BastaBugie n�652 del 19 febbraio 2020

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1 LE DONNE VIOLATE DI CUI A SANREMO NON SI PUO' PARLARE
Il monologo di Rula Jebreal è finito tra gli applausi... ma per piacere a tutti non ha parlato delle ragazze europee rapite, violentate o convertite forzatamente all'islam
Autore: Lorenza Formicola - Fonte: Blog di Nicola Porro
2 SECONDO TE PERCHE' HANNO I TATUAGGI BEN 7 MILIONI D'ITALIANI?
La risposta è semplice: materialismo e spiritualismo hanno ormai inquinato la nostra società (VIDEO: Posso farmi un tatuaggio? Cosa dice la Bibbia?)
Fonte: I Tre Sentieri
3 I BAMBINI VANNO COSTRETTI A VENIRE ALLA MESSA
Quand'ero bambino, mia madre, ogni domenica, svegliava me e mio fratello perché si doveva andare a Messa... quel ''si deve'' mi ha educato all'amore di Dio
Autore: don Sabino Decorato - Fonte: Chiesa in libera uscita
4 CORONAVIRUS, IL PROBLEMA E' IL REGIME CINESE
Il presidente Xi Jinping annuncia che il contagio passa dalle banconote... roba da fantascienza (che serve al regime per usare mezzi brutali contro la popolazione)
Autore: Paolo Gulisano - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 IL SESSO FUORI DAL MATRIMONIO NEGA LA DONAZIONE E LA RESPONSABILITA'
Il rapporto sessuale è una cosa buona e voluto da Dio perché esprime la reciproca donazione tra un uomo e una donna uniti responsabilmente nel vincolo del matrimonio (VIDEO: Amore vs. Lussuria)
Fonte: I Tre Sentieri
6 A 23 ANNI VORREBBE TORNARE DONNA, MA TRE ANNI FA SI FECE ASPORTARE I SENI E NON POTRA' PIU' AVERE FIGLI
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): la Svizzera approva legge su omofobia, da maschio a femmina a drago, nuovo commissario europeo Lgbt
Autore: Luca Scalise - Fonte: Provita & Famiglia
7 IL CATTOLICO DEVE ESSERE MODERATO O ESTREMISTA?
Non reagire ad un sistema sempre più estremista vuol dire essere estremisti
Autore: Stefano Fontana - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
8 LETTERE ALLA REDAZIONE: VORREI FARVI I COMPLIMENTI, MA ANCHE QUALCHE APPUNTO
Ma vi rendete conto che nessuno la pensa come voi sulla creazione in sei giorni? E che ha ragione chi nel matrimonio segue la sua coscienza anche se va contro il Magistero della Chiesa?
Autore: Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie
9 OMELIA VII DOMENICA T. ORD. - ANNO A (Mt 5,38-48)
Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano
Fonte: Il settimanale di Padre Pio
10 OMELIA MERCOLEDI' DELLE CENERI (Mt 6,1-6.16-18)
Il Padre tuo, che è nel segreto, ti ricompenserà
Fonte: Il settimanale di Padre Pio

1 - LE DONNE VIOLATE DI CUI A SANREMO NON SI PUO' PARLARE
Il monologo di Rula Jebreal è finito tra gli applausi... ma per piacere a tutti non ha parlato delle ragazze europee rapite, violentate o convertite forzatamente all'islam
Autore: Lorenza Formicola - Fonte: Blog di Nicola Porro, 12/02/2020

Succede che Sanremo finisce e che gli abiti sbrilluccicanti, che devono fare scena e rima con le parole da mettere al posto giusto perché nessuno deve sentirsi offeso, ritornano negli armadi. E succede che la protagonista del monologo che la critica ha giudicato da Oscar, Rula Jebreal, finisce di nuovo in prima pagina. Perché si può diventare l'eroina del giusto, del vero, del bello e del puro, per poi un attimo dopo prendere in giro sull'aspetto fisico il maschio bianco, il presidente Trump. Non le sue idee, non le sue parole, ma la sua esteriorità. La Jebreal con una foto pubblicata su Twitter vorrebbe umiliare il presidente Usa e sbugiardare i capelli incollati alla testa e il colorito sistemato con il trucco. [...]
Ma lasciamo perdere chi bullizza l'aspetto fisico di Trump o di chi per esso. E, per una volta, invece di parlare di tutti, e quindi di nessuno, andiamo in fondo alla verità dell'argomento.

CHI SA O SI RICORDA DI ROTHERHAM?
La cittadina inglese dove per anni almeno 1400 ragazze minorenni sono state aggredite sessualmente, molestate o violentate da gang di maschi islamici.
Per sedici anni i fatti sono stati taciuti da istituzioni negligenti e timorose di essere accusate di "razzismo" o "islamofobia". Dagli assistenti sociali alla polizia fino ai giudici nessuno ha voluto sfiorare un argomento che avrebbe voluto dire denunciare il barcone del multiculturalismo. [...]
Eppure nessun discorso contro la violenza sulle donne ha mai osato denunciare fatti simili. Che poi non sono accaduti solo a Rotherham, ma anche a Oxford, e poi Bristol, ecc. [...] Sono più di 15 le città di una delle patrie per eccellenza del "multikulti", il Regno Unito, in cui musulmani di origine pakistana e afghana andavano a caccia di bambine bianche.
"Per gli abusi sessuali si sono serviti di coltelli, mannaie, mazze da baseball, giocattoli sessuali... Gli abusi erano accompagnati da comportamenti umilianti e degradanti - quanta delicatezza e parsimonia di giudizio! ndr - come mordere, graffiare, urinare, picchiare e ustionare le ragazzine. Le violenze sessuali sono state compiute spesso da gruppi di uomini e, a volte, la tortura è andata avanti per giorni e giorni. [...] I luoghi in cui sono state effettuate le violenze spesso erano case private di Oxford. Gli uomini che pagavano per violentare le ragazze non erano sempre di Oxford. Molti venivano, appositamente, anche da Bradford, Leeds, Londra e Slough. Spesso previo appuntamento", si leggerà in un estratto del rapporto della procura inglese alla fine di uno dei tanti processi degli ultimi anni. Tanti altri sono ancora in corso. E chissà perché nessuno ne scrive.
"Tutte le donne bianche sono buone solo a una cosa. Per gli uomini come me sono da abusare e utilizzare come spazzatura. Nient'altro", è un altro degli imputati, uno della gang islamica, a parlare.
Ed è meglio non approfondire i numeri, perché quelli lì sono davvero agghiaccianti.

VIOLENTARE LE RAGAZZINE BIANCHE CON LA COMPLICITÀ DELLE AUTORITÀ
La stessa Svezia [...] che ancora qualcuno osa portare a modello di integrazione e oasi di pace, come il Regno Unito ha visto perpetrare abusi sessuali di massa da immigrati islamici nell'occasione di due affollatissimi festival musicali nazionali.
E sempre a proposito di violenza sulle donne, quanti monologhi sono stati fatti dopo il capodanno di Colonia del 2016? E sulle misure adottate per gli anni successivi? Sarebbe stato bello ascoltare, poi, monologhi sulla solidarietà femminile quando la deputata laburista Sarah Champion è stata costretta alle dimissioni. Perché dopo anni di denunce aveva osato scrivere un editoriale in cui denunciava le bande di pakistani che, a zonzo per il Paese, violentano le ragazzine bianche. Considerazioni troppo disdicevoli per la sinistra inglese. E cosa dire ancora delle oltre mille ragazze cristiane e indù che, ogni anno, vengono rapite, violentate, convertite forzatamente all'islam e costrette a sposare un musulmano molto più grande. Una barbarie che si compie con la complicità delle autorità. Solo qualche giorno fa l'Alta Corte del Sindh ha deciso che il matrimonio di una 14 enne cristiana con un musulmano - malgrado rapimento, violenza e tutto il resto - è da ritenersi valido.
Il Pakistan può continuare tranquillamente a perseguitare i cristiani, a favorire il rapimento e lo stupro delle ragazze cristiane, a uccidere chi chiede di non essere discriminato, tanto nessuno farà mai un monologo o una denuncia come si deve da nessun palco con una certa eco. E nessuno racconterà delle torturatrici della polizia religiosa istituita dall'Isis a Raqqa. Dove l'organizzazione terroristica aveva istituito una vera gestapo al femminile.
Donne che torturano altre donne e una sola la parola d'ordine: rapire, colpire, torturare e uccidere le infedeli, le donne crociate o semplicemente senza velo. La violenza sulle donne è una cosa seria, ma di quella vera e diffusa nessuno ne parlerà mai, perché troppo brutale per i discorsi che devono piacere a tutti quelli che piacciono. Troppo complessa per l'evanescente ideologia di cui è imbevuta quella approvata dal pensiero unico.

Nota di BastaBugie: l'autrice del precedente articolo, Lorenza Formicola, nell'articolo seguente dal titolo "150 enclave islamiche minacciano la Francia" parla di un'indagine condotta dal Ministero dell'Interno certifica che in Francia ci sono ormai 150 zone a predominio islamico dove lo Stato non solo è assente, ma addirittura interdetto. Vere e proprie aree fuori controllo che non riguardano solo le periferie delle grandi città.
Ecco l'articolo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 27 gennaio 2020:
Interi quartieri francesi e della Ville Lumiére sono ostaggio degli islamici. Lo conferma un documento diffuso dal Ministro dell'Interno transalpino, Cristophe Castaner, ai prefetti. Secondo l'indagine condotta dal DGSI - Direction générale de la sécurité intérieure - sono state individuate ben 150 zone a predominio islamico. Territori più che quartieri in cui lo Stato non solo è assente, ma interdetto. A inizio gennaio, Castaner, aveva già inviato un telegramma ai prefetti chiedendo loro di riunire i GED, vale a dire i gruppi di valutazione dipartimentali, eppure questa volta, sul tavolo dell'ennesimo incontro, ci sono i 150 distretti che l'islam controlla radicalmente. Territori perduti dalla Repubblica.
L'attentato alla prefettura di Parigi, per mano di un poliziotto radicalizzato, aveva spinto il governo ad interrogarsi sulla lotta all'islamismo e alla tendenza musulmana al ritirarsi in comunità per analizzare "un nuovo piano d'azione". Niente di fatto, da allora, è stato prodotto dal governo. [...]
Adesso, però, emerge quanto analisti, giornalisti e ricercatori, come noi da queste pagine, scrivono da tempo: per la prima volta l'intelligence ammette che l'islam ha istituito ben 150 stati all'interno della Repubblica. Perché questo sono le enclave. Zone abitate da immigrati provenienti, soprattutto, dal Nord Africa e dall'Africa sub-sahariana, molti dei quali anche di terza generazione. Dove la polizia cerca di non entrare, lo stato è assente e l'azienda di trasporti pubblici, la Ratp, ha dovuto assumere dipendenti legati ad ambienti islamici perché il resto si rifiutava di guidare in quelle zone, nel terrore di essere presi a sassate. Zone dove la disoccupazione raggiunge anche il 60% per quanto riguarda quella giovanile. E poi traffico di droga, prostituzione, ricettazione, scontri tra bande.
Quando all'indomani dell'attentato al giornale satirico Charlie Hebdo, quelli di Fox News - il canale televisivo americano - sostennero l'esistenza di "no go zones" nel cuore di Parigi, mandarono su tutte le furie i media francesi. Il fatto che nel bel mezzo della romantica Ville Lumiére ci fossero aree ostaggio in cui i non musulmani non sono ben accetti, e dove regna la shari'a, venne considerata una fake news.
Il Le Parisien condusse un'inchiesta su una di queste zone, il quartiere di Chapelle-Pajol, zona est di Parigi. Là, come in tutti gli altri territori censiti dall'intelligence, le donne sono continuo bersaglio di molestie e insulti. Odiate per il loro sesso e per i costumi così tremendamente occidentali. In tante si sono trasferite, altre escono solo se accompagnate.
Le 150 zone a predominio islamico non contano solo i più noti sobborghi di Parigi, Lione e Marsiglia, ma anche diverse città del dipartimento del Nord sono nel mirino dell'intelligenza interna. [...] Adesso, per la prima volta, si ammette l'esistenza del numero preciso di queste enclave nelle mani degli islamici plasmate a loro immagine.

Fonte: Blog di Nicola Porro, 12/02/2020

2 - SECONDO TE PERCHE' HANNO I TATUAGGI BEN 7 MILIONI D'ITALIANI?
La risposta è semplice: materialismo e spiritualismo hanno ormai inquinato la nostra società (VIDEO: Posso farmi un tatuaggio? Cosa dice la Bibbia?)
Fonte I Tre Sentieri, 19/10/2019

L'Ansa ha dato questa notizia: "Nel nostro Paese sono circa 7 milioni le persone tatuate, ovvero il 12,8% della popolazione". [...]
Alcuni anni fa un'attrice di film pornografici, legittimamente sposata, disse in un'intervista di non sentirsi fedifraga. Ebbe il coraggio di affermare di non aver mai tradito il marito, perché tradire richiederebbe l'intenzione, e lei altro non faceva che "prestare" il proprio corpo.
Parole strane, ma non troppo se si considera la mentalità dominante. Facciamo questo esempio: immaginiamo di chiedere al cosiddetto "uomo della strada" se eventualmente un intellettuale facesse bene a "prostituire" la propria intelligenza per il potere. Con ogni probabilità la risposta che si avrebbe sarebbe negativa: "No, l'intelligenza non si può vendere". Ma se allo stesso "uomo della strada" si chiedesse se una bell'attrice potesse utilizzare il proprio corpo per avere successo, la risposta sarebbe di altro tipo: "E perché no? Se ha un bel corpo...". Insomma, la mente no, il corpo sì.

MATERIALISMO E SPIRITUALISMO
In queste possibili risposte si cela l'essenza dei nostri tempi; che non sono di materialismo - o perlomeno di solo materialismo - ma anche di evidente spiritualismo. Spiritualismo vuol dire dare valore solo allo spirito; cioè, nel caso nostro, solo alla mente, al pensiero.
Ebbene, oggi si è convinti che la mente non si debba mai prostituire, mentre il corpo sì. Ciò significa che mentre la mente e il pensiero vengono ritenuti elementi costitutivi della persona, il corpo no. Questo sarebbe solo un optional, ma non parte integrante della persona.
Ma se è così, come la mettiamo con il materialismo che pure in tanti considerano come il male dei nostri giorni?
Rispondiamo: il materialismo c'è perché c'è lo spiritualismo e viceversa. Materialismo e spiritualismo sono sì molto diversi, ma hanno in comune tanto l'origine quanto gli esiti; come due ellissi che si toccano all'origine e si ricongiungono alla fine. Dire: esiste solo la materia e lo spirito è un'illusione; o il contrario: esiste solo spirito e ad essere un'illusione è la materia, significa dire che la realtà è una nel suo essere e nella sua causa. Si può porre l'accento sulla materia o sullo spirito, ma il fondamento del discorso non cambia.
Questi due "gemelli siamesi" della cultura contemporanea (il materialismo e lo spiritualismo) hanno originato due atteggiamenti di costume diametralmente diversi, ma oggi entrambi dominanti: la corpolatria e la corpofobia.

CORPOLATRIA E CORPOFOBIA
Il primo (la corpolatria) è la diffusa fissazione per il proprio corpo. E' la nuova "liturgia" fatta di palestre, saune, lifting... per non parlare dei tanti tentativi patetici per non invecchiare. Ma non solo la "fissazione" per il proprio corpo, anche la strumentalizzazione di esso per un piacere innalzato ad un unico criterio di vita.
Il secondo, cioè la corpofobia, è invece il tentativo, misterioso perché incomprensibile, di ingegnarsi per rendere quanto più brutto il proprio corpo. Renderlo brutto fino ad esprimerlo in chiave quasi orrida: il piercing e la tatuomania. Anelli al naso e alle labbra da far invidia al più antico masai. Usanze tribali con cui "vestire" la propria identità, in una prospettiva non di esaltazione, bensì di dissolvimento dell'identità. Così come il mondo precristiano imponeva. [...]
È la morte dell'ego: la pretesa gnostica in cui limite e differenza sono costrette a sparire. In cui l'uomo non potendo darsi quell'onnipotenza che non ha (il fallimento della pretesa moderna) si rivolge alla dissoluzione come unica possibilità di non riconoscere la sconfitta.
Come la regina cattiva della favola di Biancaneve: per non sentirsi dire che qualcun'altra era diventata la più bella del reame, distrugge lo specchio invece di accettare l'evidenza della realtà.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 7 minuti) dal titolo "Posso farmi un tatuaggio? Cosa dice la Bibbia?" Padre Mike (doppiato in italiano) risponde con ragionamenti validi per tutti.
Inoltre nell'articolo sottostante si può approfondire l'argomento dei tatuaggi. Per leggerlo clicca sul link sottostante.

CRITICA RAGIONATA AI TATUAGGI
Perché rovinare per sempre una pelle candida con un pensierino momentaneo?
di Camillo Langone
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4847


https://rumble.com/vhyb99-posso-farmi-un-tatuaggio-cosa-dice-la-bibbia.html

Fonte: I Tre Sentieri, 19/10/2019

3 - I BAMBINI VANNO COSTRETTI A VENIRE ALLA MESSA
Quand'ero bambino, mia madre, ogni domenica, svegliava me e mio fratello perché si doveva andare a Messa... quel ''si deve'' mi ha educato all'amore di Dio
Autore: don Sabino Decorato - Fonte: Chiesa in libera uscita, giugno 2019

Che la partecipazione alla Messa dominicale e alle altre feste comandate sia precipitata in questi ultime decenni è un dato incontestabile. Le motivazioni che hanno prodotto l'odierna situazione sono molteplici. Vi sono degli atteggiamenti che evidenziano il male diffuso dell'abbandono della pratica religiosa, che vengono solitamente espressi con degli slogan collaudati del tipo: "Io sono dell'idea che per essere cristiani non sia necessario andare a Messa!" oppure : "Sono cristiano ma non praticante, ma penso di essere più corretto io di tanti cristiani che vanno a Messa!"

MI PERMETTO DI FARE QUALCHE OBIEZIONE
La prima giustificazione, afferma qualcosa di inverosimile, assurdo e irrazionale. Come può esserci un cristiano che non vive la cosa più preziosa che ci ha lasciato il Signore e che ci ha comandato di celebrare fedelmente in sua memoria? Se accettassimo questa definizione sarebbe come dire: "Io sono dell'idea che per essere un buon chirurgo non sia necessario studiare medicina". Chiunque, sano di mente, contesterebbe questa affermazione. Ma allora perché la si accetta comunemente quando ci si riferisce alla vita cristiana e alla Messa? Senza l'Eucaristia la nostra fede ne esce impoverita e menomata rischiando di perdere il suo centro e di svuotarsi di significato, di diventare qualcosa di puramente personale e individualistico e, alla fine, di accettare il compromesso con il mondo e le sue leggi.
In merito alla seconda affermazione si potrebbe obiettare che, a Messa, non ci si va perché si è perfetti ma perché ci riconosciamo bisognosi di Dio e della sua Grazia per vincere il peccato e perché l'unione profonda con Cristo ci sostiene nel nostro personale cammino di santificazione, senza dimenticare che l'Eucaristia è il pane di vita eterna.
Il concetto di cristiano non praticante è un assurdo, sarebbe come dire: "Io sono un calciatore non praticante cioè, faccio parte di una squadra, ho ricevuto la mia maglietta, ho fatto gli allenamenti, ma la domenica non mi presento allo stadio perché ho altro di più importante da fare!"
Inoltre, chiamare in causa la presunta manchevolezza degli altri cristiani per giustificare la propria infedeltà alla pratica cristiana è una scusa banale e intellettualmente disonesta.
Se già sentire cristiani ragionare in questo modo crea l'orticaria, diventa ancora più ostico sentire ragionamenti similari dalla bocca di qualche consacrato.

NUOVA PAROLA TABÙ: "DEVI"
Durante un incontro di formazione di Vicariato, ascoltammo con ossequioso silenzio, i due "esperti" mandati dalla Diocesi a tenere l'incontro. La sala, gremita di fedeli, in modo particolare catechisti, ascoltava l'alternarsi degli interventi del sacerdote e della religiosa. Dopo un piccolo intervallo ci fu permesso di fare domande. Ad un tratto un anziano parroco si alzò e disse: "Nella mia parrocchia è calata la partecipazione dei bambini a Messa. Come possiamo far capire loro che devono venire in chiesa la domenica?"
I due relatori si guardarono in faccia quasi infastiditi da quella domanda. Poi uno dei due rispose: "Caro don, lei sbaglia l'approccio! Non bisogna dire "devi" a un bambino. Andare a Messa non deve essere sentito come un dovere ma devono andarci di loro iniziativa. Noi dobbiamo interrogarci su come stimolare il loro desiderio di venire a Messa. Questo vale anche per i loro genitori. Se non lo comprendono allora non dobbiamo forzarli".
L'anziano sacerdote, formato con altri valori e criteri, rimase perplesso e rincarò: "Allora se non posso più dirgli che bisogna andare a Messa, cosa devo fare? Lasciar correre e magari dar loro ugualmente i Sacramenti a fine anno? A me questa cosa non sembra giusta!". I due relatori si guardarono con un espressione di compatimento perché, quel sacerdote formato alla vecchia maniera, proprio non voleva capire che il "devi" ormai era stato sostituito dal "se te la senti".

SI DEVE
Siamo d'accordo che l'ideale sarebbe avere a Messa tutti cristiani ben motivati e convinti ma non possiamo accettare l'dea che non si possa richiamare il senso del dovere che, ancora una volta, è accettato in ogni ambito della vita tranne se di mezzo c'è il Signore. Provate ogni mattina a chiedere a un bambino se preferisca andare a scuola o stare a casa a dormire o a giocare. Oppure chiedete se preferisca andare dal dentista o al luna park. È chiaro che un bambino abbia anche bisogno di essere educato nelle scelte e nel capire che non è sempre la cosa migliore fare solo ciò che piace e non è sempre la cosa peggiore fare ciò che sul momento mi sembra inutile o imposto.
Quand'ero bambino, mia madre, ogni domenica mattina, svegliava me e mio fratello perché si doveva andare a Messa. Io certo non facevo i salti di gioia e spesso protestavo perché volevo dormire ancora un po'. Lei rispondeva che si doveva andare in chiesa e quel "si deve" mi ha educato, poco alla volta a comprendere l'importanza della Messa, come delle altre cose fondamentali della vita.

Nota di BastaBugie: questo articolo è un estratto dal libro di don Sabino Decorato dal titolo "Chiesa in libera uscita: Breve guida per sopravvivere a un cristianesimo ospedale da campo" ed. Fede e Cultura (con prefazione di Aldo Maria Valli).
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DOSSIER "BIMBI, MESSA E CATECHISMO"
Come si sta in chiesa e come si studia la dottrina

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Fonte: Chiesa in libera uscita, giugno 2019

4 - CORONAVIRUS, IL PROBLEMA E' IL REGIME CINESE
Il presidente Xi Jinping annuncia che il contagio passa dalle banconote... roba da fantascienza (che serve al regime per usare mezzi brutali contro la popolazione)
Autore: Paolo Gulisano - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 17-02-2020

Come sconfiggere il diffondersi costante dei casi di polmonite da Coronavirus? Il presidente cinese Xi Jinping non ha dubbi: con la guerra. Anzi: con la "guerra di popolo". Sembra di essere tornati ai tempi dei proclami maoisti: il leader comunista cinese ha chiamato il Paese a una grande mobilitazione popolare, e ha messo in moto tutta la macchina dello Stato, da quella sanitaria a quella militare alle strutture del Partito Unico per sconfiggere la minaccia del virus.
Un'ostentazione muscolare diretta soprattutto ad impressionare l'opinione pubblica internazionale, che guarda con crescente preoccupazione ai numeri dei contagiati e soprattutto dei morti, in costante ascesa. Per ora, come sappiamo, i casi della nuova polmonite fuori dalla Cina restano sporadici, legati esclusivamente ai movimenti fuori dai confini di persone cinesi portatrici del virus.
Tuttavia, secondo le autorità cinesi, ci potrebbe essere una modalità di contagio che non prevede il contatto diretto tra persone: le banconote. Da parte del vicegovernatore della Banca Centrale, Fan Yifei, è stato annunciato che le banconote verranno messe in quarantena per 10-14 giorni e disinfettate: i biglietti saranno ripuliti con raggi ultravioletti e alte temperature e poi sigillati. Dopo il periodo di "quarantena", la cui durata dipenderà dalla gravità dell'epidemia, i biglietti potranno essere rimessi in circolazione. Nel Paese, in molti già stanno optando per gli acquisti online.
Per molti aspetti, questa notizia è davvero interessante. Le banconote - che passano di mano in mano, e che possono effettivamente essere un ricettacolo di microrganismi - non sono mai state oggetto di attenzioni mediche e non sono mai state considerate un mezzo di trasmissione di malattie se non in un suggestivo romanzo di fantascienza dello scrittore americano Frank Herbert (autore del celebre Dune).

SCIENZA O FANTASCIENZA?
In questo romanzo, intitolato Il morbo bianco, uno scienziato americano di origine irlandese, John O'Neill, che ha visto la sua famiglia interamente uccisa in un attacco terroristico, decide di vendicarsi della folle crudeltà dell'umanità diffondendo un virus letale proprio attraverso delle banconote da lui contaminate. Un'idea terribilmente efficace, perché nulla circola diffusamente e rapidamente quanto le banconote. I cinesi ora sembrano prendere sul serio l'ipotesi contenuta in questo romanzo di fantascienza, ma gli esiti potrebbero essere altrettanto degni di scenari di narrativa distopica: un sequestro di massa di denaro, un controllo totale e assoluto delle spese e dei consumi attraverso la tracciabilità del denaro virtuale, e magari, con pretesti igienico-sanitari, l'eliminazione definitiva della valuta cartacea.
Anche questo potrebbe essere parte della cosiddetta "guerra" dichiarata al Coronavirus dal Partito e dallo Stato cinese. I mezzi che si stanno utilizzando, del resto, sono già molto drastici: l'intera provincia dell'Hubei, l'epicentro dell'epidemia, è stretta in una sacca controllata militarmente con l'uso della forza autorizzato e praticato nei confronti di chiunque vi si opponga.
I famosi ospedali costruiti nel giro di pochi giorni, di cui il regime si è vantato con il mondo (e qualcuno anche da noi ha pure espresso ammirazione per l'"efficienza cinese"), si stanno rivelando, grazie alle comunicazioni di osservatori neutrali, come qualcosa di tremendo, che fa impallidire il ricordo degli antichi lazzaretti degli appestati. Se infatti non è impossibile, grazie al lavoro quasi forzato di migliaia di lavoratori, realizzare in pochi giorni degli edifici, perché questi diventino ospedali occorre ben altro: attrezzature, apparecchiature mediche, e soprattutto personale medico e infermieristico a sua volta attrezzato. Tutto questo non è accaduto, e questi ospedali, secondo quanto segnala lo scienziato Steven Mosher - presidente del Population Research Institute, che sta tenendo monitorata con grande attenzione l'epidemia cinese - sono dei grandi depositi di ammalati sistemati su brandine.
In questo, dunque, consisterebbero le misure di isolamento atte a contenere l'epidemia: misure brutali, disumane. Motivate dalla pragmatica visione comunista del "bene collettivo" che prevale su quello individuale. Ciò spiegherebbe il perché dell'impennata della curva di mortalità degli ultimi giorni: non potendo in realtà vincere la "guerra" con mezzi farmaceutici per ora inefficaci, la soluzione è l'isolamento dei malati. Come si faceva in Europa, nel tanto vituperato Medioevo, con gli appestati.

E L'OCCIDENTE TACE
L'Occidente non sembra aver nulla da eccepire nei confronti di queste misure coercitive: la paura che un virus - intorno al quale si sta costruendo un panico diffuso pur non sapendo ancora quanto contagioso possa essere, e con una mortalità che continua ad attestarsi sul 2% - possa diffondersi anche in Europa o in altri continenti, sembra far chiudere gli occhi su quello che il Partito Comunista cinese va praticando. La grande paura è che il virus non trovi ostacoli sul suo cammino.
Per questo l'opinione pubblica occidentale, pilotata da media compiacenti, sembra non preoccuparsi dei mezzi con i quali il regime cinese sta facendo la sua guerra al Coronavirus, pur di raggiungere il fine del successo. E tutto questo potrebbe anche rivelarsi una grande operazione propagandistica: la Cina mostrerà al mondo che è in grado di sconfiggere anche le più minacciose epidemie, e addirittura potrà vantarsi di aver vegliato efficacemente sulla sicurezza mondiale. Il regime comunista  riceverà ringraziamenti e congratulazioni, e magari l'OMS proporrà il "modello cinese" come esempio da seguire. Altrove ci si compiacerà di successi collaterali, magari promettendo la realizzazione di vaccini che impediranno altre future paure.
Al di là di ipotesi, sospetti, congetture e scenari immaginari o, meglio, prossimi venturi, se - come probabile - questa epidemia si rivelerà di carattere stagionale, e cesserà con il rialzo delle temperature e l'avvento della primavera, resta il fatto che tutta l'operazione Coronavirus sta coinvolgendo ingentissime risorse economiche, scientifiche, umane. Risorse che sicuramente sarebbe meglio investire per prevenire e curare quelle epidemie che già esistono, che fanno ogni anno un numero impressionante e vergognoso di vittime, ma che non fanno notizia, che non sono sulle prime pagine, che non evocano scenari da fantascienza, ma che sono una tragica realtà per milioni di esseri umani sofferenti.
Le vere sfide per l'epidemiologia, per la medicina, non vengono dalle pandemie potenziali, ma da quelle attuali, che peraltro hanno alle spalle una lunga storia: sfide nuove e allo stesso tempo antiche, battaglie ancora non vinte, anche se avrebbero dovuto esserlo da tempo.

DOSSIER "CORONAVIRUS"
Sì alla prudenza, no al panico

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Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 17-02-2020

5 - IL SESSO FUORI DAL MATRIMONIO NEGA LA DONAZIONE E LA RESPONSABILITA'
Il rapporto sessuale è una cosa buona e voluto da Dio perché esprime la reciproca donazione tra un uomo e una donna uniti responsabilmente nel vincolo del matrimonio (VIDEO: Amore vs. Lussuria)
Fonte I Tre Sentieri, 01/02/2020

Prima di affrontare il discorso in merito alla sessualità prematrimoniale, è necessario spiegare cosa è la sessualità secondo il Cristianesimo. Per il Cristianesimo la sessualità è un valore, perché creata e quindi voluta da Dio. Per il Cristianesimo non è valore ciò che è conseguito dal peccato, ma ciò che Dio ha iscritto nella natura, in questo caso nella natura dell'uomo.
L'essere umano non è stato voluto da Dio come una sorta di angelo, cioè con una natura esclusivamente spirituale, bensì come unione di spirito e di corpo. Ora, la sessualità altro non è che la dimensione corporea della reciproca donazione di un singolo uomo verso una singola donna e di una singola donna verso un singolo uomo, uniti nel vincolo indissolubile del matrimonio-sacramento.

1) I RAPPORTI PREMATRIMONIALI NEGANO LA DONAZIONE
Da ciò si capisce l'illegittimità della sessualità prematrimoniale (e ovviamente anche di quella extra-coniugale). Infatti, tale sessualità non può essere vissuta nella dimensione della donazione. La donazione, infatti, ha bisogno della definitività. Non è definitivo ciò che è ancora temporaneo e provvisorio. Nessuno può negare il fatto che il fidanzamento non sia definitivo: se è fidanzamento è proprio perché non c'è alcuna definitività.
Né ha senso fare un'obiezione di questo tipo: Chi ci dice che il matrimonio sarà definitivo? Obiezione che non regge: ci sarebbe contraddizione in ciò che afferma la morale cattolica se essa ammettesse la solubilità del matrimonio, cosa che invece non è.
La castità prematrimoniale è la capacità di rimanere fedeli al proprio marito e alla propria moglie ancor prima di conoscerli. Chi si sente di negare quanto sia importante rimanere fedele al proprio marito e alla propria moglie, al proprio fidanzato e alla propria fidanzata? E allora perché negare quanto sia importante la fedeltà anche nella prospettiva del futuro? Perché ritenere che la fedeltà sia un valore solo nella contemporaneità - conoscendo il marito o la moglie - e non anche nella prospettiva del futuro, cioè quando ancora non si sa chi sarà il compagno di vita che la Provvidenza vorrà?

2) PRIVARSI DEL PIACERE PER EVITARE IL DANNO
In merito alla questione dei rapporti prematrimoniali un'altra obiezione che solitamente vien fuori è questa: "Perché privarsi del piacere della sessualità? Non è Dio stesso che l'ha inserita nella natura umana?" La risposta non è difficile. Certamente Dio ha inscritto il piacere nella sessualità, così come ha iscritto il piacere in ogni bisogno importante della natura umana. Ha iscritto il piacere anche nel mangiare. Si immagini cosa accadrebbe se non provassimo piacere a mangiare. Faremmo questo ragionamento: "Adesso devo muovere le mandibole... chi me lo fa fare. Mangerò stasera..." e poi anche la sera posticiperemmo al giorno dopo e così via... e intanto moriremmo di inedia. E così anche per la sessualità: se non ci fosse la dimensione del piacere, l'umanità si sarebbe già estinta. Ma - e qui sta il punto - un conto è apprezzare la dimensione del piacere, altro è fare del piacere la componente e il criterio fondamentali. Per ritornare all'esempio del mangiare: se devo mangiare per alimentarmi, va bene apprezzare il piacere del mangiare; ma se in quel momento non è bene che mangi per non danneggiare l'organismo, non posso e non devo mangiare solo per soddisfare un piacere che poi si trasformerà in un danno per la mia salute.

3) I RAPPORTI PREMATRIMONIALI NEGANO LA RESPONSABILITÀ
Oltre a tale motivo, i rapporti prematrimoniali sono illeciti anche perché sono sempre irresponsabili. Il ragionamento è molto facile: il metodo contraccettivo più sicuro è la pillola antifecondativa, la quale ha una percentuale di "successo" (rattrista utilizzare questa terminologia, ma lo facciamo per farci capire) non superiore al 90%. Il che significa che i metodi anticoncezionali occasionali (quelli che solitamente si usano tra i giovani) hanno una percentuale di "successo" ben al di sotto del 90%. Ciò vuol dire che la sessualità fuori del matrimonio è sempre comunque irresponsabile: si "gioca" con una terza vita che non solo ha il diritto di nascere qualora venisse concepita, ma ha anche il diritto di trovare un nucleo familiare stabile, un papà e una mamma.
Dunque, la sessualità pre ed extra matrimoniale è, oltre ad un grave peccato (e già questo dovrebbe bastare per capire), un atto sempre e comunque irresponsabile.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 2 minuti) dal titolo "Amore vs. Lussuria" Jason Evert spiega a un ragazzo con motivazioni razionali perché, se davvero ama una ragazza, non deve fare sesso con lei prima del matrimonio.


https://www.youtube.com/watch?v=PU9UPVXS56M

Fonte: I Tre Sentieri, 01/02/2020

6 - A 23 ANNI VORREBBE TORNARE DONNA, MA TRE ANNI FA SI FECE ASPORTARE I SENI E NON POTRA' PIU' AVERE FIGLI
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): la Svizzera approva legge su omofobia, da maschio a femmina a drago, nuovo commissario europeo Lgbt
Autore: Luca Scalise - Fonte: Provita & Famiglia, 03/02/2020

«Sono bloccata tra due sessi». Per questa tragica condizione Keira incolpa il trattamento iniziato al Tavistock nel Nord di Londra quando, a 16 anni, non voleva più essere una ragazza e chiese aiuto. Dopo tre appuntamenti di un'ora, le furono prescritti bloccanti ormonali per fermare lo sviluppo del suo corpo femminile», leggiamo in un articolo di Daily Mail.
Tre ore di seduta sono, dunque, bastate a dare inizio ad un trattamento di cui ora Keira si dice pentita. Tre anni fa si era sottoposta, infatti, alla rimozione del seno, che, insieme alle dosi di testosterone assunte, aveva contribuito a rendere più mascolino, anche se non ancora del tutto, il suo aspetto. Ed ora che ha cambiato idea sulla sua intenzione di assumere le sembianze maschili, si ritrova con un corpo che non sente suo e cerca il modo di invertire il trattamento effettuato fino a quel momento.
Sulla possibilità che gli adolescenti, sin dal dodicesimo anno di età, possano dare liberamente il proprio consenso ai trattamenti in vista della transizione, la sua posizione è chiara: «Non credo che i bambini e i giovani possano acconsentire all'uso di potenti farmaci ormonali sperimentali come ho fatto io».
Sin da piccola non amava vestirsi da femmina. Crescendo, fu vittima di bullismo, al punto da non voler più andare a scuola. «Ho pensato che la vita sarebbe stata migliore per me se avessi cambiato il mio sesso». Molto presto, fu indirizzata al suo medico locale che, a sua volta, la indirizzò al Servizio di salute mentale infantile e adolescenziale (CAMHS) vicino a casa sua», ove le proposero di rivolgersi al Tavistock di Londra.
«Il Tavistock mi ha dato degli anti ormonali per fermare il mio sviluppo femminile. [...] Ho avuto sintomi simili alla menopausa [...]. Avevo le vampate di calore, ho trovato difficile dormire, il mio desiderio sessuale era scomparso. Mi hanno dato compresse di calcio perché le mie ossa si erano indebolite». Sembra incredibile, ma Keira sostiene di non essere stata avvertita dai terapisti del Tavistock dei terribili sintomi che l'avrebbero attesa». Il testosterone, poi, fece sì che a Keira iniziassero a crescere più peli, barba compresa.
A 20 anni si sentiva contenta del suo percorso e intendeva continuarlo con la rimozione dei seni. Ma, una volta avvenuta, iniziarono a comparire i primi dubbi sulla sua scelta. Ora ha già cambiato i suoi documenti per essere riconosciuta legalmente maschio e non sa neanche se in futuro potrà mai avere figli. Vuole tornare donna.
«Se commettessi un crimine, sarei messa in una prigione maschile. Voglio annullare il documento di riconoscimento del genere». Si è messa, dunque, in contatto con la Detransition Advocacy Network, per poter riacquisire sembianze femminili. Sono centinaia i giovani e adulti che si sono rivolti a questa associazione, pentiti della "riassegnazione" del sesso.
«Non voglio che altri bambini soffrano come me», afferma Keira, è per questo che ha deciso di raccontare la sua storia. I bambini che soffrono di disforia di genere meritano di essere aiutati ad apprezzare sé stessi così come sono, non di essere spinti alla transizione.


https://www.youtube.com/watch?v=iR5LZDTglbk

Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).

LA SVIZZERA APPROVA LEGGE SU OMOFOBIA
Con una legge apposita il Codice penale elvetico aveva esteso il divieto di atti discriminatori per motivi legati a etnia, razza e religione alle condotte discriminatorie legate ad orientamento sessuale e identità sessuale psicologica.
L'Unione democratica federale aveva promosso un referendum per abrogare questa estensione dato che, giustamente, temeva che questa legge fosse lesiva della libertà di parola.
Hanno vinto i favorevoli alla legge con il 63% dei votanti e sono stati sconfitti i difensori della famiglia, della libertà di parola e soprattutto dell'ordine naturale.
(Gender Watch News, 11 febbraio 2020)

DA MASCHIO A FEMMINA A DRAGO
Richard Hernandez era un vicedirettore di una banca. Visse una infanzia difficile, in mezzo al deserto e quasi abbandonato a se stesso. Decise di «cambiare» sesso. Quando scoprì di essere sieropositivo la sua vita si stravolse e non si accettò più non solo come maschio, ma anche come essere umano e quindi volle diventare un drago. Si fece tatuare sul corpo delle squame, amputare orecchie e naso, la sua lingua diventò biforcuta e si fece iniettare nella sclera - il bianco dell'occhio - una sostanza verde, così da cambiare il colore degli occhi. Spese per questa follia ben 60mila dollari tra il 1990 e il 2016. Divenne così il primo uomo-donna (lui non si sente né donna né uomo completamente) transpecie.
La vicenda del fu Richard fa comprendere bene i paradossi della cosiddetta identità di genere: se un uomo si può sentire intrappolato nel corpo sbagliato di un maschio volendo «cambiare» sesso, perché non potrebbe sentirsi intrappolato anche in un corpo sbagliato di un essere umano volendo diventare un drago o un altro animale? Se è lecita la transizione da un sesso ad un altro perché non dovrebbe essere lecita anche la transizione tra una specie e l'altra? Poste alcune premesse occorre essere coerenti ed arrivare di necessità alle relative conclusioni.
(Gender Watch News, 1° febbraio 2020)

NUOVO COMMISSARIO PER UN'EUROPA SEMPRE PIU' LGBT
Un'Europa sempre più Lgbt. È quello che probabilmente ci aspetta nei prossimi anni, almeno a giudicare da chi è Helena Dalli, colei che è stata scelta lo scorso anno da Ursula von der Leyen per far parte della sua squadra come Commissario europeo all'Uguaglianza. Benché non molto nota in Italia, infatti, la Dalli sembra esser una politica che ha fatto della causa arcobaleno la propria. Classe 1962, docente all'Università di Malta, la Dalli nasce come esponente del Partito laburista. Prima di far carriera in Europa, durante la legislatura 2013-2017 è stata nominata Ministra del dialogo sociale, degli affari dei consumatori e delle libertà civili. Un dicastero, quest'ultimo, il cui nome dice già molto, a ben vedere, della figura di cui si sta parlando.
In effetti, la Dalli si è distinta per iniziative politiche che non lasciano spazio a dubbi: ha presentato al Parlamento un disegno di legge per introdurre il «matrimonio egualitario» - ossia il matrimonio omosessuale - e si è attivata per rendere il suo Paese quello che offre la miglior protezione legale e uguaglianza per le persone LGBTIQ in Europa. Un impegno, questo, portato avanti dalla Dalli con grande determinazione se si pensa che la piccola Malta ha mantenuto il primo posto dell'indice dei paesi ILGA-Europa per quattro anni consecutivi.
Sempre sotto la spinta della oggi Commissario europeo, il governo maltese ha introdotto diverse leggi e politiche decisamente gradite al mondo Lgbt; tra tutte, possiamo qui ricordare una legge sulle unioni civili e l'ampliamento delle protezioni antidiscriminazione nella costituzione maltese per coprire i motivi dell'identità di genere e orientamento sessuale.
Tutto questo per dire che Helena Dalli non è una politica genericamente favorevole all'agenda arcobaleno, ma una vera e propria madrina Lgbt che nulla, anzi, fa per nasconderlo. Lo prova, per stare alle cronache più recenti, il tweet con cui in questi giorni ha annunciato - da Commissario europeo all'Uguaglianza - di essere in prima linea per «lo sviluppo e l'attuazione della prossima strategia per l'uguaglianza LGBTI».
Chi ha a cuore i valori delle vita e della famiglia può insomma star sicuro che dall'Europa non verrà granché di buono. D'altra parte, la stessa Ursula von der Leyen è notoriamente una figura pro Lgbt. Anche se alcuni minimizzano, infatti, la von der Leyen a suo tempo si distinse per le posizioni progressiste in materia di adozione per le coppie omosessuali, diffondendo la teoria del gender e - da Ministro degli Affari Sociali, delle Donne, della Famiglia e della Salute della Bassa Sassonia - sponsorizzando il cosiddetto "gender mainstreaming",
Quindi non sorprende che costei si sia tirata in casa, pardon in Commissione una come Helena Dalli. Tutto torna, insomma. Ne consegue la necessità, per il popolo pro family, di tener alta la guardia dal momento che è quanto mai probabile che dalla Commissione europea, nei prossimi tempi, verranno indicazioni e prese di posizione quanto mai lontane da quanti abbiano una visione delle cose incardinata nel diritto naturale. E tutto verrà fatto, c'è da immaginare, sempre all'insegna di «diritti civili», «antidiscriminazione» «progresso» e «uguaglianza»; le classiche parole magiche della cultura dominante per avanti le proprie idee distruttive facendole passare, grazie al supporto dei media, come battaglie di civiltà.
(Giuliano Guzzo, Provita & Famiglia, 10 febbraio 2020)


DOSSIER "CAMBIO DI SESSO"
I danni irreversibili della transizione

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Fonte: Provita & Famiglia, 03/02/2020

7 - IL CATTOLICO DEVE ESSERE MODERATO O ESTREMISTA?
Non reagire ad un sistema sempre più estremista vuol dire essere estremisti
Autore: Stefano Fontana - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 28/01/2020

Vorrei dire due parole sull'estremismo dal punto di vista della Dottrina sociale della Chiesa. Credo infatti che essa venga solitamente intesa così, come moderata e non estremista. Forse nell'immaginario collettivo opera l'idea che i cattolici in fondo sono sempre stati di centro, che le ali estreme della Chiesa, sia a destra che a sinistra, sono sempre state minoranza e per di più combattuta. Forse influisce l'idea che il cattolico deve essere sempre rispettoso dell'autorità, come invita a fare San Paolo, e che il suo modo di fare debba sempre essere aggregante, conciliante, solidale, accogliente, rispettoso. Il cattolico non dovrebbe gridare mai, ma sempre dialogare compostamente. Sta di fatto che, per questi e per mille altri motivi, per molti le esigenze della Dottrina sociale della Chiesa non sono estremiste.

COSA DEVE FARE IL CATTOLICO?
Sul piano politico la cosa viene spesso declinata nel seguente modo: il cattolico non deve dare il proprio voto alle forze politiche che si contrappongono al sistema, che esprimono radicali insoddisfazioni, che stanno stretti in queste regole, che vogliono cambiamenti radicali. Quindi: la Costituzione non si tocca, l'Unione Europea è cosa buona, se c'è qualcosa da cambiare facciamolo insieme senza bracci di ferro, in accordo con le istituzioni nazionali e internazionali. Per evitare l'estremismo si cessa di essere alternativi e si cerca di disturbare il meno possibile, alzando la voce solo sui temi davanti a cui tutti la alzano. [...]
Questo modo di fare non solo non ha niente a che vedere con la Dottrina sociale della Chiesa, ma si scontra con una evidente realtà: cosa succede se è ormai proprio il sistema ad essere estremista? In modo molto istituzionale, in modo molto democratico, in modo molto educato... ma estremista? Senz'altro è una forma di estremismo negare la legge di natura. Non è estremismo impedire di nascere ai bambini concepiti? Non è estremismo insegnare ai bambini che possono diventare indifferentemente maschio e femmina se lo vogliono? Non è estremismo far profondamente soffrire i bambini con il divorzio dei genitori? Non è estremismo difendere e promuovere l'omosessualismo? Il diritto al figlio concepito in modo artificiale? L'utero in affitto? Non è estremismo tassare al 60 per cento negando così il principio del diritto alla proprietà privata? Non è estremismo imporre una sovranità sovranazionale negando dignità e diritti alle nazioni? Potremmo continuare con l'utero in affitto, con il divorzio lampo e via dicendo: tutte forme di estremismo violento.

LA POSIZIONE DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
La Dottrina sociale della Chiesa si oppone a tutto questo. Bisogna accusarla di estremismo? Chi si oppone a questo estremismo è estremista? In questo caso i cattolici dovrebbero essere estremisti. Oggi l'estremismo vero è quello istituzionalizzato e democraticamente pianificato. Se i cattolici che si ispirano alla Dottrina sociale della Chiesa pensano di dover essere moderati non vi si opporranno per paura dell'accusa di estremismo. Ma collaborare con questo estremismo vuol dire essere estremisti. Il cattolico che, per essere moderato e per non adoperare parole ostili, collabora con chi promuove leggi estremiste e violente, anche lui diventa estremista e violento anche se crede di essere moderato e se usa le buone maniere.
La Dottrina sociale della Chiesa non è un manuale per i buoni comportamenti civici, non si sofferma sulle forme esteriori ma va ai contenuti, specialmente quando contenuti sbagliati, sovversivi ed estremisti vengono presentati in forme urbane e ricche di bon ton e trovano compiacenza nei servizi di informazione statali all'ora di cena, cioè nel momento più a modo, tranquillo, conciliante che ci sia, davanti alla famiglia riunita a tavola o sul divano. Quella stessa famiglia che l'estremismo istituzionalizzato tenta in realtà di demolire. La Dottrina sociale della Chiesa fa riferimento a un ordine sociale finalistico. I veri sovversivi sono coloro che lo vogliono sovvertire, non chi lo vuole difendere.

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 28/01/2020

8 - LETTERE ALLA REDAZIONE: VORREI FARVI I COMPLIMENTI, MA ANCHE QUALCHE APPUNTO
Ma vi rendete conto che nessuno la pensa come voi sulla creazione in sei giorni? E che ha ragione chi nel matrimonio segue la sua coscienza anche se va contro il Magistero della Chiesa?
Autore: Giano Colli - Fonte: Redazione di BastaBugie, 18/02/2020

Gentilissima redazione di BastaBugie,
vi seguo con interesse e grazie per il vostro lavoro di divulgazione e dibattito.
Innanzitutto vorrei farvi dei complimenti per alcune posizioni controcorrente che avete ad esempio sul cambiamento climatico e su Greta. Proprio quelli contro cui si scaglia Greta, cioè i grandi della Terra che hanno preso (secondo lei) le decisioni più sbagliate per il pianeta, sono proprio loro a invitarla nelle tribune più alte: Onu, Unione Europea, ecc. Non sembra strano che accolgano davvero una sedicenne per sentirsi fare la predica? O forse la stanno usando per i loro scopi?
Detto tutto questo devo anche farvi qualche appunto: quante polemiche! Voi lo sapete se siete sempre nel giusto? Per esempio il commento alla risposta di Padre Angelo sulla Creazione del Mondo in sei giorni "La Scienza non può negare...". Ma vi rendete conto che nessuno scienziato la pensa come voi? Certo l'articolo diceva soltanto che nessuno può asserire che Scienza e Fede siano in contraddizione sulla Creazione, semplicemente perché ne parlano su piani diversi. Ma da qui a dire, come avete aggiunto voi nel titolo, che l'universo è stato davvero fatto in sei giorni...
E a proposito dell'articolo "Perché non c'è stato sesso tra Maria e Giuseppe?" io avrei qualche perplessità sulle idee espresse dall'Arcivescovo Fulton Sheen.
Io sono cattolico e credo nella verginità della Madonna e nella castità del suo rapporto con San Giuseppe, ma credo che la motivazione non sia quella indicata da mons. Sheen e comunque è strettamente vincolata esclusivamente alla Sacra Famiglia. Per tutti gli altri sposi il matrimonio casto non deve esistere. Infatti l'intenzione di procreare dei figli è uno degli elementi fondamentali e necessari del matrimonio, al punto che la riserva mentale degli sposi di non voler avere figli rende nullo il matrimonio (con sentenza della Sacra Rota). Dunque altra deve essere stata la motivazione di Dio (ammesso e non concesso che Dio abbia "bisogno" di motivazioni comprensibili agli uomini!), una motivazione, come ho detto, esclusivamente per la Madre di Dio ed assolutamente non estensibile ai comuni esseri umani.
E quella polemica sull'intervento di Costanza Miriano in difesa di chi usa contraccettivi in casi estremi... E se ci trovassimo noi, magari io, in condizioni di non poter consumare il mio cattolicissimo matrimonio senza mettere in pericolo la vita di mia moglie... è giusto che quello che mi sento in coscienza di fare io diventi fonte di polemica e dibattito per la gente che naviga in rete?
Per me ciò che conta di più è chiedersi questo: sono realmente alla presenza di Dio, in Verità e Carità, mentre scrivo, mentre leggo, mentre dibatto... mentre denigro, mentre critico, mentre ridicolizzo? Gesù aveva fatto questo? Lo farebbe adesso, tramite le mie mani, la mia intelligenza?
Prego per voi e vi auguro tante buone cose.
Fausto

RISPOSTA DEL DIRETTORE

Caro Fausto,
la risposta è: sì, Gesù avrebbe fatto questo.
Di fronte a chi mette in dubbio la Parola di Dio sulla creazione, di fronte a chi pur chiamando il suo "cattolicissimo matrimonio" in realtà agisce contro il progetto di Dio sulla sessualità umana, sì Gesù direbbe quello che dice la Chiesa da duemila anni (e che noi ricordiamo nel nostro sito: per rileggere l'articolo sulla creazione clicca qui, mentre per quello sul matrimonio clicca qui).
Tra l'altro visto che lei si dichiara cattolico le faccio rispettosamente notare che un cattolico è tale se accetta integralmente l'insegnamento della Chiesa Cattolica. Quindi, sempre rispettosamente, le faccio notare che il cosiddetto "matrimonio giuseppino" (cioè il matrimonio dove gli sposi hanno deciso di vivere l'astinenza dai rapporti sessuali) è pienamente valido per la Chiesa e certamente NON è nullo e non sarà mai dichiarato tale da nessun tribunale della Chiesa.
Il caso che fa lei è quello degli sposi che, pur non rinunciando ai rapporti sessuali, bloccano la possibilità di avere figli perchè non ne vogliono. In tal caso il matrimonio è nullo perché non è aperto alla vita.
Invece il matrimonio giuseppino è aperto alla vita. La controprova di questo principio è proprio la Sacra Famiglia. Nonostante la mancanza di rapporti sessuali, Maria e Giuseppe sono stati aperti alla vita e infatti hanno accettato la maternità e la paternità.
Se poi uno non è d'accordo con la Chiesa e quindi non è d'accordo con Gesù, beh non saprei che dire. So che io faccio molta fatica ad accettare l'insegnamento della Chiesa e quello di Gesù nel vangelo e infatti chiedo ogni giorno a Lui la forza di resistere alla tentazione di accomodarmi il Suo insegnamento per adattarlo alla mia povera persona.
Mi fa piacere comunque che apprezzi il nostro sito per la posizione controcorrente su Greta e l'ambientalismo.
Quando trovi un nostro articolo che ti piace, leggilo e, se lo ritieni opportuno, diffondilo.
Se invece non sei d'accordo con qualche articolo, saltalo e leggine un altro. Ovviamente ti consiglio magari di approfondire se lo ritieni opportuno.
Ad esempio io ho via via imparato molte cose che non sapevo e dai miei errori ho sempre cercato di liberarmi studiando la retta dottrina.
Oggi sono perfetto? Lungi da me il pensarlo... però sappi che se trovi qualcosa su BastaBugie, non è mai il frutto di una sola mente (magari malata o egocentrica), ma è il risultato del lavoro di tante persone che mettono a disposizione il loro tempo per andare a scovare ciò che la cultura dominante vorrebbe negarci, cioè la semplicità e la bellezza della verità.
Se non ci riusciamo è colpa nostra, non certo della Chiesa che non ha bisogno di noi... ma siamo noi che abbiamo bisogno di lei.
Grazie comunque per averci scritto e per aver letto i nostri articoli.

P.S. Ecco qui sotto il link agli articoli a cui si riferisce il nostro lettore:

ANCHE COSTANZA MIRIANO PROMUOVE AMORIS LAETITIA?
Sono scandalizzata per gli articoli del suo blog in favore di legatura di tube, contraccezione e comunione ai divorziati risposati (decisi, ovviamente, caso per caso)
di Giano Colli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5799

COSTANZA MIRIANO E AMORIS LAETITIA... LA DISCUSSIONE CONTINUA
Molti lettori ci hanno scritto dicendo la loro opinione sul caso dell'ostetrica Flora Gualdani che ha consigliato legatura di tube e contraccezione in ''casi particolari''
di Giano Colli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5839

LA SCIENZA NON PUO' NEGARE CHE LA TERRA SIA GIOVANE E LA CREAZIONE DELL'UNIVERSO SIA AVVENUTA DAVVERO IN SEI GIORNI
Pio XII ribadì che i primi 11 capitoli della Genesi sono storici in un senso vero (del resto fino al 1800 nessuno metteva in dubbio che la creazione fosse avvenuta in sei giorni e che la terra avesse solo qualche migliaio di anni)
di Padre Angelo
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5450

SCIOPERO PER IL CLIMA: GLI STUDENTI PROTESTANO CONTRO I PADRONI DEL PENSIERO... CHE LI IMBOCCANO CON GLI SLOGAN DA RIPETERE
Cari ragazzi, vi fanno credere che sia la CO2 (anidride carbonica) a rubarvi il futuro, invece sono loro quelli che vi hanno privato del lavoro e di farvi una famiglia (VIDEO: La grande bugia del riscaldamento globale)
di Antonio Socci
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5833

DIECI COSE DA NON FARE DI FRONTE ALLE BALLE ECOTERRORISTICHE DI GRETA
Al vertice ONU sul clima a Madrid (Cop 25) il cattolico non deve cadere nel millenarismo, molto più simile a un culto pagano che ad una politica basata sulla scienza
di Stefano Fontana
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5924

DOSSIER "LETTERE ALLA REDAZIONE"
Le risposte del direttore ai lettori

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 18/02/2020

9 - OMELIA VII DOMENICA T. ORD. - ANNO A (Mt 5,38-48)
Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano
Fonte Il settimanale di Padre Pio

Il brano evangelico di oggi continua quello della domenica precedente, insegnando la perfezione nel precetto della carità. Prima di tutto, Gesù parla della cosiddetta "legge del taglione" che infliggeva al colpevole lo stesso danno arrecato agli altri. Questa legge era nota fin dall'antichità e fu accolta anche dagli ebrei. La legge del taglione, così severa e spietata, era comunque un grande miglioramento rispetto agli eccessi delle vendette personali un tempo tanto praticate. Nel libro della Genesi, ad esempio, si legge che Lamec si vantava di praticare una vendetta settanta volte sette maggiore dell'offesa ricevuta (cf Gen 4,24). A queste parole di Lamec faranno poi riscontro le parole di Gesù, il quale insegna di perdonare settanta volte sette.
Gesù porta a perfezione il precetto della carità fraterna superando la legge del taglione e insegnando di "non opporsi al malvagio" e di "porgere l'altra guancia" (cf Mt 5,39). Gesù introduce questo insegnamento nel solito modo, con le parole: «Io vi dico», parole che esprimono molto bene la sua autorità divina. L'insegnamento di Gesù è molto importante e molto esigente. Tuttavia le sue parole non devono essere prese alla lettera: il cristiano può e deve difendersi. La Chiesa ha sempre insegnato la legittimità di una difesa proporzionata all'offesa, soprattutto quando bisogna difendere i propri cari. Queste parole: "Non opporsi al malvagio", "porgere l'altra guancia", "lascia anche il mantello" devono essere prese nel senso che il cristiano non deve covare odio e rancore: anche quando è costretto a difendersi, egli deve amare i nemici e pregare per loro.
Gesù continua il suo insegnamento dicendo: «Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle» (Mt 5,42). Se abbiamo la possibilità di fare del bene, non perdiamo questa occasione e non rimandiamo a domani quello che possiamo fare oggi! Chissà: un giorno potremo trovarci nella stessa situazione di bisogno e allora raccoglieremo ciò che avremo seminato.
Poco più avanti, Gesù dice: «Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico"» (Mt 5,43). L'odio per il nemico non si trova nell'Antico Testamento. Esso, in qualche modo, si rifà ai brani biblici che imponevano agli ebrei una netta separazione dai pagani (cf ad es. Dt 20,13-17). Con queste parole, Gesù si riferisce a una mentalità molto diffusa presso il popolo d'Israele che si trova codificata nella regola della comunità di Qumran, una comunità che viveva presso il Mar Morto e che si prefiggeva di vivere integralmente la Legge Mosaica nell'attesa del venturo Messia. In questa regola si leggeva che "i figli della luce" devono odiare tutti "i figli delle tenebre".
Gesù infrange anche questa barriera e afferma: «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano» (Mt 5,44). E, come esempio di questo amore, il Signore indica il Padre Celeste che «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Mt 5,45). Così deve essere la nostra carità: deve beneficare tutti, amici e nemici. In questo consiste la perfezione, la santità. Infatti, a chiusura di questo brano evangelico, Gesù afferma solennemente: "Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro Celeste" (Mt 5,48).
Per essere autenticamente cristiani, dobbiamo imitare la carità di Dio. Dobbiamo mirare decisamente a questa perfezione, ciò è volontà di Dio. La santità è dunque per tutti, essa non è riservata solo a pochi privilegiati. Il desiderio della santità deve essere al di sopra di tutto, dal momento che la santità è carità. Desiderare la santità significa pertanto voler amare sempre di più, Dio e il prossimo. È con la carità praticata che si cambia il mondo e, soprattutto, i cuori degli uomini.
Nella vita di san Francesco si racconta un episodio molto significativo. Vi erano dei briganti che ogni tanto venivano a chiedere al convento qualcosa da mangiare. Cosa fare: darglielo oppure no? I frati allora chiesero a san Francesco la soluzione. Il Santo risolse questo dubbio dicendo che, offrendo loro da mangiare, con il passare del tempo, essi si sarebbero convertiti. E così avvenne: tutti si convertirono e alcuni di loro chiesero di divenire frati.
Il sole della carità aveva illuminato quei briganti e li aveva convertiti. Facciamo risplendere questo sole anche nella nostra vita, in questo modo molti incontreranno Dio.

Fonte: Il settimanale di Padre Pio

10 - OMELIA MERCOLEDI' DELLE CENERI (Mt 6,1-6.16-18)
Il Padre tuo, che è nel segreto, ti ricompenserà
Fonte Il settimanale di Padre Pio

È iniziata la Quaresima. Questo tempo che dura quaranta giorni è il "tempo favorevole" per la nostra conversione, per prepararci nel modo migliore alla celebrazione della Pasqua. Le letture ci offrono diversi spunti di meditazione. La prima lettura ci invita a una profonda conversione. Il signore così ci dice per bocca del profeta Gioele: "Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso" (Gl 2, 12-13). Dobbiamo convertirci e dobbiamo pregare per la conversione dei nostri fratelli. Infatti, poco più avanti, il Profeta così scrive: "Tra il vestibolo e l'altare piangono i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: "Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla decisione delle genti"" (Gl 2,17).
Tutti noi, certamente, abbiamo bisogno di conversione, ma non possiamo disinteressarci di tanti nostri fratelli e sorelle che vivono come se Dio non esistesse e vanno verso la loro perdizione. Per loro dobbiamo innalzare continuamente le nostre preghiere, come i sacerdoti di cui parla Gioele, e implorare per tutti misericordia.
Cogliamo l'invito di San Paolo apostolo che così ci dice: "Lasciatevi riconciliare con Dio" (2Cor 5,20). Ci riconcilieremo con Dio ogni volta che ci accosteremo al sacramento al sacramento della Confessione che è l'incontro tra la Misericordia di Dio e l'umiltà dell'uomo pentito. Prepariamoci con cura a questo incontro, con un buon esame di coscienza, con vivo dolore, fermo proposito tra la Misericordia di Dio e l'umiltà dell'uomo pentito. Prepariamoci con cura a questo incontro, con un buon esame di coscienza, con vivo dolore, fermo proposito e una accusa sincera di tutti i nostri peccati.
Infine il Vangelo ci dà tre preziosi insegnamenti.
Il primo riguarda la preghiera, una preghiera fatta con il cuore, una preghiera che deve diventare un dialogo d'amore con Dio. Gesù, infatti, dice: "Quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che è nel segreto, ti ricompenserà" (Mt 6,6).
Il secondo insegnamento si riferisce all'elemosina, ovvero alla carità fraterna che riveste tante forme diverse. Gesù ci insena a praticare queste opere di misericordia non per essere lodati dagli uomini, ma unicamente per fare del bene. Riguardo a quelli che fanno del bene per essere approvati dagli altri, Gesù dice: "Hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra" (Mt 6,2-3).
Il terzo insegnamento è quello del digiuno. Il digiuno è una forma di penitenza che in questa Quaresima non dovrà mancare. Digiunare significa togliere qualcosa dalla nostra tavola per darla a che non ne ha. In senso ampio significa rendere più sobria la nostra vita, eliminando sprechi e spese inutili, per favorire la preghiera e la carità fraterna. Se la nostra preghiera sarà accompagnata dall'elemosina e dal digiuno, diverrà molto potente presso il Cuore di Gesù e ci otterrà tutto ciò di cui abbiamo bisogno, noi e i nostri cari.

Fonte: Il settimanale di Padre Pio

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