BastaBugie n�278 del 04 gennaio 2013
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GIORNALI E TELEVISIONI ACCUSANO IL PARROCO DI LERICI DI GIUSTIFICARE IL FEMMINICIDIO... MA E' TUTTO FALSO!
Vi proponiamo una riflessione sull'accaduto e, alla fine, il testo completo dell'articolo messo nella bacheca della parrocchia (che non vi hanno fatto leggere)
Autore: Angelo e Shirley - Fonte: Pontifex.Roma
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ISTAT: IL FEMMINICIDIO E' IN CALO
Rispetto al totale degli omicidi, le vittime donne sono il 30%
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana
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CARTONE ANIMATO SUL FONDATORE DELL'OPUS DEI
Viene rappresentata la vita di San Josemaria Escrivà dalla nascita alla vocazione sacerdotale
Autore: Maria Antonietta Calabrò - Fonte: FilmGarantiti.it
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L'AGENDA MONTI E IL RITORNO DEL CATTO-COMUNISMO
Nessuna garanzia per la difesa dei principi non negoziabili tanto cari a Benedetto XVI, mentre il principale obiettivo è la sudditanza nei confronti della Banca Centrale Europea
Autore: Danilo Quinto - Fonte: Corrispondenza Romana
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L'OMOSESSUALITA' NON E' CONCILIABILE CON LA VOCAZIONE SACERDOTALE
Eppure dopo il '68 anche nella Chiesa si è infiltrata una potente lobby gay che decide nomine e promozioni attraverso un meccanismo di ricatti e omertà
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana
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I BUONI PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO
Dobbiamo imparare a dire grazie anche per le croci: questa misteriosa, segreta, preziosa via verso Dio, nostra felicità
Autore: Costanza Miriano - Fonte: Blog di Costanza Miriano
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MATRIMONI CIVILI IN CRESCITA? FALSO! DIMINUISCONO PIU' DEI MATRIMONI IN CHIESA
Il vero problema è che in Italia ci si sposa meno che nel resto d'Europa (a pari demerito con la Spagna)
Autore: Roberto Volpi - Fonte: Corrispondenza Romana
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IL MISTERO (SVELATO) DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO (CHE HA SFONDATO QUOTA 2MILA MILIARDI DI EURO)
Dicevano che le diverse manovre del governo servivano anzitutto a riportare ordine nei conti pubblici, a ridurre il debito, scopriamo invece che il debito continua tranquillamente a crescere: come mai?
Autore: Ettore Gotti Tedeschi - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana
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LETTERE ALLA REDAZIONE: SIAMO INDIGNATI PER COME HANNO TRATTATO IL PARROCO DI LERICI
Vogliono convincerci che c'è una ''lotta di genere'' inventando il ''femminicidio'', ma ecco un elenco di crimini di donne (solo per dimostrare che i Tg, se volessero, ci potrebbero convincere dell'esistenza del ''maschilicidio'')
Autore: Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie
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OMELIA EPIFANIA DEL SIGNORE - ANNO C - (Mt 2,1-12)
Abbiamo visto spuntare la sua stella
Autore: Padre Settimio M. Manelli - Fonte: Il settimanale di Padre Pio
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GIORNALI E TELEVISIONI ACCUSANO IL PARROCO DI LERICI DI GIUSTIFICARE IL FEMMINICIDIO... MA E' TUTTO FALSO!
Vi proponiamo una riflessione sull'accaduto e, alla fine, il testo completo dell'articolo messo nella bacheca della parrocchia (che non vi hanno fatto leggere)
Autore: Angelo e Shirley - Fonte: Pontifex.Roma, 27 dicembre 2012
Nessuno sa cosa ci fosse veramente scritto nella fotocopia affissa nella bacheca della Chiesa di Lerici. I giornali e i telegiornali si sono guardati bene dal dircelo. Solo illazioni e mezze frasi. Vediamo ad esempio quanto c'è scritto sulla "Stampa": "Le donne devono fare un esame di coscienza: provocano gli istinti e vanno a cercare guai", quindi il femminicidio è in gran parte colpa loro. Bufera per il manifesto misogino affisso per le festività natalizie dal parroco don Piero Corsi sul portone della chiesa di San Terenzo nel comune di Lerici (La Spezia). La prima frase è tra virgolette, quindi sembrerebbe scritta sul manifesto, ma è solo una frase (fra le tante) dell'articolo. E, come si sa, anche il diavolo può citare frasi della Bibbia a suo vantaggio. La seconda non è già più una citazione, ma è una illazione del giornalista che calca la mano con quel "in gran parte" che si è inventato lui. Ecco poi un giudizio del giornalista ("misogino"), oltretutto sballato . Ma che c'entra la misoginia? I "misogini" non sono quelli che odiano le donne? Forse che uno che dice che le donne non dovrebbero andare in giro svestite è un misogino? Forse un moralista, ma non certo un misogino. Poi le citazioni dell'articolo scompaiono. Quindi non sapremo mai cosa c'era veramente scritto e perché don Corsi è stato sottoposto a linciaggio mediatico (a parte il fatto di non essere un lacchè di radicali, femministe, progressisti e catto-comunisti). Invece veniamo informati per filo e per segno sulle attività pregresse del "pregiudicato" don Corsi, e sugli sproloqui di quelli che chiedono la testa del sacerdote, come la Gabriella Carnieri Moscatelli (telefono rosa). Ma i giornalisti non dovrebbero informare sui fatti? Perché invece nascondono i fatti e fanno solo giudizi (o meglio pregiudizi)? Stessa scena per quanto riguarda i Tg, compresi quelli Mediaset, che sono fra i peggiori e più faziosi. All'improvviso dimenticano il principio del "diritto di cronaca" (a cui si appellano quando si tratta di parlare centri sociali, no global e graffitari, che vengono solo "descritti" nei loro comportamenti delinquenziali, anziché "giudicati", perché in questo caso bisogna "astenersi dal giudizio" e fare solo cronaca), e sfruttano l'occasione per sfogare tutto il loro astio velenoso contro i "clericali". Però questi giornalisti che all'improvviso si trasformano in teologi e in fustigatori di costumi dovrebbero stare un po' attenti a come parlano. Infatti quando fanno certe prediche dimostrano di essere dei perfetti ignorantelli e la loro miseria culturale trasuda da tutti i pori. Un esempio tipico è quanto detto stasera dalla giornalista-commentatrice del TG4 (ma forse lo stesso servizio è stato riproposto anche sulle altri reti Mediaset). La giornalista-trombona si è ben guardata dal fare il suo mestiere, cioè riportare i fatti, e cioè le parole del sacerdote. Ne ha riportato solo due pezzetti estrapolati dal contesto ed inseriti in un discorso di insulti e reprimende (roba da propaganda stalinista). Ma ecco le parole esatte della tizia (anche se vado a memoria, ho risentito più volte il servizio su Internet): "Il prete ha proprio detto così: che se le donne vengono molestate, picchiate e violentate è anche colpa loro, anzi soprattutto colpa loro. Sono le donne a fare violenza perché provocano". "A questo punto vorrei fare due considerazioni. La prima è che un sacerdote dovrebbe essere il punto di riferimento di chi è vittima di violenze, stupri, botte, insulti. Certo anche il confessore delle colpe, ma da qui a difendere chi infierisce sul più debole ce ne passa." "La seconda considerazione è invece un vizio culturale: la donna è il diavolo , gli uomini subiscono. E qui don Piero non me ne vorrà se lo accomuno ad un comune macho da Bar che giustifica la violenza che viene commessa con il vecchio assunto che la bellezza provoca. Quindi se qualcuno è vittima si faccia un esame di coscienza... E non dobbiamo dare peso ad una solenne corbelleria." La giornalista in tutte queste sue affermazioni dimostra la sua falsità, faziosità, anticlericalismo (si parla sempre di "prete", invece che di "sacerdote" o "parroco") e povertà logica/intellettuale. Innanzitutto affermare che anche le donne andando in giro svestite esercitano una qualche forma di violenza, non vuol dire giustificare la violenza che subiscono. Sul volantino di Pontifex (utilizzato da don Corsi) c'era scritto a caratteri cubitali "FORMA DI VIOLENZA DA CONDANNARE E PUNIRE CON FERMEZZA". In secondo luogo affermare che le donne anche loro esercitano violenza non vuol dire difendere chi infierisce sul più debole! Parafrasando la giornalista potremmo dire: "fra affermare che le donne discinte effettuano anch'esse violenza e difendere chi infierisce sul più debole CE NE PASSA!!!" In terzo luogo, affermare che secondo don Piero la donna è "il diavolo", è fare una illazione assurda. A questo punto potremmo dire che secondo i giornalisti di Mediaset "gli uomini sono il diavolo", perché se la prendono con le donne... La giornalista fa finta di non capire che per la religione cattolica (e anche per don Piero) si criticano comportamenti e non delle categorie di persone in sé. Sono gli atteggiamenti osceni delle donne (o degli uomini) ad essere "il diavolo" e non le le donne in sé. [...] Ancora più ridicola l'ultima frase della giornalista, dove dice che secondo don Piero "la bellezza provoca". Ma per pietà signora giornalista, come si fa a dire una cosa del genere. E cioè a confondere la bellezza con l'oscenità!!! Forse per lei e per i giornalisti di Mediaset essere belle ed andare in giro svestite è la stessa cosa? Per noi, e per il comune senso del pudore, no. Quindi non è la "bellezza" che provoca, ma l'andare in giro in modo discinto. Su questo don Piero ha ragione sacrosanta. Come del resto ha ragione tutto l'insegnamento morale della Chiesa Cattolica che da sempre condanna oscenità e pornografia (sia pure mascherate). I giornalisti delle reti televisive, invece di fare linciaggi mediatici, dovrebbero battersi il petto. Infatti anche loro sono corresponsabili del sistema di violenza e di immoralità che si è diffuso. Quante volte infatti vediamo i TG4, TG5, ecc (o i loro portali internet) indulgere su donne poco vestite... [...]
Nota di BastaBugie: esprimiamo la nostra solidarietà al sacerdote di Lerici (per la precisione al parroco a San Terenzo, paese sul mare vicino a Lerici) e al sito Pontifex.Roma da cui don Piero Corsi ha tratto l'articolo che ha messo nella bacheca della sua parrocchia. Il sito in questione ha spesso pubblicato gli articoli di Bastabugie ed anche nelle polemiche sul femminicidio ha rilanciato un nostro articolo. L'articolo aveva come titolo "Il disgustoso vittimismo delle femministe" e denunciava il tentativo di inasprimento delle pene per il femminicidio, mentre la donna che schiaffeggia, colpisce, umilia e maltratta gli uomini è un modello costantemente alimentato dalla cultura dominante. Si può leggere questo articolo pubblicato su BastaBugie n.275 del 14 dicembre 2012 e rilanciato successivamente dal sito Pontifex.Roma cliccando qui sotto: https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2565
Si può leggere inoltre questo articolo pubblicato su BastaBugie n.171 del 17 dicembre 2010 sul tema del pudore nel vestire: OGGI VA DI MODA IL CULTO, L'OSTENTAZIONE E IL COMMERCIO DEL CORPO Il pudore invece custodisce il mistero delle persone e del loro amore https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1317
Inoltre abbiamo anche pubblicizzato un video che insegna ai giovani, tra le altre cose, a vestirsi con pudore: SESSO, PERCHE' ASPETTARE? OVVERO: AMORE SENZA RIMORSO I rapporti pre-matrimoniali in realtà sono anti-matrimoniali (ecco perché sempre più fidanzati scelgono la via della castità) https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1497
Qui di seguito trovate, per completezza di informazione e per sanare la colpevole lacuna di tutti i principali mezzi di informazione, l'articolo messo nella bacheca da don Piero Corsi tratto dal sito Pontifex.Roma:
LE DONNE E IL FEMMINICIDIO, FACCIANO SANA AUTOCRITICA. QUANTE VOLTE PROVOCANO? Proseguiamo nella nostra analisi su quel fenomeno che i soliti tromboni di giornali e Tv chiamano "femminicidio". Aspettiamo risposte su come definire gli aborti: stragi? Notoriamente, l'aborto lo decide la donna in combutta col marito e sono molti di più dei cosiddetti femminicidi. Una stampa fanatica e deviata, attribuisce all'uomo che non accetterebbe la separazione, questa spinta alla violenza. In alcuni casi, questa diagnosi può anche essere vera. Tuttavia, non è serio che qualche psichiatra esprima giudizi, a priori e dalla Tv, senza aver esaminato personalmente i soggetti interessati. Non sarebbe il caso di analizzare episodio per episodio, senza generalizzare e seriamente, anche per evitare l'odio nei confronti dei mariti e degli uomini? Domandiamoci. Possibile che in un sol colpo gli uomini siano impazziti e che il cervello sia partito? Non lo crediamo. Il nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni esistenti. Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici e da portare in lavanderia, eccetera... Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (FORMA DI VIOLENZA DA CONDANNARE E PUNIRE CON FERMEZZA), spesso le responsabilità sono condivise. Quante volte vediamo ragazze e anche signore mature circolare per la strada in vestiti provocanti e succinti? Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre, nei cinema, eccetera? Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti peggiori e se poi si arriva anche alla violenza o all'abuso sessuale (lo ribadiamo: roba da mascalzoni), facciano un sano esame di coscienza: "forse questo ce lo siamo cercate anche noi"? Basterebbe, per esempio, proibire o limitare ai negozi di lingerie femminile di esporre la loro mercanzia per la via pubblica per attutire certi impulsi; proibire l'immonda pornografia; proibire gli spot televisivi erotici, anche in primo pomeriggio. Ma questa società malata di pornografia ed esibizionismo, davanti al commercio, proprio non ne vuol sapere: così le donne diventano libertine e gli uomini, già esauriti, talvolta esagerano.
Fonte: Pontifex.Roma, 27 dicembre 2012
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ISTAT: IL FEMMINICIDIO E' IN CALO
Rispetto al totale degli omicidi, le vittime donne sono il 30%
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 30-12-2012
Tutti impegnati a bastonare don Piero Corsi per l'articolo sulla violenza alle donne appeso nella bacheca della propria parrocchia a Lerici, non si è prestata molta attenzione a un aspetto molto serio relativo al modo di presentare le notizie sulle uccisioni di donne. In effetti recentemente la cronaca ci ha dato molte notizie di donne uccise da mariti o conviventi, e il succedersi di tali fatti non può lasciare indifferenti. Però anzitutto è importante comprendere bene il fenomeno. Contrariamente a quanto si sarebbe portati a pensare, gli omicidi nei confronti delle donne sono in diminuzione, almeno a quanto affermano i dati dell'Istat: in questo 2012 le vittime femminili alla fine supereranno di poco le 120 unità, ma nel 2010 erano state uccise 156 donne, 172 nel 2009 e ben 192 nel 2003, che rappresenta il picco degli ultimi dieci anni. Rispetto al totale degli omicidi le vittime donne rappresentano circa il 30%. Sia ben chiaro, anche un solo omicidio sarebbe già troppo e intollerabile, però è bene guardare la realtà per quello che è. Proprio per questo il dato più interessante – e inquietante - per il nostro discorso è che, per le donne, è aumentato notevolmente il tasso di omicidi cosiddetti di prossimità, ovvero che avvengono in ambito familiare o sentimentale. Nel 2002 per la prima volta le vittime di mariti, conviventi o amanti hanno superato quelle causate dalla criminalità organizzata, e oggi tale tasso ha superato il 70%. La famiglia è dunque più pericolosa della malavita? Rispondere in modo corretto a questa domanda è fondamentale se si vuole davvero affrontare in modo giusto il problema. In effetti, ad ascoltare i tg e leggere i giornali si ha proprio questa impressione: si parla sempre di omicidi in famiglia, e la famiglia è sempre sotto accusa. Ma se si ha la pazienza di andare oltre i titoli si scopre che gli omicidi non sono generati dalla famiglia, ma dalla crisi della famiglia. Come ha spiegato l'anno scorso il presidente dell'Associazione avvocati matrimonialisti italiani, Gian Ettore Gassani, alla presentazione del rapporto Eurispes: «Nelle coppie l'80% degli omicidi avviene nelle fasi in cui la relazione sta finendo o quando è appena finita. Nell'85% dei casi, l'omicida è l'uomo, sia perché di solito sono le donne a lasciare sia perché per l'uomo è più difficile accettare di essere lasciato. A volte poi ci sono questioni di "onore", specie nei piccoli paesi, oppure economiche, come la perdita della casa, ma anche di affetto, come le difficoltà per vedere i figli». Questo è il punto centrale: la criminalizzazione dell'ambito familiare è infatti funzionale a chi vuole distruggere definitivamente la famiglia, tanto è vero che poi si invocano misure e provvedimenti che difendano l'individuo – in questo caso è la donna, ma lo schema funziona anche per i figli – dalla famiglia. Così che l'individuo si trova a dipendere totalmente dallo Stato. Peraltro non è una strategia solo italiana, sono ormai più di venti anni che a livello internazionale le solite lobby anti-famiglia ci provano, e già alla Conferenza Internazionale su Popolazione e Sviluppo svoltasi al Cairo nel 1994 nel documento finale l'individuo prendeva il sopravvento sulla famiglia come cellula fondamentale della società. Ma se si imbocca questa strada – come si sta facendo - si pongono le premesse per un aumento delle violenze. Se il problema – come è evidente dai dati - nasce invece dalla crisi della famiglia, dalle separazioni e dai divorzi che – contrariamente a quello che ci vogliono far credere le fiction tv – provocano grandi sofferenze, allora l'unica strada per combattere il fenomeno degli omicidi di prossimità è rafforzare la famiglia, sostenerla, aiutare in tutti i modi ad avere relazioni più stabili e durature. In questa prospettiva va assolutamente rigettato il divorzio breve – e si dovrebbe dire il divorzio e basta -; non ci può essere spazio per il riconoscimento delle unioni di fatto, figurarsi quelle gay; la conciliazione famiglia-lavoro deve essere a vantaggio della prima; va promossa una riforma fiscale che prenda in considerazione il reddito familiare; va rafforzato in tutti i modi il diritto-dovere dei genitori ad educare i figli. E per quel che riguarda la Chiesa, bisognerebbe prestare maggiore attenzione ai contenuti dei corsi di preparazione al matrimonio, che spesso sono una patetica riproposizione di buoni sentimenti e luoghi comuni. Tutto il resto è solo ideologia e sottomissione al politicamente corretto. E a questo proposito ci si lasci spendere solo due parole sul caso di Lerici. Come pare evidente da quanto scritto sopra, il contenuto dell'articolo appeso dal parroco è come minimo fuori tema, senza considerare che suona come una inaccettabile giustificazione della violenza. Forse spinto anche dalle pesanti pressioni esterne, il fuoco "amico" sul parroco è stato comunque impressionante: sono intervenuti in rapida sequenza, e con parole pesanti, il suo vescovo, il presidente dei vescovi italiani e il neo-presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Poi accade che un gruppo di dimostranti esagitati che vogliono contestare don Corsi, fanno irruzione in chiesa interrompendo la messa e soltanto l'intervento dei carabinieri riporta la calma. Ripeto: irruzione in chiesa e interruzione della messa (http://www.oggi.it/video/notizie/2012/12/29/lerici-la-protesta-contro-don-corsi-degenera-chiesa-occupata-intervengono-i-carabinieri). Silenzio da parte di tutte le autorità ecclesiali. Qualche settimana prima, 8 dicembre, in un'altra parte della Liguria un prete fa cantare Bella Ciao come canto finale della messa (http://www.tempi.it/videogallery/si-puo-finire-la-messa-cantando-bella-ciao-don-gallo-lo-fa). E ancora silenzio. C'è qualcuno che ci può spiegare la gerarchia della "gravità" e "tristezza" dei fatti?
Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 30-12-2012
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CARTONE ANIMATO SUL FONDATORE DELL'OPUS DEI
Viene rappresentata la vita di San Josemaria Escrivà dalla nascita alla vocazione sacerdotale
Autore: Maria Antonietta Calabrò - Fonte: FilmGarantiti.it
Anche i santi sono stati bambini. È ovvio. Ma non era mai stato prodotto un cartone animato per raccontare ai ragazzi l'infanzia di uno di loro, da poco salito agli onori degli altari [...] Josemaria Escrivà de Balaguer. Il cartoon (poco più di un'ora) è stato realizzato in Corea del Nord, è prodotto da Mondo tv, la sceneggiatura è di Francesco Arlanch (autore di episodi di Don Matteo e che ha lavorato per il film tv Giovanni Paolo II e come story editor per Nerone e Augusto della serie Imperium). Un santo «ordinario» Josemaria, fin da piccolo. Fatto oggetto del bullismo dei compagni, coinvolto dalla crisi economica dell'azienda del padre. Esposto ai problemi della famiglia, segnata dalla morte delle sorelline, e da quelli dell'ambiente scolastico. Eppure «straordinario». Dato per morto dal medico e «salvato» a due anni dalle preghiere della madre alla Madonna di Torreciudad («La Madonna ti ha lasciato al mondo per qualcosa di grande, perché tu eri più morto che vivo», gli dice la madre nel cartoon). Ragazzo che a quindici anni, per una sua scelta personale, decide di lasciar perdere l'aspirazione di fare l'architetto per farsi sacerdote, preannunciando al contempo alla madre che avrà un altro figlio maschio che avrebbe potuto curarsi di lei nella vecchiaia, dato che lui stava per prendere i voti. [...] Protagonista del lungometraggio, insieme al piccolo Josemaria, è la sua famiglia: il bellissimo rapporto esistente tra il padre e la madre e tra i genitori e i figli (José e la sorella Carmen). «Quello che più impressiona è il clima molto semplice, ma pieno di speranza e di coraggio che si respirava in quella casa spagnola, all'inizio del XX secolo», commenta Pippo Corigliano, portavoce dell'Opus Dei in Italia. Una quotidianità umile ma piena di utilità e di significato anche negli aspetti più «ordinari» del vivere. Come indica nel cartoon quello che è l'«alter ego» del bimbo Josemaria: un «burrito», ovvero l'asinello Torcido (che vuol dire Storto). Pochi sanno che il fondatore dell'Opus Dei ha elaborato una vera e propria «teologia dell'asinello»: il compagno della vita di tutti i giorni, che gira la macina senza lamentarsi, ma grazie al quale tutti possono mangiare il pane. Anzi, lui stesso, il santo, si definiva con gli amici più intimi, un «burro», un asino, dicendo: «Noi dobbiamo trasformare - con l'amore - il lavoro umano della nostra giornata abituale in Opera di Dio, di portata eterna».
Nota di BastaBugie: per vedere alcune scene e per approfondimenti sul cartone animato vai al sito di FilmGarantiti.it cliccando nel seguente link http://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=35
Fonte: FilmGarantiti.it
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L'AGENDA MONTI E IL RITORNO DEL CATTO-COMUNISMO
Nessuna garanzia per la difesa dei principi non negoziabili tanto cari a Benedetto XVI, mentre il principale obiettivo è la sudditanza nei confronti della Banca Centrale Europea
Autore: Danilo Quinto - Fonte: Corrispondenza Romana, 28 dicembre 2012
Negli ultimi vent'anni, non è esistito Governo più disastroso di quello presieduto da Mario Monti rispetto all'andamento dell'economia reale e ai conti pubblici dell'Italia nei confronti dell'Europa e a tre indicatori (PIL, disoccupazione, produzione industriale); per altri due indicatori (debito e inflazione) è tra i governi peggiori degli ultimi 15 anni. La manovra Monti, imperniata all'85% sulle tasse, ha generato povertà e ha distrutto l'economia reale (ricchezza, lavoro, produzione), creando inflazione e ottenendo risultati fortemente negativi sul fronte delle finanze pubbliche rispetto al triennio precedente. Ciò nonostante, con una decisione senza precedenti per quanto riguarda i rapporti tra Chiesa e Stato, la Conferenza Episcopale Italiana, per bocca del suo presidente, il cardinale Angelo Bagnasco, sostiene Monti nel suo proposito di divenire elemento dirimente e decisivo dello scenario politico. «Monti – ha detto recentemente Bagnasco – ha presentato un modo, una strada, che mi pare sia offerta alla riflessione seria e onesta di tutti, indistintamente, creando secondo le scelte di ciascuno un consenso, una posizione. Mi pare sia un metodo innovativo sotto questo profilo e tutti quanti, se vorranno, nel mondo politico e nella gente, potranno misurarsi su queste proposte concrete». Quali sono queste proposte? Basta leggere l'agenda Monti per farsi un'idea. La "proposta" che sta alla base del programma, è la creazione di un vincolo di dipendenza del nostro Paese nei confronti delle scelte economiche degli organismi europei, primo fra tutti la Banca Centrale, avendo Monti chiarito che rispetto all'unità politica dell'Europa, nutre forti dubbi. Sul piano della crescita e dello sviluppo, nulla viene detto, come del resto hanno dimostrato gli ultimi dodici mesi. Rispetto alla famiglia, cardine di quella "società naturale" di cui la Chiesa si è fatta promotrice in duemila anni di storia, non c'è traccia di alcun elemento che infondi speranza. Sui principi non negoziabili, men che meno. Si sa, di contro, che i futuri alleati di sinistra dei centristi che sostengono Monti, si sono già detti favorevoli al matrimonio tra coppie dello stesso sesso e che nel documento della "truppa" che si è radunata attorno a Italia Futura (Riccardi, Olivero, Costalli e Bonanni), «non vi è alcun riferimento a temi molto cari alla tradizione cattolica, come ad esempio i "valori non negoziabili", che avrebbero forse posto qualche difficoltà a firmatari provenienti da altre tradizioni», come ha scritto Andrea Romano, intellettuale vicino a Montezemolo, in risposta a Oscar Giannino. Monti chiarisce a Eugenio Scalfari in un'intervista del 23 dicembre apparsa su "la Repubblica", i suoi propositi: si definisce laico, al pari di Scalfari; non intende rifare la Democrazia Cristiana e ritiene indispensabile una grande alleanza con il Partito Democratico. Sono gli stessi propositi che enuncia il portavoce in pectore di Monti, Andrea Riccardi, che sembra voglia incarnare i richiami di Benedetto XVI sulla presenza di politici "credenti e credibili", tenendo presente che il Papa non ha mai chiesto a un movimento ecclesiale – tale è la Comunità di Sant'Egidio – di fare politica attiva. Candelina sulla "torta" che si sta preparando, gli editoriali del direttore di "Avvenire", che declinano il futuro: «Ci sono fasi della vita dei Paesi – ha scritto Tarquinio – nelle quali forze alternative coniugano i propri sforzi anche solo su temi ben definiti nell'interesse nazionale. Ma perché questo accada in Italia, occorre che ci siano almeno due buoni e grandi pilastri in un quadro politico rinnovato». Insomma, lo scenario è quello già visto per molti decenni: il consolidamento di una cultura e di una politica catto-comunista, che rappresenta la negazione dell'essenza stessa del cristianesimo, che è amore per la libertà e per la verità.
Fonte: Corrispondenza Romana, 28 dicembre 2012
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L'OMOSESSUALITA' NON E' CONCILIABILE CON LA VOCAZIONE SACERDOTALE
Eppure dopo il '68 anche nella Chiesa si è infiltrata una potente lobby gay che decide nomine e promozioni attraverso un meccanismo di ricatti e omertà
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 20/12/2012
La Chiesa è infiltrata pesantemente da una potente lobby gay, che decide nomine e promozioni attraverso un meccanismo di ricatti e omertà. È questa la tesi sostenuta da don Dariusz Oko in un articolo pubblicato originariamente sulla rivista polacca "Fronda" (n. 63, pp. 128-160) e successivamente sulla rivista teologica tedesca "Theologisches", suscitando molto rumore in tutt'Europa. Roberto Marchesini ha intervistato don Oko in esclusiva per La Nuova Bussola Quotidiana. DON OKO, QUANDO E COME, STORICAMENTE, SI È AFFERMATA LA LOBBY OMOSESSUALISTA ALL'INTERNO DELLA CHIESA? Esistono diversi tipi di lobby, e da secoli esistono in tanti ambienti. Questo non è un aspetto specifico della Cheisa cattolica. Dopo il Concilio vaticano II, ai tempi della rivoluzione sessuale del 1968, la teologia cattolica morale ha cominciato ad accettare le idee che prima erano considerate estranee al Magistero della Chiesa e alla morale tradizionale. Uno degli esempi può essere l'insegnamento del prete cattolico americano Charles Curran, che difende l'uguaglianza degli orientamenti omosessuale ed eterosessuale. In questo modo l'omosessualità smise di essere considerata contro la legge naturale e contro la Rivelazione. Questo modo di considerare la sessualità umana è si è infiltrato in tanti seminari e monasteri nel mondo. In conseguenza, in molti seminari diocesani e abbazie di tutti i continenti hanno cominciato a sostenere l'idea che esistono due orientamenti sessuali equivalenti: eterosessuale ed omosessuale. Così si chiede ai chierici esclusivamente la castità, considerata come l'astinenza da atti impuri, e la capacità di vivere il celibato, senza entrare nel merito del loro orientamento o tendenze sessuali. In questo modo l'omosessualità come tendenza e tipo di personalità ha finito di essere un ostacolo all'ordinazione sacerdotale. Negli anni Settanta e Ottanta del Ventesimo secolo i sacerdoti con tendenze omosessuali hanno cominciato a creare molti problemi in tante diocesi ed abbazie nel mondo. Lo scandalo degli abusi sessuali su minorenni, esploso negli anni '80 negli USA, è in gran parte dovuto a preti gay e nel 2002 questa situazione ha portato a un vero e proprio terremoto. Nel 1989, don Andrew Greeley, scrittore e sociologo cattolico, ha scritto sul settimanale americano National Catholic Reporter di Kansas City a proposito della "mafia lavanda" [locuzione che indica la lobby gay all'interno della Chiesa cattolica] in un articolo che ha indignato alcuni e ha trovato d'accordo altri. Secondo Greeley il sacerdozio stava diventando sempre più gay, e non era più rappresentativo della Chiesa universale. A QUESTO PROPOSITO, LEI PARLA DI OMOERESIA. QUALI SONO LE CARATTERISTICHE? L'omoeresia è un rifiuto del Magistero della Chiesa cattolica sull'omosessualità. I sostenitori dell'omoeresia non accettano che la tendenza omosessuale sia un disturbo della personalità. Mettono in dubbio che gli atti omosessuali siano contro la legge naturale. I difensori dell'omoeresia sono a favore del sacerdozio per i gay. L'omoeresia è una versione ecclesiastica dell'omosessualismo. QUALI REAZIONI HA SUSCITATO, IN AMBIENTI ECCLESIASTICI, IL SUO ARTICOLO? COME È STATO ACCOLTO? Le reazioni sono state soprattutto positive e hanno fatto gioire i miei amici che hanno partecipato alla nascita del mio lavoro. Queste voci hanno dato soddisfazione anche a tutti i credenti fedeli alla Santa Sede. Ci sono state così tante citazioni su diversi media che non è possibile ricordarle tutte. È sempre più difficile trovare un sacerdote in Polonia che non conosca il mio articolo. Tanti laici e sacerdoti mi hanno ringraziato, mi hanno fatto i complimenti per le mie conoscenze e il mio coraggio, mi hanno dato informazioni nuove e più dettagliate a sostegno delle tesi del mio testo. Tante persone hanno sottolineato quanto sia importante toccare questo tema perché la degenerazione moale dei sacerdoti distrugge qualcosa di particolarmente importante per la Chiesa, la colpisce al cuore. Ho ricevuto queste risposte soprattutto dagli educatori dei seminaristi. Vescovi, abati e rettori di seminari mi hanno detto che questo articolo è un strumento molto utile per il loro lavoro, perché da una parte ricorda e raccoglie i punti chiave del Magistero sul divieto di ordinazione per le persone di tutte le tendenze omosessuali; dall'altra aiuta la riflessione e a risolvere i dubbi sull'argomento, anche se qualcuno potrebbe averne ancora. Accolgo con particolare piacere l'opinione molto positiva di questo articolo da parte di un certo numero di suore, insegnanti, amici da una varietà di istituzioni laiche e religiose; in particolare i due sacerdoti che vengono considerati correttamente come quelli con la più alta autorità spirituale e morale della Chiesa polacca: don Edward Staniek e don Mark Dziewieckiego. Entrambi sono persone coscienziose libere dalla dipendenza dal giudizio altrui; persone di grande amore per la Chiesa, con una conoscenza particolarmente vasta ed approfondita su di Essa. NEL SUO ARTICOLO LEI VALORIZZA I LAICI NELLA LOTTA PER LA PURIFICAZIONE DELLA CHIESA. QUALE PUÒ ESSERE IL LORO RUOLO? Vorrei focalizzare l'attenzione su due cose concrete. La prima riguarda il modo in cui i laici devono reagire nei casi di rapporti sessuali su un minorenne negli ambienti ecclesiastici, da parte di sacerdoti, animatori di gruppi di preghiera, insegnanti, scout, ecc. In questi casi, purtroppo, esiste una vera e propria congiura del silenzio. C'è la necessità di maggior coraggio ed impegno da parte dei laici. La seconda riguarda i seminari. Purtroppo i laici hanno poca o nessuna conoscenza di come i futuri sacerdoti sono formati. Eppure nei seminari si decide in modo determinante il futuro della Chiesa. C'è bisogno di un maggior coinvolgimento dei laici al fine di non permettere l'ordinazione degli omosessuali. Tutti, clero e laici, dobbiamo sostenere gli sforzi di Papa Benedetto XVI il quale, invece della divisione tra l'omosessualità attiva e quella passiva, nei documenti ufficiali introduce una distinzione tra tendenze omosessuali transitorie, che accadono nel periodo dell'adolescenza, e quelle profondamente radicate. Tutte e due le forme di omosessualità, e non più soltanto l'omosessualità attiva, costituiscono un impedimento all'ordinazione sacerdotale. L'omosessualità non è conciliabile con la vocazione sacerdotale. Di conseguenza, non è solo rigorosamente vietata l'ordinazione di uomini con qualsiasi tipo di tendenza omosessuale (anche se transitoria), ma anche la loro ammissione in seminario. LEI IPOTIZZA SOLUZIONI PER AIUTARE LA CHIESA AD USCIRE DA QUESTA CRISI. MA COSA SI PUÒ FARE PER AIUTARE I SACERDOTI CON TENDENZE OMOSESSUALI? E PER I SACERDOTI GAY? Gli uomini con tendenze omosessuali già ordinati diaconi, preti e vescovi conservano la validità delle ordinazioni, ma sono obbligati ad osservare tutti i comandamenti di Dio nonché di tutte le disposizioni della Chiesa. Così come gli altri preti, devono vivere in castità e cessare ogni azione contro il bene della persona umana e della Chiesa, qualsiasi attività di carattere mafioso e soprattutto atteggiamenti di rivolta contro il Santo Padre e la Santa Sede. I sacerdoti afflitti da disturbi del genere sono fortemente indirizzati ad intraprendere al più presto una terapia adeguata.
Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 20/12/2012
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I BUONI PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO
Dobbiamo imparare a dire grazie anche per le croci: questa misteriosa, segreta, preziosa via verso Dio, nostra felicità
Autore: Costanza Miriano - Fonte: Blog di Costanza Miriano, 30 dicembre 2012
Per quanto io tenda a dismettere con una certa facilità il portamento regale [...] c'è una cosa che non posso dimenticare. Noi siamo di stirpe regale. Nostro padre è Dio. Lui è il re dei re. È re ma è padre. E non ha considerato un tesoro geloso la sua regalità, ma anzi vuole farci come lui. Noi, dunque, siamo principi, e da principi possiamo, dobbiamo attraversare le cose della vita, sapendo che tutto è nostro, perché chi lo ha creato è uno di famiglia, e in famiglia, si sa, tutto è di tutti (a parte la Coca light, che è solo mia: con la scusa che ai bambini fa male riesco a preservarla, mentre per il resto da noi la proprietà privata, soprattutto dei genitori, non esiste: la palette Black dahlia di Estée Lauder si usa abitualmente per truccare la Barbie, per non parlare di iPad, iPod, iPhone e della riserva ex-segreta di cioccolatini per gli ospiti). Quando pensiamo a questo – il mondo è nostro, noi siamo redenti, siamo figli del re, ma soprattutto siamo amati infinitamente – come non gioire, come non esultare, come non ringraziare dalla mattina alla sera? Dio ha chiamato noi, proprio noi, fatti così come siamo, ci ha immaginati e sognati e amati dal grembo della nostra mamma (sì, anche il mio naso gobbuto, pare: un giorno me lo faccio spiegare). Siamo nati e non moriremo più. E allora non c'è che da ringraziare, dalla mattina alla sera. Ogni giorno cantare il Te Deum, ogni giorno. Io, per quanto mi riguarda, chissà, forse alla fine della vita avrò molte cose da rimproverarmi, ma una no, non me la rimprovererò: non rimpiangerò di non avere apprezzato tutto quello che ho. Me stessa, intanto. Un corpo a cui alla fine mi sono affezionata, e una mente che ancora regge, sebbene per far spazio a informazioni su tachipirina e denti da latte abbia dovuto rimuovere quelle quattro nozioni appiccicate – evidentemente con lo sputo – in anni di studio. Ho un marito silenzioso ma solidissimo, che mi ama più di quanto meriti, e quattro figli che ancora ogni sera, ogni singola sera da più di tredici anni, vado a spiare nel letto di nascosto, mentre dormono, sniffando alito e profumo di carne. E quando mio marito torna tardi dal lavoro ogni volta la stessa scena: lo aspetto e poi gli dico "corri, vieni a vedere una cosa meravigliosa", e cerco di portarlo in camera dei figli ad ammirarli (non sempre mi riesce, a volte risponde che già li conosce e che preferirebbe riposare, visto che siamo nel cuore della notte e li rivedrà dopo cinque ore per portarli a scuola). Abbiamo di che vivere dignitosamente, non troppo perché ci dimentichiamo di Dio, non troppo poco perché lo malediciamo, come dice la Bibbia. Ho tanti amici e tante persone care, spesso anche compagni di cammino verso Dio, per cui ringrazio Lui, per la fantasia con cui ha immaginato ognuno di loro, mettendo in ognuno qualcosa di bello (e a volte di bellissimo). E la cosa più immensa: posso mangiare anche ogni giorno il corpo di Cristo, una cosa che a pensarci vengono i brividi. Posso pregare e andare in Chiesa senza essere sgozzata per questo, posso leggere libri che mi parlino di Dio e altri che solo mi divertano, posso correre tra le catacombe dell'Appia antica, sul suolo bagnato dal sangue dei martiri, percorso da Pietro e Paolo, e gioire non so se più, in quel momento, perché sono cristiana o perché sto correndo. Il passo successivo, poi, è imparare a ringraziare anche delle croci, ma per quello ci stiamo attrezzando. Conosco persone che sanno farlo, e lo so, loro sono un pezzo avanti rispetto a me. Perché il punto del battesimo è imparare a far diminuire l'uomo, e crescere Dio. E questo si fa passando dalla croce: chi dopo una croce grossa, tutta insieme, e chi attraverso le piccole croci quotidiane, la banalità, la mediocrità, insomma parete aspra e scabrosa della vita normale. Viste da vicino le chiamiamo rotture di scatole, questo purgatorio quotidiano, ma se uno allontana lo sguardo si capisce che questa macerazione abbracciata per amore sta lavorando e lavorando bene, ci fa felici e ci salva. E allora quello che ci fa soffrire, ci scomoda, ci disturba, quando cominciamo a capire che effetto meraviglioso ha sulla nostra anima, ci diventa "più caro dell'Eremo", come diceva san Francesco del suo amato rifugio per la preghiera solitaria, spesso abbandonato per stare in mezzo agli altri. Amare le telefonate importune, i capricci dei figli, il capo che non ci valorizza, una risposta brusca quando volevamo un complimento, un invito quando volevamo la solitudine e la solitudine quando volevamo parlare, il freddo, il pollo che si brucia, il sonno, il nervosismo... Questo dunque è il mio buon proposito per il prossimo anno: imparare a dire grazie anche per le croci, questa misteriosa, segreta, preziosa via verso Dio, nostra felicità.
Fonte: Blog di Costanza Miriano, 30 dicembre 2012
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MATRIMONI CIVILI IN CRESCITA? FALSO! DIMINUISCONO PIU' DEI MATRIMONI IN CHIESA
Il vero problema è che in Italia ci si sposa meno che nel resto d'Europa (a pari demerito con la Spagna)
Autore: Roberto Volpi - Fonte: Corrispondenza Romana, 28 dicembre 2012
Nei giorni scorsi, l'Istat ha annunciato che i matrimoni civili, al nord, hanno superato quelli religiosi nella proporzione di 51,7 contro 48,3 ogni cento matrimoni. Ne sposa più il sindaco che il parroco, è stato detto. Risultato che allinea l'Italia agli altri paesi dell'Europa continentale e del nord, è stato aggiunto. E giù considerazioni sulle magnifiche sorti e progressive del matrimonio in municipio invece che in chiesa. Naturalmente la notizia è vera: l'Istat l'ha diffusa in occasione dell'uscita dell'edizione 2012 dell'"Annuario statistico italiano". Ma è, al tempo stesso, ingannevole come poche altre, e sarebbe bastato consultare l'"Annuario" stesso, senza fermarsi alla nota diramata dal nostro Istituto di statistica, per capire in che senso. Scopriamo così che i "trionfanti" matrimoni civili hanno perso in un anno oltre seimila unità, pari al 7,3 per cento del loro totale. Una perdita assai superiore a quella dei matrimoni religiosi, che sono scesi in percentuale del 4,6. Non basta. Dopo un lungo periodo di crescita ininterrotta, tra il 2008 e il 2010 (ultimo anno di disponibilità dei dati) i matrimoni civili sono arretrati di 11.100 unità e del 12,2 per cento. Una débâcle, altro che trionfo. Se poi si pensa che tra i matrimoni civili cresce la quota dei secondi matrimoni – quelli di quanti, per essere divorziati, non possono sposarsi in chiesa – si capisce bene come tra quanti si sposano per la prima volta il tonfo sia ancora più forte. Che al nord i matrimoni civili abbiano superato quelli religiosi significa dunque assai poco, in questo quadro. La verità è che in Italia non ci si sposa più: né in chiesa né in comune. Abbiamo un quoziente di nuzialità (matrimoni annui per mille abitanti) pari a 3,6: il più basso, assieme alla Spagna, di tutta l'Europa. Mentre in quel nord dove i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi il tasso scende praticamente al minimo mondiale del 3 per mille, contro il 4,2 dell'Ue (15) e il 4,7 dell'Ue (27). Né c'è da dire, come si affretteranno, immagino, a pensare in molti, che ormai il matrimonio è frequente solo nelle aree e nei paesi più poveri. I tassi più alti si registrano in Finlandia, Danimarca, Svezia e Svizzera, dove superano abbondantemente quota cinque matrimoni annui per mille abitanti. Mentre nelle nostre due regioni più ricche, la Lombardia e l'Emilia Romagna, il tasso di nuzialità scende addirittura sotto il tre per mille, pari alla metà esatta dei tassi dei paesi scandinavi. Poiché, poi, la nuzialità scende in Italia dai tempi del divorzio, spero ci venga risparmiata la lezioncina che da noi non ci si sposa perché c'è la crisi e mancano i soldi. Non ci si sposa perché la caduta del matrimonio, picconato e messo in mora dal divorzio, è stata in Italia più forte che altrove su tutti i piani, a cominciare da quello ideale e culturale. Il matrimonio ha funzionato in Italia proprio in virtù della sua indissolubilità. Passato di colpo al divorzio nella sua accezione più ampia (non conseguente a "colpe" di uno dei coniugi), il paese non è più riuscito a trovare la misura e la "voglia" della istituzionalizzazione dei legami sentimentali e sessuali tra uomo e donna e ancora brancola nel buio. Tant'è vero che, se siamo gli ultimi quanto a matrimoni, neppure brilliamo per la formazione delle coppie di fatto – tutt'altro. Siamo un paese senza coppie e di famiglie minime, questa è la realtà. E in questa realtà proprio le famiglie non hanno fatto che esercitare una funzione frenante. Avendo pochi figli e in linea generale le disponibilità economiche necessarie a mantenerli hanno dato un contributo notevole affinché si formasse una mentalità – che perdura in ogni spazio della società e nelle istituzioni – e si affermasse una pratica che vogliono i figli fuori di casa soltanto quando le condizioni sono tutte favorevoli e i rischi praticamente nulli. Né si può sperare che nelle condizioni odierne si mettano in moto meccanismi tali da correggere questa mentalità e una tale pratica. I matrimoni civili, nel loro complessivamente meno che mediocre risultato, stanno lì a dirci che non è soltanto il più impegnativo e vincolante (e ahimè anche più sfarzoso e costoso) matrimonio religioso a pagare lo scotto di questo stato di cose. E' il paese intero.
Fonte: Corrispondenza Romana, 28 dicembre 2012
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IL MISTERO (SVELATO) DEL DEBITO PUBBLICO ITALIANO (CHE HA SFONDATO QUOTA 2MILA MILIARDI DI EURO)
Dicevano che le diverse manovre del governo servivano anzitutto a riportare ordine nei conti pubblici, a ridurre il debito, scopriamo invece che il debito continua tranquillamente a crescere: come mai?
Autore: Ettore Gotti Tedeschi - Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 17-12-2012
Il debito pubblico italiano ha sfondato in questi giorni la soglia dei 2mila miliardi, una cifra record che ha fatto immediatamente nascere delle domande sul senso dei sacrifici fatti nell'ultimo anno. Si era sempre detto che le diverse manovre del governo servivano anzitutto a riportare ordine nei conti pubblici, a ridurre il debito. Scopriamo invece che il debito continua tranquillamente a crescere. Come mai? Dobbiamo anzitutto cercare di capire alcune questioni fondamentali riguardo il debito. Vedremo perciò di seguito: la spiegazione della interpretazione dinamica del debito pubblico, poi le ragioni storiche della sua crescita, infine il cosa si dovrebbe fare con tre domande agli aspiranti governanti il nostro paese. Cerchiamo allora di spiegare la dinamica del debito pubblico italiano rapportato al PIL (Prodotto Interno Lordo, cioè la ricchezza creata nel paese). Per render accessibile a tutti la comprensione, lo faremo ponendoci alcune domande.
PRIMO: A COSA SERVE IL RAPPORTO DEBITO PUBBLICO/PIL? Serve a misurare quanto cresce o decresce il debito sovrano in rapporto a quanto cresce o decresce il PIL; in pratica serve a spiegare se la crescita del PIL è vera o no, poiché se è a debito, la crescita è vera se il debito viene pagato. E la storia anche recente ci spiega che anche il debito di Stato non sempre è pagato, seppure in vari modi (dal modello Argentina al modello inflazione).
SECONDO: COME SI MISURA LA CRESCITA O DECRESCITA DEL DEBITO PUBBLICO? Si misura attraverso la crescita o decrescita del disavanzo, cioè del deficit. Questo è misurato e spiegato dalla crescita delle entrate e delle uscite dello stato. In pratica dalle tasse e dalla spesa pubblica.
TERZO: COSA È SUCCESSO NELL'ULTIMO ANNO? E' successo che: - le uscite (spesa pubblica), anche se in modo più contenuto, sono continuate a crescere più del previsto. Ciò perché le benedette riforme miranti alla riduzione delle spese (si pensi alle pensioni) hanno una dinamica ed effetti a medio e lungo termine, non immediata. Altre si sono verificate esser semi-impossibili da realizzare (sprechi, inefficienze). - Le entrate (tasse) sono aumentate (la pressione fiscale è cresciuta di un 2% circa), anche se meno del previsto a causa della recessione che ha ridotto consumi (IVA) e redditi. - Il disavanzo è stato conseguentemente più contenuto, ma c'è stato (circa 4%). Così il debito, come valore assoluto, è cresciuto ed è arrivato ai 2mila miliardi di euro. - Detto debito cresciuto, rapportato al PIL - che è diminuito nel frattempo in termini reali di circa un 2-2.5% - ha comportato il famoso peggioramento debito/PIL che è passato da un 123% a un 125%.
CONTINUIAMO A PORCI ALCUNE DOMANDE Cerchiamo ora di spiegare concettualmente perché abbiamo questo problema di grande debito pubblico. Continuiamo a porci alcune domande:
PRIMA DOMANDA: PERCHÉ ABBIAMO UN ALTO DEBITO PUBBLICO IN ITALIA? Perché il nostro paese ha sostenuto la crescita economica ed il welfare con spesa pubblica e grazie a imprese pubbliche (che valgono il 50% circa del PIL). Altri paesi l'hanno fatto grazie al debito privato e imprese private (famiglie, imprese, banche), ma quando il privato non ha pagato i debiti questi debiti sono stati nazionalizzati diventando pubblici. Il caso USA è esemplare: prima del 2008 il debito pubblico era circa il 60% del PIL , dopo il crollo delle banche dovuto al default delle famiglie ha superato il 100-110%. Con le conseguenze che ben conosciamo sul suo collocamento che ha pregiudicato il collocamento del nostro debito pubblico.
SECONDA DOMANDA: PERCHÉ CIÒ È AVVENUTO IN MODO COSÌ GRAVE? Perché le economie occidentali (USA, Europa) hanno pensato di poter far crescer il PIL praticamente solo spingendo i consumi individuali sempre più a debito. Ma ciò non lo si vuole riconoscere secondo logica economica che è semplicemente spiegata da una domanda: come può crescer il PIL di un paese se non cresce la popolazione? Se non si fanno figli? La risposta è semplice: facendo consumare di più individualmente (erodendo prima il risparmio e poi sostenendo l'indebitamento) e provocando una sempre maggior crescita dei costi fissi sociali dovuti all'invecchiamento della popolazione, assorbiti naturalmente da crescita delle tasse che peggiora il ciclo economico, poiché riduce il potere di acquisto e gli investimenti.
TERZA DOMANDA: MA PERCHÉ L'ITALIA STA PEGGIO DI ALTRI PAESI? Risposta: non è vero, in Italia il debito è stato fatto soprattutto dallo Stato perché storicamente lo Stato era dominante in economia ed aveva adottato un assistenzialismo incontrollato. Ma il debito di un sistema economico non è fatto solo da quello sovrano, è fatto di quattro debiti: quello sovrano (di Stato), quello privato delle famiglie, delle imprese e delle banche. Se sommiamo questi quattro debiti (che come abbiam spiegato nel caso USA, alla fine se non son pagati son sostenuti dallo Stato), vediamo che l'Italia sta molto meglio di molti altri paesi europei, essendo seconda, e di poco, solo alla Germania.
COSA FARE PER RIDURRE IL DEBITO Cerchiamo ora di dire sinteticamente cosa si dovrebbe fare per ridurre il debito. Nel 2014 ci siamo impegnati al pareggio di bilancio. Ciò significa ridurre le spese di circa un 2.5% del PIL. Quali spese si sapranno diminuire? Chi saprà farlo? In alternativa si aumenteranno le tasse? Impensabile. Si faranno patrimoniali? Possibilissimo, perché è la cosa più facile, populistica, ma anche disastrosa per il mercato: per la sfiducia che provocherebbe, per lo spreco conseguente di risorse meglio impiegabili e perché permetterebbe solo maggior nuova spesa pubblica. Allora che fare? Si può solo aumentare il PIL per ridurre il rapporto debito/PIL, ma per farlo ci vogliono idee, progetti e uomini. "Come fare crescere il PIL" dovrebbe esser il vero programma di chi vuole governare. Perciò in vista delle elezioni si dovrebbe chiedere con molta chiarezza ai vari candidati quali programmi hanno in proposito, ponendo anche tre domande ben precise: Volete più Stato o meno Stato? Volete promuovere più consumi o più risparmi? Volete più protezionismo o più mercato?
Fonte: La nuova Bussola Quotidiana, 17-12-2012
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LETTERE ALLA REDAZIONE: SIAMO INDIGNATI PER COME HANNO TRATTATO IL PARROCO DI LERICI
Vogliono convincerci che c'è una ''lotta di genere'' inventando il ''femminicidio'', ma ecco un elenco di crimini di donne (solo per dimostrare che i Tg, se volessero, ci potrebbero convincere dell'esistenza del ''maschilicidio'')
Autore: Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie, 31 dicembre 2012
Gentile redazione di BastaBugie, non sembra anche a voi che il Parroco di Lerici tutto sommato un poco di ragione ce l'avesse? Va bene, non si può imputare la violenza maschile in toto alla provocazione della donna, però non credo che fosse questo il messaggio che il povero parroco intendeva dare. Personalmente sono d'accordo con lui quando dice che la donna deve fare un po' di autocritica. Quando vedo in giro certe ragazze che indossano semplicemente una calzamaglia e un golfino che copre appena il didietro, mi chiedo "ma la gonna se l'è dimenticata?" e mi dico tra me e me "cara ragazza, se poi qualcuno ti allunga una mano non ti lamentare"... Insomma, da quando il mondo è mondo, qualsiasi mercanzia, quando viene messa in bella mostra, attira, e si sa che l'occasione fa l'uomo ladro. Credo che non farebbe male la donna a ritrovare un po' di modestia. Certo, anche l'uomo deve mantenere un sano autocontrollo, ma diamogli una mano. Daniela
Caro Giano Colli, per prima cosa tanti sinceri auguri di Buon Santo Natale! Ho seguito su vari telegiornali la polemica innescata dal foglio affisso nella bacheca del parroco di S. Terenzo di Lerici sul tema del femminicidio. Sono anche andato a leggermi il documento originale in internet. Devo dire che sono d'accordo su quanto in esso contenuto. I nostri signori "giornalisti" hanno scatenato una campagna vergognosa contro la Chiesa travisando la realtà delle cose. Mi sembra doveroso che anche la Chiesa si schieri contro la violenza contro le donne, anzi contro ogni forma di violenza. Quelli che stanno starnazzando in questo momento (tra cui anche il TG5) sul fatto che preti e suore strumentalizzano l'argomento dell'immoralità femminile dilagante per il fatto che "sono costretti a non sposarsi". Non sanno i nostri signori "giornalisti" che la scelta di diventare sacerdote, religioso o di entrare in un convento è una libera e consapevole personale scelta da parte di un individuo adulto? Hanno mai osservato bene come si vestono (svestono), comportano o si atteggiano molte "femmine" nella vita quotidiana? Certo è giusto parlare delle violenze subite da certe donne, ma non si dimentichino le centinaia di migliaia, i milioni di aborti volontari effettuati dalle donne! Non è violenza quella? Non sono omicidi belli e buoni? Degli innumerevoli feti buttati quotidianamente nelle fogne ci son pochi che si preoccupano! Dei poveri cagnolini beagles invece sono tanti a preoccuparsi oppure a scandalizzarsi perché qualcuno critica l'auspicata legalizzazione delle unioni omosessuali. E dell'arroganza crescente dei nostri ospiti islamici? Dei cristiani assassinati e perseguitati ogni santo giorno in Africa e in Asia? Quando comincerà anche qui? Dove stiamo andando a finire? Tutto deve essere tollerato salvo la libertà di poter esprimere la propria visione del mondo da parte di un sacerdote cristiano? E d'altronde quando molte nostre chiese (consacrate) sono ormai ridotte a sale per concerti, spazi espositivi o palcoscenici teatrali con il placet del vescovo non ci si deve meravigliare di quanto stia succedendo. Che il Signore abbia pietà di tutti noi ... Bernardo
Gentile redazione di BastaBugie, Rientro e accendo la TV mentre mi accingo a fare le cose che devo. Casualmente il canale è Rai news. Una lunga intervista telefonica è in atto e l'intervistata è Lidia Ravera, per sua stessa ammissione laica non credente. Si parla di quanto scritto e messo in bacheca da Don Pietro Parroco di Lerici che ha scritto quello che dovrebbero scrivere o predicare tutti i Parroci di una Chiesa che ama la Verità e non il modernismo ipocrita. Che poi nel contestare e offendere il Sacerdote la "non credente" si appelli alla carità cristiana tradita e dica altre baggianate intimando poi al Vescovo di cacciare quel bravo Sacerdote dalla sua Parrocchia la dice lunga sulla "tolleranza" di certi buonisti. Mi cadono le braccia! Dunque mi pare di aver sentito di sfuggita che Don Pietro avrebbe contestato la nuova parola di "Femminicidio" che i media intendono far passare contro l'Uomo da distruggere, non perché non siano morte molte donne a causa della violenza di uomini loro congiunti o ex mariti o fidanzati. Semplicemente ha scritto che a volte alcune, di quelle donne, (non tutte) coi loro comportamenti, atteggiamenti o nel modo di vestirsi, generano gelosia e istigano violenza a certi soggetti predisposti al male. Mi sembra che senza volere togliere nulla all'atto criminoso condannabile al massimo consentito dalla legge, sia innegabile che anche l'uomo a volte è stato precedentemente ucciso dalla sua donna, nella sua dignità e nel profondo del suo cuore. Purtroppo queste sottigliezze di donna restano nascoste all'occhio del pubblico perché nessun uomo ha interesse a dire in giro di essere stato tradito o irriso dalla sua donna. Io credo che la Chiesa dovrebbe oggi prendere le difese di quel Sacerdote che ha semplicemente tradotto nel nostro tempo quanto Dio ha comandato nelle Tavole della Legge. Questo è il tempo dell'Anticristo che usa tutti i suoi tromboni e le sue trombette per additare al mondo come scandalo la verità. Leopoldo
RISPOSTA DELLA REDAZIONE
Cari lettori di BastaBugie, condividiamo la vostra indignazione per il mondo dell'informazione totalmente omologato alla cultura dominante. Ormai i signori che detengono il potere dell'informazione possono far credere ciò che vogliono a un'opinione pubblica frastornata e omologata. Ad esempio il femminismo vuole fomentare, dopo il fallimento della "lotta di classe", una sorta di "lotta di genere" dove vengono contrapposti gli uomini alle donne esasperando i contrasti. La cultura dominante vuole così far passare l'idea che gli uomini odiano le donne e così hanno inventato la parola "femminicidio". Così i telegiornali parlano spesso delle uccisioni di donne da parte di uomini criminalizzando un'intera categoria di persone in base al loro sesso di appartenenza. Ma proviamo a ragionare: se volessero dimostrare l'ipotesi contraria e cioè volessero criminalizzare le donne, avrebbero tutti i mezzi per convincerci di questo. Qui di seguito vi proponiamo un elenco di violenze messe in atto da donne in Italia nel solo 2012 (tutte documentate) solo per dimostrare che, se volessero, televisioni e giornali avrebbero modo di martellarci con questo genere di notizie (che invece non ci vengono raccontate). Sia chiaro che vi proponiamo questo elenco solo per dimostrare quanto sono in mala fede i mezzi di comunicazione di massa e non certo per sostenere l'ipotesi del maschilicidio (infondata al pari di quella contraria del femminicidio). Sia chiaro inoltre che ogni omicidio dell'innocente grida vendetta al cospetto di Dio, come da sempre insegna la Chiesa. Non esistono persone di serie A e persone di serie B come vorrebbero farci credere i signori che sponsorizzano le nuove parole inventate del "femminicidio" e della "omofobia". Tutte le persone innocenti devono valere allo stesso modo di fronte alla legge e meritano il massimo rispetto da parte di noi tutti in quanto persone.
Ecco dunque l'elenco delle cronache nascoste (tratte dal sito Pontifex.Roma, lo stesso da cui il sacerdote di Lerici ha tratto l'ormai famoso articolo messo nella bacheca della sua parrocchia): 1) 10 gennaio 2012 -Torino - Poliziotta assolda killer per ammazzare l'ex marito: vivo per miracolo 2) 10 gennaio 2012 - ReggioC. - Madre presa a martellate in testa dalla figlia: tentato omicidio 3) 21 gennaio 2012 -Torvaianica (RM) - Litiga con l'ex e lo accoltella al collo: arrestata 4) 27 gennaio 2012 - Torino - Giovane mamma droga il figlio, gli taglia le vene e tenta il suicidio 5) 01 febbaraio 2012 - Trieste - Litiga con fidanzato e lo accoltella: tentato omicidio, arrestata 6) 01 febbraio 2012 - Genova - Arrestata 53enne: lasciata dal "fidanzato" ha tentato due volte di avvelenare il marito pensando che fosse colpa sua 7) 04 febbraio 2012 – Roselle (GR) - Accoltella la rivale in amore: arrestata e accusata di tentato omicidio 8) 06 febbraio 2012 - Cremona - Partorisce a assieme al marito gettano la neonata in un cassonetto; la neonata è morta 9) 10 febbraio 2012 - Udine - Uccide il convivente con una coltellata al cuore 10) 17 febbraio 2012 - Parma - Madre uccide la propria figlia e si impicca 11) 23 febbraio 2012 - Cerredolo di Toano (RE) - Tre coltellate al collo del marito: tentato omicidio 12) 24 febbraio 2012 - Prato - Una 74enne prende uomo a badilate in testa: è tentato omicidio 13) 27 febbraio 2012 - Cesena - Non ottiene prestito: marocchina 58enne uccide la dirimpettaia 89enne 14) 02 marzo 2012 - Tremestieri E. (CT) - Tenta di uccidere il marito 75enne soffocandolo 15) 04 marzo 2012 - Diamante/Cosenza - Litigano e lei lo accoltella: tentato omicidio, arrestata 16) 05 marzo 2012 - S. Agata Militello (ME) - Per una lite accoltella il fidanzato al torace: tentato omicidio 17) 07 marzo 2012 - San Giuliano M. - La matriarca del clan ordina l'omicidio per punire lo sgarro 18) 08 marzo 2012 - Avellino - Pluripregiudicata accoltella due tecnici Iacp "arrivati tardi": arrestata 19) 13 marzo 2012-Napoli - La colf riduce l'invalido in fin di vita per derubarlo 20) 21 marzo 2012 - Fabriano (AN) - Duplice tentato omicidio di una stalker che tenta di investire due donne 21) 22 marzo 2012-Granozzo (NO) - La suocera non la saluta, la nuora la uccide a coltellate 22) 24 marzo 2012 - Revigliasco (AT) - Sempre grave l'uomo accoltellato alla gola, la donna è accusata di tentato omicidio 23) 25 marzo 2012 - Bagnacavallo (RA) - Violenza domestica: sgozzato dalla convivente 24) 04 aprile 2012 - Avola (SR) - Rapina e tentato omicidio a meccanico e cliente: arrestata sarda 34enne 25) 17 aprile 2012 - Milano - Cosparge d'alcol il marito addormentato e gli dà fuoco: arrestata per tentato omicidio 26) 19 aprile 2012 - Bari - Uccide la nonna a calci e pugni: arrestata nipote 37enne 27) 23 aprile 2012 -Treviso - Ferisce marito e figlia con coltello 28) 02 maggio 2012 - Genova - Accoltella il convivente, arrestata per tentato omicidio 29) 02 maggio 2012 - Mazzarino (CL) - Una 22enne tenta di uccidere una 52enneper motivi d'onore 30) 05 maggio 2012 - Villapiana (CS) - Arrestata la donna che ha ucciso marito e figlia 31) 07 maggio 2012 - Atella (PZ) - Sequestra l'amante e tenta di ucciderlo perché vuole lasciarla 32) 09 maggio 2012 - Avellino - scampa alla morte per miracolo: accoltellato all'addome dalla moglie 33) 14 maggio 2012 - Gioia Tauro (RC) - Donna ordina a marito e figlio l'uccisione del pretendente della figlia: arrestati 34) 14 maggio 2012 - Livorno - La tradisce, lei lo sevizia ai genitali: uomo di 60 anni muore a Livorno 35) 14 maggio 2012-Milano, Uccide a bastonate la 91enne che accudisce, arrestata 36) 15 maggio 2012 - Paderno D'Adda, Omicidio di Paderno d'Adda, l'arrestata coinvolge il cugino 37) 16 maggio 2012 - La Maddalena - Madre la sgrida per uscite notturne: la figlia le sferra tredici coltellate 38) 28 maggio 2012 - Pescara - Tre prostitute accoltellano al polmone una concorrente: tentato omicidio 39) 13 giugno 2012 - Montemarciano (AN) - Lui le fa la carità, lei chiama l'amico, aggrediscono in casa il benefattore, lo accoltellano e tentano di strangolarlo: arrestata 40) 21 giugno 2012 - Bagnolo Piemonte (CN) - Pensionato 58enne trovato accoltellato, indiziata lamoglie trovata in stato confusionale e con ferite alle mani 41) 23 giugno 2012 - Foggia - Padre separato ucciso in un agguato dalla ex suocera, mentre andava a prendere il figlioletto 42) 27 giugno 2012 - CORI (LT) Donna accoltella il compagno alla schiena 43) 08 luglio 2012 - Cagliari - Per gelosia spara al convivente: tentato omicidio 44) 11 luglio 2012 - Chieti - Donna spara al figlio del proprietario durante uno sfratto: tentato omicidio 45) 12 luglio 2012 - Orte (VT) - Una 43enne cerca, con l'attuale amante, di uccidere l'ex convivente 46) 12 luglio 2012 - Boscoreale (NA) - Tenta di far uccidere l'ex marito: voleva metà dei beni 47) 17 luglio 2012 - Milano - Accoltella il fidanzato per gelosia e poi fugge. Arrestata dalla Polizia per tentato omicidio 48) 20 luglio 2012 - Bologna - Partorisce due gemelli e ne butta uno nella spazzatura 49) 21 luglio 2012 - Melissano (LE) - Donna uccide marito a coltellate 50) 25 luglio 2012 - Ferriere (PC) - Donna 29enne uccide con 150 coltellate l'amica del cuore 51) 26 luglio 2012 - Brancaleone (RC) - Tenta di uccidere madre a coltellate, donna arrestata 52) 31 luglio 2012 - Monza: travestita da Eva Kant tenta di uccidere la moglie dell'amante a colpidi siringa di anestetico nel cuore 53) 01 agosto 2012 - Venezia - Donna aggredisce l'ex amante con due coltellate: tentato omicidio 54) 01 Agosto 2012 – Roma (Casalotti) - Donna accoltella il marito. Arrestata per tentato omicidio 55) 12 agosto 2012 - Sanpierdarena (GE) - Lei 25 anni, lui 29 accoltellano commerciante 56) 12 agosto 2012 - Gragnano (NA) - Ragazza ventenne accoltella coetanea alla gola: arrestata 57) 13 agosto 2012 - Como - Litiga con la madre e la accoltella. Arrestata 58) 18 agosto 2012 - Napoli - Madre lancia la figlia di tre anni dal balcone 59) 02 settembre 2012 - Vibo Valentia - Accoltella e uccide marito 78enne dopo lite: arrestata 60) 03 settembre 2012 - Pescara - Donna 35 enne e fidanzato in carcere per tentato omicidio 61) 04 settembre 2012 - Scilla (RC) - Donna 44enne accoltella il compagno in camera da letto: tentato omicidio 62) 12 settembre 2012 - Chiavari (GE) - Getta il figlio di due anni dal balcone 63) 13 settembre 2012 - Floridia (SR) - Due donne rivali per amore saffico si contendono una terza: finisce a coltellate 64) 17 settembre 2012 - Lignano Sabbiadoro (UD) - Donna 21enne assassina due coniugi 65) 21 settembre 2012 - Potenza - Accoltella marito durante lite: arrestata per tentato omicidio 66) 23 settembre 2012 - Siracusa - Ferisce una donna a forbiciate: arrestata per tentato omicidio 67) 26 settembre 2012 - Frosinone - tentato omicidio, assieme al fidanzato accoltella un uomo 68) 27 settembre 2012 - Genova - Madre butta giù dal quarto piano il figlio di 4 anni poi lo segue 69) 02 Ottobre 2012 - Caserta - Il fidanzato discute, lei accoltella l'altro alle spalle: arrestata per tentato omicidio 70) 11 ottobre 2012 - Cervignano del Friuli (UD) - Accoltella e uccide il convivente 71) 15 ottobre 2012 - Adria (RO) - Prostituta brasiliana fracassa cranio al cliente 72) 20 ottobre 2012 - Roma - 6 giovani (due ragazze) rapinano camionista e lo prendono a sprangate: è grave 73) 22 ottobre 2012 - Schio (VI) - Pianta coltello in pancia all'amico per vendicare l'onore: tentato omicidio aggravato 74) 22 ottobre 2012 - Sorso (SS) - Uccide con una improvvisa coltellata all'addome l'uomo col quale discuteva animatamente: arrestata 75) 29 ottore 2012 - Camisano (CR) - Anziana accoltella il marito 76) 06 novembre 2012 - Milano - Tentato omicidio in via degli Apuli: accoltella il marito nel sonno alla giugulare 77) 08 novembre 2012 - Truccazzano (MI) - Tenta di affogare nell'Adda se stessa e il bambino di sei mesi ; gravissimo il bambino 78) 09 novembre 2012 - Rizziconi (REGGIO CALABRIA) - Assieme al marito tenta di uccidere un uomo a coltellate 79) 11 novembre 2012 - Vittoria (RG) - Pregiudicata accoltella l'ex e gli sfascia la macchina 80) 11 novembre 2012 - Fano (PU) - A 80 anni: donna accoltella il marito 81) 14 novembre 2012 - Torino - Prende neonata dalla culla e la sbatte per terra perché ha litigato con la madre: arrestata 82) 15 novembre 2012 - Settebagni (RM) - Tentato omicidio, bastonate a ottantenne dalla vicina di casa: l'anziano è grave in ospedale 83) 20 novembre 2012 - Lanciano (CH) - Coltellata nell'orecchio del compagno: arrestata per tentato omicidio 84) 21 novembre 2012 - Vasto - Marito accoltellato dalla moglie: è tentato omicidio 85) 29 novembre 2012 - Montalbano Jonico (MT) - Grave la madre accoltellata dalla figlia: tentato omicidio 86) 30 novembre 2012 - Buccinasco (MI) - Donna pianifica l'uccisione dell'ex marito dell'amica di cui si era innamorata. Fermata in tempo dalla GdF 87) 04 dicembre 2012 - Roma - Ragazze ubriache picchiano uomo che le soccorreva; è grave 88) 06 dicembre 2012 - Roma - Acido in faccia e martellate in testa alla rivale in amore: arrestata 89) 06 dicembre 2012 - Montescudaio (PI) - Accoltella al volto e all'inguine il marito nel sonno e poi lo colpisce con un sasso: arrestata 51enne per tentato omicidio 90) 16 dicembre 2012 - Frosinone - Donna 68enne spara 4 colpi di pistola contro l'ex marito 91) 19 dicembre 2012 - Giaveno (TO) - Donna spara all'uomo cui doveva 8.000 euro e tenta il suicidio 92) 20 dicembre 2012 - Modena - Donna 43enne uccide il fratello con trenta colpi di pistola
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Fonte: Redazione di BastaBugie, 31 dicembre 2012
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OMELIA EPIFANIA DEL SIGNORE - ANNO C - (Mt 2,1-12)
Abbiamo visto spuntare la sua stella
Autore: Padre Settimio M. Manelli - Fonte: Il settimanale di Padre Pio, (omelia per il 06/01/2013)
La solennità di oggi è un prolungamento della celebrazione del Natale del Signore. Più specificamente, ha lo scopo di celebrare il mistero della manifestazione della gloria infinita del Figlio unigenito del Padre al mondo intero. Già san Girolamo così spiegava ai suoi ascoltatori nell'Omelia sul giorno dell'Epifania: «Per designare questo giorno si usa il termine greco epifania. Ciò che noi, latini, indichiamo col termine apparizione oppure manifestazione, i greci lo chiamano epifania. A questo giorno si è dato questo nome proprio perché il nostro Signore e salvatore si è manifestato al pubblico». Per questo oggi ciascuno di noi è in festa ed è pieno di gioia, perché è sicuro di non essere escluso dalla salvezza che Gesù è venuto a portare a tutti. Le Letture di oggi mostrano molto bene questo grande mistero. La salvezza non è più offerta soltanto ai giudei, ma anche i pagani sono chiamati ad entrare nel Regno di Dio. È interessante notare come san Matteo, all'inizio del suo Vangelo, riferisca questo accenno alla misericordia di Dio rivolta a tutti i popoli, e concluda il suo Vangelo con la frase di Gesù: «Andate e fate discepoli tutti i popoli [...] io sono con voi [...]» (28,19s). Gesù vuole aprirsi a tutti gli uomini. A tutti vuole portare più pace, più amore, più gioia. Vuole diffondere ovunque il Suo lieto annuncio, la Buona Novella. Nessuno può più restare nelle tenebre. E per questo oggi vuole servirsi di noi. Nella prima Lettura vediamo la processione dei popoli verso la luce di Gerusalemme: «Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano» (Is 60,3s). In passato, solo la città di Gerusalemme, cioè il popolo eletto, aveva la gioia di conoscere Dio. Ora, Dio in Cristo si è donato interamente all'umanità, per la salvezza di tutti. La Chiesa, istituita da Cristo, ha il compito di annunciare questa Buona Novella a tutti i popoli della terra. La salvezza è offerta a tutti, ma per averla in dono bisogna aderire a Cristo e fare la sua Volontà. Dopo aver conosciuto Cristo, non è possibile continuare a vivere come prima. Questo vale anche per noi cristiani. Se non ci convertiamo e non cambiamo stile di vita, finiremo anche noi per seguire il tragico cammino del popolo eletto, il quale non seppe riconoscere il suo giorno e la sua luce. Non riconobbe il suo Re e il suo Salvatore nel Bambino di Betlemme. L'episodio evangelico della visita dei Magi a Gesù Bambino è la manifestazione di questa grande verità: oggi viene rivelato quel mistero – come lo chiama san Paolo – che era rimasto nascosto precedentemente sia agli Ebrei che agli altri popoli, cioè che Cristo è l'unico Salvatore di tutti gli uomini, e non solo del popolo ebraico. È vero che Gesù è «il re dei Giudei», il Messia, discendente di Davide, nato a Betlemme. Però, Egli è pure destinato ad essere la «salvezza preparata da Dio davanti a tutti i popoli» (Lc 2,30s), e la «luce per illuminare le genti» (2,32). L'Epifania è perciò per eccellenza la festa missionaria, la festa in cui tutti i popoli sono chiamati alla fede. E poiché anche noi eravamo tra quei popoli pagani, oggi è anche la festa della nostra chiamata alla fede. Pure noi siamo stati chiamati ad entrare in quel disegno di salvezza, che Dio ha voluto per tutti gli uomini. Questo grande dono non possiamo però tenerlo per noi. Anche noi dobbiamo essere luce e salvezza per gli altri con la testimonianza delle nostre opere buone, scaturite dalla nostra fede, secondo quanto scriveva san Paolo agli Efesini, e secondo quanto la Liturgia ora rivolge a noi: «Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente» (Ef 5,8-11). Gli altri vedendo le buone opere nostre glorificheranno il Padre e si sentiranno attirati al Vangelo di Gesù, che dona la salvezza. La preghiera di Colletta della Santa Messa ci fa chiedere con fiducia: «O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria» (dal Messale Romano). Rivolgiamoci con fiducia alla Madonna: come ha presentato Gesù Bambino all'adorazione dei pastori nella Notte di Natale, come lo ha presentato all'adorazione dei Magi, così lo presenti ogni giorno anche a noi, come nostro Salvatore.
Fonte: Il settimanale di Padre Pio, (omelia per il 06/01/2013)
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