BastaBugie n�879 del 26 giugno 2024 | |
OMELIA XIII DOM. TEMPO ORD. - ANNO B (Mc 5,21-43) Non temere, soltanto abbi fede! Autore: Giacomo Biffi La pagina del Vangelo di Marco che abbiamo ascoltato ci offre un esempio di ciò che doveva essere la giornata abituale del Signore, sempre assillato e preso da una folla avida della sua parola di verità e affascinata dalla sua potenza di taumaturgo misericordioso, che non sapeva mai negare i suoi benefici a chi li implorava con umile cuore. Invano egli, per avere un po' di respiro, si spostava talvolta all'improvviso attraversando il lago in barca: dovunque approdava, erano sempre in molti ad attenderlo e a reclamare il suo magistero e la sua grazia. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva attorno: è quasi la raffigurazione dell'umanità - questa accolta di creature dolenti e smarrite - che, anche quando non ne è consapevole, istintivamente e nella profondità del suo essere è in cerca di Cristo, il solo che può guarire le sue ferite, illuminare i suoi passi incerti, dare plausibilità e speranza all'inconsistenza dei suoi giorni. La narrazione evangelica ci descrive due miracoli del Signore, si direbbe l'uno incastonato nell'altro: la guarigione di una donna che - ci dice popolarescamente e impietosamente san Marco - aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando; e la risurrezione di una fanciulla dodicenne. Di fronte ai vari mali del mondo, Gesù si presenta con la forza tranquilla di chi sa di essere il dominatore della natura. Riporta il silenzio e la calma nella casa della giovane defunta, dove già, secondo le consuetudini dei popoli mediterranei, era cominciato lo strepito del lamento funebre. Opera il primo prodigio addirittura senza compiere gesti o pronunciare parole: la donna toccò appena il mantello del Signore, e all'istante sentì nel suo corpo che era stata guarita dal suo male; quasi a dirci che - oltre l'azione e l'insegnamento - già solo la presenza nel mondo del Figlio di Dio fatto uomo è salvifica e risanante. Gesù risorto ha detto agli apostoli e a noi: Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20). Se il Signore è con noi, è con noi la fonte di tutta l'energia di cui la nostra debolezza ha bisogno; è con noi il sostegno di tutta la certezza di cui ha necessità la nostra anima dubbiosa; è con noi l'alimento di tutta la fiducia indispensabile per farci superare i più gravi e drammatici momenti di sconforto che possiamo incontrare. Se il Signore è con noi, è con noi la salvezza anche quando tutto sembra perduto; è con noi ogni convincente ragione di gioia, contro ogni motivo di tristezza; è con noi la vittoria, anche se così spesso sono gli avversari di Dio e della Chiesa a sembrare i più forti. |
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