transgender della storia. Questa pessima vicenda non solo la si è voluta raccontare e implicitamente elogiare facendone una pellicola a firma di Tom Hooper, ma ad un solo anno dall'uscita nelle sale cinematografiche viene già riproposto in televisione, perlopiù in prima serata. Qualcuno potrebbe obiettare che la visione era consigliata ad un solo pubblico adulto, ma prima di tutto va precisato che se lo era non è per la vicenda del transessuale in sé, quanto piuttosto per le tante scene di nudo e di sesso sfrenato. Tuttavia, come ben sappiamo, risulta praticamente impossibile controllare i bambini davanti alla televisione, e con questi film in un frammento di secondo vediamo il personaggio uomo trasformarsi in un personaggio don a, tutto sotto gli occhi dei tanti bambini increduli, che alla sera sono in balia dei compulsiva cambi di canale - loro o dei genitori stessi. La sfacciatezza non ha limiti e le conseguenze le pagano con maggiore peso le creature ancora (per poco) innocenti. (Cristiano Lugli, Osservatorio Gender, 6 settembre 2016)
IL PROGETTO "ARTISTICO": UN RAGAZZO DIVERSO OGNI GIORNO PER UN ANNO Avere rapporti sessuali con un uomo diverso ogni giorno per un anno. Questo il folle e ripugnante progetto di un sedicente "artista" russo che vive a Berlino di nome Mischa Badasyan. Il progetto "artistico" intitolato Save the date è infatti nelle intenzioni dell'autore una "riflessione" sulla percezione del sesso vissuto in maniera libera e al di fuori di ogni rapporto emotivo. Per portare a termine tale assurda e ossessiva riflessione Badasyan ha avuto un incontro al giorno, per 365 giorni, in altrettanti luoghi diversi. Intervistato da Vice, Badasyan ha raccontato di aver deciso circa due anni fa di dedicarsi a questo progetto utilizzando sia le app per incontri,diffusissime nel mondo gay, come Grindr o Scruff, sia i metodi "classici", nei luoghi di cruising o nei locali. Parlando dei suoi particolari appuntamenti "artistici", Badasyan ha raccontato di come questi fossero veloci e senza emozioni, tanto che "ho dovuto usare la violenza per provare qualcosa, sono arrivato a tirare pugni al partner. Ero diventato una macchina". Per quanto riguarda il significato del suo progetto, Badasyanchiarisce che questo può essere interpretato da diversi punti di vista: "Per alcuni è una cosa che riguarda la sessualità, per altri è questione di libertà, per altri ancora riguarda la solitudine". L'unico punta di vista da cui interpretare tale progetto è la follia e la schizofrenia compulsiva caratterizzante il depravato mondo gay. L'ossessione sessuale rappresentata in Save the date da Mischa Badasyan non è lontana dalla realtà del mondo LGBT fatto di "orge chemsex", saune, darkroom e di locali veri e propri "fast food del sesso" . (Osservatorio Gender, 6 settembre 2016)
GERMANIA: CLAUS-BRUNNER ATTIVISTA LGBT E MEMBRO DEL "PARTITO DEI PIRATI" UCCIDE UN AMICO E SI SUICIDA In Germania, Gerwald Claus-Brunner, noto membro del Partito dei Pirati ed attivista LGBT+, è stato ritrovato senza vita nel suo appartamento nel quartiere Lichterfelde di Berlino, a fianco al corpo di un altro uomo più giovane. Per la polizia non ci sono dubbi che si sia trattato di un caso di omicidio suicidio. Le autopsie condotte sui due cadaveri hanno ricostruite le dinamiche della tragica vicenda: il più giovane, un uomo di 27 anni di cui sono state rese note solo le iniziali Jan L., sarebbe deceduto alcuni giorni prima della morte di Claus-Brunner, il quale si sarebbe poi in un secondo momento suicidato. Secondo la "Berliner Zeitung", Jan L. era un ex collaboratore di Claus-Brunner, vittima in passato di stalkeraggio da parte del politico. Il sito del settimanale Stern politico fornisce ulteriori dettagli sul macabro fatto di cronaca, riportando come Claus-Brunner avrebbe ucciso il giovane nell'appartamento di quest'ultimo e ne avrebbe poi trasportato il cadavere a casa sua all'interno di un trolley per le vie di Berlino. Ignote per ora le cause che hanno portato Claus-Brunner a compiere il doppio barbaro gesto. Il partito ha liquidato la vicenda dichiarando che il suo esponente soffrisse di una "malattia incurabile" in fase terminale. Tuttavia, secondo indiscrezioni filtrate sulla stampa tedesca sembra che il politico fosse stato appena lasciato dal suo fidanzato e fosse profondamente deluso dai recentissimi disastrosi risultati elettorali del suo partito. Le elezioni di domenica 18 settembre hanno infatti segnato il tracollo definitivo del Partito dei Pirati che dopo aver raccolto nel 2011 un sorprendente 8,9% dei voti, aggiudicandosi 15 seggi nel parlamento statale di Berlino, sono precipitati domenica ad un misero 1,7 % dei voti, perdendo tutti i loro seggi. Una pesante sconfitta che Claus-Brunner aveva così commentato venerdì scorso, mandando il suo ultimo Tweet: "La c** di giornata di oggi, supera ogni brutta giornata che ho avuto finora Spero che il weekend sarà migliore". GAY STYLE Dopo l'arresto, lo scorso 1 marzo 2016, di Volker Beck, il più noto attivista per i diritti LGBT+ della Germania, mentre lasciava l'appartamento di uno spacciatore con addosso 0,6 g di Crystal Meth,ancora una volta, un politico di schieramento LGBT è al centro dei fatti di cronaca, questa volta nera, della Germania. Una nuova conferma di quella che è la drammatica realtà del tanto propagandato stile di vita omosessuale. (Osservatorio Gender, 22 settembre 2016)
Titolo originale: E' virale la bufala della lettera di Leo, bambina transgender di soli 10 anni Fonte: Osservatorio Gender, 21/09/2016
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