BastaBugie n�747 del 15 dicembre 2021

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1 LA RELIGIONE DEL COVID CON I SUOI DOGMI E I SUOI SACERDOTI
Il covidiano è un uomo di fede: crede nell'oracolo del tampone, nella protezione del vaccino, nell'onestà delle case farmaceutiche e dei politici, nell'amuleto chiamato mascherina e tratta con disprezzo i no vax (VIDEO IRONICO: La terza dose)
Autore: Gianfranco Amato - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 SE DIFENDI LA VITA O VUOI ISTRUIRE I TUOI FIGLI SEI CONSIDERATO UN CRIMINALE IN FRANCIA E SPAGNA
In Francia si promuove l'aborto e in Spagna c'è il carcere per chi convince una donna a non abortire (inoltre Francia e Spagna vietano ai genitori di istruire i loro figli)
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Corrispondenza Romana
3 IN TEXAS SONO RIUSCITI A FAR CHIUDERE UNA CLINICA CHE CAMBIAVA IL SESSO AI MINORENNI
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): Comitato Olimpico niente più controlli per i trans, parcheggi tedeschi riservati agli lgbt e ai migranti, la Lego elimina dai suoi giocattoli gli stereotipi di genere
Fonte: Provita & Famiglia
4 L'UOMO SENZA VOLTO, IL PRIMO FILM (DEL 1993) CON LA REGIA DI MEL GIBSON
Un ragazzo senza padre rinuncia ai suoi sogni... finché un uomo crede in lui e li trasforma in realtà
Fonte: Sentieri del cinema
5 ALTRO CHE PARTECIPARE... L'IMPORTANTE E' VINCERE!
Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, spiega negli Esercizi spirituali quanto sia fondamentale lottare per la vittoria, anche perché chi perde nella vita non può accontentarsi di aver partecipato
Autore: Corrado Gnerre - Fonte: I Tre Sentieri
6 IL CRISTIANO NON PUO' FARE SCONTI SULLA VERITA'
Il titolo della raccolta fondi per la Bussola ''Crediamo perciò parliamo'' è tratto dalla 2° lettera ai Corinzi nella quale ogni cristiano è chiamato a perseverare nell'annuncio del Vangelo, nonostante le persecuzioni
Autore: Don Stefano Bimbi - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
7 IL SUICIDIO ASSISTITO ARRIVA IN PARLAMENTO, SARA' AFFOSSATO COME IL DDL ZAN?
Il testo vorrebbe introdurre in Italia il suicidio assistito, quando cioè il farmaco per uccidersi viene assunto da un individuo in modo autonomo (VIDEO: Eutanasia e suicidio assistito)
Fonte: Provita & Famiglia
8 OMELIA IV DOM. DI AVVENTO - ANNO C (Lc 1,39-45)
Benedetto il frutto del tuo grembo
Fonte: Il settimanale di Padre Pio

1 - LA RELIGIONE DEL COVID CON I SUOI DOGMI E I SUOI SACERDOTI
Il covidiano è un uomo di fede: crede nell'oracolo del tampone, nella protezione del vaccino, nell'onestà delle case farmaceutiche e dei politici, nell'amuleto chiamato mascherina e tratta con disprezzo i no vax (VIDEO IRONICO: La terza dose)
Autore: Gianfranco Amato - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 11-12-2021

Nel marzo del 2020 è apparsa a sorpresa, quantomeno per la maggior parte della gente, una nuova sindrome, una singolare patologia i cui sintomi dimostravano chiaramente, secondo la clinica, il fatto che non avesse precedenti. Mai vista prima una cosa del genere. Tale patologia ha subito rivelato una micidiale carica letale, producendo un numero incredibile di morti, che ha allarmato il mondo intero, soprattutto quando i mezzi di comunicazione hanno cominciato ossessivamente a dedicarle tutto lo spazio, bombardando quotidianamente l'opinione pubblica.
È stata battezzata come Covid-19 e attribuita ad un virus prima ignoto, che ora ha assunto la denominazione di Sars-CoV-2. E che, a quanto pare, sembra essere scappato dalla sua gabbietta come per magia.
Fin qui nulla di nuovo. I fatti sono noti a tutti gli abitanti della terra, tranne forse a qualche indio della profonda Amazzonia che non vede la tv, o a qualche eschimese che ha deciso di vivere da eremita.
Ma ecco che in conseguenza di questo avvenimento è sorta, soprattutto nel mondo occidentale, una nuova "religione" e con essa uno stuolo innumerevole di ferventi fedeli. Si tratta dei covidiani.
Il covidiano è veramente un uomo di fede. Crede nella nuova trinità - Pandemia, Coronavirus e Vaccino onnipotente - senza giungere razionalmente ad una conclusione, ma partendo da una fermissima convinzione. Non crede, e neppure osa pensare, che questa sindrome possa derivare da qualunque altra causa, o dalla somma di altre cause. Ciò sarebbe considerato un'eresia.
Per lui è certamente cosa lodevole impedire le autopsie e la ricerca delle reali ragioni dei decessi, perché nessuno deve mettere in dubbio il dogma.

UNA FEDE CIECA
Il covidiano crede tutto quello che dicono i suoi leader religiosi, anche quando ha la prova che mentono e nonostante le evidenti contraddizioni in cui cadono continuamente quando affermano una cosa e l'esatto contrario in un brevissimo spazio di tempo. Non importa: la fede è e deve essere cieca.
Il covidiano crede nell'oracolo del tampone, sebbene la sua attendibilità sia smentita non solo dal foglietto illustrativo del test, ma dal suo stesso inventore e da numerose perizie disposte su ordine di vari tribunali. Eppure, per un covidiano appare giusto che un tampone inattendibile venga utilizzato come pretesto per paralizzare un Paese, affondare la sua economia e paralizzare il suo sistema sanitario.
Il covidiano è un cittadino modello: porta regolarmente la mascherina e la mette ai propri figli, compresi i più piccoli, anche se sa che per loro non è obbligatoria e che anzi può essere dannosa. Osserva comunque con zelante rigore i precetti della nuova religione.
Il covidiano si trasforma in un vigile aguzzino nel lager della "Zona Rossa" quando con la solerzia di un kapò chiama i Carabinieri se vede un movimento strano nella casa dei suoi vicini, dal quale possa dedurre il sospetto che essi stiano facendo entrare una coppia di amici estranei al condominio.
Il covidiano è un fedele devoto, rigoroso e obbediente: guida la macchina con la mascherina anche se è solo, e redarguisce pubblicamente, in chiesa o al supermercato, il reprobo che osa abbassarsi la mascherina sotto il naso perché fatica a respirare e desidera un po' di ossigeno.
Il covidiano non rivolge la parola ai negazionisti, ai loro familiari, ai loro colleghi di lavoro. Il dialogo deve essere precluso persino tra medico covidiano e medico negazionista.

UN CREDENTE A PRESCINDERE
Il covidiano è un credente a prescindere, crede e non ha più bisogno di parlare. Se il foglietto illustrativo del vaccino dice che si tratta di una sperimentazione non importa, egli crede. Se le case farmaceutiche sono esentate dalla responsabilità derivanti dagli eventi avversi, così come i governi, i medici o chiunque altro, non importa, egli continua ad avere fede cieca nei suoi leader religiosi.
Se gli dicono che il vaccino non protegge da contagio, per lui fa lo stesso. Se gli dicono che non gli impedisce di contrarre il Covid-19 non importa, per lui è uguale: lo aspetta, lo desidera, lo anela. E lo vuole, ovviamente, obbligatorio per tutti. Ciò che importa è sacrificare tutto, compresa al dignità personale, in nome del sacrosanto "interesse collettivo". Pensare il contrario sarebbe un'eresia.
Se le cifre annuali dei decessi dovuti a varie cause sono identiche o simili alla media di tutti gli anni precedente, il covidiano resta perplesso però preferisce non vedere, né vuole sapere. Chiude le orecchie, perché sarebbe come tradire la nuova fede. Nega il dato, lo giustifica, lo ignora, lo nasconde, e ripete continuamente la giaculatoria che gli hanno insegnato alla televisione. [...] Le immagini teletrasmesse appaiono implacabili quando mostrano i numeri dei contagiati, dei decessi, degli ospedali pieni. Non bisogna dubitare, né pensare, né riflettere: «la Pandemia esiste!».
Tra i covidiani si trovano persone di tutti i ceti sociali, poveri e ricchi, giovani e anziani, illetterati e laureati, intellettuali e scienziati.
Il covidiano è tramortito, sottomesso alla schiavitù a causa della morte, o meglio, come direbbe San Paolo, a causa della paura della morte, un fattore che del resto caratterizza la stessa esistenza umana. Però ora, per questo fattore, il covidiano si è mentalmente bloccato. La sua ragione è paralizzata.
I covidiani sono credenti impeccabili. Ognuno di noi può trovarli tra gli amici più cari, tra i parenti, tra i conoscenti, tra i colleghi. Sono gente seria ed educata e sono certamente intelligenti. Ma per carità cristiana, o semplicemente per giustificarli, si potrebbe dire che sono intelligenti asintomatici.

Nota di BastaBugie: nel seguente video ironico (durata: 5 minuti) dal titolo "La terza dose (c'è da fare)" Fabio Lucentini canta una parodia di Overdose (d'amore) di Zucchero Fornaciari.
Questo video ha il compito di farci un po' ridere per stemperare il clima, quando sappiamo bene che per la situazione attuale da ridere c'è ben poco.


https://www.youtube.com/watch?v=mqtnqEgKS-I

DOSSIER "CORONAVIRUS"
Sì alla prudenza, no al panico

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Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 11-12-2021

2 - SE DIFENDI LA VITA O VUOI ISTRUIRE I TUOI FIGLI SEI CONSIDERATO UN CRIMINALE IN FRANCIA E SPAGNA
In Francia si promuove l'aborto e in Spagna c'è il carcere per chi convince una donna a non abortire (inoltre Francia e Spagna vietano ai genitori di istruire i loro figli)
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Corrispondenza Romana, 8 dicembre 2021

Ormai è noto, l'Assemblea Nazionale francese lo scorso 30 novembre ha tragicamente esteso il limite per abortire, dalla 12ma alla 14ma settimana. Senza più nemmeno lasciare alla donna il tempo per riflettere: cancellato, infatti, il periodo minimo di almeno 48 ore, prima vigente, tra il colloquio con i consulenti psicosociali e l'appuntamento in sala operatoria. Ed ha consentito anche alle ostetriche di eseguire aborti chirurgici, interventi prima riservati ai soli medici. In seconda lettura è stato approvato il testo, bocciato nel gennaio scorso dal Senato. Intendiamoci, non è ancora detta l'ultima parola, poiché, prima che la legge venga definitivamente approvata, deve passare ancora dal voto del Senato e non è detto che ciò avvenga entro l'attuale legislatura.
La responsabilità principale del voto favorevole in Assemblea va all'assenteismo: in aula, dei 577 deputati, ne erano presenti al voto solo 123. E già questo la dice lunga circa la superficialità con cui i parlamentari d'Oltralpe affrontano temi viceversa estremamente importanti, delicati e tali da poter pregiudicare il futuro del Paese. Alla fine il progetto di legge è passato con soli 79 sì ovvero col voto favorevole del 13,2% degli aventi diritto. Una vergogna. 36 i no ed un'astensione.

FRANCIA: UNO SCIAGURATO DISEGNO DI LEGGE
Sono rimaste così inascoltate le critiche degli esperti, come quella espressa dal dottor Israel Nisand, ex-presidente del Collegio Nazionale dei Ginecologi e degli Ostetrici, in un'intervista rilasciata al quotidiano Le Figaro: più tardi si esegue l'aborto, ha detto, e peggio è, sia perché maggiore è il pericolo per la salute fisica e psicologica delle donne, sia perché alla 14ma settimana il bambino in grembo è già lungo circa 120 millimetri e la testa è già ossificata, per cui l'estrazione comporta il taglio del feto e lo schiacciamento del cranio, il che «è insopportabile per molti professionisti» o, per meglio dire, per molti uomini davvero degni di questo nome.
Provvidenzialmente, unica nota positiva, l'intervento dei «Républicains» ha permesso di mantenere almeno la possibilità per il personale sanitario dell'obiezione di coscienza, possibilità richiesta a gran voce dagli stessi medici ed in particolare dalle associazioni professionali di categoria, come quella dei Ginecologi e degli Ostetrici. Persino il comitato etico nazionale si era espresso a favore nel dicembre 2020.
Contro questo disegno di legge si erano subito mobilitate le organizzazioni pro-life, da En marche pour la vie alla Fondazione «Jérôme Lejeune», inascoltate. Ma non mancheranno di dire la loro in occasione della prossima Marcia per la Vita nazionale, già in agenda a Parigi per il 16 gennaio. Se la loro voce sarà forte, com'è da auspicarsi che sia, la speranza è che chi siede in Senato ne tenga conto al momento del voto definitivo sullo sciagurato disegno di legge.

SPAGNA: CHI DIFENDE LA VITA È CONSIDERATO UN TERRORISTA

Ma c'è anche di peggio ed è quanto sta avvenendo in Spagna, dove il governo socialcomunista al potere - in particolare, nel caso specifico, i partiti alleati Psoe e Podemos - concordano nel prevedere pene addirittura detentive, vale a dire il carcere da tre mesi ad un anno per chiunque cerchi, anche individualmente, di convincere una donna a non abortire, come se salvare il bimbo nel suo grembo, anziché l'opposto, fosse un atto intrinsecamente criminale. Secondo quanto riferito dall'autorevole quotidiano spagnolo Abc, la convergenza sarebbe stata trovata attorno ad un emendamento al progetto di legge presentato dal Partito Socialista Operaio, che si propone di criminalizzare quanti - singoli o gruppi organizzati - svolgano attività pro-life nelle vicinanze delle cliniche abortiste. Un progetto a dir poco diabolico.
Vietato dunque allestire bancarelle per informare le donne, vietato anche offrire loro aiuto, qualsiasi forma di aiuto - morale, economico, tanto meno spirituale -, tutte azioni travisate deliberatamente dalla Sinistra spagnola come se si trattasse di vere e proprie molestie, condotte «per mezzo di atti fastidiosi, offensivi, intimidatori o coercitivi, che minano la libertà» delle donne ovvero «promuovendo, incoraggiando o partecipando a raduni nelle vicinanze di luoghi, in cui le gravidanze possono essere interrotte». E questa rappresenta veramente, concretamente, pienamente lo stravolgimento della realtà, la mistificazione della verità, l'obnubilamento della ragione. Rendiamoci conto: cercare di aiutare una donna che soffre e salvare il figlio che porta in grembo viene presentato dalle forze progressiste iberiche come un gesto compiuto da pericolosi criminali, mentre abbandonare una donna, lasciarla sola con i suoi dubbi, i suoi tormenti, i suoi problemi nella sala operatoria, mentre i freddi strumenti del chirurgo devastano la vita innocente di cui è madre sino a spegnerla, tutto questo sarebbe lecito, anzi giusto, anzi un "diritto"! Appare evidente a chiunque non sia schiavo dell'ideologia come si sia di fronte alla notte dell'umano, all'avanzare di tenebre e tenebre di morte.
Non è più possibile transigere, sopportare, mediare, fingere che nulla accada! Combattere la Buona Battaglia per la vita con fede, forza e coraggio oggi significa, dunque, anche questo: arrestare l'incredibile incedere della creatura con la falce. Ed il martello.

Nota di BastaBugie: la difesa della vita è il primo dei principi non negoziabili. Tra questi figura anche la libertà di educazione. Coerentemente Francia e Spagna sono unite anche contro il diritto dei genitori di istruire i loro figli. Ce ne parla Luca Volontè nell'articolo seguente dal titolo "Religione e scuola parentale, stretta da Spagna e Francia".
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 novembre 2021:

Che Paese è quello in cui si buttano in prigione coloro che pregano fuori dalle cliniche abortive, perché "molestano" le donne che si avviano all'omicidio del proprio figlio e si permette invece il mercimonio giornaliero delle prostitute e dei loro clienti nei pressi delle scuole elementari? La Spagna del socialista Pedro Sanchez.
Il Governo, sostenuto da Podemos e dai Socialisti, dopo aver innalzato la tassazione per le sole scuole paritarie e introdotto insegnamenti sulla matematica gender e altre amenità per bimbi, ora si appresta a limitare al minimo l'insegnamento della religione cristiana nelle aule scolastiche. Era stata profetica la campagna lanciata lo scorso giugno dai vescovi spagnoli "Me apunto a Religión", per promuovere l'iscrizione all'ora di religione (facoltativa dalle elementari alle superiori) tra i giovani e le famiglie; certo nessuno poteva immaginare che l'insegnamento religioso sarebbe stato così umiliato. Sin dallo scorso 12 ottobre, il Ministero dell'Educazione aveva anticipato che all'insegnamento della religione cattolica veniva concessa un'ora alla settimana e confidato al quotidiano Alfa y Omega che "i colloqui con la Conferenza episcopale spagnola (Cee) sono molto fluidi. Sono stati raggiunti accordi su diverse questioni e il calendario deve ancora essere definito. È vero che vorrebbero avere più ore, ma questo minimo non li disturba rispetto all'orario attuale".
Tuttavia, a conferma che il dialogo con la Chiesa spagnola non è per nulla "fluido", la Conferenza episcopale nei giorni scorsi (4 novembre) ha emanato una nota dura nei confronti dei decreti di attuazione che il Ministero ha presentato ai governi delle autonomie, senza che vi fosse alcuna condivisione, né discussione con i rappresentanti del mondo educativo. La Commissione per l'Educazione e la Cultura della Cee ha espresso la sua sorpresa per i progetti di decreti sull'Educazione Minima che riducono l'orario dedicato alla religione. "L'occasione è stata persa per mantenere almeno il minimo orario dell'insegnamento di religione... In tutta la scuola primaria, per esempio, la materia perde un centinaio di ore rispetto alla situazione attuale. È sorprendente che in un impegno verso un modello basato sulle competenze, il carico di insegnamento di un'area così decisiva per l'educazione della persona come l'Educazione religiosa a scuola (Ere) sia limitato al minimo possibile".
La Chiesa chiedeva per gli alunni che non scelgono la religione cattolica un insegnamento "religioso non confessionale". Il Ministero dell'Educazione ha fatto sapere, invece, che questi alunni avranno un'ora persa nell'orario scolastico, come è avvenuto in pratica sinora, né potranno andare a casa, ma dovranno partecipare ad attività sul "rafforzamento dell'autostima, dell'autonomia, della riflessione e della responsabilità". Nulla a che fare con un insegnamento sul senso religioso. I vescovi non staranno in silenzio. La Chiesa spagnola, che sostiene con le sue opere caritatevoli più di 4 milioni di poveri, pari a circa il 10% dell'intera popolazione del Paese, hanno già anticipato la pubblicazione di un documento sulla situazione politica e sociale nel quale le critiche verso le decisioni del Governo Sanchez non mancheranno.
Se nella socialista Spagna si marginalizza l'educazione e religione cattolica, in Francia il liberticida Macron si dimostra ancora una volta nemico delle famiglie e delle scuole parentali. Nei giorni in cui Le Figaro mostra tutta la sua preoccupazione per la moda che va diffondendosi tra i giovani francesi di soppiantare la madrelingua con appellativi e slang di origine araba, ennesimo segnale di inculturazione al contrario, il Ministero dell'Educazione ha diramato nuove direttive per l'attuazione della legge sul rispetto dei principi repubblicani, di cui abbiamo già tracciato un tremendo bilancio sulla Bussola. L'associazione di genitori e scuole parentali Liberté d'éducation ha denunciato l'assoluta ipocrisia del Governo; nel giorno stesso in cui il presidente Macron dichiarava che "la Francia è una grande potenza educativa" (9 novembre), sono trapelati attraverso la stampa i decreti attuativi che limitano ulteriormente l'istruzione familiare. Ancora una volta, le associazioni nazionali di educazione familiare non sono state consultate.
Tra i molti punti problematici di questi decreti, c'è la questione dei bambini molestati (700.000 all'anno), che fino ad ora potevano essere tolti dalla scuola in qualsiasi momento dai loro genitori e istruiti a casa. D'ora in poi, sarà necessario ottenere "un certificato del direttore dell'istituto scolastico pubblico o privato in cui il bambino è iscritto" così come ogni documento utile che stabilisca "che l'integrità del bambino è minacciata". Un'autorizzazione difficile da ottenere, visto che un certo numero di bambini molestati vengono portati via dalla scuola contro il parere del direttore della scuola stessa, che qui sarà sia giudice che parte. Infine, il fatto che le famiglie debbano ‘giustificare' ogni anno la necessità di un progetto pedagogico genererà problemi, per il gran numero di documenti giustificativi da fornire prima del 31 maggio dell'anno che precede l'inizio del nuovo anno scolastico dell'istruzione familiare e con un'autorizzazione rilasciata, nel migliore dei casi, in piena estate.
In conclusione, se a Madrid la religione viene combattuta sempre più come oppio dei popoli, a Parigi sono le famiglie e la libertà di educazione ad essere considerate strumenti di "separatismo" in sé, quindi da vietare. Socialisti e Liberali del mondo uniti nell'assalto all'infanzia, contro il cristianesimo, la libertà educativa. Stiamo all'erta.

Fonte: Corrispondenza Romana, 8 dicembre 2021

3 - IN TEXAS SONO RIUSCITI A FAR CHIUDERE UNA CLINICA CHE CAMBIAVA IL SESSO AI MINORENNI
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): Comitato Olimpico niente più controlli per i trans, parcheggi tedeschi riservati agli lgbt e ai migranti, la Lego elimina dai suoi giocattoli gli stereotipi di genere
Fonte Provita & Famiglia, 9 dicembre 2021

Grande soddisfazione in Texas dei genitori e delle associazioni pro famiglia che insieme a Mass Resistance sono riusciti a far chiudere una clinica specializzata nel cambiamento di sesso per i minori.
Non solo chiude la principale clinica per minori transgender di Dallas, GENECIS (GENder Education and Care, Interdisciplinary Support) presso il Children's Hospital, ma l'ospedale stesso smetterà di dare ormoni ai minorie ha persino ha rimosso la pagina web della clinica. Ecco come si è arrivati a questo risultato.
A marzo 2021 gli attivisti della sezione del Texas di MassResistance hanno organizzato proteste davanti alla clinica. A volte, le auto della polizia hanno disperso i manifestanti, ma la gente ha perseverato e e alla fine la polizia ha desistito. Intanto, MR ha organizzato gruppi di pressione sul Parlamento statale per l'introduzione ti proposte di legge a favore della famiglia, compreso il divieto di procedure di "transizione di genere" sui bambini.
Alla fine un buon progetto di legge ha cominciato l'iter parlamentare, ma incredibilmente ha trovato l'opposizione non solo dei "liberal" del partito Democratico, ma anche del Governatore e di parte dei conservatori (Repubblicani).
Gli attivisti hanno perseverato e partecipato alle audizioni confutando punto per punto le teorie gender degli oppositori del disegno di legge.
Nonostante tutto, il governatore repubblicano, Abbott, e alcuni parlamentari repubblicani permettono all'opposizione di spuntarla e il disegno di legge viene affossato.
Colpo di scena: Texas MassResistance scopre e rivela enormi donazioni dalla lobby transgender al Governatore e al Partito Repubblicano locale!
Il comitato di azione politica di GENECIS aveva donato decine di migliaia di dollari ai principali esponenti del partito. E dal 2015, un altro comitato di azione politica transgender del Texas aveva donato $ 800.000 al governatore Abbott, $ 825.000 al vice-governatore Patrick, $ 105.000 al repubblicano Phelan e $ 200.000 al procuratore generale del Texas Ken Paxton.
Scoppia l'indignazione generale e i genitori in tutto lo stato levano le loro proteste: ad agosto il governatore Abbott ha inviato una richiesta al Dipartimento per la famiglia e i servizi di protezione del Texas chiedendo un parere ufficiale: "la mutilazione genitale di un bambino ai fini della transizione di genere attraverso un intervento chirurgico di riassegnazione costituisce abuso sui minori secondo la legge dello Stato?"
La risposta è affermativa.
La clinica GENECIS ha tentato di difendersi dicendo che non praticava la chirurgia, ma solo le cure ormonali. Ma è ovvio che gli ormoni sono la premessa al bisturi. L'indignazione si diffonde. Svariate associazioni di genitori hanno contattato i membri del consiglio e i donatori del Dallas Children's Hospital chiedendo la chiusura della clinica.
E finalmente la chiusura è stata decretata.
Questo è ciò che si può ottenere con perseveranza e tenacia. Anche i politici arroganti di alto rango possono essere costretti a fare le cose giuste.

Nota di BastaBugie:
ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.

COMITATO OLIMPICO, NIENTE PIÙ CONTROLLI PER I TRANS
Il Comitato Olimpico Internazionale ha pubblicato alcune linee guida sulla partecipazione degli atleti transessuali alle gare. Queste line guida diventeranno operative dopo le Olimpiadi invernali del 2022. Secondo il CIO non sarà più necessario testare i livelli di testosterone, nè sottoporsi a visite mediche. Dunque, per ipotesi, anche un uomo, che non si è sottoposto ad interventi chirurgici, nè a trattamenti ormonali, potrebbe tranquillamente partecipare alle Olimpiadi gareggiando con le donne.
Per fortuna che queste linee guida non sono vincolanti per le single federazioni sportive. Joanna Harper, atleta transessuale, spiega che «le donne transgender sono in media più alte, grosse e forti delle donne cisgender, e in molti sport queste caratteristiche rappresentano dei vantaggi».
(Gender Watch News, 20 novembre 2021)

PARCHEGGI TEDESCHI RISERVATI AGLI LGBT E AI MIGRANTI
Hanauer Parkhaus GmbH (HPG), un parcheggio situato ad Hanau, in Germania, ha costruito tre posti auto riservati ai conducenti LGBTQ e migranti.
Thomas Morlock, presidente del consiglio di sorveglianza di HPG e consigliere comunale, ha dichiarato all'inaugurazione dei parcheggi che l'obiettivo era quello di aiutare le persone che sentono "un bisogno speciale di protezione".
Non è immediatamente chiaro come le autorità intendano monitorare se le persone che parcheggiano negli spazi facciano effettivamente parte della comunità LGBTQ o siano migranti, anche se HPG ha affermato che una telecamera controllerà il parcheggio.
Morlock ha continuato dicendo che gli spazi sono stati costruiti per presentare a tutti un "simbolo vistosamente colorato" per "diversità e tolleranza", e non sono necessariamente pensati per essere usati da un "gruppo separato di persone".
(Provita & Famiglia, 5 ottobre 2021)

LA LEGO ELIMINERÀ DAI SUOI GIOCATTOLI GLI STEREOTIPI DI GENERE
La Lego ha annunciato che eliminerà dai suoi giocattoli gli "stereotipi di genere" dopo che un sondaggio commissionato dalla Lego stessa ha rilevato un presunto "problema" per i ragazzi.
La ricerca condotta dal "Geena Davis Institute on Gender in Media" avrebbe infatti scoperto che mentre le bambine sono sicure di sé e pronte a giocare anche con le confezioni di mattoncini pensate per i maschi, il 71% dei bambini intervistati ha confessato di temere di essere presi in giro qualora avessero utilizzato scatole che presentano la dicitura "giocattoli per ragazze".
Lo studio riportato dal Guardian, sottolinea che si tratta di una paura condivisa se non più accentuata nei genitori. Da qui la decisione della Lego di togliere le etichette di genere dalle scatole e sul sito e di dividere i giochi per "passione".
Già qualche mese fa la Lego aveva mostrato di essere particolarmente sensibile alle tematiche gender-friendly e questa ennesima assurda trovata conferma il suo definitivo asservimento alla dittatura del politically correct.
(Provita & Famiglia, 11 ottobre 2021)

Fonte: Provita & Famiglia, 9 dicembre 2021

4 - L'UOMO SENZA VOLTO, IL PRIMO FILM (DEL 1993) CON LA REGIA DI MEL GIBSON
Un ragazzo senza padre rinuncia ai suoi sogni... finché un uomo crede in lui e li trasforma in realtà
Fonte Sentieri del cinema, 15 giugno 1999

Un maestro ed il suo allievo, questi i personaggi protagonisti del racconto. Due esistenze particolari ed in qualche modo ferite da fatti e condizioni diversi ma che alla fine trovano una somiglianza ed una comunanza. Il ragazzo ha un desiderio: diventare pilota dell'esercito come suo padre prematuramente scomparso di cui egli ricorda poco e ne fa quindi un personale eroe, un mito. Per accedere all'accademia militare bisogna superare degli esami molto difficili e nella sua famiglia nessuno crede alle sue possibilità e reputano il suo desiderio un sogno irrealizzabile.
Il contesto dove vive il ragazzo è assai fragile: una sorellastra più grande con la quale condivide un rapporto di reciproco odio, una sorellina troppo intelligente che gli ricorda continuamente la sua superiorità intellettiva ed infine una madre che fatica a tenere le briglia della sua famiglia ed è alla costante ricerca di un marito. Per una serie di circostanze il ragazzo arriva a conoscere l'altro protagonista della storia, quello che diventerà il suo Maestro: un personaggio presentato all'inizio come un essere misterioso pieno di loschi segreti. Una serie di dicerie che nascono dal suo aspetto fisico: un volto deturpato a metà per via di un incidente. Inoltre conduce una vita ritirata e solitaria e perciò, sapendo poco di lui, gli abitanti del piccolo centro imbastiscono strane storie a suo riguardo, tutte dettate da una immaginazione malata.
Il ragazzo, scoprendo nella vita del misterioso personaggio un passato da insegnante, gli chiede di fargli da tutore. La cosa avviene, ma in modo tutt'altro che facile: le lezioni all'inizio saranno dure e severe attraverso un rapporto quasi di sfida da parte dell'insegnante; ma nel tempo per l'allievo tutto diventerà prezioso, sarà per lui lo spalancarsi di nuove porte e l'avverarsi di molte promesse sopite. Egli studia, impara e, soprattutto, gusta in un presente e scopre che le cose che apprende lo riguardano e cresce la stima in se stesso. Tutto grazie al maestro che sa condurlo con pretesa e fiducia. Parallelamente al rapporto importante che si instaura tra i due accadono altri avvenimenti che mettono a dura prova la bellezza del loro incontro.
Il film, nell'arco della sua durata, sa testimoniare con precisione le attese di un adolescente e la risposta libera dell'adulto quando è capace di credere nell'altro. Gli altri adulti presenti nel film evidenziano una inadeguatezza rispetto alle esigenze del mondo adolescente che tutt'al più rimanda allo psicologo (come si vede in alcune scene): ovvero, tutto ciò che nei ragazzi appare come naturale crisi e inquietudine da attraversare diventa un problema allarmante da esaminare ed analizzare. Non è invece quello che fa il tutore nel film: non analizza il suo discente, né lo esamina ma lo prende con se così com'è, perché sa che in quel volto pieno di domande c'è un destino e nell'istante della comunicazione di sé (attraverso l'insegnamento) esso si rivela, senza rimandi. Molto importante è notare che il film finisce come inizia: le prime immagini mostrano un sogno che si trasforma in un incubo, le scene finali sono le stesse ma si tratta del sogno avverato con la certezza di una presenza costante nell'avventura della vita.

Nota di BastaBugie: per vedere il trailer e una scena del film, visita il sito FilmGarantiti.it
http://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=107

Fonte: Sentieri del cinema, 15 giugno 1999

5 - ALTRO CHE PARTECIPARE... L'IMPORTANTE E' VINCERE!
Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, spiega negli Esercizi spirituali quanto sia fondamentale lottare per la vittoria, anche perché chi perde nella vita non può accontentarsi di aver partecipato
Autore: Corrado Gnerre - Fonte: I Tre Sentieri, 13 dicembre 2021

Tempo fa comparve un piccolo articolo su ilgiornale.it dal significativo titolo "Il rugby buonista che esulta per le sconfitte".
Sarcasticamente si commentava una sconfitta della nazionale italiana di rugby; sconfitta che, al di là delle previsioni, non era stata molto pesante. Giustamente l'autore faceva notare che è poco condivisibile il noto adagio di decourbertiana memoria: l'importante non è vincere, ma partecipare. No: l'importante è vincere e solo vincere. Perché? Perché la vita è così.
Prendendo spunto da questo, facciamo alcune riflessioni che possono servire per la nostra Fede.
Sant'Ignazio era un militare, ma prima di essere un militare, era un uomo pratico e molto attaccato alla concretezza. È famoso non solo per aver fondato il grande ordine religioso dei Gesuiti, ma anche per aver donato a tutti i cristiani quel capolavoro che sono gli Esercizi spirituali.
In realtà, questi Esercizi non furono solo farina del suo sacco; si trovava nella grotta di Manresa, dove stava meditando per essere davvero certo che il Signore lo chiamasse a diventare sacerdote, quando la Madonna gli apparve e gli ispirò (c'è chi dice: gli dettò) questi Esercizi. Basterebbe solo questo per capire quanto diversi e quanto molto più importanti siano questi Esercizi rispetto a tutti gli altri.

I DUE STENDARDI
Ebbene, in questi Esercizi sant'Ignazio invita, per le meditazioni, a fare la cosiddetta 'composizione di luogo', cioè ad immaginare quanto più possibilmente i misteri che si vanno a contemplare, cercando di coinvolgere tutti i sensi. Per esempio, riguardo alla Natività, bisogna immaginare se la stalla fosse grande o piccola: quanto pungente era il freddo? quanto intenso l'odore della paglia?... Questo non per gioco, ma perché l'uomo è unione di spirito e di corpo; e più facilmente arriva alle vette più alte se conduce anche il corpo in questo viaggio. Il Cristianesimo non ha mai tollerato, né tollererà mai, alcun dualismo di sorta riguardo il rapporto corpo-anima.
Ma non è di questo che dobbiamo parlare, quanto di una meditazione in particolare degli Esercizi di sant'Ignazio, quella cosiddetta "dei due stendardi". Il Santo dice (provateci anche voi che state leggendo) di immaginare una vasta pianura. All'estremità di questa vi sono due città. Una è brutta, disordinata, sporca, chiassosa; l'altra è bella, ordinata, pulita, silenziosa. La prima è Babilonia; la seconda, Gerusalemme.
Fuori le mura di Babilonia c'è un mostro seduto su un trono fumante; il suo viso è terrificante, gli occhi fiammeggianti. È Satana che, sotto il suo stendardo infernale, chiama a raccolta i suoi.
Presso le mura di Gerusalemme, invece, c'è Gesù, bello, ordinato, pulito, che, sotto lo stendardo celestiale, chiama anche Lui a raccolta i suoi.
Ebbene, proprio nel vivo della meditazione, sant'Ignazio invita ognuno a porsi questa terribile domanda: e tu, sotto quale stendardo decidi di combattere?
Domanda terribile, a cui non si può sfuggire. Ma io, veramente, a quest'ora, terrei un servizio da fare... No! Devi rispondere! Ma io sono pacifista... No! Tu devi decidere per chi combattere!

O CON ME, O CONTRO DI ME
Eh già! Perché il dramma è proprio qui: sant'Ignazio fa capire che se si decide di non decidere, se si decide di non schierarsi, già si è fatta una scelta, già si è scelto Satana.
E il motivo è molto semplice.
Non solo Gesù dice che chi non è con Lui è contro di Lui (Matteo 12), ma già nel Protovangelo i termini della questione sono chiarissimi. Dopo il peccato originale, Dio dice al serpente che avrebbe posto inimicizia tra lui e la Donna (l'Immacolata), tra la stirpe di Lei e la stirpe del serpente, tra coloro che si schiereranno sotto il manto della Vergine e coloro che si metteranno sotto colui che cercherà di rendere inutile la Redenzione. Dio non indica una terza stirpe, non c'è: o si è con Cristo o contro di Lui.
D'altronde chi vive nel peccato è come se dicesse al Crocifisso: che sei morto a fare? Potevi benissimo fare altro, per me inutilmente hai effuso il tuo sangue sulla croce. Che terribile responsabilità!
Ciò cosa significa? Che la storia non è una burletta. Che la vita è più seria di quanto possiamo immaginare. Dalle nostre scelte dipende il destino eterno di ognuno di noi; e la vita che viviamo è una scelta di campo, una battaglia. Guai a ritenerla un gioco dove basta solo partecipare.
I medievali che, pur con tanti limiti, hanno avuto il merito di incarnare queste convinzioni nella vita quotidiana, nei loro costumi e nelle loro manifestazioni culturali, quando giocavano erano convinti che valesse partecipare nella misura in cui era possibile la vittoria. Nel celebre Palio di Siena, per esempio, vince chi vince, e il secondo paradossalmente non arriva secondo, ma ultimo, nel senso che vince solo il primo e tutti gli altri è come se arrivassero ultimi.
E' nella modernità che nel gioco, nello sport, si fa strada la mentalità non solo di premiare il secondo, il terzo... ma anche di ritenere che "basterebbe partecipare".
Sciocchezze!
Immaginatevi le anime dannate che dicono: ma sì, che ci importa, abbiamo comunque partecipato. Loro che desidererebbero non essere mai nate.
Nel medioevo il gioco era metafora della vita; e la vita, cristianamente, è fatta per vincere e per conquistare il Paradiso.
Se non si taglia questo traguardo, a cosa serve la vita?

Nota di BastaBugie: la celebre frase di Pierre de Coubertin (1863-1937), il creatore dei Giochi Olimpici moderni secondo la quale l'importante non è vincere, ma partecipare va spiegata bene. Questa è una frase che, a differenza di ciò che solitamente si dice, suona come una sorta di tradimento dello sport. Certo, dipende anche da come la si interpreta. Se per sport si intende il fatto che nessuno si deve sentire escluso e che già partecipare è molto importante, una frase di questo tipo va anche bene. D'altronde la frase di de Coubertin, ripresa dal vescovo episcopaliano Ethelbert Talbot (1848-1928), prosegue così: la cosa essenziale non è la vittoria, ma la certezza di essersi battuti bene. Ma se a questa frase si dà un'interpretazione massimalista, quasi di svilimento della tensione agonistica, quasi come se l'agonismo fosse secondario, allora diviene di fatto un tradimento dell'essenza dello sport.
Per approfondire il fatto che l'uomo ha bisogno di vincere si può leggere il seguente articolo.

LO SPORT HA UN RUOLO INSOSTITUIBILE
È un'importante metafora della vita e richiama il senso profondo dell'esistere (con i problemi, le ansie, i desideri di vittoria e di realizzazione)
da I Tre Sentieri
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6005

DOSSIER "GIOCO DEL CALCIO"
I preziosi insegnamenti dello sport

Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!

Fonte: I Tre Sentieri, 13 dicembre 2021

6 - IL CRISTIANO NON PUO' FARE SCONTI SULLA VERITA'
Il titolo della raccolta fondi per la Bussola ''Crediamo perciò parliamo'' è tratto dalla 2° lettera ai Corinzi nella quale ogni cristiano è chiamato a perseverare nell'annuncio del Vangelo, nonostante le persecuzioni
Autore: Don Stefano Bimbi - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 10-12-2021

La seconda lettera di San Paolo ai Corinzi ci dice che l'Apostolo fu già due volte a Corinto prima delle stesura della lettera e si apprestava a una terza visita.
La lettera fu scritta a Filippi nell'anno 57 ed è ricca di comunicazione palpitante, con cambi di tono: dal dolce allo sferzante, dalla pacata esposizione dottrinale alla energica difesa della sua azione apostolica, dall'esortazione a non lasciarsi prendere dagli allettamenti del mondo pagano alla difesa della comunità dall'influsso degli eretici, dall'umile narrazione di sé al rendimento di grazie in Cristo a Dio. Tutta la comunicazione di San Paolo è mossa dalla carità, ma da una carità viva, profonda, che guarda alla forza di Cristo, ma anche alla dolcezza e mansuetudine di Lui.
L'atteggiamento dell'Apostolo, quando deve esporre la dottrina di Gesù, ricorda la necessità di farlo sempre con chiarezza e coraggio, con rispetto e venerazione, come depositari, eredi e servitori di un tesoro ricevuto da Dio, che deve essere trasmesso con assoluta fedeltà.
Per questo San Paolo si dimostra radicale nel seguire Cristo, radicale nel rinnegare se stesso, radicale nell'amare gli altri. Anche noi, siamo invitati a questa radicalità che è alla base del vero cristianesimo. Infatti oggi va di moda il cristiano tiepidino che non alza mai la voce, che sta in un angolo e che, se dice qualcosa con convinzione, questo qualcosa non è molto diverso da ciò che dice il Mondo con i suoi potenti mezzi di propaganda.

ABBIAMO QUESTO TESORO IN VASI DI CRETA
Al contrario la franchezza e sincerità degli apostoli è ribadita con forza all'inizio del capitolo 4 della seconda lettera ai Corinzi dove San Paolo afferma perentoriamente: "Non ci perdiamo d'animo". La consapevolezza di essere inviati da Dio "secondo la sua misericordia", e sostenuti dalla sua grazia, fa sì che gli apostoli non si abbattano nelle difficoltà, non ricorrendo a "dissimulazioni vergognose", per presentare un'immagine edulcorata di sé corrispondente a ciò che la gente si attende, ma che non corrisponde alla verità.
L'Apostolo ribadisce che il vero seguace di Cristo non ricorre mai ad "astuzie" per risultare più accettabile alle masse, né modifica ciò che deve dire "falsificando la parola di Dio", adattandola abilmente a giustificare i comportamenti propri e degli altri. Gli apostoli si comportano, al contrario, secondo la grandezza del loro ministero "annunciando apertamente la verità e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio".
Gli apostoli non cercano il loro prestigio annunciando le loro idee, ma quelle di Cristo ponendosi così come veri servitori degli uomini. Dice San Paolo: "Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore".
"Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta". Subito viene specificato che la forza degli apostoli viene da Dio, poiché il tesoro del loro ministero si trova "in vasi di creta". Tutto nella loro vita apostolica richiama alla loro fragilità di fronte alle prove che si abbattono sopra di loro, ma in tutto sono sostenuti dalla "straordinaria potenza di Dio". Il loro essere esposti sempre al pericolo, anzi "consegnati alla morte a causa di Gesù", manifesta la forza che viene da Dio. "In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi". Per chi segue davvero Cristo la persecuzione è la regola, non l'eccezione. Ma tutto quello che il cristiano subisce per aver seguito il suo Maestro e Signore verrà ricompensato nell'aldilà come è chiaro nella vita dei martiri.

NOI CREDIAMO E PERCIÒ PARLIAMO
"Animati da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo". La fede di San Paolo lo porta a perseverare nell'annuncio del Vangelo, nonostante tutte le tribolazioni che questo gli provoca. Non può essere altrimenti: il discepolo di Gesù è convinto che la sua fede costituisca la salvezza del mondo e non può fare a meno di diffondere la verità. Se crediamo in Gesù, parlare è un dovere. "Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne".
Ovviamente parlare per annunciare la verità non è solo un dovere, ma anche un piacere. Un diverso comportamento sarebbe indice di una fede tiepida e di mancanza di fiducia in Dio e vero amore per gli altri.
Come discepoli di Cristo non possiamo aver paura di nulla perché siamo "convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui". "Per questo non ci scoraggiamo" dice San Paolo e noi con lui. Fede in Gesù e paura sono in contrasto tra loro. Se c'è paura è perché non c'è la fede. Se c'è la fede, la paura scompare.
Concludiamo ricordando cosa scrisse San Paolo VI nella Evangelii nuntiandi al n. 78: "Da ogni evangelizzatore ci si attende che abbia il culto della verità, tanto più che la verità da lui approfondita e comunicata è la verità rivelata e quindi, più d'ogni altra, parte dalla verità primordiale, che è Dio stesso. Il predicatore del vangelo sarà dunque colui che, anche a prezzo della rinuncia personale e della sofferenza, ricerca sempre la verità che deve trasmettere agli altri. Egli non tradisce né dissimula mai la verità per piacere agli uomini, per stupire o sbalordire, né per originalità o per desiderio di mettersi in mostra. Egli non rifiuta la verità, non offusca la verità rivelata per pigrizia nel cercarla, per comodità o per paura. Non trascura di studiarla, ma la serve generosamente senza asservirla".

Nota di BastaBugie: ecco la lettera del direttore Riccardo Cascioli per la campagna per la raccolta fondi per La Nuova Bussola Quotidiana.
Cari amici, care amiche della Bussola,
iniziamo oggi, come ogni anno di questi tempi, la campagna per la raccolta fondi de La Nuova Bussola Quotidiana. Ormai lo sapete ogni campagna ha un titolo che nello stesso tempo rappresenta un giudizio e segna il nostro cammino.
 "Crediamo, perciò parliamo" è il titolo di questa campagna. È una affermazione di San Paolo che troviamo nella seconda lettera ai Corinti, al capitolo 4. Per una comprensione migliore di questa frase nel suo contesto biblico vi rimando all'articolo di don Stefano Bimbi [...] che spiega esaurientemente il perché di questa scelta.
Ad ogni modo, calato nella realtà attuale, ha anche un doppio significato: da una parte indica l'origine della nostra presenza tra i media - la fede è l'unica ragione del nostro lavoro -; dall'altra spiega la determinazione a parlare malgrado tutto ci spinga a tacere.
Vediamo tutti cosa sta accadendo nella nostra società e anche nella Chiesa, e anche noi stiamo subendo forti pressioni per tacere o rendere più accomodante la nostra posizione. Sono molti, fuori e dentro la Chiesa, che vorrebbero chiudere la bocca alla Bussola, che stanno cercando in molti modi di danneggiarci economicamente.
Per questo, oggi più che mai è importante il vostro sostegno perché La Nuova Bussola Quotidiana possa continuare a far sentire la sua voce, la vostra voce.
Come ben sapete, due volte l'anno proponiamo una campagna di raccolta fondi perché voi lettori siete l'unica forza, l'unico sostegno della Bussola. Non riceviamo fondi da istituzioni né civili né ecclesiastiche. Voi siete l'unica ricchezza della Bussola. La possibilità di pubblicare e diffondere un giudizio sulla realtà che nasce dalla fede dipende soltanto da voi che leggete in questo momento.
Potete aiutarci cliccando sui banner della campagna o sulla pagina sostienici dove troverete tutti i riferimenti per fare una donazione: carta di credito, paypal, bollettino postale, bonifico bancario o postale. È il vostro modo di dire "Crediamo, perciò parliamo".
Per fare la tua donazione alla Bussola, clicca qui!

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 10-12-2021

7 - IL SUICIDIO ASSISTITO ARRIVA IN PARLAMENTO, SARA' AFFOSSATO COME IL DDL ZAN?
Il testo vorrebbe introdurre in Italia il suicidio assistito, quando cioè il farmaco per uccidersi viene assunto da un individuo in modo autonomo (VIDEO: Eutanasia e suicidio assistito)
Fonte Provita & Famiglia, 13 dicembre 2021

Inizia oggi alla Camera dei Deputati la discussione generale sul testo della legge che vorrebbe introdurre in Italia il suicidio assistito, quando cioè il farmaco necessario a uccidersi viene assunto in modo autonomo da un individuo. Il testo, chiamato "Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita", vorrebbe rispondere a quanto previsto dalla Corte costituzionale con una sentenza del 2019 che stabiliva una serie di criteri che rendevano non punibile l'aiuto al suicidio.
I tempi potrebbero però essere molto lunghi - sia in caso di approvazione sia per un'eventuale (si spera) bocciatura del Testo Unico - siccome non c'è un accordo unanime sul testo all'interno della maggioranza.
La bozza originaria del testo in discussione alla Camera è nata dall'accorpamento di varie proposte presentate negli anni da diversi partiti politici. Lo scorso luglio la bozza era stata approvata dalle commissioni congiunte Giustizia e Affari sociali della Camera con i voti a favore di PD, M5S, LeU, Italia Viva, Azione e +Europa, e quelli contrari del centrodestra (Lega e Forza Italia) insieme a Fratelli d'Italia.
La proposta ricalca, come detto, una sentenza della Corte Costituzionale. Nel 2019, infatti, la Corte era intervenuta sulla morte di Dj Fabo, stabilendo che a determinate condizioni non è punibile una forma di eutanasia definita assistenza al suicidio, cioè quando una persona di fatto permette a un'altra di suicidarsi. Concretamente, la sentenza aveva stabilito che in Italia si può aiutare una persona a morire senza rischiare di finire in carcere se quella persona ha una patologia irreversibile, se la patologia irreversibile le provoca sofferenze fisiche o anche solamente psicologiche per lei intollerabili, se la persona è pienamente capace di decidere liberamente e consapevolmente, e se è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale.
Per quanto riguarda, invece, la discussione che inizia oggi e il successivo iter, molti analisti parlamentari ritengono che non si arriverà a votare la legge sul suicidio assistito prima di Natale e che quasi certamente il voto slitterà a fine gennaio o febbraio. In mezzo, infatti, ci sono scadenze importanti e imprescindibili per il Parlamento, come la Legge di Bilancio e, a gennaio, l'elezione del Presidente della Repubblica. Secondo certa stampa, inoltre - come riportato anche da Il Post e da Repubblica - il centrosinistra potrebbe avere i numeri favorevoli, però con uno scarto di circa 25 voti. Numeri che fanno ben sperare in un possibile dietro front. Durante l'iter, infatti, saranno previsti molti voti segreti e non è scontato che molti deputati potrebbero votare - si spera con un "no" - secondo coscienza e quindi bocciare una proposta mortifera ed eutanasica, proprio come fatto con il disegno di legge Zan.

Nota di BastaBugie: il seguente video di Pro Vita & Famiglia (durata: 4 minuti) dal titolo "Eutanasia e suicidio assistito: tutta la verità in 4 minuti" spiega che ogni 30 secondi nel mondo una persona si suicida. Mentre molti s'impegnano per prevenire questa tragedia, alcuni fanno invece pressione affinché lo stato agevoli il suicidio... Anche nelle situazioni più difficili c'è sempre un'altra possibilità: non va eliminato il sofferente, va amato standogli vicino per alleviargli la sofferenza.


https://www.youtube.com/watch?v=sigdIcl3Xwg

Fonte: Provita & Famiglia, 13 dicembre 2021

8 - OMELIA IV DOM. DI AVVENTO - ANNO C (Lc 1,39-45)
Benedetto il frutto del tuo grembo
Fonte Il settimanale di Padre Pio

La quarta domenica d'Avvento ci fa pregustare già il clima natalizio. Iniziamo dal Salmo che riporta una accorata preghiera rivolta a Dio, affinché Egli salvi il suo popolo. Il pio Israelita avvertiva che solo il Signore poteva liberare il suo popolo, liberarlo non solo dal nemico, ma soprattutto dal peccato che è la vera rovina della nostra anima e della nostra società. Il Salmista così implora: «Tu, pastore d'Israele, ascolta [...]. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. [...] guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato. [...] ci farai rivivere e noi invocheremo il tuo nome (Sal 79).
Solo Dio poteva salvare l'umanità. Per questo motivo Dio mandò il suo unico Figlio a riscattarci dal dominio del peccato. Gesù nella sua umanità, che ha preso venendo in questo mondo, ha pienamente obbedito alla Volontà dal Padre. Di questa pronta obbedienza parla la seconda lettura di oggi: «Entrando nel mondo, Cristo dice: ecco io vengo per fare la tua volontà» (Eb 10,9).
Per venire in questo mondo, il Figlio di Dio poteva scegliere tanti modi diversi. Fra tutti, Egli scelse di venire nel silenzio e nel nascondimento di una piccola borgata quasi dimenticata dalla maggior parte degli Israeliti. Egli nacque a Betlemme. Di questa scelta parla la prima lettura di oggi. Questo fatto ci ricorda ancora una volta quelle che sono le preferenze di Dio: Egli sceglie ciò che è umile per confondere i potenti. Michea così dice: «E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele» (5,1). La profezia poi continua con una frase misteriosa: «Le sue origini – ossia le origini del Messia – sono dall'antichità, dai giorni più remoti» (ivi). Cosa si deve intendere con queste parole? Con ciò si vede un riferimento alle origini eterne del Figlio di Dio, ovvero alla sua Divinità: Egli, eterno con il Padre e lo Spirito Santo, nella pienezza dei tempi, ha voluto assumere la nostra natura umana, è diventato uomo, pur continuando – ovviamente – a rimanere vero Dio.
La profezia di Michea parla anche della Madre da cui sarebbe nato il Messia. Egli, infatti, dice: «Perciò Dio li metterà in potere altrui, fino a quando partorirà colei che deve partorire» (Mic 5,2). In tutte le profezie riguardanti il Messia, e quindi anche in questa, non si parla mai del padre del Messia, ma solo della Madre. Questo particolare ci fa comprendere la nascita straordinaria, verginale, del Redentore. Egli è stato concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo della Vergine Maria.
Infine, la profezia parla della salvezza operata dal Messia. Già la frase di prima ci fa capire che la nascita di Gesù segna come l'inizio della nuova Era, quella della salvezza. Grazie a Gesù, noi non siamo più sotto il potere del maligno, ma abbiamo ricevuto la libertà dei figli di Dio. Egli, il Messia, salverà il suo popolo, lo «pascerà con la forza del Signore» (Mic 5,3) ed «Egli stesso sarà la pace» (Mic 5,4).
Al "Sì" di Gesù che ha obbedito prontamente alla Volontà del Padre, fa eco il "Sì" di Maria che si è definita la serva del Signore, sempre disponibile a compiere la Volontà di Dio.
Il brano del Vangelo di oggi riporta la commovente scena della Visitazione. La Vergine Maria aveva da poco ricevuto l'annuncio dell'angelo Gabriele e aveva concepito per opera dello Spirito Santo il Figlio di Dio nel suo grembo verginale. Subito dopo «si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39) da Elisabetta. Per quale motivo? Certamente per aiutare l'anziana parente che stava attendendo un bambino, ma soprattutto per portare il Signore in quella casa. È molto bello sottolineare che la Madonna si recò in fretta da Elisabetta: la carità non ammette lentezza e pigrizia. Appena Maria varcò la porta di quella casa, il Signore compì delle meraviglie di grazia: nel grembo di Elisabetta, il bambino, ovvero Giovanni Battista, sussultò di gioia (cf Lc 1,41) e fu santificato, come interpretano i Santi Padri; ed Elisabetta «fu colmata di Spirito Santo» (ivi) e iniziò a profetizzare.
Questa è la grande missione della Madonna: portare Gesù alle anime. E, con Gesù, Ella vi porta la grazia di Dio. Se nel nostro cuore ci sarà sempre la devozione alla Madonna, se sulle nostre labbra fiorirà sempre la preghiera dell'"Ave Maria", allora il Signore compirà delle meraviglie di grazia anche nella nostra vita.
Volendo ora terminare con un proposito pratico di miglioramento, nell'immediata preparazione al Natale, propongo due cose: la prima di essere solleciti anche noi, come la Madonna, nel compiere il bene, senza pigrizia; la seconda di recitare assiduamente il Rosario, per far entrare la Vergine anche nella nostra casa.

Nota di BastaBugie: brevi spunti per l'omelia delle Messe feriali si possono leggere ogni giorno nella rubrica "Schegge di Vangelo" pubblicata sul sito de La Bussola Quotidiana. Ecco il link:
http://lanuovabq.it/it/schegge-di-vangelo

Fonte: Il settimanale di Padre Pio

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