BastaBugie n�584 del 07 novembre 2018

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LETTERE ALLA REDAZIONE: I MIEI GENITORI LITIGANO SPESSO... MA VALE LA PENA SPOSARSI?
Pensavo che fosse bello farsi una famiglia, avere dei figli, ma ora non lo so più... non voglio essere infelice come i miei genitori
Autore: Michele

Gentile redazione di BastaBugie,
leggo da poco il vostro sito e mi sembrate persone coerenti e con le idee chiare, anche se a volte non le condivido.
Mi permetto di raccontarvi una cosa: il mese scorso i miei genitori hanno litigato urlando e la mamma è uscita di casa fino a sera. Per fortuna è ritornata.
Mentre è uscita io e papà abbiamo parlato. Papà mi ha detto che non dovevano sposarsi, che si è pentito e che non era più felice di stare con lei. Lui non vuole andarsene, finché non me ne andrò io.
Il giorno dopo è tornata mia mamma e mi ha detto pure lei che non è più felice.
Cosa posso fare perché siano di nuovo felici insieme? Io ho paura che litighino di nuovo e che poi uno dei due se ne vada.
Da quel giorno ci penso tutti i giorni e ogni mattina mi sveglio triste e faccio fatica a concentrarmi a scuola, ho paura che se vado male a scuola poi loro litigano anche per colpa mia.
Sto iniziando a pensare che forse non voglio più fare una famiglia, non voglio essere infelice come i miei genitori.
Io pensavo che fosse un desiderio bello quello di fare una famiglia, avere dei figli, ma ora non lo so più, forse è un desiderio sbagliato?
Scrivo a voi perché gli articoli che pubblicate sulla famiglia e il matrimonio sono belli e poi immagino che anche voi siate sposati e magari con dei figli e vorrei sapere se anche a voi capita di litigare ogni tanto con la moglie e se anche qualcuno di voi si è pentito del matrimonio.
È possibile tornare felici insieme se si diventa tristi?
Federica

Cara Federica,
leggendo la tua mail mi è venuta una fitta allo stomaco perché ho sentito dentro di me, come fosse oggi, le urla dei miei genitori, di mio padre, di mia madre e mi ricordo l'immagine di mio padre muto davanti al computer in sala, insensibile nonostante il pianto incessante di mia madre in cucina.
Ho avuto paura tante volte anche io che un giorno o l'altro si sarebbero divisi.
Per fortuna non è ancora successo, soprattutto per le mie sorelle visto che sono ancora in casa.
Io sono solo 7 anni che sono sposato (anche se al giorno d'oggi sembra già tantissimo) però ti posso dire che, sì anche a me molto più che ogni tanto è capitato di litigare con mia moglie, sin dalle prime settimane.
E anche dopo anni di matrimonio litighiamo ancora come fanno i bimbi al parco con musi, parolacce e a volte botte e strattoni.
Diciamo che noi adulti siamo espertissimi nel fare i bambini, perché ci alleniamo da più tempo... E poi ingigantiamo le cose, e siamo in grado di fare di piccoli problemi, questioni di rilevanza mondiale, un po' come il pianto di un bambino quando gli cade il gelato.
Mi hai chiesto se mi sono pentito di essermi sposato, ci ho riflettuto molto prima di risponderti.
Prima di tutto, il pentimento inizia come solo un pensiero e come tu sai a chiunque vengono in mente pensieri anche tra i più strani, ma poi è la nostra razionalità ed intelligenza che ci aiuta a scegliere solo quali sono i pensieri giusti e solo successivamente a mettere in pratica solo quelli.
Per fortuna è ancora vero che tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare.
Per farti un esempio io posso pentirmi di aver fatto qualcosa di male, ma solo se diventa un sincero pentimento compio l'azione di confessarmi.
Stessa cosa per il matrimonio, si può pensare di pentirsi di essersi sposato, ma prima di compiere davvero l'azione di andarsene c'è di mezzo la nostra decisione...
Per cui, sarò sincero, ci sono stati momenti, ore, giorni, settimane e mesi in cui mi sono svegliato triste ed altre volte addormentato piangendo, dicendomi, "perché lo hai fatto?", "perché ti sei vincolato" ad un'altra persona, ad un'altra libertà?
Perché il matrimonio è questo, te lo dico con chiare parole: il matrimonio é legarsi per sempre ad un'altra persona che è come te, una libertà.
Se tu mi chiedessi chi è la persona a questo mondo che è capace di farmi più male possibile, di farmi stare peggio, di soffrire, beh, quella è certamente mia moglie.
Ma se tu mi chiedessi chi è la persona che a questo mondo è capace di farmi stare meglio, di farmi sorridere con una semplice occhiata, di capire come sto dopo aver fatto a malapena due passi dentro casa... Chi è quella persona al mondo che pur conoscendo tutti i miei difetti, le cose brutte che sono in grado di dire, di fare, l'unica persona al mondo che nonostante abbia visto la mia faccia rossa arrabbiata, urlante, e che mi ha visto fare le peggiori cavolate, mi ha visto stanco, annoiato, pesante, senza aver voglia di far nulla, offensivo... E che nonostante abbia conosciuto il peggio di me, è ancora lì a decidere di vedere come prima cosa al mattino la mia faccia scompigliata, e sentire come ultima cosa alla sera la mia puzza di un orso di montagna. Se tu mi chiedessi chi è capace di fare tutto questo per me, beh quella è certamente mia moglie.
Proprio per questo motivo sono qui a dirti con il cuore che se abbandoni il desiderio di sposarti, è vero, insieme ad esso abbandonerai anche sicuramente delle sofferenze, ma al tempo stesso abbandonerai una gioia ed una felicità che nessun amico ti potrà dare. Una serenità, un'euforia che non potrai trovare in nessun altro posto, e che solo conoscere una persona sempre più a fondo, sempre più sinceramente potrà farti sentire così felice da volare con la mente e con il corpo.
Io mi metto a ridere quando sento: "Guardali... si amano ancora come il primo giorno di matrimonio!". E penso... "Ma mi auguro per loro di no!"
Io stesso, se ripenso a come credevo di amare mia moglie poco più di 7 anni fa, mi dico... che pivello che ero.
Se penso a quanto amo mia moglie oggi, per grazia di Dio, la amo molto di più. E per grazia di Dio anche lei mi ama molto di più di quel giorno.
Prima di salutarti però vorrei metterti in guardia di una cosa. Una cosa che noto spesso nei matrimoni, ma anche nelle coppie giovani di fidanzati, o fidanzatini, una cosa che io stesso ho dovuto abbandonare perché, se non lo avessi fatto,allora sì che il mio matrimonio sarebbe andato in fumo.
C'è un grave errore da non commettere. Ricorda: non bisogna basare la propria felicità su di un'altra persona, perché nessuna persona è in grado di darti la felicità.
Sì, è vero, a volte stare con alcune persone ti può tirar su di morale, avrai già provato questa esperienza, ma non puoi chiedere questa cosa ad una persona in eterno.
La tua felicità non può essere basata su un'altra persona. Molto spesso vedo persone singole infelici, che si sposano insieme per essere felici, e questa è la cosa peggiore del mondo. Per prima cosa bisogna imparare ad essere felici, solo allora, se due persone felici si sposano tra loro, saranno ancora più felici.
Non puoi chiedere la felicità a tua moglie od a tuo marito, semplicemente perché non te la può dare!
A volte succede anche (e penso sia proprio il caso dei tuoi genitori, dei quali sono certo che non fossero infelici prima di sposarsi) che dopo anni di matrimonio in cui si sta insieme, e si è felici grazie all'altro, si rischia di dimenticarsi cosa ci rendeva felici prima del matrimonio, e si rischia di affidare totalmente la propria felicità all'altra persona.
E cosa rende felice un uomo ed una donna indipendentemente dal matrimonio?
Se immaginiamo la nostra vita come un bicchiere, dove la felicità e l'amore sono paragonabili all'acqua di cui è riempito, è normale che nei primi anni della nostra vita siano i nostri genitori, e familiari a riempire questo bicchiere. Successivamente mano a mano che si diventa grandi impariamo anche come riempirlo noi questo bicchiere con quattro tipi di "caraffe" diverse che ti elenco:
1) la caraffa della spiritualità
2) la caraffa degli interessi personali
3) la caraffa delle amicizie maschili
4) la caraffa dello sport
Questo vale per gli uomini. Invece per le donne sono:
1) la caraffa della spiritualità
2) la caraffa degli interessi personali
3) la caraffa delle amicizie femminili
4) la caraffa della cura di sé
Ecco, io sono abbastanza sicuro che se guardi i tuoi genitori, probabilmente hanno dimenticato di mettere acqua nel loro bicchiere da queste caraffe, e come spesso succede hanno cominciato a rubarsela a vicenda dai loro bicchieri invece che aspettare che gli fosse loro donata dall'altro o dall'altra.
Riguardo all'ultima domanda su cosa puoi fare per loro, credo che molto spetti a loro, ma nel frattempo una cosa la puoi fare.
Pregare ogni giorno affinché inizino anche loro ad attingere dalla prima Caraffa, quella più grande di tutte e che non finisce mai, che non può essere sostituita come un interesse, un amico, un'amica, uno sport, od una manicure fatta a regola d'arte.
È la caraffa di Dio, che dona una felicità pura e costante.
Se anche solo uno dei tuoi due genitori iniziasse ad attingere da questa inestinguibile caraffa, allora sarebbe in grado inizialmente di dare molta più della sua acqua al suo compagno di vita, e successivamente di spingere anche l'altro ad attingere lui o lei stessa alla stessa caraffa, da cui uno dei due ha iniziato.
Se vuoi, puoi guardare il seguente video con una conferenza che spiega bene queste dinamiche della coppia.
Prega perché i tuoi genitori ritrovino la gioia dello stare insieme, e te lo prometto, ci pregherò pure io e per quel che mi è possibile farò pregare anche ad altri.
Un abbraccio.


https://www.youtube.com/watch?v=FNU_v8oF0Gs

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 7 novembre 2018

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