BastaBugie n�474 del 05 ottobre 2016 | |
STORIE DI (ORDINARIA) PERSECUZIONE ANTI-CRISTIANA Nel Pakistan di Asia Bibi, un ragazzo è condannato a morte perché qualcuno lo accusa, senza prove, di blasfemia e un professore è stato minacciato di morte a scuola Autore: Benedetta Frigerio Ha appena sedici anni il giovane cristiano condannato a morte per blasfemia in Pakistan. E, come avvenuto in molti altri casi, è detenuto in carcere nonostante i dettagli sulla vicenda e le prove dell'accusa siano fumose. Nabell Masih, residente a Kasur nella provincia le Punjab (dove gli episodi di blasfemia contro i cristiani sono continui), è stato accusato da un vicino musulmano di aver postato l'immagine di un maiale in cima alla Kaaba della Mecca. Shahbaz Ahmed, ufficiale di polizia, ha dichiarato all'agenzia di notizie Afp che il post urtava «i sentimenti religiosi dei musulmani e dissacrava il sito religioso», ma Mashi si è difeso spiegando che la foto era stata messa sulla sua bacheca Facebook da qualcun altro. Nonostante ciò e nonostante l'immagine sia stata rimossa senza possibilità di verificare le imputazioni, il ragazzo è stato subito arrestato. Naveed Aziz, un altro ufficiale di polizia, ha confermato che il post è stato rimosso e che non è più visibile. Fonte: Tempi, 28/09/2016 |
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