BastaBugie n�916 del 12 marzo 2025

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TRUMP ESCE DALL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA'... E FA BENISSIMO
Nei primi mesi del 2020, l'Oms definì l'aborto un servizio essenziale! Dopo USA e Argentina sarebbe bene che uscisse anche l'Italia
Autore: Giuliano Guzzo

Lo aveva già annunciato nel corso del suo primo mandato e lo ha rifatto all'inizio di questo: Donald Trump ha annunciato l'uscita degli Stati Uniti dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Un annuncio a cui ne è seguito uno simile, ai primi di febbraio, da parte del presidente argentino Javier Milei, il quale ha motivato la scelta di far uscire il suo Paese dall'Oms parlando di «profonde divergenze sulla gestione della salute pubblica». Questo terremoto internazionale ha sollevato un dibattito che si è allargato anche al contesto italiano: a fine gennaio, infatti, il senatore della Lega Claudio Borghi ha depositato un «ddl per l'abrogazione del decreto legislativo del 1947 che ci lega all'Oms» e, nel Consiglio regionale della Lombardia, è stata approvata una mozione della Lega, sostenuta anche da Forza Italia e Fratelli d'Italia, che impegna la giunta regionale «a sostenere il governo nella valutazione di un eventuale disimpegno dall'Oms dell'Italia».

LE CRITICITÀ DELL'OMS
Ora, a prescindere dalle motivazioni per cui ciascuno dei citati esponenti e forze politiche appoggia l'uscita dall'Oms - o l'ha addirittura già decisa -, non pare superfluo un ragionamento sulle politiche bioetiche di tale organizzazione. Che, di fatto, sono ormai storicamente contrarie ai valori fondamentali della società, a partire da quello della vita; e questo sin da quando, nel 1985, l'ente si appiattì sull'interpretazione messa a punto due decenni prima dalle lobby abortiste riconoscendo la gravidanza solo a partire dall'avvenuto impianto dell'embrione nell'utero. Una menzogna che in tempi più recenti, nel 2019, ha portato l'Oms alla pubblicazione delle prime "Linee Guida sull'autocura" richiamando l'attenzione sulla cosiddetta «salute sessuale e riproduttiva» e, quindi, facendo dell'autocura - definita come «la capacità di individui, famiglie e comunità di prevenire e affrontare malattie, con o senza il supporto di un operatore sanitario» - un pretesto per sponsorizzare nuovamente l'aborto.
Ancora, appena scoppiata la pandemia, nei primi mesi del 2020, l'Oms - nella sua dichiarazione alla Daily Caller News Foundation - ha definito l'aborto nientemeno che un «servizio essenziale». Ma non si pensi ad un solo discorso di parole: oltre alle dichiarazioni, in favore delle politiche abortiste questa organizzazione ha investito anche parecchi quattrini. Quanti? Lo si può evincere spulciando il "Bilancio consuntivo 2022-2023 del Programma di riproduzione umana", stilando dall'Oms, appunto, dove a pagina 57 si afferma che l'8% del budget è stato impiegato per la pianificazione familiare e la contraccezione e, poi, l'11% per l'aborto cosiddetto sicuro. Con una semplice addizione, possiamo quindi affermare che il 19% dei soldi che l'Oms riceve per incentivare o tutelare la natalità - e stiamo parlando di diversi milioni di dollari - servono di fatto per lo scopo diametralmente opposto: impedire il concepimento o uccidere il nascituro.

NON SOLO L'ABORTO TRA LE OSCURITÀ DELL'OMS
L'Oms è anche sponsor della fecondazione extracorporea; nell'aprile 2023 ha pubblicato "Infertility prevalence estimates", un rapporto di 80 pagine da una parte per dire che una persona su 6, nel mondo, è affetta da infertilità, dall'altra per lamentare come «le soluzioni per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell'infertilità, tra cui le tecnologie di riproduzione assistita come la fecondazione in vitro (FIV)» resterebbero «sottofinanziate e inaccessibili a molti a causa dei costi elevati»; quindi non è esagerato affermare che l'Oms tifi per più figli in provetta per tutti. Come ricordato da Pro Vita & Famiglia, l'Oms ha emanato anche linee guida sui transgender e tutto lascia pensare che, prima o poi, si voglia arrivare ad estenderne la validità anche per i giovanissimi. Ora, considerando - come ha dichiarato in Aula, proprio ad inizio febbraio, il Ministro della Salute Orazio Schillaci - che nel 2024 il nostro Paese ha contribuito all'Oms con 18 milioni di dollari come quota obbligatoria e con 7,8 milioni di dollari in contributi volontari, sarebbe il caso di chiedersi se non sarebbe opportuno, seguendo Trump e Milei, che anche l'Italia valutasse di uscire da questo ente, interrompendo di finanziarlo quanto meno nella quota obbligatoria, pari come si è appena detto a quasi 20 milioni di dollari. Parecchi soldi che, oggettivamente, potrebbero essere investiti in modo senza dubbio più utile ed equo, che finanziando una organizzazione che ne destina moltissimi per sostenere, nel mondo, l'aborto ed altre pratiche tutt'altro che eticamente accettabili.

Nota di BastaBugie: Andrea Zambrano nell'articolo seguente dal titolo "Sprechi, interessi e pure spot alla pedofilia: usciamo dall'Oms" spiega come l'Oms abbia gestito malissimo la pandemia, dispensi contraddizioni, causi sprechi faraonici, ma diventa efficientissima nella sessualizzazione precoce dei bambini quasi vicina alla pedofilia. Ecco perché l'Italia deve uscire dall'Oms. Intervista a Claudio Borghi della Lega.
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 26 febbraio 2025:

Se mai l'Italia dovesse uscire dall'Oms non avverrà con una suggestiva firma come fatto dal presidente statunitense Donald Trump, ma attraverso l'approvazione di una legge parlamentare che abroghi il decreto legislativo che recepisce il regolamento dell'Oms. Ma da qui al voto definitivo il cammino per il senatore Claudio Borghi e il collega deputato Alberto Bagnai è ancora molto lungo. Intanto però i due esponenti leghisti hanno depositato un disegno di legge, sia alla Camera che al Senato, che dovrà essere calendarizzato.
La necessità per il nostro paese di uscire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità risponde principalmente a due criteri: uno di sovranità nazionale e l'altro di risparmio.
Entrambi sono per Borghi di importanza capitale tanto che per avviare il dibattito, ha ospitato un convegno in Senato alla presenza dei medici Vanni Frajese, Rita Gismondo e Roy De Vita e del costituzionalista Giuseppe Franco Ferrari.
Una battaglia utopistica? Può darsi, ma Borghi di battaglie "utopistiche" se ne intende: fu lui già nel 2021, in piena campagna vaccinale di massa a sollevare i primi dubbi sugli effetti dei vaccini anti covid e sulla loro sicurezza, tanto da auspicare per primo una Commissione di indagine parlamentare sulla gestione della pandemia con la nuova legislatura. Oggi quella Commissione è realtà ed è retta da Marco Lisei di Fratelli d'Italia e sta operando pur tra mille difficoltà per scoprire le tante verità non dette. La Bussola lo ha intervistato.
Senatore, perché ha messo nel mirino l'OMS?
"Mettere nel mirino" è una parola che mi scoccia, perché io non voglio sparare a nessuno, ma vorrei soltanto aumentare il livello di consapevolezza di cittadini e istituzioni in merito all'influenza degli organismi sovranazionali perché sono una parte silente delle cessioni di sovranità tale per cui si ha quel deficit di democrazia che i cittadini percepiscono.
Con quali risultati?
La sensazione che la politica sia inutile perché indipendentemente da chi si vota si portano avanti sempre gli stessi interessi. E noi politici ci troviamo sempre nella situazione di allargare le braccia e dire: "Eh, ma non posso farci niente". Ma allora hanno ragione i cittadini a non votarci. Ecco, io vorrei rompere questo schema.
E vuole romperlo uscendo dall'Oms?
Finché non si comprende che l'Organizzazione Mondiale della Sanità opera delle ingerenze verso la nostra politica sanitaria ed economica non si potrà comprendere la necessità di uscirne.
Lei come l'ha capito?
L'ho capito con il tentativo di approvazione del nuovo piano pandemico in cui l'Oms pretendeva ancor più potere di quello che ha oggi.
Eppure, non dovrebbe essere un organismo di potere, ma solo consultivo...
Allora se non ha potere perché le devo dare 3 miliardi di bilancio all'anno? Tra stipendi e spese di rappresentanza ci sono alcune cose che ne fanno capire l'intrinseca inutilità.
Ad esempio?
In Africa manda medicine per 45 milioni di dollari, ma solo il costo dei biglietti e le spese di rappresentanza ammontano a 54 milioni. Se pensiamo ad esempio che il nostro contingente militare in Niger potrebbe tranquillamente fornirne a costo zero ci rendiamo conto che tutto questo spreco non ha senso.
L'Italia quanto dà all'Oms?
100 milioni per bilancio è il nostro contributo, sia diretto che indiretto. Abbiamo una sede a Venezia che viene pagata da noi e poi c'è la quota parte dell'Unione Europa, che comunque ricade sul nostro Paese.
Nel mio libro Vaccinocrazia ricostruisco le dinamiche che hanno portato l'Oms ad essere determinante per l'imposizione dei vaccini anti covid, ma perché vincolata agli interessi dei suoi finanziatori privati, come Bill Gates. Non potrà uscirne senza affrontare questo non trascurabile scoglio...
E proprio perché ha un'influenza penetrante da parte di privati che hanno interesse a determinati trattamenti medici, come i vaccini e simili, viene il dubbio che non siano del tutto disinteressate le raccomandazioni che questo ente dà. Ricapitolando: se non fa niente non vedo perché la paghiamo, se fa qualcosa si sovrappone ai miei voleri per una questione di violazione democratica. Se invece dà solo suggerimenti, allora non mi sta bene l'idea di avere un suggeritore che è influenzato pesantemente dai suoi finanziatori, che sono case farmaceutiche o enti che hanno una chiara connotazione su quello che si vuole imporre come la Gavi Alliance che appunto si occupa di vaccini.
Come pensa di muoversi in Italia? Qui non c'è Trump al quale basta una firma e via.
Il mio obbiettivo primario è convincere la maggioranza e soprattutto gli amici di Fratelli d'Italia. Fare convegni serve a portare dati che suffraghino queste teorie, non per pura propaganda. Con il senatore Lucio Malan, ad esempio, abbiamo condiviso la battaglia sul trattato pandemico dell'Oms. Spero di convincerlo.
Quali argomenti userebbe per convincerli?
Stiamo parlando di un organismo che è superato dalla storia. Negli anni '50 la trasmissione delle comunicazioni su scala globale era complicata, le strutture sovranazionali potevano avere un senso, ma è del tutto evidente che oggi non serve più.
Quali dati sono emersi dal convegno?
Le cito solo un fatto emerso dalla relazione di Frajese: sul sito del Ministero della Salute è ancora caricato un documento del 2020 dove l'Oms propaganda l'educazione sessuale precoce per i bambini in modi orribili, è un qualche cosa che si avvicina alla legalizzazione della pedofilia.
E sulla gestione della pandemia?
Nessun tipo di utilità reale e concreta di cui dare merito all'Oms. Ci sono state contraddizioni, smentite, affermazioni che ne denotano la totale impreparazione.

DOSSIER "DONALD TRUMP"
Il presidente nemico del politicamente corretto

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Titolo originale: Cosa significa per l'Oms se gli Stati vanno via e chiudono i finanziamenti
Fonte: Provita & Famiglia 21 febbraio 2025

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