BastaBugie n�757 del 23 febbraio 2022

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1 IN CANADA LA POLIZIA USA LA FORZA CONTRO LA PROTESTA PACIFICA DEI CAMIONISTI
Il presidente Trudeau instaura il totalitarismo: camion sequestrati, multe e ritiro delle licenze, 170 persone arrestate, conti correnti bloccati e perfino la minaccia di togliere i figli ai manifestanti
Autore: Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 QUINDICI ANNI E UN MILIONE DI FOLLOWER SU TIKTOK: SUO PADRE UCCIDE UN FAN CHE SI ERA PRESENTATO ARMATO A CASA SUA
Ava Majury è la gallina dalle uova d'oro per i genitori che le consentono di inviare foto in cambio di denaro a uno stalker finché questi, da lei respinto, si presenta a casa sua imbracciando un fucile
Autore: Caterina Giojelli - Fonte: Tempi
3 L'EROISMO DEI SACERDOTI DI IERI E DI OGGI
Un giovane che rinuncia ad avere una sua famiglia e una carriera professionale per amore di Cristo e per servire gli altri fa una scelta eroica, nonostante sia irriso e perfino disprezzato
Autore: Antonio Socci - Fonte: Libero
4 DOPO I LOCKDOWN, LA DAD E LE MASCHERINE ECCO IL BONUS PSICOLOGO, TRIONFO DELLO STATALISMO
Il governo italiano si è posto l'obiettivo di provocare sofferenza psichica ai cittadini grazie alle restrizioni (con la scusa del covid), ma poi paga loro lo psicologo con un voucher di 600 euro
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 UN PEDOFILO TRANSESSUALE SCONTERA' LA PENA NEL CARCERE MINORILE: VI SEMBRA NORMALE?
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): Netflix celebra l'utero in affitto, adolescenti raccolgono fondi online per pagarsi il cambio di sesso, i cioccolatini M&M's si colorano di gender fluid
Autore: Luca Volontè - Fonte: Provita & Famiglia
6 DI FRONTE AI PROBLEMI VERI GRETA THUNBERG FINISCE NEL DIMENTICATOIO
Intanto in Italia il parlamento modifica all'improvviso la costituzione in chiave ambientalista con effetti devastanti sui cittadini, in termini di nuove restrizioni alle libertà personali ed economiche
Autore: Leone Grotti - Fonte: Tempi
7 LIBRI DA DIVORARE E REGALARE NEL 2022
I migliori volumi usciti nell'ultimo anno: Vaccinazioni, L'idolatria dei vaccini, Le armi del nemico, La mano di dio, Fuggita da satana, Originali o fotocopie? (VIDEO: Carlo Acutis)
Fonte: Redazione di BastaBugie
8 OMELIA VIII DOM. T. ORDINARIO - ANNO C (Lc 6,39-45)
Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto
Autore: Giacomo Biffi - Fonte: Stilli come rugiada il mio dire
9 OMELIA MERCOLEDI' DELLE CENERI - ANNO C (Mt 6, 1-6.16-18)
Ritornate a me con tutto il cuore
Fonte: Il settimanale di Padre Pio

1 - IN CANADA LA POLIZIA USA LA FORZA CONTRO LA PROTESTA PACIFICA DEI CAMIONISTI
Il presidente Trudeau instaura il totalitarismo: camion sequestrati, multe e ritiro delle licenze, 170 persone arrestate, conti correnti bloccati e perfino la minaccia di togliere i figli ai manifestanti
Autore: Stefano Magni - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 21-02-2022

Scene di guerriglia urbana, ad Ottawa, capitale del Canada, per tutto il fine settimana: venerdì la polizia ha iniziato a sgomberare con la forza la protesta del Freedom Convoy, i camionisti contro l'obbligo vaccinale. Domenica mattina, la situazione era stata riportata "sotto controllo" con l'evacuazione della collina del parlamento e delle vie del centro. La polizia ha posto fine alla protesta, su ordine del governo. Il metodo e le giustificazioni non sono affatto normali.
Prima di tutto, il premier Justin Trudeau ha invocato lo stato d'emergenza per una protesta che non era violenta, non costituiva una minaccia per il governo, né per la sovranità del Canada: non era né un golpe, né una rivoluzione. Ma è stata trattata come se lo fosse, solo sulla base delle idee che erano alla base della protesta. I camionisti invocavano la libertà di scegliere se vaccinarsi o meno, Trudeau li ha definiti "anti-scientifici" (solo per cominciare, poi ha aggiunto una serie di condanne) ed ha rifiutato ogni forma di dialogo. La libertà di cura, inclusa la libertà di scelta sul vaccino, è un diritto costituzionale, ma il governo ha deciso che in situazione di emergenza va reinterpretato in senso molto più restrittivo. Però, al tempo stesso, ha trattato i manifestanti come se fossero una minaccia al Canada e alle sue istituzioni democratiche.

MINACCIA DI TOGLIERE I FIGLI
La polizia si è mossa come se avesse a che fare con una protesta violenta, anche se i camionisti erano disarmati (le uniche "armi" finora sequestrate sono fumogeni e corpetti anti-proiettile) e in tre settimane di manifestazioni non hanno mai attaccato le forze dell'ordine. Le foto mostrano poliziotti a cavallo che travolgono i manifestanti, largo uso di sfollagente da parte di agenti in tenuta anti-sommossa e lancio di lacrimogeni. I camionisti e i loro sostenitori formavano catene umane, cantando l'inno canadese e la polizia li attaccava, lanciando continuamente tweet in cui si affermava che l'atteggiamento dei manifestanti fosse "aggressivo". In una curiosa inversione delle parti, i camionisti chiamavano la polizia, quando i poliziotti li attaccavano o rimuovevano i loro camion e la centrale di polizia ha diramato un avvertimento in cui intimava di smettere di fare chiamate. Giovedì erano già stati arrestati i leader della protesta, fra venerdì e sabato altre 170 persone sono finite dietro le sbarre.
La reazione delle forze dell'ordine ha colpito le proprietà. Sulla base dello stato emergenziale, il ministero delle Finanze ha congelato 76 conti correnti per un totale di 3,2 milioni di dollari canadesi. Le autorità hanno avvertito che gli animali domestici, che i camionisti si erano portati con sé, sarebbero finiti tutti in canile per otto giorni e poi dichiarati "randagi" e messi in adozione.
Le autorità hanno anche deprecato la presenza di figli minorenni. Ovviamente non hanno minacciato di mandarli in un canile, ma hanno allertato i servizi sociali che, in caso di arresto dei genitori, sarebbero stati inviati in case rifugio, in attesa di contattare altri parenti.

DUE PESI E DUE MISURE
Tutto questo è stato ordinato da un governo che ha sempre, costantemente, appoggiato la libertà di manifestare, sia in patria che all'estero. Il governo Trudeau ha tollerato i blocchi causati dalle proteste delle popolazioni indigene contro i nuovi oleodotti. All'estero ha sostenuto apertamente la causa di Black Lives Matter negli Stati Uniti. E nel dicembre del 2020 aveva anche accusato il governo indiano di aver avuto il polso troppo duro contro gli agricoltori, sostenendo la loro piena libertà di manifestare pacificamente.
Quel che ha reso possibile una simile incoerenza è sicuramente il Covid. La pandemia ha travolto ogni regola della politica normale, permettendo di giustificare quel che fino all'anno prima era ingiustificabile. Ma è solo uno degli elementi, perché di fatto stiamo assistendo all'applicazione di un'ideologia di sinistra antirazzista sempre più autoritaria. Anche le proteste di Black Lives Matter violavano, in teoria, le regole del distanziamento sociale. Ma erano tollerate perché la questione razziale è ormai considerata "prodromo" del contagio, sulla base di teorie che mischiano disinvoltamente scienze sociali e medicina. Nell'editoriale del Washington Post sulla fine della protesta dei camionisti in Canada, invece, si legge a chiare lettere che l'idea dei diritti di libertà sia "strettamente interconnessa alla bianchitudine". E quindi "Credere che una persona abbia diritto alla libertà è una componente fondamentale della supremazia bianca". Ciò che rappresenta il lascito migliore della società cristiana occidentale, dunque, è ormai passibile dell'accusa di razzismo. E di fronte al razzismo, nella migliore delle ipotesi, ci sono i manganelli e le cariche dei poliziotti a cavallo.

Nota di BastaBugie: per leggere il precedente articolo da noi pubblicato clicca sul seguente link.

IN CANADA 50.000 CAMION GUIDANO LA RIVOLTA MONDIALE CONTRO LE RESTRIZIONI COVID
La gente comune sta con i camionisti supportando con viveri e carburanti chi sta combattendo anche per loro: sono stati raccolti 10 milioni di dollari, ma il governo li blocca e schiera l'esercito (VIDEO: Freedom Convoy)
di Stefano Magni
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6902

Per approfondire ulteriormente si possono vedere i video (durata: 1 ora circa ciascuno) dal titolo "Trudeau si scontra con 50.000 camion" nei quali il giornalista professionista Roberto Mazzoni spiega dalla Florida la situazione americana, anche facendo vedere la situazione reale che non traspare nei media mainstream.
Per vedere gli interessanti video basta andare ai link sottostanti e iscriversi al canale in maniera gratuita. Ne vale davvero la pena. Noi di BastaBugie ve lo consigliamo.
FREEDOM CONVOY - 1° PARTE (6 febbraio) clicca qui!
FREEDOM CONVOY - 2° PARTE (8 febbraio) clicca qui!
FREEDOM CONVOY - 3° PARTE (11 febbraio) clicca qui!
TRUDEAU GETTA LA MASCHERA - 1° PARTE (16 febbraio) clicca qui!
TRUDEAU GETTA LA MASCHERA - 2° PARTE (18 febbraio) clicca qui!

DOSSIER "CORONAVIRUS"
Sì alla prudenza, no al panico

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DOSSIER "IL CANADA DI TRUDEAU"
Dittatura sanitaria, gender, eutanasia, ecc.

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Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 21-02-2022

2 - QUINDICI ANNI E UN MILIONE DI FOLLOWER SU TIKTOK: SUO PADRE UCCIDE UN FAN CHE SI ERA PRESENTATO ARMATO A CASA SUA
Ava Majury è la gallina dalle uova d'oro per i genitori che le consentono di inviare foto in cambio di denaro a uno stalker finché questi, da lei respinto, si presenta a casa sua imbracciando un fucile
Autore: Caterina Giojelli - Fonte: Tempi, 20 febbraio 2022

Quindicenne, star del social network TikTok da quando ne aveva 13, oltre un milione di follower durante il lockdown, gallinella dalle uova d'oro per brand e aziende e orgoglio di mamma e papà che le consentono di inviare foto in cambio di denaro a uno stalker finché questi respinto si presenta a casa sua imbracciando un fucile. E che succede? Il papà della ragazzina, ex ufficiale di polizia, lo ammazza con la sua pistola, lei lascia la scuola, la sua squadra di calcio, inizia a partecipare a eventi, viene contattata da produttori di reality e da gente di Hollywood, diventa ancora più popolare, ancora più tiktoker, il suo account diventa un impero, migliaia di dollari guadagnati in accordi di sponsorizzazione ogni giorno.
È felice, quando pensa alla sparatoria si ricorda della gioia che le dà ogni mattina contare le visualizzazioni dei video postati prima di dormire, e che ogni giorno, come dice papà, le sembra «sempre Natale». Anche i genitori sono felici, «non potevamo lasciare che individui malati le facessero abbandonare i social. Anzi, ora può portare la sua esperienza».

LA STELLINA DI TIKTOK E L'UTENTE ERICJUSTIN111
Questa è la storia di Ava Majury, di soli 15 anni, una storia raccontata dal New York Times che inizia con una ragazzina trasferita dal New Jersey alla Florida che sincronizza labbra e corpo a ritmo di musica in quell'interregno social frequentato da 49 milioni di utenti giornalieri negli Stati Uniti sotto i 14 anni, e che non finisce con un «cowboy da tastiera» morto sull'asfalto della realtà. Perché dopo la sparatoria, Ava non dice addio a TikTok ma dice addio alla scuola, un luogo pericoloso, e si trasferisce definitivamente sugli account social (che sono diventati tre), a bordo di voli, a firmare contratti con gli sponsor e a produrre sempre più video, perché la sua vita è questa: postare un sorriso ai suoi follower, sostenuta da mamma e papà.
Ava ha solo 13 anni quando scarica TikTok e carica il suo primo video, mimando un balletto su un account col messaggio "Hey, I love you!!". Un anno dopo, in pieno lockdown e pandemia, è seguita da un milione di follower, tre su quattro sono maschi. Uno di questi, il 18enne EricJustin111, è onnipresente nei suoi commenti, le manda messaggi anche su Snapchat, Instagram e lei risponde come da prassi con «i miei fan, cose come "Ehi, come è andata la giornata?». Smette di rispondere solo quando scopre che i suoi amici vecchi e nuovi in cambio di denaro avevano venduto a questo Justin le sue foto e il suo numero di cellulare, perfino l'accesso da un account di un compagno di classe in cambio dei compiti di matematica.

I SELFIE INVIATI COL CONSENSO DEI GENITORI, LA SPARATORIA
Poi un giorno «i genitori di Ava le hanno permesso di vendere al signor Justin un paio di selfie che aveva già pubblicato su Snapchat», scrive il Nyt, «Non stavo inviando nulla del mio corpo», spiega al giornale Ava. «Erano solo foto del mio viso», «il mio bel sorriso», per circa 300 dollari. Quando Justin chiede di più, foto di piedi, fondoschiena, Ava lo blocca. Lui le invia altro denaro in diverse tranche supplicandola di sbloccarla, finché le scrive «è tutto quello che ho, sono rimasto al verde». Il padre interviene, scrive al ragazzo che Ava è minorenne e di smetterla. La famiglia mostra al Nyt i messaggi spediti da Justin ai compagni di classe della ragazza che minacciano di aggredirla, «sfondare la porta con un fucile». Nessuno ci dà peso, i genitori della ragazza risalgono all'identità del ragazzo e la rassicurano: Justin vive a centinaia di miglia di distanza, è solo «un cowboy da tastiera».
Poi, la sera del 10 luglio 2020, il "cowboy" armato di fucile spara un colpo alla porta dei Majury. E qui la sequenza degli eventi è da film: il padre della ragazza lo insegue, cade, si ferisce a un ginocchio, il ragazzo prova a sparargli ma il fucile s'inceppa, scappa; l'uomo torna in casa, prende la sua pistola, si mette a guardia della porta d'ingresso in attesa della polizia, il ragazzo torna, l'uomo gli intima di abbassare l'arma, il ragazzo punta il fucile, l'uomo spara, il ragazzo cade a terra. Nel suo cellulare - quello di un insospettabile bravo studente, originario dell'India e figlio di separati, di più non si saprà nulla - verranno trovate migliaia di foto di Ava e centinaia di suoi video. «È tutta colpa tua», è l'unica cosa che riesce a dirle il fratello maggiore.

AVA DICE ADDIO ALLA SCUOLA, NON AI SOCIAL
Dopo la sparatoria, Ava è stata invitata a partecipare a eventi sul red carpet di Los Angeles insieme ad altre influencer adolescenti. Avvocati dello spettacolo ed esperti di pubbliche relazioni aiutano i Majury ad avviare una impresa per proteggere i guadagni della ragazza. Questo non la preserva dal ricevere una offerta da mille dollari in cambio del suo numero di telefono da un uomo che si scoprirà essere un molestatore sessuale. Ava non si fida nemmeno dei suoi compagni di classe che in qualche modo erano al corrente dei piani di Justin e si ritira da scuola. Uno, in particolare, sembra seguirla e i genitori lo denunciano. L'avvocato della famiglia, che si è trasferita su esplicita richiesta dei vicini, sta lavorando a una ingiunzione per proteggerla dallo stalking.
A volte Ava si addormenta e ricordando la sparatoria pensa di finirla coi social, poi al mattino, appena svegli, ricorda gli enormi vantaggi. Non solo i soldi, ma quello che può portare alle persone che raggiunge, «perché dovremmo permettere a "individui malati" di fermarla?», chiede la madre. Quando postava video e contava visualizzazioni il giorno dopo era «come Natale tutti i giorni», dice il padre che al Nyt ha ricordato i «dolci momenti» in cui gli è capitato di comparire nei suoi TikTok. «Dovevamo solo permetterle di prendere le sue decisioni e sostenerla». Sostenerla a 15 anni, con una sparatoria alle spalle, la fuga dalla scuola, tre canali social e una storia che per fatti, dinamiche, protagonisti, armi, omertà dei pari sembra scritta dagli autori di un teen drama sugli adolescenti americani per Netflix. Eppure è reale e per questo ancora più agghiacciante.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 2 minuti) si può vedere una intervista in inglese a Ava Majury dopo i fatti narrati nel precedente articolo.


https://www.youtube.com/watch?v=MNxBRFACadM

Fonte: Tempi, 20 febbraio 2022

3 - L'EROISMO DEI SACERDOTI DI IERI E DI OGGI
Un giovane che rinuncia ad avere una sua famiglia e una carriera professionale per amore di Cristo e per servire gli altri fa una scelta eroica, nonostante sia irriso e perfino disprezzato
Autore: Antonio Socci - Fonte: Libero, 20 febbraio 2022

Il sacerdozio cattolico è sotto attacco: per gli scandali e certe campagne mediatiche, ma anche per le pressioni del Sinodo tedesco e per la crisi delle vocazioni. [...]
Fra l'altro è il centenario della nascita di un grande sacerdote, don Luigi Giussani, che proprio negli anni rivoluzionari del '68, in cui la Chiesa sembrava alla fine, ha fatto innamorare di Gesù migliaia di giovani, sottraendoli all'inganno delle ideologie e incidendo sulla storia del nostro Paese e nella storia della Chiesa. [...]
Ci siamo abituati alla presenza dei preti, sappiamo che a loro tutti possono ricorrere per trovare misericordia, ascolto e aiuto. Ma anche per trovare ragioni di vita, sapienza e luce. Lo diamo per scontato, senza nessuna gratitudine. Come se fosse normale che ci sia chi rinuncia alla propria vita per gli altri.

EROISMO SCONOSCIUTO, EPPURE STRAORDINARIO
A volte il loro è un eroismo che resta sconosciuto, perfino quando è straordinario. Chi ricorda, per esempio, don Giuseppe Diana?
Tutti conoscono Roberto Saviano per il suo "Gomorra". Ma pochi hanno compreso che il vero eroe di quel libro è un sacerdote cattolico: don Giuseppe Diana. Perfino il titolo viene da lui, come ha raccontato lo scrittore: "Don Giuseppe Diana in un'omelia disse: 'non rendiamo questa terra la Gomorra del Paese'. Avevo sedici anni. Il sacerdote fu ucciso dai Casalesi, io fui ispirato per scrivere il libro".
Don Diana non era un politico o uno scrittore o un personaggio pubblico, non cercava notorietà personale. Era semplicemente un sacerdote cattolico che cercava di amare il suo popolo come lo amava Gesù e si comportava da sacerdote: per questo fu ucciso nel 1994. Giovanni Paolo II ne parlò all'Angelus con parole toccanti.
Così per il palermitano don Pino Puglisi, riconosciuto beato e martire dalla Chiesa. [...]
Per tanti sacerdoti l'eroismo è la dimensione della vita, ma ci sono tanti eroismi. Spesso silenziosi e invisibili o non riconosciuti. La dedizione alla propria missione, che induce a rinunciare a tutto per amore di Cristo e dei fratelli, è eroismo anche quando non c'è il martirio.
Ma in fondo oggi è eroica la stessa scelta del sacerdozio. Un giovane, in genere laureato, che rinuncia ad avere una sua famiglia, una carriera professionale, una propria vita, per servire gli altri, per servire una comunità, per amore di Cristo, fa una scelta eroica.
Ancora di più oggi che il prete non è - come nel passato - una figura socialmente rispettata, ma spesso è una categoria irrisa. Perfino disprezzata.

LA SUSCETTIBILITÀ UNIVERSALE
Eppure viviamo nel tempo della suscettibilità universale. "Basta un niente: una canzone di cinquant'anni fa, un film ambientato a metà dell'Ottocento, una battuta di oggi - eccola che arriva, l'indignazione di giornata, passatempo mondiale, monopolizzatrice delle conversazioni e degli umori".
Guia Soncini, nel suo libro "L'era della suscettibilità" fotografa bene il momento attuale, in cui domina per tutti il diritto di offendersi e il dovere di indignarsi. Basta sbagliare anche solo un pronome e si finisce alla gogna. "Nessun misgendering (chiamare qualcuno con pronomi che non sono quelli che si è scelto) resterà impunito", scrive sarcasticamente l'autrice parlando dell'ideologia woke.
Ma c'è almeno una categoria umana che sembra si possa bersagliare liberamente, quantomeno con l'ironia e le malignità, senza che nessuno si indigni e senza che neppure i bersagliati si difendano: i preti.
Non lo si nota perché nessuno se ne lamenta, sebbene per loro sia doloroso: nella Chiesa non è praticato il vittimismo (non lo si pratica nemmeno per i tanti casi di persecuzione e martirio - documentati nel mondo - che fanno dei cristiani probabilmente il gruppo umano più perseguitato). Specialità della casa, casomai, è il "mea culpa" non il vittimismo.
Ma chi osserva con attenzione i media e la rete se ne rende conto. In genere (e da tempo) i cattolici e la Chiesa, nel loro insieme, sono bersaglio di irrisione o di "provocazioni culturali", che naturalmente non si fanno nei confronti di altre religioni.
Ma in particolare per la categoria dei preti ultimamente prevale una certa durezza e un'ingiusta generalizzazione per gli scandali relativi alla pedofilia. Come se questa terribile piaga riguardasse in modo specifico i sacerdoti cattolici. [...]
Al di là della cronaca allora bisognerebbe comprendere cos'è il sacerdozio nella vita degli uomini e nella storia del mondo.
Giorni fa mi trovavo nella basilica inferiore di San Francesco ad Assisi. Era deserta. Guardavo gli stupendi capolavori dipinti sulle pareti e d'improvviso mi accorsi che qualcuno c'era: una luce accesa in un confessionale e un frate in attesa.
Ecco la Chiesa: è il "Padre misericordioso" della parabola evangelica che sta sulla soglia e freme in attesa di poter perdonare il figlio perduto, qualunque cosa abbia fatto. Un immenso abbraccio di tutte le miserie umane. E' un mare di misericordia per tutti.
Lì vicino è esposto il saio di frate Francesco. Da mendicante. Francesco era diacono (il primo grado del sacramento dell'ordine) e baciava le mani di qualunque prete, per quanto sgangherato, perché quelle mani - diceva - consacrano il Corpo e sangue di Cristo. Poveri uomini che salvano il mondo.
Del resto portava il saio francescano anche il primo sacerdote stigmatizzato come lui, un grande santo del Novecento: padre Pio da Pietrelcina.

Nota di BastaBugie: per approfondire il tema dei sacerdoti accusati ingiustamente (e spesso poi risultati innocenti) si possono leggere gli articoli del nostro dossier "Sacerdoti alla gogna" cliccando nel seguente link.
https://www.bastabugie.it/it/dossier.php?id=21

Fonte: Libero, 20 febbraio 2022

4 - DOPO I LOCKDOWN, LA DAD E LE MASCHERINE ECCO IL BONUS PSICOLOGO, TRIONFO DELLO STATALISMO
Il governo italiano si è posto l'obiettivo di provocare sofferenza psichica ai cittadini grazie alle restrizioni (con la scusa del covid), ma poi paga loro lo psicologo con un voucher di 600 euro
Autore: Roberto Marchesini - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 18-02-2022

Arriva il «bonus psicologo», proposto per la prima volta l'anno scorso dalla senatrice PD Caterina Biti e approvato all'unanimità da tutte le forze politiche. Il provvedimento è stato approvato lo scorso 16 febbraio con il decreto «milleproroghe» (il famoso «assalto alla diligenza») e salutato con entusiasmo generale. Lo stanziamento totale dovrebbe ammontare a 20 milioni di euro; metà andrà al potenziamento dei servizi pubblici; l'altra metà sarà a disposizione dei cittadini sotto forma di voucher, probabilmente dell'ammontare di 600 euro; per richiederlo, sarà sufficiente la prescrizione del medico di base. Una buona notizia? Forse; ma non mancano le criticità.

QUATTRO PROBLEMI
Innanzitutto, la spinta propulsiva del provvedimento è arrivata dalle nefaste conseguenze delle misure di contenimento del Covid (Didattica A Distanza, Lock-down e smart-working); ricordiamo che la Nuova Bussola è stata tra i primi e pochi media ad occuparsi di questo problema. Ora, considerato che queste misure hanno avuto un impatto perlomeno dubbio sull'epidemia, ma ne hanno avuto uno certo e pesante sulla salute psicologica degli italiani, non sarebbe meglio abolirle? Prevenire non è meglio che curare? Cosa si può pensare di un governo che da una parte si pone l'obiettivo di causare sofferenza psichica agli italiani e dall'altra si propone di curarli?
Secondariamente, il fatto che la terapia di un paziente sia pagata da terzi (in questo caso lo stato italiano), dovrebbe far storcere il naso agli psicologi clinici. Già Freud aveva capito che, se il paziente non paga il proprio trattamento, non ne trae un gran beneficio; detto altrimenti, il trattamento psicologico beneficia chi paga. Esiste un tariffario che indica, per i diversi trattamenti, un intervallo abbastanza elastico, in modo che paziente e terapeuta possano trovare un accordo economico che soddisfi entrambi. Però è necessario non che lo psicologo sia pagato; ma che il paziente paghi il proprio trattamento.
In terzo luogo colpisce che il voucher ammonti a 500 o 600 euro. D'accordo, si tratta solo di un aiuto, ma c'è già chi si affretta a tradurre questa cifra in un numero definito di sedute: «Una visita da uno specialista, in media, ha un costo di 50 euro, per cui si stima che i 600 euro saranno sufficienti per un ciclo di 12 sedute»; «Il contributo per il 2022 sarà da 500 euro - questa la cifra ipotizzata - che si tradurrebbero in un pacchetto di 6-10 sedute da uno specialista». Che c'è di strano? È presto detto. Negli Stati Uniti le assicurazioni sanitarie pagano le sedute a patto che il numero degli incontri sia stabilito in anticipo (8-10) e che il trattamento sia statisticamente il più efficace per quella diagnosi. Questo significa che non è il paziente a scegliere il tipo di trattamento (insieme al terapeuta), bensì l'assicurazione; e che non è la gravità della situazione o la velocità del cambiamento a stabilirne la durata. Anche in ambito psicoterapeutico, quindi, come è accaduto per la medicina, la cura «in scienza e coscienza» viene sostituita da un protocollo (tachipirina e vigile attesa, per capirci). Se ci si attiene al protocollo, indipendentemente dall'esito del trattamento, si evitano i guai; altrimenti...
Quarto: si sta realizzando quello che è stato a lungo il sogno dell'ordine e di altri enti che regolano la professione di psicologo. Facciamo un passo indietro. Anni fa esistevano solo due facoltà (in origine, corsi di laurea) in psicologia: a Roma e a Padova. Poi si aggiunse Torino. Oggi, solo a Milano, sono una decina. Il motivo è semplice: l'autonomia delle università; anche economica. Il che vuol dire che ogni università cerca di aprire facoltà che garantiscano un elevato numero di immatricolazioni, in modo da avere più rette e quindi più denaro; e la facoltà di psicologia porta una marea di immatricolazioni. Poi, tutte queste matricole si laureano e ottengono l'abilitazione all'esercizio della professione di psicologo.
Cosa accade se c'è un aumento forsennato di professionisti? Che i prezzi (e la qualità) si abbassano. È quello che accade agli psicologi: molti di loro non lavorano, o accettano di essere sottopagati pur di lavorare. E qui intervengono gli ordini regionali e nazionale, l'ente assicurativo, il fondo pensionistico professionali: perché psicologi che non lavorano non pagano; e perché i professionisti si aspettano che l'ordine faccia qualcosa per risolvere il problema. L'ordine professionale è come un piccolo parlamento: ci si accede per elezione. E viene eletto chi risolve (o propone soluzioni per) i problemi.

FAR CAMBIARE IDEA AD UN NAZISTA... O A UN CATTOLICO
Da qualche anno, questo problema (importante e molto sentito) è stato affrontato in due modi:
a) lotta alle professioni «concorrenti» più deboli, come i counsellor (non i medici...);
b) tentativi di introdurre la figura dello psicologo pubblico e gratuito (come il medico, per intenderci).
La seconda soluzione, quindi, consiste nel risolvere il problema della scarsa occupazione degli psicologi scaricandolo sul sistema sanitario pubblico. Ci si prova da diversi anni con lo «psicologo di base» ed ecco finalmente, grazie all'epidemia di Covid, il bonus psicologo.
Personalmente, non credo che questa (come l'altra) soluzione sia adeguata. Ci sono molti psicologi, ma è elevato anche il bisogno di assistenza psicologica. Perché domanda e offerta non si incontrano? Perché molte persone hanno, nei confronti degli psicologi, una (non ingiustificata) diffidenza. Lo psicologo è percepito come un militante ultra-progressista, un agente del processo rivoluzionario, della dissoluzione della morale tradizionale. Il problema è che questo pregiudizio è fondato. So che non è elegante, ma per un approfondimento rimando al mio Le vie della psicologia (Sugarco 2020).
Purtroppo, anziché frenare questa tendenza, cercando di recuperare la fiducia delle persone, le varie associazioni psicologiche premono ancora di più sull'acceleratore. Faccio un esempio.
Recentemente è stato proposto di revisionare il Codice deontologico degli psicologi. L'obiettivo era quello di aggiungere qualche schwa, la «e» rovesciata che indica la neutralità di genere. Bene, una associazione di psicologi ha proposto di modificare l'articolo 4 che impone allo psicologo di rispettare opinioni, valori e credenze del paziente. In questo modo: «occorre guidare le persone verso opinioni e credenze più congrue, consapevoli ed efficaci. Non è vietato far cambiare idea ad un nazista». O a un cattolico, per dire.
Meno ideologia, più rispetto per i pazienti e, magari, un modello antropologico più vero, probabilmente aiuterebbero i giovani psicologi più del solito intervento statalista.

DOSSIER "CORONAVIRUS"
Sì alla prudenza, no al panico

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Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 18-02-2022

5 - UN PEDOFILO TRANSESSUALE SCONTERA' LA PENA NEL CARCERE MINORILE: VI SEMBRA NORMALE?
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): Netflix celebra l'utero in affitto, adolescenti raccolgono fondi online per pagarsi il cambio di sesso, i cioccolatini M&M's si colorano di gender fluid
Autore: Luca Volontè - Fonte: Provita & Famiglia, 2 febbraio 2022

Un uomo transgender di 26 anni che ha aggredito sessualmente una ragazza sconterà la sua pena in un centro di detenzione minorile perché non aveva ancora 18 anni al momento del reato. Questa la scioccante decisione presa da un giudice della California nei giorni scorsi: un adulto maschio vestito da donna in un carcere minorile.
Hannah Tubbs aveva 17 anni quando ha aggredito una bambina di 10 anni nel bagno di un fast-food vicino a Los Angeles. I fatti risalgono al 2014, ma è stato accusato solo l'anno scorso. Il giudice Mario Barrera ha ritenuto di non avere altra scelta che condannarlo a due anni di carcere, ma in una struttura giovanile, incurante delle violenze che un adulto maschio ventiseienne, per di più pedofilo, possa ora compiere tra detenuti minori di età.
Secondo il Los Angeles Times, il procuratore distrettuale della California Gascon era anche preoccupato per il destino di Hannah Tubbs in una prigione tradizionale come 'donna transgender'. Il giudice ha dunque basato la sua decisione sull'età dell'imputato al momento del crimine, ma soprattutto - cosa che ci sembra assurda - sulla sua identità di genere.

Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.

NETFLIX CELEBRA L'UTERO IN AFFITTO
L'ondata mediatica in salsa arcobaleno sembra davvero inarrestabile. E lo è stata anche durante la scorsa settimana, sulla Rai, nel pieno delle pubblicità trasmesse nel corso del Festival di Sanremo.
Lo scorso 3 febbraio, infatti, poco prima della mezzanotte, sul primo canale della tv pubblica di Stato è andato in onda il trailer di un film targato Netflix, dal titolo "Il Filo Invisibile'. La pellicola, di Marco Puccioni e Luca De Bei, ha come protagonisti una coppia di uomini che hanno avuto un bambino grazie al ricorso all'utero in affitto e, come viene dichiaratamente espresso anche nello stesso trailer, il film fa passare un messaggio "positivo' nel far uso di questa abominevole pratica.
Una storia, dunque, che vorrebbe normalizzare una pratica moralmente, e in Italia legalmente, illecita. La nascita del protagonista - che è anche colui che racconta la storia - viene affrontata infatti come un "dettaglio' totalmente positivo, senza risvolti morali dubbi, mentre il resto del film si concentra sulla crisi di coppia dei "genitori' del ragazzo e sulla sua scoperta dell'amore.
Ma c'è un altro aspetto, ancor più grave e pericoloso: il fatto che la vicenda sia narrata proprio dal ragazzo, "figlio' dei due uomini, come se egli fosse un "dono' per i due uomini e non la vittima di una pratica barbara che sfrutta le donne e il loro corpo. Si mette dunque negli occhi e nella bocca di un ragazzino un vero e proprio spot pro utero in affitto e pro adozioni per le coppie formate da due persone dello stesso sesso.
Insomma, ancora una volta l'ideologia Lgbt viene presentata come una realtà ormai consolidata, legittima e capace di sdoganare anche ciò che è un reato.
(Manuela Antonacci, Provita & Famiglia, 7 febbraio 2022)

ADOLESCENTI RACCOLGONO FONDI ONLINE PER PAGARSI IL CAMBIO DI SESSO
In questi giorni è emerso che diversi giovani che hanno una qualche forma di disforia di genere stanno raccogliendo soldi online per poter pagare gli ormoni sessuali incrociati e gli interventi chirurgici irreversibili per il cambio di sesso.
Il Daily Mail ha infatti riportato che centinaia di adolescenti stanno raccogliendo ingenti somme di denaro attraverso campagne di crowdfunding su Internet per finanziare drammatiche procedure di transizione di genere nelle cliniche private.
Il giornale ha inoltre scoperto che l'azienda senza licenza "GenderGP', fondata dal medico caduto in disgrazia Helen Webberley, offre sul suo sito Web "suggerimenti" ai ragazzini su come lanciare un appello per le donazioni.
Il Mail ha riportato che un ragazzo di 13 anni, che crede di essere "intrappolato nel corpo sbagliato", ha ricevuto oltre 14.000 sterline tramite GoFundMe per pagare i bloccanti della pubertà, mentre un altro adolescente ha raccolto 20.000 sterline online per pagare la sua "transizione da maschio a femmina, inclusi i trattamenti ormonali e gli interventi chirurgici".
(Provita & Famiglia, 17 febbraio 2022)

I CIOCCOLATINI M&M'S SI COLORANO DI GENDER FLUID
Nei giorni scorsi il marchio M&M's, che produce i diffusissimi cioccolatini colorati, ha annunciato una revisione delle personalità delle loro mascotte aziendali. Vogliono modernizzare i personaggi in un modo più moderno e così liquidificano la sessualità maschile e femminile dei personaggi.
Secondo la catena televisiva CBS, altri cambiamenti al marchio includono caramelle di tutte le forme e dimensioni e l'abbandono dei "pronomi" per i nomi dei singoli personaggi per concentrarsi invece sulle "loro personalità, piuttosto che sul loro genere sessuale". M&M's è il re del mercato negli Stati Uniti, ma anche uno dei giganti in tutti i paesi europei, quindi è chiaro che la scelta è quella di assecondare l'onda dell'ideologia gender ed LGBTI. Ma che cosa ha detto la Mars Corporation, proprietaria del marchio M&M's nel suo comunicato stampa che rivela i cambiamenti?
"M&M'S esiste da più di 80 anni e quest'anno il marchio ha continuato ad evolversi per riflettere il mondo più dinamico e 'gender fluid' in cui viviamo'. E come parte di questa evoluzione M&M'S promette di usare il "potere del divertimento per includere tutti con l'obiettivo di aumentare il senso di appartenenza di 10 milioni di persone in tutto il mondo entro il 2025."
Lo slogan della nuova campagna M&M's è "for all funkind" (divertimento per tutti). Mars ha anche annunciato che sta programmando fondi per assicurare che la mission aziendale dia spazio all'intrattenimento per aiutare a garantire che le persone abbiano "accesso ad esperienze in cui tutti si sentono di appartenere".
La notizia ha portato a reazioni contrastanti sui social media, con alcuni che hanno osservato come il cioccolatino "verde sia un'icona trans", costruito anni fa per far parlare "della teoria della riproduzione sociale, di come il patriarcato e il capitalismo si rafforzino violentemente a vicenda e di quello che una sexy signora M&M dice sul genere come costruito". Alla M&M verde sono state sostituiti i precedenti stivali bianchi con delle scarpe da ginnastica. Il modo in cui la rivista Rolling Stone ha inquadrato il cambiamento è che l'azienda di caramelle sta attenuando la sessualizzazione della mascotte. La rivista 'People', invece, esalta la scelta di M&M's che, a suo parere, finalmente si sintonizza sulle lunghezze d'onda della società odierna.
Tutti ragionamenti che nascondono la verità: una scelta consona solo alla diffusione e propaganda tra i più piccoli dell'ideologia gender ed ai dogmi LGBT.
(Luca Volontè, Provita & Famiglia, 28 gennaio 2022)

Fonte: Provita & Famiglia, 2 febbraio 2022

6 - DI FRONTE AI PROBLEMI VERI GRETA THUNBERG FINISCE NEL DIMENTICATOIO
Intanto in Italia il parlamento modifica all'improvviso la costituzione in chiave ambientalista con effetti devastanti sui cittadini, in termini di nuove restrizioni alle libertà personali ed economiche
Autore: Leone Grotti - Fonte: Tempi, 20 febbraio 2022

È da un po' di tempo che Greta Thunberg non lancia i suoi strali contro i potenti a difesa dell'ambiente. Sono stranamente silenziosi i Fridays for Future, a parte qualche timida intemerata contro il green carpet dell'Eni a Sanremo. La lotta al riscaldamento globale, insomma, è lentamente sparita dalle priorità mondiali e gli echi della Cop26, ultima occasione per «salvare il pianeta», sembrano lontanissimi. Una ragione ovviamente c'è ed è semplice: è l'attualità, dai rincari monstre delle bollette alla crisi russo-ucraina, a spazzare via tanti "bla bla bla" dall'effetto mediatico assicurato ma dalla scarsa concretezza.
Mai come in questo momento i cittadini europei si sono resi conto che la battaglia per l'ambiente, passando da temi non secondari come l'approvvigionamento energetico e lo stravolgimento dell'industria, tocca non solo il portafogli ma anche la sicurezza del Vecchio Continente. Fare retorica sulla fine del mondo è sempre sconsigliato quando subentra con prepotenza il tema della fine del mese.

DALLA FINE DEL MONDO ALLA FINE DEL MESE
Come annunciato dall'Arera, «pur con gli interventi del governo, nel primo trimestre del 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi a kilowattora) e del 94% per quello di gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi per metro cubo, tasse incluse)». Per non parlare del prezzo della benzina, al massimo storico dal 2012. A rischio, come nota il Corriere, sono «in prima battuta le attività produttive».
Non è un caso, insomma, che il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, abbia annunciato una nuova «spinta sulle rinnovabili, ma la priorità è tutelare anche i posti di lavoro». Mesi fa, quando l'incanto ambientalista riempiva le piazze e i titoli dei giornali, l'aggiunta non l'avrebbe fatta, ma oggi tutti hanno compreso che è necessaria: abbattere le emissioni di CO2 è buona cosa, ma se fatto troppo velocemente può essere disastroso.
Anche se si cerca di negarlo, infatti, l'aumento del costo dell'energia ha molto a che fare con il Green Deal varato dall'Unione Europea. Come spiegato dall'Economist, il sistema Ets dell'Ue ha fatto schizzare alle stelle il prezzo dei permessi inquinanti, «che i produttori di carbone devono comprare per emettere Co2. E se viene bruciato più carbone per compensare la mancanza di gas naturale, l'aumento della domanda per i permessi farà aumentare anche il loro costo». E come spiegato su Tempi da Bjorn Lomborg, le cose andranno prevedibilmente sempre peggio.

GRETA PUÒ ATTENDERE
La crisi russo-ucraina ha aggiunto un altro tema che rende poco consigliabile esprimersi sull'ambiente e sull'energia solo dal punto di vista retorico: quello della sicurezza. L'Europa importa i due terzi del gas naturale che consuma e il 41 per cento proviene dalla Russia. Questo è il motivo principale per cui l'Ue, al contrario degli Usa che sono indipendenti dal punto di vista energetico, si è guardata bene dal fare la voce grossa con Vladimir Putin.
Il rischio di ritrovarsi impotenti e succubi sulla scena internazionale ha spinto Emmanuel Macron a lanciare un grande piano per dotare la Francia di 14 nuove centrali nucleari al 2050. Pur riconoscendo l'importanza delle rinnovabili, il presidente francese ha candidamente ammesso che non possono bastare.
Gli ambientalisti duri e puri avranno storto il naso, ma se si vuole combattere i cambiamenti climatici senza compromettere sicurezza e industria è necessario scendere a compromessi. E sono proprio i compromessi che i paladini dell'ambiente à la Greta non accettano. Quando e se la crisi energetica e quella russo-ucraina passeranno, i fan di Frankie il dinosauro potranno tornare sulle prime pagine con le loro roboanti reprimende. Per il momento, sono costretti a restare defilati. La fine del mondo può attendere.

Nota di BastaBugie:
Eugenio Capozzi nell'articolo seguente dal titolo "La Costituzione green è un'altra vittoria dello Stato etico" spiega perché la modifica degli articoli 9 e 41 in chiave ambientalista avrà effetti devastanti sui cittadini, in termini di nuove restrizioni alle libertà personali ed economiche (mentre si apre la strada alla legittimazione dei "diritti" degli animali, ovviamente dimenticando quelli degli uomini).
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana l'11 febbraio 2022:

Mentre l'emergenzialismo sanitario mette a dura prova (per usare un eufemismo) la tenuta della Costituzione come argine contro l'abuso di potere, il parlamento italiano, alla chetichella e in un clima di quasi totale unanimismo, apre un'altra breccia in quell'argine, approvando la modifica degli articoli 9 e 41 della Carta per introdurre in essa la tutela dell'ambiente e degli animali, e la subordinazione a essi della libertà economica (approvazione definitiva in quarta lettura l'8 febbraio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti).
Si tratta della seconda modifica costituzionale attuata nel corso di questa legislatura dopo la riduzione del numero dei parlamentari. Ma, a differenza che in quel caso, in cui almeno si è prodotto un dibattito nella classe politica e nella società civile sfociato nel referendum confermativo, gli emendamenti "ambientalisti" hanno attraversato il loro iter parlamentare senza alcuna dialettica, in una irenica convergenza trasversale tra tutti i gruppi presenti nelle Camere, come se fosse un atto dovuto a cui davvero era impossibile dire di no.
E infatti il parlamento ha reso acritico e obbediente omaggio a un'ideologia oggi assolutamente dominante tra le élites politiche, culturali, economiche occidentali: l'ambientalismo dogmatico imposto da campagne come quelle condotte da Greta Thunberg, fondato su una visione del mondo apocalittica che addita come imminente il possibile collasso della vita sul pianeta, e sulla colpevolizzazione sistematica della presenza umana in esso. Questo ecologismo è una vera e propria nuova religione dall'impronta neo-pagana, che abbandona la tradizione ambientalista euro-occidentale, in cui la tutela del patrimonio naturale e di quello storico-culturale vengono considerati strettamente connessi come parte della civiltà, per indicare invece come valore supremno un'entità vaga come l'"ecosistema": un equilibrio complessivo tra diverse forme di vita all'interno del quale quella umana non è considerata centrale né essenziale, ma anzi un fattore potenzialmente deleterio di alterazione.
Un'ideologia che ha trovato negli ultimi decenni una catalizzazione proprio nell'allarme lanciato contro un presunto "riscaldamento globale" originato dalle emissioni di anidride carbonica derivanti dalle attività umane, ora rubricato come "crisi climatica". Proprio alla ferrea dittatura culturale esercitata oggi dal millenarismo ambientalista, che vede il collasso dell'"ecosistema" dietro l'angolo, è dovuta la totale acquiescenza dei parlamentari italiani all'idea conformista di "ambientalizzare" la Costituzione, così come è dovuto il tenore delle modifiche approvate. Ma la natura essenzialmente retorica e declamatoria di esse, in ciò conforme a varie altre disposizioni costituzionali dai toni predicatori, nulla toglie al fatto che queste clausole comportino rischi enormi di legittimare limitazioni alle libertà individuali peggiori delle molte già esistenti.
Nell'articolo 9, infatti, si introduce, accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio artistico-culturale nazionale, quello molto più ampio, potenzialmente infinito, dell'ambiente, della "biodiversità" e, appunto, degli "ecosistemi", per di più "nell'interesse delle future generazioni". In che modo si possono tutelare nell'ordinamento italiano oggetti tanto vaghi e dilatati nel tempo e nello spazio, al contrario della concreta individuabilità del paesaggio? È evidente che una formulazione di tal genere potrebbe in teoria giustificare un vincolo severo, al limite anche un blocco totale, alle più varie attività economiche, allo sfruttamento di qualsiasi risorsa naturale, alla costruzione di infrastrutture, anche soltanto sulla base del timore di una possibile, ipotetica alterazione degli equilibri ambientali, della fauna, della flora, dell'atmosfera.
Per di più, nello stesso articolo vengono introdotti per la prima volta come oggetto di tutela, attraverso una delega alla legislazione ordinaria, anche gli animali. E ciò apre un altro fronte pericolosissimo, offrendo una sponda a una sub-ideologia altrettanto pericolosa: l'animalismo o antispecismo, fondata sull'idea di una sostanziale equiparazione morale tra esseri umani e altre forme di vita, in contraddizione con la gerarchia esercitata dai primi sulle seconde in tutta la storia della civiltà. In presenza di correnti di pensiero anche influenti che sostengono l'idea fanatica di "diritti" degli animali, questa clausola costituzionale apre la strada a norme o sentenze della magistratura che in futuro potrebbero impedire ogni sorta di uso e sfruttamento degli animali stessi, o regolamentarlo tanto rigidamente da produrre danni economici irreparabili.
Ma il pericolo maggiore di uno straripamento del potere statale ai danni delle libertà dei cittadini insito nella modifica costituzionale appena approvata sta nella nuova formulazione dell'articolo 41, che già nella sua forma originaria è uno tra i più problematici della Carta, in quanto (in evidente convergenza tra l'ispirazione marxista e quella di un certo corporativismo cattolico) dichiara che l'iniziativa economica è libera, ma solo per poi specificare che essa "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana". Ora il parlamento aggiunge a queste ragioni per limitare la libertà economica anche gli eventuali danni da essa arrecati alla salute e all'ambiente, ed esorta lo Stato a indirizzarla a fini ambientali oltre che sociali.
Inutile dire che in un paese come l'Italia, in cui già l'industria, la ricerca e la distribuzione di fonti energetiche, lo smaltimento dei rifiuti, le infrastrutture vengono continuamente ostacolati, impediti, sanzionati sulla base di timori per i danni che arrecherebbero alla salute e all'ambiente, l'ingresso di un criterio del genere in Costituzione diventerà la leva sulla quale si innesterà una moltiplicazione di ricorsi, inchieste, movimenti "nimby", con il rischio concreto di una paralisi dell'economia. E che l'allarmismo climatico potrà giustificare, su tale base, ogni assalto normativo e fiscale alla proprietà privata, incoraggiando una deriva autoritaria sul genere del sistema cinese del "credito sociale" verso cui già l'emergenzialismo "pandemico" tende a scivolare.
La classe politica italiana insomma, nel suo supino allineamento alle ideologie elitarie dominanti, senza più distinzioni tra destra e sinistra, introduce nella Carta elementi dagli effetti potenzialmente devastanti sul bilanciamento tra poteri e diritti soggettivi, attraverso i quali un superstatalismo etico-tecnocratico può travolgere ogni limite alla sua invadenza.

DOSSIER "GRETA THUNBERG"
L'adolescente sfruttata dalle lobby ecologiste

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Fonte: Tempi, 20 febbraio 2022

7 - LIBRI DA DIVORARE E REGALARE NEL 2022
I migliori volumi usciti nell'ultimo anno: Vaccinazioni, L'idolatria dei vaccini, Le armi del nemico, La mano di dio, Fuggita da satana, Originali o fotocopie? (VIDEO: Carlo Acutis)
Fonte Redazione di BastaBugie, 23 febbraio 2022

LE ARMI DEL NEMICO
Le strategie dei nemici della verità, gli errori dei cattolici

Tommaso Scandroglio - ‎ La Nuova Bussola Quotidiana - pagine 123 - € 9,50 (prezzo Amazon) - gennaio 2021
Se un tuo parente o un tuo amico ti dice che non ci vede nulla di male a divorziare quando marito e moglie non si amano più, che è meglio staccare la spina al paziente terminale piuttosto che vederlo soffrire, che il vero cristiano dovrebbe essere a favore delle bendizioni delle coppie gay, delle donne prete e della scomparsa del celibato ecclesistico, ti dice tutto questo non da sé, ma perchè è stato portato a dirlo, a pensare così. Come? Questo libretto illustra alcune strategie per orientare la coscienza collettiva: chiedi 100 e otterrai 50, proporre il caso pietoso, mentire, usare il volto noto etc...
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LA MANO DI DIO
Il viaggio dalla morte alla vita del famoso medico abortista che cambiò opinione

Bernard N. Nathanson - Tau Editrice - pagine 244 - € 14,25 (prezzo Amazon) - gennaio 2021
Il viaggio di redenzione di Bernard Nathanson, da convinto abortista a sostenitore pro-life. Dopo aver eseguito migliaia di aborti – anche sul suo stesso figlio – promosso la legalizzazione in USA e guidato la più grande clinica abortiva del mondo, cambierà la sua opinione e la sua vita per sempre: smaschererà il sistema, gli inganni della politica, dei media e della medicina che aveva sostenuto. Per la prima volta in italiano la sua autobiografia, "La mano di Dio", come lui stesso descrive questo passaggio dalla morte alla vita.
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L'IDOLATRIA DEI VACCINI
Il problema morale degli esperimenti sui feti abortiti

Luisella Scrosati - ‎ Fede & Cultura - pagine 128 - € 14,00 (prezzo Amazon) - gennaio 2022
La questione dei vaccini prodotti per mezzo di linee cellulari provenienti da feti abortiti è un problema morale poco affrontato in Italia: non così negli Stati Uniti, dove la Conferenza Episcopale ha messo a disposizione delle lettere da inviare alle case farmaceutiche produttrici dei vaccini anti Covid-19 per esprimere il proprio dissenso. La Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede del dicembre 2020 sulla moralità dell'uso di questi vaccini e la dichiarazione di Papa Francesco, secondo il quale tutti dovrebbero fare il vaccino come unica e doverosa soluzione alla pandemia, hanno fatto sì che gran parte del mondo cattolico non si sia preoccupato di considerare la modalità di realizzazione eticamente inaccettabile di buona parte di questi vaccini. Questo libro parte invece dal presupposto che il problema morale si pone e non può essere ignorato, e che l'obiezione di coscienza è un atto di profonda responsabilità.
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VACCINAZIONI
Una prospettiva cattolica

Pamela Acker - Fede & Cultura - pagine 176 - € 16,15 (prezzo Amazon) - dicembre 2021
Questo libro rivela precisamente come i cattolici dovrebbero comportarsi di fronte ai vaccini. La ricercatrice statunitense Pamela Acker ne analizza la storia e la dimensione biologica, oltre ai problemi che ne possono derivare, e spiega che avere degli anticorpi tramite il vaccino non significa affatto essere immuni. Soprattutto, l'Autrice svela il legame della vaccinazione con l'evoluzionismo e sfata il mito degli aborti spontanei usati per la produzione di linee cellulari, in particolare la HEK-293, utilizzata nel caso dei due vaccini Pzifer e Moderna: gli unici feti che possono venire in aiuto dei ricercatori sono quelli degli aborti volontari.
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FUGGITA DA SATANA
La mia lotta per scappare dall'inferno

Michela - ‎ Editrice Shalom - pagine 240 - € 8,55 (prezzo Amazon) - luglio 2021
«Se pensi che per sfuggire da Satana sia sufficiente credere in Dio, ti sbagli. Anche Satana crede in Dio». Michela "Fuggita da Satana" è la testimonianza forte e sconvolgente di Michela, una donna che al culmine della carriera, attraverso incontri apparentemente innocui con un gruppo esoterico, incontra il male. Si ritrova in una setta satanica e, attraverso un indottrinamento lento e minuzioso, giunge a scalarne le gerarchie interne fino ad arrivare a essere un'aspirante sacerdotessa di Satana. Per arrivare al gradino più alto, e avere finalmente il "potere", le manca un'unica cosa da fare: uccidere! La vittima è la Fondatrice di una comunità che si occupa di "recuperare" i "perduti". Michela si prepara a questo ultimo passo progettandolo in ogni minimo particolare, ma non sa che i suoi progetti saranno stravolti da un abbraccio… che le salverà la vita e le farà incontrare Gesù Cristo, Dio della vita. Un libro che ricorda a tutti che il Bene avrà sempre la meglio sul male! In questa edizione è stata inserita un'appendice che spiega: la diffusione odierna della magia, le sue diverse forme, il giudizio dottrinale della Chiesa, la differenza tra maleficio e possessione diabolica, l'attività evangelizzatrice della Chiesa per contrastare magia e spiritismo. Si tratta della Nota Pastorale dei Vescovi della Toscana sulla magia e la demonologia.
Invito alla lettura di Costanza Miriano. Prefazione di padre Serafino Tognetti.
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ORIGINALI O FOTOCOPIE?
Sulla strada del beato Carlo Acutis

Carlo Acutis e Giorgio Maria Carbone - ESD-Edizioni Studio Domenicano - pagine 216 - € 12,35 (prezzo Amazon) - settembre 2021
«Tutti nasciamo come degli originali, ma molti di noi muoiono come fotocopie» è una delle massime coniate da Carlo Acutis. Come è anche sua la bellissima espressione: «L'Eucaristia è l'autostrada per il paradiso». Carlo ha lasciato brevissimi scritti, una sorta di appunti: qui sono tutti riprodotti. Le sue massime, le sue frasi, sono penetranti e incisive, molto efficaci. Le molte persone che hanno conosciuto di persona Carlo le hanno ricordate nel corso del processo della sua beatificazione. Si tratta di testimonianze univoche di persone ancora viventi. Sono massime tutte da meditare.
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VIDEO SU CARLO ACUTIS: Tutti nascono originali, molti muoiono fotocopie


https://www.youtube.com/watch?v=s_hftmmo27A

Fonte: Redazione di BastaBugie, 23 febbraio 2022

8 - OMELIA VIII DOM. T. ORDINARIO - ANNO C (Lc 6,39-45)
Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto
Autore: Giacomo Biffi - Fonte: Stilli come rugiada il mio dire

La pagina evangelica che abbiamo ascoltato è evidentemente una complicazione: più che riferire un discorso organico di Gesù, riproduce alcune frasi da lui pronunciate verosimilmente in contesti diversi, ma tutte ricche di verità e di sapienza. "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?" (Lc 6,39). Con questo paragone così semplice ed efficace è presumibile che il Signore prenda di mira i farisei, che pretendevano di insegnare al popolo la strada che conduce a Dio, mentre essi stessi non riuscivano a capire il disegno divino di salvezza né ad accogliere l'Inviato del Padre. Ma l'ammonimento è di grande attualità, anche ai nostri giorni, quando tanta gente è smarrita, ha perso ogni punto di riferimento; quando molti, invece di ascoltare l'unico vero Maestro, che ci parla per mezzo del Vangelo autenticamente presentato dalla Sua Chiesa, si rivolgono a persone che in merito alle scelte esistenziali di fondo, al comportamento morale, alla soluzione da dare alle questioni davvero serie, ne sanno meno di loro.

IL DOVERE DI NON ASCOLTARE FALSI MAESTRI
Sarebbe perfino comico, se non fosse drammatico, vedere con quanta facilità per i problemi della loro coscienza molti si affidano alle rubriche radiofoniche, televisive e dei rotocalchi, dove improvvisati direttori di spirito dispensano consigli con una autorevolezza che non pare per niente giustificata, vista la superficialità, la frivolezza e talvolta l'insensatezza che troppo spesso dimostrano: ciechi che guidano ciechi.
E a dimostrare che, quando illanguidisce la fede, finisce sempre col deteriorarsi anche la ragione, molti nostri contemporanei, per orientarsi nelle decisioni anche importanti da prendere, non trovano di meglio che consultare gli estensori di oroscopi. E così si avvera quanto San Paolo scrive di coloro che non vogliono aprire la mente e il cuore a Dio vivo e vero: "Hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa" (Rm 1, 21).
Noi invece riconosciamo di avere qui, nella parola di Dio che ogni settimana ci viene annunziata, la sorgente di una luce che può davvero illuminare le nostre tenebre e dissipare i dubbi e le incertezze che tutti possiamo sperimentare. A noi è dato di trovare un aiuto determinante in coloro che parlano legittimamente in nome del Figlio di Dio nostro Salvatore, e ricevono da Lui la missione di condurre il Suo gregge sul giusto cammino della salvezza. E di questo dobbiamo sentire profonda riconoscenza verso il Signore, che non ci ha abbandonati a noi stessi nel buio di questo mondo.

GESÙ CI INVITA A CORREGGERE NOI STESSI PRIMA CHE GLI ALTRI
Ma anche tra noi, fraternamente, possiamo aiutarci a non uscire di strada. Su questo punto però Gesù con molto buon senso - mediante le figure paradossali della pagliuzza e della trave - avverte che prima di correggere gli altri dobbiamo impegnarci a correggere noi stessi, perché è troppo facile deplorare nel prossimo i medesimi difetti che, in misura anche più grave e vistosa, tolleriamo tranquillamente in noi, o addirittura non ci accorgiamo nemmeno di avere. Anzi, nel guazzabuglio del cuore umano è normale diventare critici tanto più impietosi degli altri quanto più ci allontaniamo noi dalla giustizia. I santi, che erano severi con se stessi, di solito erano comprensivi e indulgenti con il loro prossimo e, più che rimproverare, insegnavano e trascinavano col loro esempio.
Su questo argomento merita di essere ricordata l'osservazione acuta di Sant'Agostino: "Cercate di acquisire voi le virtù che ritenete manchino nei vostri fratelli, e non vedrete più i loro difetti, perché sarete voi a non averli" (Enarrationes in psalmos 3,2,7).

LA BONTÀ DEL NOSTRO CUORE EDIFICA CHI CI STA INTORNO
In ogni caso, ci dice Gesù, noi riusciremo a migliorare chi ci sta intorno a misura che siamo buoni noi di dentro. Non dalla bellezza delle nostre parole, non dal fascino della nostra immagine (contro i convincimenti diffusi di questa nostra epoca televisiva), ma dalla bontà del nostro cuore può irradiarsi da noi un'azione veramente ed efficacemente benefica. "L'uomo buono - abbiamo ascoltato - dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene, l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda" (Lc 6,45).
Il Signore insiste a farci capire che, più che quello che si dice, più che quello che si fa, nell'ordine dei valori veri conta quello che si è; e a questo scopo ci propone il paragone comprensibile a tutti dell'albero. Ogni albero dà o non dà frutti pregiati, non a seconda della sua apparenza posteriore, ma a seconda della virtù produttiva che porta in sé. Ci sono alberi bellissimi da vedere, che sono del tutto infecondi: sono in grado di produrre soltanto fogliame. E ci sono alberi magari dimessi e senza splendore, che alla stagione opportuna offrono un raccolto abbondante e gustoso.
Così è l'uomo. Se lascia lavorare dentro di sé la grazia vivificante dello Spirito e si sforza di essere sempre più conforme all'ideale che il Signore Gesù è venuto a farci conoscere, allora effonde la fede, la speranza e l'amore attorno a sé, e tutti edifica con l'eccellenza delle sue opere. Altrimenti produce soltanto parole vuote e illusioni, appunto come una pianta che sia ricca soltanto di foglie.

Fonte: Stilli come rugiada il mio dire

9 - OMELIA MERCOLEDI' DELLE CENERI - ANNO C (Mt 6, 1-6.16-18)
Ritornate a me con tutto il cuore
Fonte Il settimanale di Padre Pio

È iniziata la Quaresima. Questo tempo che dura quaranta giorni è il "tempo favorevole" per la nostra conversione, per prepararci nel modo migliore alla celebrazione della Pasqua. Le letture ci offrono diversi spunti di meditazione. La prima lettura ci invita a una profonda conversione. Il signore così ci dice per bocca del profeta Gioele: "Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso" (Gl 2, 12-13). Dobbiamo convertirci e dobbiamo pregare per la conversione dei nostri fratelli. Infatti, poco più avanti, il Profeta così scrive: "Tra il vestibolo e l'altare piangono i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: "Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla decisione delle genti"" (Gl 2,17).
Tutti noi, certamente, abbiamo bisogno di conversione, ma non possiamo disinteressarci di tanti nostri fratelli e sorelle che vivono come se Dio non esistesse e vanno verso la loro perdizione. Per loro dobbiamo innalzare continuamente le nostre preghiere, come i sacerdoti di cui parla Gioele, e implorare per tutti misericordia.
Cogliamo l'invito di San Paolo apostolo che così ci dice: "Lasciatevi riconciliare con Dio" (2Cor 5,20). Ci riconcilieremo con Dio ogni volta che ci accosteremo al sacramento al sacramento della Confessione che è l'incontro tra la Misericordia di Dio e l'umiltà dell'uomo pentito. Prepariamoci con cura a questo incontro, con un buon esame di coscienza, con vivo dolore, fermo proposito tra la Misericordia di Dio e l'umiltà dell'uomo pentito. Prepariamoci con cura a questo incontro, con un buon esame di coscienza, con vivo dolore, fermo proposito e una accusa sincera di tutti i nostri peccati.
Infine il Vangelo ci dà tre preziosi insegnamenti.
Il primo riguarda la preghiera, una preghiera fatta con il cuore, una preghiera che deve diventare un dialogo d'amore con Dio. Gesù, infatti, dice: "Quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che è nel segreto, ti ricompenserà" (Mt 6,6).
Il secondo insegnamento si riferisce all'elemosina, ovvero alla carità fraterna che riveste tante forme diverse. Gesù ci insegna a praticare queste opere di misericordia non per essere lodati dagli uomini, ma unicamente per fare del bene. Riguardo a quelli che fanno del bene per essere approvati dagli altri, Gesù dice: "Hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra" (Mt 6,2-3).
Il terzo insegnamento è quello del digiuno. Il digiuno è una forma di penitenza che in questa Quaresima non dovrà mancare. Digiunare significa togliere qualcosa dalla nostra tavola per darla a che non ne ha. In senso ampio significa rendere più sobria la nostra vita, eliminando sprechi e spese inutili, per favorire la preghiera e la carità fraterna. Se la nostra preghiera sarà accompagnata dall'elemosina e dal digiuno, diverrà molto potente presso il Cuore di Gesù e ci otterrà tutto ciò di cui abbiamo bisogno, noi e i nostri cari.

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Fonte: Il settimanale di Padre Pio

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