I MUSEI DELLA TORTURA CONTENGONO SOLO DEI FALSI (CHE L'INQUISIZIONE NON HA MAI USATO)
La Vergine di Norimberga o Vergine di ferro (Iron Maiden), la pera vaginale, la forcella dell'eretico, la sedia inquisitoria e la culla di Giuda sono falsi inventati nell'800 per creare la leggenda nera sull'Inquisizione
Autore: Gabriele Campagnano - Fonte: I Tre Sentieri
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L'IMMIGRATO ISLAMICO CHE DETTE FUOCO ALLA CATTEDRALE DI NANTES UCCIDE UN SACERDOTE
Secondo i rapporti annuali sui crimini anticristiani in Francia e Germania gli attentati sono causati dalle ondate migratorie a prevalenza musulmana
Autore: Lorenza Formicola - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
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TAIWAN HA VINTO 10 MEDAGLIE ALLE OLIMPIADI, MA...
Taiwan alle Olimpiadi non esiste, deve chiamarsi Taipei cinese e non può cantare l'inno nazionale ne' avere la sua bandiera, perché nessuno osa opporsi alla Cina
Autore: Leone Grotti - Fonte: Tempi
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CONTRO IL GREEN PASS SOSPENDO LA PROIEZIONE DEL FILM UNPLANNED
Federica Picchi afferma: ''E' una scelta di libertà, un segnale che mi costa caro perché il film stava facendo il tutto esaurito dove è stato proiettato'' (VIDEO IRONICO: Se bastasse una sola iniezione)
Autore: Federico Cenci - Fonte: International Family News
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IL (FALSO) ALLARME ONU SULL'EMERGENZA CLIMATICA
Il VI Rapporto dell'IPCC contiene le solite previsioni catastrofiche... sempre smentite dai fatti (lo scopo lo rivela la Toyota: fare inghiottire all'umanità cambiamenti epocali con costi immensi a beneficio dei soliti noti)
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
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BUONE NOTIZIE CONTRO IL GENDER
La Svezia blocca i trattamenti precoci di riassegnazione del sesso, la Francia vieta il linguaggio inclusivo, in Italia il ddl Zan slitta a settembre, la Spagna boccia la Ley trans, la Rowling minacciata di morte risponde con ironia
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera
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OTTO LIBRI DEL 2021 PER L'ESTATE
Il cattolicesimo spiegato a mio nipote 2, Bibbiano e il business degli affidi illeciti, Golpe in Vaticano, A servizio della Verità, Vademecum cristiano, Fake news, O tutti o nessuno (VIDEO: Le interviste impossibili)
Fonte: Redazione di BastaBugie
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OMELIA SOLENNITA' ASSUNZIONE - ANNO B (Lc 1,39-56)
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Fonte: Il settimanale di Padre Pio
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I MUSEI DELLA TORTURA CONTENGONO SOLO DEI FALSI (CHE L'INQUISIZIONE NON HA MAI USATO)
La Vergine di Norimberga o Vergine di ferro (Iron Maiden), la pera vaginale, la forcella dell'eretico, la sedia inquisitoria e la culla di Giuda sono falsi inventati nell'800 per creare la leggenda nera sull'Inquisizione
Autore: Gabriele Campagnano - Fonte: I Tre Sentieri, 26 luglio 2021
In Italia, e nel mondo, esistono numerosi musei della tortura. Spesso fanno gioco sulle leggende nere che riguardano il medioevo e l'inquisizione (che in realtà è un fenomeno fortemente rinascimentale). Questi musei, che in Italia sono un franchising di proprietà della "Inquisizione srl" (non è uno scherzo), mostrano ai turisti un innumerevole numero di "strumenti di tortura". Peccato nessuno di questi sopravviva a una valutazione storica. Essenzialmente, esclusi gli strumenti di condanna capitale, gli altri sono tutti falsi storici del XVII e XIX secolo. Alcuni sono famosissimi come la "Vergine di ferro" o "Vergine di Norimberga" da cui prende il nome il gruppo "Iron Maiden", altri sono meno conosciuti ma altrettanto falsi. Gli strumenti di tortura medievale, specie quelli attribuiti all'Inquisizione - senza neanche specificare di quale Inquisizione si tratti - suscitano da sempre un interesse profondo, a volte morboso, da parte del grande pubblico. Molti di voi hanno visitato i musei della tortura e ci hanno chiesto quale sia la veridicità o verosimiglianza storica degli oggetti esposti. La risposta è abbastanza semplice: si tratta di oggetti senza alcun valore storico che appestano diverse città italiane e, incredibile dictu, riescono a ottenere patrocini regionali, del FAI e addirittura di ONG piuttosto famose. Un'affermazione tranciante, ma pienamente giustificata alla luce di quanto leggerete qui sotto. Il primo dato che accende sincera meraviglia è l'assoluta mancanza di testimonianze archeologiche o documentali sui mezzi di tortura che vediamo esposti nei numerosissimi "musei della tortura". Quasi tutti hanno didascalie che ne spiegano l'uso da parte dell'Inquisizione Romana o di altri tribunali inquisitori, quindi ci si aspetterebbe, ad esempio, di trovare almeno una menzione della Vergine di Norimberga o della Forcella dell'Eretico nel "Philippi a Limborch Historia inquisitionis" [...] scritto da Philippus van Limborch nel 1692, un teologo protestante fortemente critico della Chiesa. Oppure di scoprire, tra le pagine di A history of the Inquisition of the Middle Ages, redatto dallo storico statunitense Henry Charles Lea e pubblicato a partire dal 1887, una breve trattazione della Pear of Anguish. E invece niente, [...] così come in altre decine di volumi da noi visionati, non c'è traccia di questi strumenti. Si rende quindi necessaria un'analisi dei singoli strumenti.
1) LA VERGINE DI NORIMBERGA La Vergine di Norimberga ha suscitato le più sfrenate fantasie della cultura di massa, ancora di più della Pear of Anguish, ed è presente in qualsiasi museo della tortura in Italia e all'estero. Spacciata come strumento medievale, è stata in realtà creata solo nel XIX secolo, realizzata su commissione di gentiluomini europei con il gusto per il "finto medioevo gotico", fatto di inquisitori con il cappuccio, streghe formose e un enorme quantitativo di violenza e atrocità gratuite. Il castello di Otranto, di Horace Walpole, pubblicato nel 1764, è stato forse il romanzo che più di ogni altro ha dato una spinta a questo gusto, protrattosi fino all'epoca vittoriana. Tornando alla Vergine, il franchise "Museo della Tortura" la descrive così: "La storia della tortura ricorda molti congegni che operavano col principio del sarcofago antropomorfo a due ante e con aculei all'interno che penetravano, con la chiusura delle ante, nel corpo della vittima. L'esempio più famoso è la cosiddetta "Vergine di Ferro" [die eiserne Jungfrau] del castello di Norimberga, distrutta dai bombardamenti del 1944". In realtà, anche quella andata distrutta nel 1944 era una contraffazione ottocentesca, probabilmente del 1830-40. Ma andiamo con ordine. La prima citazione della Vergine di Norimberga è datata 1793, ad opera dell'erudito tedesco Johann Philipp Siebenkees (1759-1796), che la menziona come utilizzata a Norimberga nel Cinquecento, ma, sebbene abbia ricercato a lungo nei suoi scritti, non ho trovato traccia del passo. Circa mezzo secolo dopo, nel 1840 circa, la Vergine è esposta per la prima volta a Norimberga. L'involucro antropomorfo, interamente in metallo, è alto 210 centimetri e largo 90, abbastanza grande, quindi, da contenere un uomo adulto. Gli spuntoni metallici creano il giusto "morso allo stomaco" dei visitatori, che li immaginano penetrare le membra di un essere umano. Già molti visitatori ottocenteschi ne sottolineano la falsità e il magro interesse storico della Vergine. [...] J. Ichenhauser definisce la Iron Maiden come "... di nessun interesse per storici e antiquari". Questo 52 anni prima del bombardamento alleato che ci ha privati di questo pezzo di poco valore. Ma allora quale fu la vera origine della Vergine di Ferro? Uno dei più importanti archivisti tedeschi, Klaus Graf, in un lungo articolo del 2001, [...] definisce la Vergine di Norimberga come "una finzione del XIX secolo, perché solo nella prima metà del XIX secolo gli schandmantel, a volti chiamati "vergini", vennero dotati di aculei interni; in seguito, questi oggetti furono adattati a morbose fantasie mitiche e letterarie." La menzione dello Schandmantel (o Schandtonne) traducibile come "Mantello/Barile della Vergogna", ci aiuta a fare chiarezza. Questo era infatti una sorta di barile che le autorità civili facevano indossare, in alcuni casi, a prostitute e altri soggetti, con lo scopo di impartire loro una pubblica umiliazione. Morbose fantasie, come dice bene il Graf, e fantasie molto più semplici relative all'orrore e al sacrilego (non di per sé negative, altrimenti non avremmo avuto autori come Lovecraft, Poe, ecc.), hanno preso lo shandmantel come base di partenza per creare qualcos'altro. Non solo non è arrivata fino a noi una Vergine di Ferro costruita prima della fine del XIX secolo, ma anche in tutte le cronache cittadine, i manuali inquisitori, le procedure dei processi gestiti dal potere secolare, non si trova neanche un accenno al dispositivo. Anche nel diario del più famoso boia del Cinque-Seicento, Franz Schmidt [...] non si trova nulla, sebbene egli abbia descritto in modo puntuale ogni punizione ed esecuzione portata a termine (senza mai tralasciare i particolari più raccapiccianti) nei suoi 40 anni di carriera (1578-1617).
2) LA PERA VAGINALE Gli hanno dedicato paragrafi in riviste, libri e articoli. Fa bella mostra di sé nei "musei della tortura". La citano migliaia di siti e pagine web come uno degli strumenti di tortura dell'Inquisizione. Peccato che non sia mai stata utilizzata. In realtà, la pera vaginale (o "poire d'angoisse" o "pear of anguish") non è mai esistita fino alla costruzione delle prime repliche nel XIX secolo. Nei verbali dell'Inquisizione dal Cinquecento in poi non se ne trova traccia (e chiunque li abbia avuto sottomano sa perfettamente quanto siano precisi), stesso dicasi per le altre fonti dell'epoca, compresi i diari di carnefici del potere civile come Franz Schmidt, le enciclopedie mediche, ecc. [...] È tra fine Ottocento e primi del Novecento che la Pera Vaginale inizia a trovare posto in quella rievocazione dei Cabinet of Curiosities che sono i "musei della tortura" e, da lì, in volumi divulgativi sull'Inquisizione e le torture medievali. Il sentimento anticlericale ha fatto, lentamente, il resto. Molti autori, probabilmente guidati da un interesse morboso, hanno iniziato a fantasticare sull'uso dello strumento per dilaniare vagine e orifizi anali di streghe e seguaci del demonio. Un'assurdità che è diventata quasi sapere comune. Non a caso, anche in una delle ultime pubblicazioni relative all'argomento [...] leggiamo che la pera fu immaginata come "inseribile" anche in orifizi diversi dalla bocca solo nell'Ottocento, e con il fine di sadico godimento sessuale. Eppure basta una ricerca su google per vederla etichettata come "strumento di tortura medievale usata dall'Inquisizione sulle streghe" (difficile trovare più errori storici in una sola frase!). [...]
3) LA FORCELLA DELL'ERETICO La Forcella dell'Eretico presenta come una doppia forchetta legata al collo, con le punte rivolte sotto il mento e al petto. Il sito de Il Museo della Tortura, gestito dalla Inquisizione s.r.l., lo definisce così: "Con le quattro punte acutissime conficcate profondamente nella carne sotto il mento e sopra lo sterno veniva impedito qualsiasi movimento della testa: la vittima poteva soltanto bisbigliare abiuro (parola questa che ha il significato di rinunzia ad altra religione o dottrina che non sia quella cristiana)." A parte la menzione alla "dottrina cristiana" senza specificare se si trattasse di strumento dell'Inquisizione Romana o di un tribunale protestante, fa sorridere il fatto che, partendo da questa storia della parola sospirata "abiuro", altri "musei" abbiano addirittura fatto creare dei pezzi che riportano la scritta "abiuro" incisa sul ferro. Le fonti wikipedia per "heretic fork" sono grottesche: un museo della tortura fasullo e la pagina di un negozio online che vende repliche (per giunta maldestre). Un altro falso del secolo scorso. Molto forte dal punto di vista immaginifico ma pur sempre un falso. [...]
4) LA SEDIA INQUISITORIA Che qualcuno abbia potuto credere a una cosa del genere è, dal punto di vista storico, a dir poco mortificante. [...] L'idea stessa di inquisitori disposti a spendere cifre enormi per realizzare un simile oggetto è grottesca; il quantitativo di metallo utilizzato, poi, e la presenza di chiodi fatti in serie lasciano presupporre una prima fabbricazione modernissima. È quantomeno sospetto che le prime riproduzioni della Sedia Inquisitoria siano del XX secolo, anzi, più precisamente, dell'ultimo quarto del secolo scorso. [...]
5) LA CULLA DI GIUDA Almeno nel caso della Culla di Giuda [...] alcune pagine wikipedia, come quella in italiano e in tedesco, riportano che si tratta di uno strumento immaginario, stendendo un velo pietoso sull'origine del mito. D'altronde, immaginare un trabiccolo del genere, per cui era necessario l'impiego di diverse persone, 4 funi e un puntale di legno, è storicamente (e fisicamente, visto l'impossibilità di mantenere in equilibrio l'imputato) demenziale. [...]
CONCLUSIONE: I VERI STRUMENTI DI TORTURA DELL'INQUISIZIONE ROMANA Vi starete chiedendo, a questo punto, quali fossero i veri strumenti di tortura dell'Inquisizione Romana. La tortura più praticata fu quella della "corda" (o "strappado"), mentre per chi non era in grado di sostenerla per problemi fisici, poteva essere sottoposto alla (dolorosissima) fustigazione con bacchette di legno sui palmi delle mani o sulla pianta dei piedi. Tra l'altro, in pochi sanno che la confessione sotto tortura doveva essere confermata ventiquattro ore dopo, altrimenti rimaneva inaccettabile. E che, ad esempio, si utilizzava la corda per evitare spargimenti di sangue, poiché si trattava di una delle proibizioni più stringenti tra quelle che gravavano in capo all'inquisitore.
Nota di BastaBugie: altre due bufale riguardanti il cristianesimo sono quelle che riguardano la cintura di castità e lo ius primae noctis (purtroppo citato in Breveheart, che per il resto è un bel film). Ecco i link agli articoli che ne parlano.
LA CLAMOROSA BUFALA DELLE CINTURE DI CASTITA' Non è vero che i Crociati obbligassero le loro mogli ad indossarle... le prime risalgono al 1800 (come giochi erotici o per evitare una violenza sessuale) da Aleteia https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5108
LO ''IUS PRIMAE NOCTIS'' E' UN FALSO STORICO E' totalmente falso il mito (inventato da uno scozzese nel 1526) secondo cui nel medioevo i feudatari avevano il diritto di portarsi a letto le spose dei loro sudditi nella prima notte di matrimonio di Rino Cammilleri https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1663
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L'IMMIGRATO ISLAMICO CHE DETTE FUOCO ALLA CATTEDRALE DI NANTES UCCIDE UN SACERDOTE
Secondo i rapporti annuali sui crimini anticristiani in Francia e Germania gli attentati sono causati dalle ondate migratorie a prevalenza musulmana
Autore: Lorenza Formicola - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 10-08-2021
Un sacerdote è stato assassinato a Saint-Laurent-sur-Sèvre, in Vandea, nell'ovest della Francia. Il corpo senza vita è stato ritrovato ieri mattina, dopo che l’assassino si è consegnato alla polizia. Emmanuel Abayisenga, clandestino del Ruanda, dal 2012 in Francia, si è presentato alla gendarmeria di Mortagne-sur-Sèvre, per confessare l'omicidio di padre Olivier Maire. Si tratta dello stesso uomo che l’estate scorsa ha appiccato l'incendio alla cattedrale di Nantes. Era stato rilasciato sotto controllo giudiziario all'inizio di giugno, e in attesa del processo fissato al 2022 si era fatto ospitare dai missionari monfortani di Saint-Laurent-sur-Sèvre. Per farsi accogliere aveva raccontato ai sacerdoti di essersi convertito al cattolicesimo. E adesso le autorità seguono ovviamente la pista del caso psichiatrico, niente radicalizzazione. È un nuovo dramma nel cuore dell’estate francese. Ennesimo episodio che racconta come il lavoro più pericoloso in Francia sia oggi il fare il prete, o dirsi cattolici. Perché questa volta non sarà anche il “solito” attentato islamico, ma resta un omicidio in odio alla cristianità.
I FRUTTI AMARI DELL'IMMIGRAZIONE ISLAMICA La Francia è il paese d’Europa in cui annualmente si consuma il maggior numero di episodi e violenze contro i simboli e le persone del cristianesimo. Solo nell’ultima settimana e solo in Francia, in sequenza a Lingueuil en Touraine è stata svaligiata una chiesa; la cappella di Pietat, tra Lourdes e Argelès-Gazost è stata oggetto di profanazioni varie; la porta della chiesa di Sainte Thérèse a Rennes è stata distrutta nella notte dopo che qualche settimana prima avevano danneggiato il rosone della chiesa e a Notre-Dame a Nizza un immigrato ha tentato di rubare un baule antico dalla chiesa. Sorpreso ha minacciato di morte i fedeli e il sacerdote. Una minaccia che riecheggia ancora nella stessa basilica dove, lo scorso ottobre, un tunisino decapitava in nome di Allah tre cattolici. Vandalismi, incendi dolosi, e senza mai un colpevole, profanazioni e attacchi di vario genere, sono sempre più diffusi. I media francesi finalmente stanno cominciando ad aprire dibattiti sulle cause dell’odio anticristiano. Si cerca di capire cosa rappresenta quest’ondata di cristianofobia, ma per adesso tutto precipita nel vuoto e nel dimenticatoio. Un po’ come i cinque anni dall’attentato islamico in cui perse la vita padre Hamel. Gli attentati contro il cristianesimo sono aumentati addirittura del 285% tra il 2008 e il 2019. In un solo mese, prima della cattedrale di San Pietro e Paolo a Nantes, un incendio ha devastato la cattedrale di Saint-Pierre a Rennes, un altro ha distrutto il tetto e la sagrestia della chiesa di Saint-Paul a Corbeil-Essonnes, vicino a Parigi, un altro ancora ha avvolto tra le fiamme l'abbazia di Ligugé, a Vienne. Triste cronaca di un mese ordinario in Francia.
FRANCIA, LA FIGLIA PREDILETTA... DELL'ISLAM Quando abbiamo intervistato il vescovo di Fréjus-Toulon, Dominique Rey, ci ha detto che gli attacchi contro le chiese in Europa avvengono nel contesto di una società europea caratterizzata dalla laicità, dal nichilismo, dall'edonismo, dal relativismo culturale e morale, dal consumismo e dalla diffusa perdita del senso del sacro. Nel 2016, Les cloches sonneront-elles encore demain? (Le campane suoneranno ancora domani?), di Philippe de Villiers, raccontava della "figlia prediletta" della Chiesa cattolica, la Francia, che si sta trasformando nella "figlia prediletta dell'islam". "Con arroganza, ci spingono a riscrivere la storia di Francia alla luce del 'contributo della civiltà islamica'", ha scritto de Villiers. Una delle ragioni per le quali l’odio anticristiano viene sottovalutato dal governo francese viene anche dalla la paura di alimentare la cosiddetta islamofobia, cioè la preoccupazione che alcune persone incolpino istintivamente i musulmani, ragion per cui si pensa che nascondere le notizie o non contestualizzarle sia il palliativo migliore. Fra il 2008 e il 2020 i crimini d’odio sono quadruplicati. Così la Francia del 2021 non sembra molto lontana da quella immaginata su Le Figaro da Marcel Proust ne La morte delle cattedrali. Lo scrittore credeva che, un giorno, le cattedrali francesi sarebbero state trasformate in case da gioco. La storia gli sta dando ragione: oggi molte chiese sono state trasformate in discoteche, pub, ristoranti, palestre, centri islamici. Altre sono state demolite per fare spazio a parcheggi, centri commerciali ed edifici residenziali. Secondo i rapporti annuali sui crimini anticristiani, in Francia e Germania, gli attentati sono causati prevalentemente da ondate migratorie a prevalenza musulmana. In Spagna è vero fino ad un certo punto: in molti casi la matrice è anarchica o femminista. L’obiettivo è però comune: cancellare tutti i simboli religiosi dalla sfera pubblica. L’ultra-laicità francese sta minando le fondamenta di tutta la società. Sono state gettate le basi per la scomparsa non soltanto della religione dalla vita pubblica, ma della fede dal popolo francese. Perché quando un sacerdote è assassinato e una cattedrale diventa un museo, la civiltà non ha una casa. Chiese chiuse, culle vuote e morte di una civiltà. Che non è esattamente una tra le tante.
Nota di BastaBugie: ecco i link agli articoli sugli incendi di Nantes (di cui l'autore è l'islamico che ha ucciso ieri il sacerdote in Vandea) e di Notre Dame, e sul sacerdote sgozzato da musulmani in Francia.
L'INCENDIO ALLA CATTEDRALE DI NANTES E L'ODIO CONTRO I CRISTIANI In Francia due chiese al giorno vengono vandalizzate e, guarda caso, in zone ad alta concentrazione musulmana di Antonio Socci https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6210
IL ROGO DI NOTRE DAME E' IL SIMBOLO DELLA FRANCIA CHE HA TENTATO DI ESTIRPARE LA FEDE Sono centinaia le chiese cattoliche francesi colpite, profanate o demolite ogni anno: questa situazione è il frutto di una cultura dell'odio, del rancore e del disprezzo per il cristianesimo di Enrico Maria Romano https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5619
IL SACERDOTE SGOZZATO E' UN MARTIRE CHE DA' FASTIDIO La Francia ha nutrito un mostro che ora le si ritorce contro di Massimo Viglione https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4319
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 10-08-2021
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TAIWAN HA VINTO 10 MEDAGLIE ALLE OLIMPIADI, MA...
Taiwan alle Olimpiadi non esiste, deve chiamarsi Taipei cinese e non può cantare l'inno nazionale ne' avere la sua bandiera, perché nessuno osa opporsi alla Cina
Autore: Leone Grotti - Fonte: Tempi, 3 agosto 2021
Alla cerimonia di premiazione del doppio maschile di badminton alle Olimpiadi di Tokyo, Lee Yang e Wang Chi-lin sono saliti sul gradino più alto del podio. Ma la bandiera issata dagli organizzatori non era quella del loro paese e l'inno suonato non era quello che avrebbero voluto cantare. Lee e Wang, infatti, sono taiwanesi e nonostante abbiano battuto in finale la coppia cinese, ad aver vinto sul piano diplomatico è stata ancora una volta la Cina. Dal punto di vista formale Lee e Wang non competono per "Taiwan" ma per "Taipei cinese": è questo il compromesso raggiunto dal paese per partecipare alle competizioni internazionali dal 1981. Anche la bandiera sotto la quale gli atleti taiwanesi hanno sfilato durante l'inaugurazione dei Giochi non è quella rossa con un rettangolo blu che reca un sole bianco con dodici raggi. Bensì un fiore di susino stilizzato su campo bianco con al centro il sole e i cerchi olimpici. L'accordo raggiunto con il Comitato olimpico internazionale prevede infatti che gli atleti asiatici non possano utilizzare alcun simbolo che faccia intendere che Taiwan è una nazione sovrana. Nonostante Taiwan esista come paese autonomo e indipendente dal 1949, la Cina considera l'isola di Formosa come un elemento dell'unica Cina da riunire alla madrepatria e impedisce di riconoscerne l'indipendenza a livello internazionale. Per questo Taiwan è stato estromesso dall'Onu nel 1971 e non ha potuto partecipare durante la pandemia neanche alle riunioni dell'Oms. Soltanto 15 paesi, tra cui il Vaticano, mantengono rapporti diplomatici con Taiwan e non con la Cina.
DA 30 ANNI LA CINA CANCELLA TAIWAN Lo scontro politico tra Taiwan e Cina influisce sulla partecipazione alle Olimpiadi degli atleti dell'isola da trent'anni. Nel 1952, Taiwan si chiamò fuori per la presenza della Cina. Nel 1956 partecipò come "Formosa-Cina", nel 1960 come Taiwan, nel 1972 come Repubblica di Cina, nel 1976 boicottò i Giochi per poi essere sospesa su pressione di Pechino e nel 1981 riprese a gareggiare con il nome di compromesso "Taipei cinese". La soluzione piace agli atleti dell'isola, che non vogliono rischiare di rimanere esclusi dalla competizione. Questo però non significa che intendano adeguarsi anche al di fuori del rituale delle cerimonie. Dopo la vittoria nel badminton, Lee non si è fatto sfuggire l'occasione di dedicare su Facebook «questa medaglia d'oro al mio paese: Taiwan». Anche il Giappone, sempre più spaventato dall'aggressività cinese, ha voluto giocare uno scherzetto a Pechino: durante l'inaugurazione dei Giochi, infatti, il commentatore ha salutato la discesa in campo degli atleti dell'isola parlando di "Taiwan" e non di "Taipei cinese".
FISCHIA L'INNO CINESE: ARRESTO A HONG KONG Per il regime guidato da Xi Jinping anche lo sport è politica e le Olimpiadi sono un'ottima occasione per riaffermare il predominio geopolitico del Partito comunista cinese. Così venerdì è stato arrestato a Hong Kong un uomo di 40 anni per aver fischiato in un centro commerciale dell'ex città autonoma l'inno cinese suonato a Tokyo in occasione della vittoria della medaglia d'oro da parte dello schermidore Edgar Cheung Ka-long. Durante la premiazione sventolava la bandiera di Hong Kong, ma l'inno era quello cinese. L'uomo, tradito da un video online nel quale ha gridato «Noi siamo Hong Kong!», rischia tre anni di carcere. Anche prima della premiazione di venerdì, un giocatore di badminton di Hong Kong, Angus Ng, è stato criticato da un partito pro Pechino per aver giocato con un completo nero. Il colore nell'isola è associato alle proteste oceaniche contro la legge sull'estradizione. L'atleta ha spiegato che ha dovuto indossare il completo nero solo perché gli è stato impedito di stampare la bandiera di Hong Kong sulla sua maglietta. Mentre la Cina non perde occasione per rivestire di politica anche le Olimpiadi, i megafoni del Partito come il Global Times elogiano «l'importante lezione dello sport che trascende i confini per l'umanità in un momento in cui il mondo deve affrontare un'ondata di nazionalismo e populismo senza precedenti». Gli atleti competono per l'oro, certo, «ma la comprensione reciproca e l'unità trascendono nazionalità e razze». Come sempre, il lupo comunista è abilissimo a travestirsi da agnello.
DOSSIER "OLIMPIADI TOKYO 2021" Lo sport, le medaglie e... gli scandali Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!
Fonte: Tempi, 3 agosto 2021
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CONTRO IL GREEN PASS SOSPENDO LA PROIEZIONE DEL FILM UNPLANNED
Federica Picchi afferma: ''E' una scelta di libertà, un segnale che mi costa caro perché il film stava facendo il tutto esaurito dove è stato proiettato'' (VIDEO IRONICO: Se bastasse una sola iniezione)
Autore: Federico Cenci - Fonte: International Family News, 05/08/2021
«Come distributore filmico, con l'introduzione del Green Pass ho deciso di sospendere tutte le proiezioni pubbliche perché non desidero neppure indirettamente contribuire ad un meccanismo di discriminazione della popolazione». A parlare è Federica Picchi, fondatrice della Dominus Production, casa di produzione e distribuzione cinematografica che ha portato nelle sale italiane Unplanned, struggente film sul tema dell'aborto. «È una scelta che mi costa», spiega la Picchi ad «iFamNews», «Unplanned sta facendo il tutto esaurito, lunedì sera a Verona hanno dovuto organizzare altre due proiezioni oltre a quella già fissata per l'enorme mole di richieste». Ma da domani, venerdì 6 agosto, entrata in vigore dell'obbligo di Green Pass per accedere in alcuni luoghi tra cui i cinema, la Dominus Production sospenderà la distribuzione. La sua scelta è imprenditorialmente incomprensibile. Tuttavia una battaglia per dei valori non è tale se non comporta rinunce. «Credo che in questa fase ognuno di noi debba dare un segnale, a costo di fare un sacrificio, perché il valore della libertà è troppo importante per essere derogato», osserva. Molti ritengono che il Green Pass sia una misura necessaria ad abbassare la curva dei contagi... La salute è un bene primario ed è giusto che lo Stato adotti misure per tutelarla. Però occorre domandarsi se il Green Pass rappresenti una misura utile a questo scopo. La sua risposta è negativa? Assolutamente. Faccio qualche esempio che dimostra i paradossi di questa normativa: per accedere a una sala cinematografica o persino a un cinema all'aperto bisognerà presentare il Green Pass, che invece non sarà necessario per entrare in luoghi al chiuso come i tribunali. E poi, bisognerà avere la certificazione verde per sedersi a un tavolino di un bar, ma non per consumare direttamente al bancone, all'interno della stessa sala. Per non parlare del fatto che i mezzi di trasporto continueranno a essere affollati. Il Green Pass mi pare dettato più da una scelta politica che sanitaria. E a suo avviso qual è l'obiettivo politico? I settori che saranno maggiormente colpiti sono quelli che impattano la vita sociale, aggregativa, culturale: quella più cara ai giovani. L'obiettivo è dunque spingere i giovani a vaccinarsi, pena l'emarginazione sociale. È una motivazione che contesta? Alla luce di un'analisi tra costi e benefici, ho grosse perplessità sulla vaccinazione dei più giovani. Ritengo dunque che vada rispettata ogni scelta. Ma non voglio cedere alla contrapposizione tra "no vax" e "sì vax", non è questo il punto. Quello che non accetto è che vengano utilizzati i cinema, i musei, i bar, i ristoranti e altri settori per perseguire uno scopo che non c'entra nulla con le attività che noi svolgiamo. È una politica che ci penalizza ancora una volta. Quello cinematografico è un settore che ha sofferto in questi mesi... Il nostro è stato uno dei settori più massacrati dalle politiche anti-CoVid-19. Siamo stati chiusi per un anno e mezzo, non ci hanno fatto aprire nemmeno dopo che ci avevano imposto dei protocolli sanitari molto rigidi. E ora chiedono agli esercenti persino di fare i controllori del Green Pass, come se fossero dei pubblici ufficiali. Eppure, più dei danni economici mi preoccupano gli effetti sociali. Si spieghi meglio... Se si accetta l'idea che lo Stato possa discriminare una parte di popolazione, per altro su basi tutt'altro che scientifiche, gli scenari sono sinistri. Il Green Pass o uno strumento analogo potrebbero sopravvivere alla fase emergenziale. Non trovo desiderabile un futuro di questo tipo, da regime totalitario. Questa sua scelta la fa sentire sola? Ho letto in questi giorni la bellissima testimonianza di Fabrizio Masucci, che si è dimesso dalla direzione del Museo Cappella Sansevero di Napoli in aperto dissenso con l'obbligo di Green Pass per accedere ai musei. Credo che non siamo poi così pochi. Non appena io ho annunciato la mia scelta, ho ricevuto una marea di messaggi di solidarietà. E poi la testimonianza dei singoli serve proprio a dare una scossa: magari altri imprenditori decideranno di seguire il mio esempio.
Nota di BastaBugie: per scoprire tutto sul film Unplanned, sulla storia di Abby Johnson, ascoltare la colonna sonora, vedere il trailer del film e molto altro, clicca qui!
VIDEO: SE BASTASSE UNA SOLA INIEZIONE Nel seguente video ironico Eros Ramazzotti e Luciano Pavarotti cantano la versione parodia sul vaccino.
https://www.youtube.com/watch?v=ZkJMr0qpKp0
DOSSIER "CORONAVIRUS" Sì alla prudenza, no al panico Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!
Fonte: International Family News, 05/08/2021
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IL (FALSO) ALLARME ONU SULL'EMERGENZA CLIMATICA
Il VI Rapporto dell'IPCC contiene le solite previsioni catastrofiche... sempre smentite dai fatti (lo scopo lo rivela la Toyota: fare inghiottire all'umanità cambiamenti epocali con costi immensi a beneficio dei soliti noti)
Autore: Riccardo Cascioli - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 10-08-2021
«Che barba, che noia». Il tormentone di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello si addice perfettamente alla pubblicazione del VI Rapporto dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), l'organismo dell'ONU che si occupa di cambiamenti climatici. Come ampiamente previsto si presenta la catastrofe climatica già in corso con mari che si alzano, temperature globali fuori controllo, eventi estremi che impazzano, ghiacciai che si fondono e così via allarmando. Se continua così sarà la fine del pianeta e alcuni danni sono già irreversibili, bisogna agire immediatamente per salvare il salvabile. Come? Ovviamente eliminando in fretta tutti i combustibili fossili, carbone in testa (ma anche il metano va incluso nella lista degli "impresentabili") e puntare tutto sulle fonti rinnovabili come eolico e solare. Insomma è "codice rosso per l'umanità", come ha detto il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres, indicando un limite di allarme che non potrà essere superato: dopo il codice rosso c'è solo il disastro. Il Rapporto dell'IPCC - quella pubblicata ieri è la prima di tre parti, l'ultima delle quali sarà pubblicata nel 2022 - capita a proposito per fare pressione sulla prossima Conferenza internazionale sul clima (COP26) che si svolgerà in novembre a Glasgow, e il cui fallimento è già segnato. «La scienza ha parlato, ora tocca alla politica», è il solito ritornello ripetuto ancora ieri, per accreditare la narrazione secondo cui c'è un mondo scientifico assolutamente concorde nel ritenere che esista una emergenza climatica senza precedenti e poi il mondo dei capi di governo che non hanno una vera volontà di prendere le necessarie misure per biechi interessi elettorali.
LA NARRAZIONE MEDIATICA CONTRO LA REALTÀ E LA VERA SCIENZA Ma appunto, questa è una narrazione, non la realtà. Intanto, quale scienza ha parlato? E qui bisogna ricordare che l'IPCC non è un organismo scientifico, come generalmente si ritiene, ma politico come del resto dice il nome: è un organismo intergovernativo sotto l'egida dell'ONU. Ci sono scienziati al suo interno, ma non solo, e non sono neanche la maggioranza: tanto è vero che l'attuale presidente dell'IPCC, il sud-coreano Hoesung Lee (in carica dal 2015), è un economista, e il suo predecessore Rajendra Pachauri (2002-2015) era un ingegnere. Perciò la contrapposizione scienza-politica è pura mistificazione. Peraltro l'IPCC non produce lavori scientifici propri ma semplicemente sintetizza gli studi esistenti sul clima, ed evidentemente non tutti gli studi, visto che sono migliaia gli scienziati che negano l'esistenza di una emergenza climatica. È dal 1990 che l'IPCC produce periodicamente i Rapporti di valutazione come quello presentato ieri (il precedente è stato nel 2013-2014) e lo scopo è sempre politico: si crea l'allarme clima (eccesso di emissioni di CO2, anidride carbonica) per spingere poi i governi a prendere le decisioni volute (eliminazione dei combustibili fossili) e convincere l'opinione pubblica ad accettare tasse e limitazioni della libertà che senza uno stato di emergenza non accetterebbe mai. Se questo vi sembra somigliare moltissimo al meccanismo con cui è nata l'emergenza Covid con tutto quel che ne sta seguendo, ebbene sappiate che non è un caso: c'è un totalitarismo che avanza a grandi passi sfruttando proprio il tema delle presunte emergenze globali (ma avremo modo di riprendere questo argomento) e instillando paura nella popolazione. Tornando al VI Rapporto di valutazione presentato ieri, c'è un piccolo particolare che esso tralascia, ovvero che non c'è alcuna crescita lineare o tumultuosa delle temperature globali (benché siano aumentate le emissioni di CO2), anzi oggi siamo esattamente al livello in cui ci si trovava all'epoca dell'ultimo Rapporto IPCC (2014), come mostra il grafico tratto dal database Hadcrut5 curato dal MetOffice britannico. In pratica, a un aumento della temperatura nel periodo 2002-2014, succede un periodo multifase caratterizzato dall'evento El Nino (2015-2020) e ora un declino delle temperature che ci riporta appunto al livello del 2014. Anzi, il 2021, per come sta andando finora, si candida ad anno più freddo dal 2014 e forse anche del 2005. Chi fa veramente scienza dovrebbe interrogarsi su questi dati, che contraddicono le teorie sul riscaldamento globale causato dall'uomo. E non solo questo: visto che siamo ormai abituati al crescendo di allarmi sul clima, andare a riprendere gli appelli del passato è un sano esercizio di realismo.
DIECI ANNI PER SALVARE IL MONDO Ricordiamoci allora che nel 1989, appena prima del I rapporto dell'IPCC, l'ONU lanciò la Dichiarazione sull'emergenza climatica, nota anche come "Dieci anni per salvare il mondo". Il direttore del Programma Onu per l'Ambiente (UNEP), Noel Brown dichiarò che «intere nazioni potrebbero essere spazzate via dalla faccia della Terra a causa della crescita del livello del mare, se la tendenza al riscaldamento globale non sarà invertita entro il 2000». Le inondazioni delle coste e la distruzione di raccolti provocheranno un esodo di "eco-rifugiati" con conseguente caos politico. «I governi hanno una finestra di dieci anni per risolvere il problema dei gas serra prima che la situazione sfugga totalmente al controllo umano». Il rapporto dell'UNEP, in collaborazione con l'Agenzia USA dell'Ambiente, entrava nel dettaglio: dato che il riscaldamento provoca lo scioglimento delle calotte polari e il livello degli oceani era dato in crescita di un metro, le Maldive e altre isole sarebbero state sommerse dall'acqua, così come un sesto del Bangladesh che in conseguenza dovrebbe fare i conti con 23 milioni di sfollati; e l'Egitto sarebbe stato ridotto alla fame perché un quinto delle sue terre agricole nel Delta del Nilo sarebbero state sommerse causando la perdita del cibo necessario alla popolazione. Sono passati oltre venti anni dal 2000 e queste - come altre previsioni catastrofiche - non si sono avverate. Né c'è motivo di credere che si avvereranno le stesse previsioni che ieri sono state ripetute per l'ennesima volta. È invece certo che il disastro sarà provocato dalle costosissime politiche climatiche che si sono già dimostrate un fallimento: i fortissimi investimenti già fatti sulle rinnovabili e su tecnologie per ridurre le emissioni di CO2, stanno distruggendo le industrie occidentali, spostando molta della produzione in Cina, dove non c'è alcun vincolo all'uso dei combustibili fossili. Con il risultato che le emissioni globali di CO2 hanno continuato e continueranno a crescere. E non sarà certo l'ennesimo allarme dell'IPCC a cambiare la realtà.
Nota di BastaBugie: Michele Mazzeo nell'articolo seguente dal titolo "L'allarme da Toyota sulle auto elettriche: inquinano di più e rimarremo senza elettricità" fa capire quali sono gli scopi dei ricorrenti allarmi catastrofistici dell'ONU. Fare inghiottire all'umanità cambiamenti epocali con costi immensi a beneficio dei pochi potenti che ne trarranno profitti astronomici. Ecco l'articolo completo pubblicato su I Tre Sentieri il 30 luglio 2021: Il Ceo della Toyota e presidente della associazione costruttori di automobili giapponese Akio Toyoda afferma che la transizione completa ai veicoli elettrici potrebbe costare centinaia di miliardi di euro, rendere le auto inaccessibili per la gente media, lasciare interi Paesi senza elettricità senza ottenere alcun beneficio per l'ambiente dato che la produzione di batterie per i mezzi elettrici aumenterebbe le emissioni di CO². Il CEO di Toyota Akio Toyoda ha lanciato un attacco a tutto tondo contro le auto elettriche in una riunione annuale delle case automobilistiche. Il numero uno della casa giapponese ha infatti criticato l'eccessiva spinta verso i veicoli elettrici, affermando che chi sostiene l'elettrificazione di massa del traffico stradale non ha considerato il carbonio emesso dalla generazione di elettricità oltre ai costi di una transizione totale ai mezzi cosiddetti "green". Il boss Toyota, facendo l'esempio del Giappone, ha evidenziato come il Paese del Sol Levante rimarrebbe senza elettricità in estate se tutte le auto funzionassero con energia elettrica. E che l'infrastruttura necessaria per supportare una mobilità composta solo da veicoli elettrici costerebbe al Giappone tra i 14 e i 37 trilioni di Yen, vale a dire tra i 110 miliardi e i 290 miliardi di euro. A ciò si andrebbe ad aggiungere anche il fatto che, a suo dire, i veicoli elettrici a batteria sono più inquinanti dei veicoli a benzina a causa della produzione di elettricità, ancora fortemente legata ai combustibili fossili, che produce emissioni nocive, sfatando dunque il mito delle auto elettriche come veicoli 'carbon neutral'. "Più veicoli elettrici produciamo, più salgono le emissioni di anidride carbonica" ha detto infatti Toyoda spiegando che considerando la produzione delle batterie le emissioni totali di CO2 di un'auto elettrica sono quasi il doppio rispetto a quelle generate per la fabbricazione di un'auto termica o ibrida. Il messaggio del Ceo Toyota è stato ancora più chiaro nel momento in cui si è rivolto direttamente al Governo nipponico (che a breve dovrebbe vietare la vendita di auto a benzina e diesel dal 2035): "Quando i politici sono là fuori a dire: 'Liberiamoci di tutte le auto che usano benzina', capiscono tutto ciò?" ha proseguito infatti nella conferenza stampa di fine anno nella sua qualità di presidente della Japan Automobile Manufacturers Association. Toyoda ha poi messo in guardia l'attuale Governo anche sul fatto che se il Giappone sarà troppo frettoloso nel vietare le auto a benzina, "l'attuale modello di business dell'industria automobilistica crollerà", causando inoltre la perdita di milioni di posti di lavoro.
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 10-08-2021
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BUONE NOTIZIE CONTRO IL GENDER
La Svezia blocca i trattamenti precoci di riassegnazione del sesso, la Francia vieta il linguaggio inclusivo, in Italia il ddl Zan slitta a settembre, la Spagna boccia la Ley trans, la Rowling minacciata di morte risponde con ironia
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera, 10 maggio 2021
L'ultraprogressista Svezia ha deciso di fermare il ricorso ai trattamenti, in grado di bloccare lo sviluppo adolescenziale in soggetti al di sotto dei 16 anni, in quanto ritenuti «controversi» e tali da comportare «significative conseguenze, avverse, estese ed irreversibili», dalle malattie cardiovascolari all'osteoporosi, dall'infertilità ad un accresciuto rischio di tumori e trombosi. Un comunicato, emesso dall'ospedale universitario «Karolinska» di Stoccolma, ha precisato le ragioni cliniche, che hanno motivato il provvedimento. Si tratta di una svolta inattesa, ma importante per evitare agli adolescenti, dichiarati affetti da disforia «di genere», di doversi sottoporre alle procedure preliminari di «riassegnazione sessuale» previste dalle direttive del Wpath-World Professional Association for Transgender Health, nonché dal cosiddetto «protocollo olandese». Tale protocollo, sviluppato diversi anni fa in una clinica nei pressi di Amsterdam, il VU Medical Center, prevede la «sospensione della pubertà» a partire dai 12 anni. Il valore di tale documento è già stato messo in discussione da diversi esperti (scienziati e medici, ma anche psichiatri infantili e adolescenziali come Angela Sämfjord dell'ospedale universitario Sahlgrenska), ma anche, lo scorso dicembre, dall'Alta Corte britannica, chiamata a deliberare sul caso di Keira Bell: in tale occasione ha avanzato forti dubbi circa il fatto che gli adolescenti possano comprendere appieno i rischi e le conseguenze a lungo termine provocati dai trattamenti proposti dal protocollo olandese. Del resto, anche in Svezia oggi la popolazione pare avere sempre più chiaro verso quale deriva morale stiano conducendo certe "innovazioni": a livello nazionale, infatti, si è registrato negli ultimi anni un costante calo nel ricorso ai trattamenti della disforia di genere ed un prevalere della cautela. L'auspicio è che anche altri Paesi europei ne seguano presto l'esempio. Un'altra buona notizia giunge dalla Francia ed, in particolare, dal ministro dell'Educazione, della Gioventù e dello Sport, Jean-Michel Blanquer, che ha vietato il ricorso al linguaggio - cosiddetto - "inclusivo" in tutte le scuole d'Oltralpe, di qualsiasi ordine e grado. Ciò, in quanto ritiene, giustamente, che, anziché agevolare, questo ostacoli gravemente l'apprendimento degli studenti. Con una lettera ufficiale ha detto "basta", quindi, all'utilizzo del punto medio, per indicare simultaneamente le forme maschile e femminile di una parola utilizzata in senso generico. Si tratta, ha specificato, di una modalità inappropriata, di «un ostacolo alla comprensione della scrittura» ed alla lettura, trattandosi di un segno grafico impronunciabile. A farne le spese, ha precisato, sono soprattutto i più piccoli oppure gli alunni con difficoltà di apprendimento. [...]
Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.
IL DDL ZAN SLITTA A SETTEMBRE La discussione del Ddl Zan in Parlamento slitta a settembre, forse ad ottobre. Pare che Italia Viva avrebbe proposto in più occasioni al Partito Democratico delle modifiche al testo mai accettate da questo ultimo. Da una parte viene da ringraziare propri i sostenitori di questa legge e, tra questi, i duri e puri che hanno rigettato una versione del testo ammorbidito. Su altro fronte c'è sempre il sospetto che dietro questi tentennamenti ci siano non posizione puriste, da irriducibili, bensì strategie meramente politiche, doppi e tripli giochi. Staremo a vedere. (Gender Watch News, 5 agosto 2021)
LA SPAGNA BOCCIA LA LEY TRANS Il parlamento spagnolo ha respinto la cosiddetta ley trans, ossia una proposta di legge che avrebbe permesso il «cambiamento» di sesso con una mera autodichiarazione, senza una diagnosi di salute mentale e senza la certificazione di essere stato sottoposto a trattamento ormonale da almeno due anni, vincoli presenti nella attuale legge. La proposta prevedeva anche la possibilità che anche i minori tra i 12 e i 16 anni potessero «cambiare» sesso con il parere positivo almeno di un genitore. Ma se non ci fosse stato questo parere i minori avrebbero potuto comunque «cambiare» sesso con l'aiuto di un difensore giudiziario. Partido Popular e Vox hanno votato contro e il Psoe si è astenuto. Risultato: 78 voti a favore, 143 contrari e 120 astensioni. Decisiva è stata la campagna contro la proposta di legge del fronte femminista che vede nella transessualità lo scippo dell'identità femminile. (Gender Watch News, 23 maggio 2021)
LA ROWLING MINACCIATA DI MORTE J.K. Rowling, autrice di Harry Potter, da un po' di tempo è nel mirino degli attivisti LGBT perché aveva sostenuto che un uomo trans non può essere una donna. Da allora la rete si è scatenata contro di lei. L'autrice racconta con ironia: "Ora che centinaia di attivisti trans hanno minacciato di picchiarmi, stuprarmi, uccidermi o farmi esplodere ho capito che questo movimento non mette in pericolo le donne". Un'altra prova di inclusività, rispetto e tolleranza da parte del mondo LGBT. (Gender Watch News, 23 luglio 2021)
Fonte: Radio Roma Libera, 10 maggio 2021
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OTTO LIBRI DEL 2021 PER L'ESTATE
Il cattolicesimo spiegato a mio nipote 2, Bibbiano e il business degli affidi illeciti, Golpe in Vaticano, A servizio della Verità, Vademecum cristiano, Fake news, O tutti o nessuno (VIDEO: Le interviste impossibili)
Fonte Redazione di BastaBugie, 11 agosto 2021
IL CATTOLICESIMO SPIEGATO A MIO NIPOTE CHE FA IL LICEO. 2° ROUND Rino Cammilleri - Cantagalli - pagine 360 - € 18,15 (prezzo Amazon) - giugno 2021 L’appetito vien mangiando e Nicola, finita la prima stagione di incontri, è tornato alla carica per sottoporre al sottoscritto nuovi dubbi (a dire il vero anche miei) sulla storia del Cristianesimo e sulla fede. Nicola, grazie agli incontri, che hanno dato vita a Il cattolicesimo spiegato a mio nipote che fa il liceo, sapeva quanto bastava della dottrina cattolica e desiderava mettere in pratica quel che aveva da me appreso. Solo che, in questo secondo round, uscì fuori che c’erano cose che non sapevo neppure io, e sinceramente non ho voluto arrampicarmi sugli specchi per partito preso. Il cattolicesimo è una via ardua, specialmente nel mondo di oggi, dovendo trattare con un Dio che, essendo sempre lo stesso, ieri, oggi e presumibilmente domani, non ha perso l’abitudine di giocare a nascondino con le sue creature. Ecco allora "Il cattolicesimo spiegato a mio nipote che fa il liceo. Secondo round". Per ordinare il libro, clicca qui!
INFERNO Bibbiano e il business degli affidi illeciti Alessandra Vio - Secop - pagine 168 - € 11,40 (prezzo Amazon) - aprile 2021 L'inchiesta “Angeli e Demoni” ha aperto una finestra sull'inferno degli affidi illeciti, una problematica che attanaglia da anni l'intero territorio nazionale: alcuni professionisti senza scrupoli sfruttano ad arte i farraginosi ingranaggi del sistema affidi per loschi motivi d'interesse economico o ideologico. "Inferno" è un'analisi per andare oltre le ragioni degli opposti schieramenti che hanno caratterizzato il dibattito politico-mediatico su Bibbiano, troppo nocive e riduttive per la comprensione di un fenomeno così complesso e ramificato. Un'analisi che s'intreccia al racconto, per dar voce a quelle famiglie lese, che si son sentite abbandonate e tradite da quello stesso sistema che avrebbe dovuto tutelarle. Per ordinare il libro, clicca qui!
GOLPE IN VATICANO Romanzo Don Sabino Decorato - Fede & Cultura - pagine 202 - € 15,20 (prezzo Amazon) - febbraio 2021 Un romanzo sulla “resistenza” attuabile all’interno della Chiesa in una situazione tragica. Il romanzo spiega che la “buona battaglia” si può condurre in silenzio e preghiera, ma anche agendo, smettendo di lamentarsi e attuando un piano strategico di reazione. La racconto inizia con Don Michele, un sacerdote emarginato a causa di una rivoluzione ecclesiale che incalza da anni, che accetta con sofferenza di vivere nel nascondimento la sua vocazione sino a quando, dopo un vero e proprio "golpe in Vaticano" messo in atto da sette cardinali modernisti che intendono protestantizzare la Chiesa entra a far parte della compagnia Beckett, un aggregato di religiosi, religiose e laici fedeli alla Tradizione e diretto dal determinato vescovo Toth. Grazie all'appoggio del misterioso Nemo, un infiltrato molto vicino al papa ormai ostaggio dei sette cardinali, un commando della compagnia riuscirà a rispondere all'appello segreto del Santo Padre, liberandolo in modo rocambolesco. Che cosa accadrà dopo la liberazione del pontefice? Per ordinare il libro, clicca qui!
A SERVIZIO DELLA VERITÀ Sacerdozio e vita ascetica Card. Robert Sarah - Fede & Cultura - pagine 128 - € 14,25 (prezzo Amazon) - giugno 2021 Oggi il sacerdozio attraversa una crisi profonda e c’è confusione riguardo al compito e alla funzione del presbitero. Essere preti non è un lavoro ma una vocazione e un percorso di santificazione: il sacerdote è un servitore di Cristo, e quindi del prossimo. In questo libro il Cardinale Robert Sarah affronta il problema della decadenza morale e spirituale del clero e mette in guardia dai pericoli che ci sono oggi nella Chiesa: il carrierismo, la mondanità e la notorietà sui social. Per mantenere zelo per il ministero è invece necessaria una vita di preghiera, di ascesi e un forte attaccamento alla Liturgia, perché soprattutto nella celebrazione della Santa Messa è possibile trovare la vera gioia e la ragion d’essere della propria vita sacerdotale. Per ordinare il libro, clicca qui!
VADEMECUM CRISTIANO Manuale di guerra per essere fedeli a Cristo nella società dell'apostasia San Giovanni Bosco - Edizioni Radio Spada - pagine 240 - € 15.20 (prezzo IBS) - marzo 2021 Il lettore noterà subito quanto sia frequente nel testo il termine doveri e quanto sia raro il termine diritti: se vorrà andare controcorrente rispetto alla società, gli spunti non mancheranno. Oltre a mille consigli concreti e a tante nozioni in materia religiosa, potrà incontrare una raccolta di preghiere per tutti gli stati e le necessità. Coraggio dunque! Caro cristiano che hai per le mani questo libro, usa i suoi contenuti come una spada e procurerai il meglio - nel tempo e nell’eternità - per te e per i tuoi cari. Un manuale di guerra ed inevitabilmente anche un manuale di virilità, nel senso più alto e compiuto del termine. Non si spaventino le donne! Pio XI nel parlare dei meriti di Santa Teresa di Lisieux raccomandava al vescovo di Bayeux: «Dite e fate dire che si è resa un po’ troppo insipida la spiritualità di Teresa. Com’è maschia e virile, invece! Santa Teresa di Gesù Bambino, di cui tutta la dottrina predica la rinuncia, è un grand’uomo». In questo volume madri, spose e figlie troveranno parole preziose, dunque si sentano coinvolte al pari degli uomini. Per ordinare il libro, clicca qui!
FAKE NEWS Come il potere controlla i media e censura l'informazione indipendente per ottenere il consenso Enrica Perucchietti - Arianna Editrice - pagine 272 - € 17,67 (prezzo Amazon) - novembre 2020 Impoverire la lingua, distruggere la libertà, cancellare la Storia, manipolare l'informazione, distrarre l'opinione pubblica, abolire la verità, reprimere il pensiero critico: riprendendo e attualizzando le tematiche portanti del capolavoro di George Orwell, "1984", l'autrice mostra come l'attuale battaglia contro le fake news intenda censurare l'informazione alternativa, per orientare il consenso e garantire gli interessi delle élite. Che cosa è cambiato nei decenni e come si sono evolute le tecniche del controllo sociale? In che modo il potere fabbrica il consenso e orienta le nostre scelte? Si sta cercando di censurare l'informazione indipendente? Come ci si può difendere dal tentativo degli spin doctors di manipolarci? Il libro ha la presentazione di Marcello Veneziani e la prefazione di Marcello Foa. Per ordinare il libro, clicca qui!
O TUTTI O NESSUNO! Storia e ritratti dei 123 sacerdoti e religiosi morti in Emilia-Romagna nella Seconda guerra mondiale Alberto Leoni - Ares - pagine 192 - € 14,25 (prezzo Amazon) - marzo 2021 In una piccola chiesa, a Pieve di Rivoschio, in provincia di Forlì, sono esposti, lungo le pareti e l’abside, i ritratti di 123 sacerdoti morti in Emilia Romagna durante la Seconda guerra mondiale: 14 cappellani militari per cause di servizio e 45 sotto i bombardamenti; altri 37 sono quelli uccisi dai nazifascisti e 27 da partigiani «in odium fidei» o per odio politico. Don Alberto Benedettini, che raccolse foto e testimonianze di quei sacerdoti e religiosi, volle ricordarli tutti perché quei pastori «avevano dato la vita per le proprie pecore». «O tutti o nessuno!» è il grido di don Elia Comini a chi gli offriva la salvezza poche ore prima della sua uccisione da parte delle SS a Pioppe di Salvaro. Ed è questo il grido che sorge nell’animo guardando quelle foto: perché nessuno di quegli uomini può essere dimenticato; perché la Chiesa, considerando diversità di destini e di indoli, non dimentica nessuno e noi uomini non possiamo essere da meno. Per ordinare il libro, clicca qui!
LE INTERVISTE IMPOSSIBILI Tommaso Scandroglio - il Timone - pagine 144 - € 13.00 - gennaio 2021 Lo sapevate che il Destino ha un tatuaggio sulle mani? Che l’Umiltà abita in un castello in cima a una strada impervia? La superbia vende scarpe con il tacco, la Coscienza ti può sorprendere anche mentre ti fai la barba e l’Ortodossia ha uno strano tic che le prende di tanto in tanto. Max Minimum, giornalista del Cretino, ha incontrato questi e altri personaggi per fare loro le domande che nessuno ha mai osato porre. Venti interviste imperdibili per conoscere i loro segreti e quindi affrontarli senza perdere il controllo. L’autore è Tommaso Scandroglio che si è sempre occupato di una strana cosa chiamata bioetica, ha pubblicato libri su questo tema e l’ha anche insegnata in università. Ora Max Minimum lo ha convinto, una volta tanto, ad occuparsi di altro. Per ordinare il libro, clicca qui!
https://www.youtube.com/watch?v=JRNAi3SYQ-Y
Fonte: Redazione di BastaBugie, 11 agosto 2021
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OMELIA SOLENNITA' ASSUNZIONE - ANNO B (Lc 1,39-56)
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Fonte Il settimanale di Padre Pio
Nella vita di san Bernardino Realino si narra di un'esperienza mistica molto bella. In un momento molto difficile della sua vita, quando tutto sembrava irrimediabilmente perduto, ed egli era immerso in una sofferenza desolante, all'improvviso gli apparve la Vergine Santissima. Ella gli sorrideva e tendeva verso di lui le mani come per accoglierlo, poi lo sollevò dalla sedia dove egli si trovava preso dai suoi tristi pensieri, e gli indicò il Cielo, dicendogli: «Ecco la tua patria!». La visione poi scomparve. La Vergine Maria era sparita al suo sguardo, ma nel cuore gli era rimasto un grande desiderio di consacrarsi a Dio e di compiere opere sante. In questo piccolo episodio troviamo racchiuso il senso di questa odierna festività: contemplando la Vergine Immacolata assunta alla gloria del Cielo in anima e corpo noi veniamo sollevati dalla meschinità dei nostri pensieri, dalla tristezza delle nostre miserie, per guardare a quella che sarà la nostra sorte futura. Se anche noi incontreremo il sorriso di Maria e ci lasceremo da Lei sollevare, troveremo la forza per andare avanti generosamente nel nostro cammino, e per fare grandi cose per la gloria di Dio. L'odierna festività ci insegna che la vita diventa molto bella, pur tra le sofferenze di ogni giorno, se terremo i nostri cuori costantemente rivolti al Cielo, dove è la nostra patria. Da un antico autore, la Vergine Santissima è stata definita come la potente calamita dei cuori. Dio si serve proprio di Lei per attirare a sé il cuore dei suoi figli. Egli, il Creatore del cielo e della terra, ha voluto rendere Maria incomparabilmente bella e buona, affinché i nostri occhi e i nostri cuori non possano mai staccarsi da Lei. Quando la preghiamo con fede e con amore, noi la contempliamo con gli occhi del nostro spirito e veniamo sollevati potentemente verso il Signore. Quando si sale una montagna, sotto di noi tutto diventa più piccolo. Allo stesso modo, quando noi ci innalziamo con la preghiera, i problemi della nostra vita, che prima ci sembravano insormontabili, li vedremo più semplici di quanto sembrava, e ci sentiremo allora animati da una grande fiducia. Ecco il primo messaggio che possiamo trarre da questa bella solennità dell'Assunzione: pregare sempre il Santo Rosario, con fiducia e amore. Così riusciremo a risolvere i più grandi problemi della nostra vita e, soprattutto, riusciremo ad eliminare il più grande intralcio che paralizza le nostre anime: il peccato. Vi è un altro messaggio che dobbiamo cogliere quest'oggi. La Madonna è stata Assunta in Cielo in anima e corpo perché Ella è l'Immacolata, la Madre di Dio e la Sempre Vergine. Per essere piena e profonda, la Verginità della "Tutta Santa" non doveva conoscere il disfacimento del sepolcro. Il giglio candidissimo della purezza di Maria non ha mai cessato di esalare il suo profumo ed anche ora, in Paradiso, è la gioia degl'Angeli e dei Santi. Ecco allora che l'Assunzione di Maria al Cielo ci insegna l'altissima dignità che ha il nostro corpo: anch'esso è chiamato alla gloria del Paradiso. Il nostro corpo risorgerà solamente alla fine dei tempi, quando ci sarà il Giudizio universale, e si unirà all'anima per condividerne la sorte eterna: se l'anima è dannata, il corpo seguirà quella condanna; se l'anima è beata, esso risorgerà glorioso. Impariamo fin da adesso a rispettare il nostro corpo e a non degradarlo con il peccato. L'uomo d'oggi esalta il corpo e i piaceri della carne. In realtà egli rende il proprio corpo schiavo delle passioni che lo abbruttiscono sempre di più. Contemplando l'Immacolata Assunta in Cielo, noi possiamo vedere la grande dignità dell'uomo e della donna. Se vogliamo raggiungere la gloria che già da ora risplende in Maria, dobbiamo amare e praticare la bella virtù della purezza. Questa virtù forse è "fuori moda" ma rimane l'unica via per giungere alla comunione eterna con Dio. Quando a san Domenico Savio, giovane discepolo di Don Bosco, dicevano che non occorreva essere così mortificati negli occhi e che poteva anche vedere i divertimenti delle giostre, egli rispondeva che voleva mantenere puri gli occhi per poter vedere Gesù e Maria in Paradiso. Un tempo si arrossiva anche per la più piccola immodestia, ora l'indecenza imperversa e a molti sembra quasi una cosa normalissima. Si è perso il senso del pudore e i mezzi di comunicazione (televisione, stampa, internet) propongono molto spesso "immondizia a basso costo". Per recuperare il senso cristiano della vita, guardiamo con gli occhi del cuore la gloria della "Tutta Santa" Assunta in cielo. Chiediamo a Lei un grande amore alla virtù della purezza e la grazia di rimanere fedeli in mezzo alle tante insidie dell'odierna società.
Nota di BastaBugie: consigliamo ai parroci il foglietto per la Messa ad uso dei fedeli per seguire le letture "Il Giorno del Signore". Oltre alle letture, ci sono solo commenti dei Padri della Chiesa. Non contiene altre informazioni che possono distrarre dalla celebrazione. Inoltre le letture sono sempre integrali (anche per la Veglia Pasquale!). Il colore adeguato al tempo liturgico e le preghiere dei fedeli ben fatte rendono questo essenziale foglietto veramente il migliore. Per ulteriori informazioni e per riceverlo in parrocchia, visitare il sito http://www.ilgiornodelsignore.it/abbonamento.php?dest=0
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