MARIO MIELI E GLI INTELLETTUALI GAY INNEGGIANO ALLA COPROFAGIA
Se non sapete cosa sia la coprofagia, non leggete questo articolo... si vive meglio nell'ignoranza
Autore: Silvana De Mari
Dopo avere passato giornate a parlare di lesioni anali e infezioni, oggi parliamo di escrementi. Il tema di oggi è la coprofagia. Moltissimi intellettuali gay inneggiano alla coprofagia. Tra i più famosi Mario Mieli e la/il filosofa/o ex Beatrice Preciado, attualmente Paul Preciado. A Mario Mieli è intitolato il circolo lgbt di Roma. Mario Mieli, definito da Liberazione il più grande intellettuale queer italiano. Autore del testo "Elementi di critica omosessuale", dove parla della sublime bellezza di pedofilia, necrofilia e coprofagia. Riporto alcune righe: «Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l'Edipo, o il futuro Edipo, bensì l'essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l'amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica» (Elementi di critica omosessuale, pag. 62, Feltrinelli 2002 oppure v. Google Books) Per coloro che abbiano difficoltà a capire la astrusa prosa, c'è scritto che è giusto desiderare eroticamente i bambini e chi lo fa vuole bene ai bambini perché loro lo vogliono. Quindi Mario Mieli riconosceva di avere desideri erotici nei confronti di bambini: questo lo classifica come pedofilo: come spiegato nell'ultimo dsm il desiderio semplice senza passare all'atto dà la classificazione di pedofilia. Poi discutiamo se sia un normale orientamento sessuale (teoria DSM) o la più orrenda e nauseante delle perversioni sessuali (teoria nostra). Possiamo definirla filopedofilia così tronchiamo le discussioni. Della filopedofilia di Mario Mieli e, quindi, di tutti gli iscritti di un circolo intitolato a lui, parleremo un'altra volta. Ora parliamo della coprofagia: Mario Mieli faceva spettacoli teatrali dove mangiava gli escrementi suoi e del suo cane, crudi e sconditi. E' famosa la sua esibizione pubblica all'Ompo's, durante la quale si esercitò in questi atti (anche con gli escrementi del suo cane). Il poeta gay Dario Bellezza (morto di AIDS) ironizzò così: «A Mario è rimasto altro che mangiar la m..., per far parlare di sé». Uno non mangia gli escrementi suoi e del suo cane per far parlare di sé: uno mangia gli escrementi suoi e del suo cane solo se il suo odio per l'uomo che vuol profanare profanando se stesso ha raggiunto livelli totali. Un altro esempio di intellettuale gay, cioè di odio di se e dell'umanità, lo troviamo nella filosofa Beatrix Preciado, che da qualche tempo si è fatta castrare, ha subito un intervento ai genitali e sta prendendo testosterone e si fa chiamare Paul, ma le sue cellule, tutte, continuano a essere XX. Madre natura è un'arcigna megera, e sta ottusamente arpionata alla realtà. Riporto un brano di Beatrix, un'autrice gay famosa e importante, pubblicato il 17 gennaio 2014 su Liberation, che riassume il suo pensiero: sciopero dell'utero totale e definitivo per tutte le donne, sostituzione della dualità vagina / pene, con la dualità ano/ vibratore: "Da questa modesta tribuna, io invito tutti i corpi (delle donne) allo sciopero dell'utero. Affermiamoci come cittadine intere e non come uteri riproduttivi. Attraverso l'astinenza, attraverso la omosessualità, ma anche attraverso la masturbazione, la sodomia, il feticismo, la coprofagia, la zoofilia (non vuol dire avere il micetto e mettere la foto su fb, ma vuol dire avere rapporti erotici con gli animali) e l'aborto. Non lasciamo penetrare nelle nostre vagine una sola goccia di sperma nazionale cattolico." L'omosessualismo odia la vita. E ama la coprofagia. Le feci sono morte. Questa roba è cultura di morte. Non sono quattro tizi che campano come gli pare, a te cosa ti cambia. Questa è cultura di morte. In una nazione libera qualcuno talmente problematico da mangiare escrementi deve essere libero di farlo, ma che il denaro pubblico finanzi il circolo intitolato a Mario Mieli, mangiatore di escrementi (crudi e sconditi) è un pericoloso incitamento a pratiche coprofaghe che stanno aumentando l'incidenza dell'epatite A. Possiamo dire che la coprofagia fa schifo senza essere inquisiti di razzismo? [...]
Nota di BastaBugie: il filmato dove la Dott.ssa Silvana De Mari spiegava cosa siano questi famigerati circoli culturali, ai quali vanno fior fiore di denari pubblici per finanziare attività ricreative e culturali, è stato cancellato da YouTube perché la lobby omosessualista non ammette critiche (pur lei sì criticando tutti, anche violentemente). In particolare la Dott.ssa parlava del Circolo LGBT "Mario Mieli" e della figura del filosofo gay morto suicida alla quale il circolo a lui intitolato rende onore.
Titolo originale: La coprofobia è un diritto umano. No a finanziamenti pubblici a coprofagi e filocoprofagi. Fonte: Blog di Silvana De Mari, 21/01/2017
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