BastaBugie n�799 del 14 dicembre 2022

Stampa ArticoloStampa


1 BIDEN ESULTA PER LA LEGGE SUL MATRIMONIO GAY
Inascoltati gli appelli di vescovi e gruppi pro famiglia: con l'approvazione definitiva del ''Respect for Marriage Act'' la libertà di coscienza e di religione negli USA sono sotto assedio
Autore: Ermes Dovico - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
2 ONLYFANS: VENDERE IL PROPRIO CORPO A PAGAMENTO
Un fenomeno triste di palese mercificazione del proprio corpo popolare anche tra i giovanissimi e propagandato da stampa e televisioni
Autore: Fabrizio Cannone - Fonte: Provita & Famiglia
3 LA GUERRA DI SPAGNA E L'ASSEDIO DELL'ALCAZAR
La guerra si svolge dal 1936 al 1939 ed è uno scontro fra due visioni del mondo: quella materialista, atea e rivoluzionaria e quella cattolica, tradizionale e patriottica
Fonte: FilmGarantiti
4 CON LE AUTOPSIE VENGONO ALLA LUCE I DANNI DEL ''VACCINO'' ANTICOVID AL CUORE
L'Università di Heidelberg (Germania) conferma dati alla mano che le miocarditi sono state causate dalla vaccinazione e non dal virus (VIDEO: La verità sui medici vaccinati)
Autore: Paolo Bellavite - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana
5 NIENTE PUNIZIONI PER I FIGLI... CE LO CHIEDE L'EUROPA (E COSI' SARANNO ROVINATI PER SEMPRE)
Il Consiglio d'Europa s'immischia nell'educazione dei nostri figli per vietare di dirgli: ''Vai in castigo!''
Autore: Antoine Béllion - Fonte: Tradizione Famiglia Proprietà
6 L'ULTIMO CARTONE DISNEY E' UN FLOP CLAMOROSO
''Strange World - Un Mondo Misterioso'' include la prima storia d'amore apertamente gay tra adolescenti e rappresenta una sottotrama all'intero film
Fonte: Provita & Famiglia
7 UN'ALTRA CONVERSIONE SULLO STILE DI ABBY JOHNSON
E intanto negli Stati Uniti lo stato della Georgia ripristina la legge sul battito cardiaco che impedirà di fatto di compiere aborti (invece in Francia...)
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera
8 OMELIA IV DOMENICA AVVENTO - ANNO A (Mt 1,18-24)
Non temere di prendere con te Maria, tua sposa
Fonte: Il settimanale di Padre Pio

1 - BIDEN ESULTA PER LA LEGGE SUL MATRIMONIO GAY
Inascoltati gli appelli di vescovi e gruppi pro famiglia: con l'approvazione definitiva del ''Respect for Marriage Act'' la libertà di coscienza e di religione negli USA sono sotto assedio
Autore: Ermes Dovico - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 12 dicembre 2022

A maggior sfregio del Creatore il voto finale sul cosiddetto Respect for Marriage Act (Rma), che codifica le "nozze gay" a livello di legge federale, è arrivato nella solennità dell'Immacolata. Dopo l'approvazione al Senato a fine novembre, la Camera si è espressa con 258 voti a favore e 169 contrari: tra i favorevoli, anche 39 Repubblicani che hanno votato insieme a tutti gli attuali rappresentanti dei Democratici (219). Tra i membri del Grand Old Party ad aver votato con i Dem, spiccano i nomi di Elise Stefanik, presidente della Conferenza Repubblicana alla Camera (gruppo dirigenziale del Gop), e di Tom Emmer, il prossimo whip, ossia il politico responsabile della disciplina all'interno di un partito, che deve indirizzare i voti dei colleghi in base ai programmi concordati.
L'Rma abroga il Defense of Marriage Act del 1996, che riconosceva il matrimonio esclusivamente quale un'unione tra un uomo e una donna e consentiva ai singoli Stati federati di rifiutarsi di riconoscere eventuali "nozze gay" approvate in un altro Stato. Ora le cose sono invece capovolte. Sebbene agli Stati federati non sia richiesto dall'Rma di consentire alle coppie dello stesso sesso di "sposarsi", con la nuova legge sopraggiungono comunque gravi imposizioni: ogni Stato degli USA sarà infatti tenuto a riconoscere qualunque «matrimonio tra due individui» contratto negli altri Stati federati, senza distinzione di «sesso, razza, etnia od origine nazionale». Il testo, oltre a permettere i "matrimoni" tra persone dello stesso sesso, è abbastanza vago da aprire le porte anche al riconoscimento legale di unioni incestuose o con bambini.

ESULTA NANCY PELOSI
Come abbiamo già scritto sulla Bussola, l'approvazione dell'Rma rende vano ogni eventuale ribaltamento della sentenza Obergefell vs Hodges (2015), che aveva imposto il riconoscimento del "matrimonio omosessuale" in tutti gli Stati Uniti. I Dem avevano proposto il testo lo scorso luglio, qualche giorno dopo la cancellazione della Roe vs Wade da parte della Corte Suprema, oggi a maggioranza conservatrice. All'inizio sembrava dovesse essere una semplice tattica preelettorale, ma poi l'inaspettato appoggio ottenuto da più del 20% dei Repubblicani (47 voti) nella prima lettura del disegno di legge alla Camera, dove i Dem avevano comunque i numeri da soli, ha convinto Biden e compagni di poter vincere la partita, sfruttando le divisioni interne al Gop, anche al Senato. Come di fatto è avvenuto superando, con qualche emendamento-compromesso e la decisiva complicità di 12 Repubblicani, lo scoglio della soglia anti-ostruzionismo nella camera alta del Congresso. A quel punto l'approvazione definitiva del testo appariva scontata. E così, per l'appunto, è stato.
Pochi minuti prima del voto finale, la speaker della Camera, Nancy Pelosi, cattolica, già interdetta da mons. Salvatore Cordileone a ricevere l'Eucaristia per il suo sostegno all'aborto, ha parlato di «storico passo avanti» e usato più volte il termine «divinità» per appoggiare la retorica perniciosa del love is love. E subito dopo il voto è stato il presidente Joe Biden a rilasciare una dichiarazione per celebrare l'Rma.
Sono rimasti inascoltati i ripetuti interventi della Conferenza episcopale statunitense per evitare questa ulteriore deriva legislativa. In una lettera del 23 novembre al Congresso, i vescovi avevano tra l'altro spiegato: «La nostra opposizione all'Rma in nessun modo tollera alcuna ostilità nei confronti di chiunque abbia esperienza di un'attrazione verso lo stesso sesso», precisava la lettera nel solco del Catechismo (cfr. CCC 2358). E aggiungeva: «L'insegnamento cattolico sul matrimonio è inseparabile dall'insegnamento cattolico sull'inerente dignità e valore di ogni essere umano. Attaccare l'uno è attaccare l'altro. Il Congresso deve avere il coraggio di difendere entrambi [gli insegnamenti]». Un coraggio che però non c'è stato.

LE PERSECUZIONI AUMENTERANNO
Oltre al danno in sé del riconoscimento normativo di ciò che matrimonio - per legge morale naturale - non è (l'unione tra persone dello stesso sesso), il Respect for Marriage Act accresce i pericoli per la libertà religiosa. I Democratici hanno bloccato un emendamento che era stato presentato alla Camera dal Repubblicano Chip Roy e che mirava a offrire una tutela più specifica alle persone che credono nel matrimonio secondo natura. Il medesimo emendamento godeva del supporto dei vescovi ed era stato già presentato, invano, anche al Senato da un altro membro del Gop, Mike Lee. La modifica proposta esplicitava innanzitutto, a livello generale, che il governo federale non dovesse intraprendere «nessuna azione discriminatoria» nei confronti delle persone che credono che il matrimonio sia solo tra uomo e donna; e poi affrontava la questione per ambiti più specifici e suscettibili di penalizzazioni per i pro-famiglia. Ma i Dem non ne hanno voluto sapere, fatto che accresce la responsabilità dei Repubblicani che, nonostante tutto, hanno votato con loro, ignorando gli appelli dei leader delle varie confessioni cristiane e dei gruppi pro-family.
Ricordiamo che l'Rma prevede che chiunque si senta «danneggiato da una violazione» possa avviare un'azione civile contro presunti trasgressori. Ai sensi della nuova legge, anche il Dipartimento di Giustizia e i procuratori generali possono intentare cause civili contro chi non riconosce un matrimonio «tra due individui» già dichiarato legale in un altro Stato federato. È quindi prevedibile che per le chiese, le agenzie di adozione, i funzionari amministrativi, le persone di fede, le istituzioni culturali e i professionisti di ogni tipo che abbiano a che fare con matrimoni (il caso del pasticciere Jack Phillips è solo la punta dell'iceberg) le persecuzioni aumenteranno.

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 12 dicembre 2022

2 - ONLYFANS: VENDERE IL PROPRIO CORPO A PAGAMENTO
Un fenomeno triste di palese mercificazione del proprio corpo popolare anche tra i giovanissimi e propagandato da stampa e televisioni
Autore: Fabrizio Cannone - Fonte: Provita & Famiglia, 6 dicembre 2022

Onlyfans popolare e idolatrato, come se non ci fosse niente di male. È il ritratto che ormai vediamo spuntare fuori dalla stampa mainstream sul social sempre più - ahinoi - popolare, anche tra i giovanissimi. Nato nel 2016, infatti, permette a chiunque di mettere on line le proprie foto o performance sessuali, e di trarne profitto attraverso il pagamento dei "fans".
Secondo un articolo di Tempi - a firma di Caterina Giojelli - che dà ampie prove di quel che afferma, certa stampa raffinata e borghese, non solo non denuncia un fenomeno triste e bieco di palese "mercificazione del proprio corpo", ma addirittura sembra promuoverlo.
«C'è una contropartita nel presentarci questo PornHub della porta accanto quale impresa autodeterminata e perfino esemplare sul piano dell'empowerment un giorno sì, e l'altro pure?». La Stampa e Il Corriere della Sera, tanto per non restare nel vago, ma anche Libero e Fanpage, hanno già proposto vari articoli e soprattutto delle incaute interviste in cui parecchi soggetti tirati fuori dall'anonimato dicono di aver svoltato nella vita, nella carriera e nei soldi. E questo dopo che hanno iniziato a spogliarsi su Onlyfans. Moltiplicando gli introiti per 10 o divenendo milionari.
E purtroppo, nella logica perversa del consumismo senza freni, questo pare un ottimo argomento per mettersi nelle mani degli "impresari del porno". Anzi, no. Perché il nuovo dogma è che "on line non è prostituzione". E cosa sarebbe allora, porno etico? E so lo facesse nostra figlia (o nostra madre) per arrotondare?
Il Fatto quotidiano pare poi una specie di promoter di Onyfans, secondo Caterina Giojelli. Nel solo mese di novembre il giornale, che un tempo voleva essere contro corrente e lontano dai poteri forti, ha dedicato 8 articoli al sito a luci rosse.
E sempre con la retorica anti-moralista - per cui se c'è il guadagno e la scelta è libera di chi si spoglia e di chi ne fruisce - allora tutto è a posto. Ma è proprio così? Eppure, come insegna la storia, anche lo schiavo non sempre era contrario alla propria schiavitù, anzi…
Cari signori della stampa ma vi rendete conto del messaggio che date al mondo intero e in particolare ai più giovani? Perché impegnarsi al liceo e all'università, perseguire ideali di ricerca scientifica, di formazione medica, giuridica o filosofica, se magari, svestendosi davanti a una telecamera o a un telefonino, si fatica di meno e si guadagna di più?
Titoli come questi - «Da infermiera in terapia intensiva a star di Onlyfans: "Così sono diventata milionaria a 34 anni» / «Insegnante lascia la scuola e sbarca su OnlyFans: "Ho guadagnato un milione in tre anni, non tornerei mai in cattedra» - sono fatti solo per creare confusione, giustificare perversioni, legittimare il narcisismo e il culto del corpo. A danno della parte riflessiva, intellettuale e morale della persona.
Per una volta è stata la laicissima Repubblica a lanciare l'allarme. Descrivendo un «quadro allarmante», a proposito del «pericolo Onlyfans». Su cui perfino ragazzine minorenni, oltre a persone di tutte le età, si «scambiavano video osé e si accordavano per fare sesso a pagamento».
Le perversioni dilagano sul web e nella vita reale: si pensi agli stupri, spesso ripresi e diffusi sui social, o allo scambio infame di materiale pedo-pornografico, o - peggio ancora - al cosiddetto Revenge Porn.
E pare assurdo non vedere il legame tra tutte queste devianze con una subcultura del "soft porn", apparentemente pulito e trasparente. Lodare chi usa il proprio corpo come strumento di "merchandising" porta a una funesta "iper-sessualizzazione" della società, che alla fine potrà solo renderci peggiori. Più vuoti, più egoisti, più soli davanti a uno schermo-idolo, e prontissimi a guardare agli altri come potenziali "oggetti da comprare".

DOSSIER "CELLULARE? NO, GRAZIE!"
L'illusione di essere connessi

Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!

Fonte: Provita & Famiglia, 6 dicembre 2022

3 - LA GUERRA DI SPAGNA E L'ASSEDIO DELL'ALCAZAR
La guerra si svolge dal 1936 al 1939 ed è uno scontro fra due visioni del mondo: quella materialista, atea e rivoluzionaria e quella cattolica, tradizionale e patriottica
Fonte FilmGarantiti

La guerra di Spagna si è svolta dal 1936 al 1939. La causa è stata la caduta della monarchia a cui segue il 14 aprile 1931 l'instaurazione della Repubblica Democratica dei Lavoratori.
Fin dai primi giorni il governo del massone Manuel Azaña, permette manifestazioni anticlericali, cioè contro la Chiesa Cattolica, causa della distruzione di un gran numero di chiese in tutta la Spagna.

Nel corso di cinque anni:
1) vengono soppressi i gesuiti,
2) le scuole cattoliche sono trasformate in cooperative,
3) sono vietate le manifestazioni religiose pubbliche (ad esempio le processioni),
4) viene approvata la legge che permette il divorzio,
5) lo Stato ruba i beni alla Chiesa "concedendoli" in uso alla stessa,
6) sono pensionati anticipatamente molti ufficiali reduci dalle guerre coloniali,
7) viene cambiata la bandiera e l'inno nazionale.

Per questi provvedimenti cresce il malcontento di strati sempre più vasti della popolazione.
Si assiste a un'accelerazione del processo rivoluzionario: la sanguinosa rivolta delle Asturie nel 1934, guidata dalle "milizie rosse", costituisce un esempio reale di gestione comunista del potere; gli assalti alle chiese e ai conventi, che in soli sei mesi (dal febbraio al luglio del 1936) sono ben 160; 269 assassinii, 1287 aggressioni politiche, 69 sedi di partiti distrutte, 10 sedi di giornali devastate, 113 scioperi generali e 228 parziali, sono il bilancio dell'ordine pubblico in questi anni.
In tale drammatica situazione i movimenti d'opposizione, quali i monarchici carlisti e la Falange Spagnola, con una parte dell'esercito iniziano a organizzarsi per ristabilire l'ordine; gli uni tramando un'insurrezione, gli altri un pronunciamiento, pratica che consiste nella proclamazione pubblica, da parte dei militari, dell'assunzione dei pieni poteri anche civili.

L'ALZAMIENTO (ALZARSI IN PIEDI)
I disordini nelle strade culminano, il 13 luglio 1936, nell'assassinio da parte dei comunisti del capo dell'opposizione parlamentare, il monarchico José Calvo Sotelo. Tale delitto costituisce la causa simbolica della ribellione.
Il 17 luglio 1936 si ribellano i soldati nei territori spagnoli d'Africa e delle Isole Canarie mentre il giorno successivo insorgono quelli nella Spagna continentale e, con l'aiuto delle formazioni carliste e falangiste che prima della mobilitazione generale costituiscono il 30% della forza insurrezionale, prendono il controllo di buona parte della Spagna. Il centro e la costa mediterranea restano in mano repubblicana. La Spagna è così divisa in due zone: quella "rossa" di sinistra e quella "nazionale" controrivoluzionaria. È uno scontro fra due visioni del mondo: quella materialista, atea e rivoluzionaria da una parte e quella cattolica, tradizionale e patriottica dall'altra.
La guerra civile va oltre uno scontro fra spagnoli quando, nell'agosto del 1936, si aggiungono volontari antifascisti provenienti da tutto il mondo supportati con soldati e armamenti dall'Unione Sovietica. Anche intellettuali comunisti italiani partecipano come i Pietro Nenni e Palmiro Togliatti.
La Francia e l'Inghilterra pur dichiarando ufficialmente la propria neutralità, aiutano con denaro e con mezzi il governo repubblicano. Il Messico, che dieci anni prima aveva combattuto i cristeros, si schiera apertamente con la Repubblica e sarà l'unico Stato a riconoscere fino al 1975 il Governo repubblicano in esilio.
Ma ci sono anche volontari che raggiungono la Spagna per combattere contro i "rossi" entrando a far parte delle file "nazionali". Il Regno d'Italia invia il Corpo Truppe Volontarie che, affiancando le forze armate "nazionali", dà un grande apporto militare nella fase centrale della guerra. Hitler manda la Legione Condor per sperimentare l'impiego di nuove tattiche e di nuovi armamenti.

LA CRUZADA (LA CROCIATA)
La Santa Sede sospende in un primo tempo il giudizio sulla rivolta, poi, quando iniziano a giungere notizie dei massacri compiuti dai rossi in odium fidei (in odio della fede) e dopo che la Lettera collettiva dei Vescovi spagnoli, del 1° luglio 1937, fa chiarezza su quanto è accaduto e sta accadendo, prende nettamente posizione e afferma risolutamente il diritto-dovere alla rivolta anche militare contro il governo che perseguita i cristiani.
La guerra di Spagna infatti è caratterizzata dalle atrocità dei miliziani rossi, che massacrano oppositori o presunti tali con ferocia inaudita. La morte di 6.832 sacerdoti e religiosi (tra cui 12 vescovi) nel corso della guerra, dà la misura di quanto l'attacco al cattolicesimo e l'odio nei confronti dei cattolici sia parte integrante della linea politico-ideologica del governo repubblicano.
Da questa situazione nasce, da parte dei vescovi spagnoli, la definizione della guerra come Cruzada, ovvero "crociata", in quanto guerra condotta in difesa della fede e caratterizzata da innumerevoli episodi di martirio da parte dei cattolici.
I combattenti nazionali danno prova della loro religiosità attraverso segni come gli scapolari con la scritta "Fermati pallottola, il Cuore di Gesù è con me". Quando venivano catturati dai nemici e torturati prima di morire gridavano "Viva Cristo Re" come facevano dieci anni prima i cristeros in Messico.
Nel 1937 Papa Pio XI, nell'enciclica Divini Redemptoris contro il comunismo ateo, dedica ampio spazio alla guerra di Spagna sottolineando il carattere nettamente anticattolico della Repubblica. Nel 1987 Papa Giovanni Paolo II proclamerà alcuni santi martiri spagnoli che saranno i primi di una lunga serie proseguita con i papi successivi.

L'ASSEDIO DELL'ALCÁZAR DI TOLEDO
Un episodio simbolico della Guerra di Spagna è l'assedio dell'Alcázar di Toledo, l'accademia militare comandata dal colonnello José Moscardó che rifiuta d'arrendersi e resiste persino quando minacciano di uccidere suo figlio (che quindi sarà ucciso dai comunisti). Circondati da forze repubblicane superiori, privi di cibo, di luce e di aiuti, 147 soldati, 903 civili combattenti e Guardie Civili, 538 fra donne e bambini, resistono per 70 giorni all'assedio fino alla liberazione, avvenuta il 28 settembre 1936, grazie all'arrivo delle truppe del Generalissimo Franco.

FRANCISCO FRANCO, IL CAUDILLO (LA GUIDA)
Il 28 marzo 1939 l'esercito "nazionale" conquista Madrid e pone vittoriosamente fine alla Cruzada. Francisco Franco, il principale generale della rivolta, viene ufficialmente proclamato capo dello Stato e assume i pieni poteri e il titolo di Caudillo, cioè di "Guida". Tuttavia Franco ha sempre sostenuto di essere "provvisoriamente" al comando della Spagna e che alla sua morte non avrebbe avuto come successore un suo parente, ma sarebbe tornata la monarchia al potere in Spagna.
Franco ha permesso alla Spagna di rimanere neutrale durante la Seconda Guerra Mondiale garantendo un periodo di pacificazione delle due fazioni che si erano combattute e soprattutto ha fatto approvare leggi secondo la morale cristiana. Purtroppo il re, tornato al potere alla morte di Franco, ha concesso quasi subito parte della sovranità al parlamento.

Nota di BastaBugie: per approfondimenti e per vedere alcune clip de L'assedio dell'Alcazar e per leggere le schede dei migliori film, clicca qui!

Fonte: FilmGarantiti

4 - CON LE AUTOPSIE VENGONO ALLA LUCE I DANNI DEL ''VACCINO'' ANTICOVID AL CUORE
L'Università di Heidelberg (Germania) conferma dati alla mano che le miocarditi sono state causate dalla vaccinazione e non dal virus (VIDEO: La verità sui medici vaccinati)
Autore: Paolo Bellavite - Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 13 dicembre 2022

È ormai certo che la miocardite può essere una complicanza potenzialmente letale dopo la vaccinazione anti-SARS-CoV-2 basata su mRNA ("Pfizer" e "Moderna"). Altrettanto certo è che la miocardite si può presentare anche come conseguenza dell'infezione da parte di vari virus tra cui anche SARS-CoV-2. Pertanto l'argomento è materia di dibattito tra vaccinisti e anti-vaccinisti. Pochi hanno la capacità e l'onestà di esaminare la questione dal punto di vista bioetico e scientifico ed effettuare una valutazione rischi/benefici nell'interesse della singola persona e priva di condizionamenti politici o di categoria.
Cominciando dall'aspetto bioetico, è fondamentale considerare che la miocardite virale è un evento che può colpire una persona, la quale diviene vittima di un "difetto" della natura come nel caso di tutte le malattie che affliggono il genere umano (anche se sulla origine del SARS-CoV-2 come si sa pesa più di un sospetto che prodotto di una manipolazione). La miocardite post-vaccinale è conseguenza prevedibile e prevista di un prodotto artificiale e iniettato volontariamente, la cui frequenza di complicazioni gravi e mortali è bassa rispetto al totale delle somministrazioni, ma non certo trascurabile per la persona che ne è colpita. Ovviamente, il problema etico diviene ben più grave se si pone la questione del consenso informato, ma non è questo per oggi il punto.
Gli aspetti scientifici della questione sono importanti sia per effettuare un bilancio tra rischi e benefici in fase di consiglio pre-vaccinale, sia per la corretta diagnosi dei casi gravi e mortali in vista di una richiesta di indennizzo come previsto dalla legge. È pur vero che la conoscenza precisa degli eventi avversi dei "vaccini", dei loro meccanismi e della possibilità di identificazione precoce dovrebbe far parte della attività sistematica di informazione della popolazione, proprio in vista del consenso ad un atto medico, cardine della medicina sin dai tempi di Ippocrate e mai negato se non nei peggiori regimi della Storia.

L'AUTOPSIA SU 25 PERSONE MORTE ENTRO 20 GIORNI DALLA VACCINAZIONE
Finora mancava una descrizione basata sull'autopsia delle caratteristiche istologiche dettagliate della miocardite indotta da vaccino, ma la lacuna è stata colmata da un articolo di Constantin Schwab e collaboratori, dell'Università di Heidelberg, pubblicato dalla rivista Clinical Research in Cardiology il 27 Novembre scorso. Sono state eseguite autopsie su 25 persone morte inaspettatamente ed entro 20 giorni dalla vaccinazione anti-SARS-CoV-2 con mRNA. In quattro pazienti gli autori hanno identificato segni istologici di miocardite acuta, con un'infiltrazione linfocitica T miocardica interstiziale a chiazze, prevalentemente del sottogruppo CD4 positivo, associata a lieve danno alle cellule cardiache (miociti). Secondo gli autori, i risultati dell'autopsia indicano che la morte è avvenuta per insufficienza cardiaca aritmogena acuta, vale a dire il cuore ha cominciato a battere in modo talmente irregolare che la circolazione del sangue si è rapidamente fermata. Ciò succede perché l'infiammazione va a "toccare" il delicato sistema fatto da speciali cellule cardiache capaci di conduzione elettrica dello stimolo necessario alla contrazione del muscolo.
Questo non è l'unico studio che pone in questione i rischi di morte cardiaca conseguente alla somministrazione di mRNA che codifica per la proteina "Spike". La proteina Spike è stata trovata nel sangue all'interno degli esosomi (vescicolette emesse dalle cellule in cui è entrata la nanoparticella con il mRNA) il giorno 14 dopo la vaccinazione ed è aumentata anche dopo la dose di richiamo, durando fino a quattro mesi. La proteina Spike è stata rilevata mediante immunoistochimica nella parete vasale del cervello e del cuore di un paziente di 76 anni deceduto tre settimane dopo aver ricevuto la sua terza vaccinazione COVID-19. Poiché non è stata rilevata alcuna proteina N (nucleocapsidica), la patologia è stata causata dalla vaccinazione e non dal virus. Anche se resta molto lavoro da fare, l'auspicio è che questi risultati possano aiutare a diagnosticare adeguatamente i casi poco chiari dopo la vaccinazione e a stabilire una diagnosi tempestiva in vivo, fornendo così il quadro per un monitoraggio adeguato e un trattamento precoce dei casi clinici gravi.

ANALISI DEI CASI DI EVENTI AVVERSI GRAVI DOPO I VACCINI
Infine va citato un intervento di Peter Goetsche e Maryanne Demasi, importante e autorevole perché Goetsche è uno dei massimi esperti di revisioni sistematiche dei dati della letteratura. In un lavoro che condensa i dati di 18 revisioni sistematiche, 14 studi randomizzati e 34 altri studi con un gruppo di controllo (finora uscito in "preprint") effettua una analisi dei casi di eventi avversi gravi dopo i "vaccini" anti-COVID-19 e sostiene che "i danni gravi e molto gravi dei vaccini COVID-19 sono stati ignorati o minimizzati e talvolta sono stati deliberatamente esclusi dagli sponsor dello studio in riviste mediche ad alto impatto". Gli autori hanno trovato prove di gravi danni neurologici, tra cui la paralisi di Bell, la sindrome di Guillain-Barrè, miastenia grave e l'ictus. I vaccini a vettore di adenovirus hanno aumentato il rischio di trombosi venosa e trombocitopenia, mentre i vaccini a base di mRNA hanno aumentato il rischio di miocardite, con una mortalità di circa 1-2 casi ogni 200 casi di miocardite. Quindi la miocardite post-vaccinale non è affatto una reazione "benigna" come qualche "virostar" si era affrettata a sostenere alla scoperta dei primi casi. Goetsche e Demasi concludono: "Le autorità hanno raccomandato praticamente a tutti di vaccinarsi e di ricevere dosi di richiamo. Hanno mancato di considerare che il bilancio tra benefici e danni diventa negativo nei gruppi a basso rischio come i bambini e le persone che hanno già acquisito l'immunità naturale."
Infine, va notato che la recente sentenza della Consulta non ha spento le polemiche, anzi è stata usata malamente per sostenere che i "vaccini" sono sicuri e l'obbligo vaccinale è legittimo. In realtà, anche se le motivazioni ancora non si conoscono, va precisato che la sentenza della Corte Costituzionale dichiara "non irragionevole" la legge di Draghi-Speranza-Cartabia sull'obbligo vaccinale anti-COVID-19 non valida affatto i prodotti biogenetici iniettabili, semplicemente respinge i ricorsi, dichiarando o che essa è incompetente a giudicarli o che le ragioni portate non sono riconosciute valide. Una cosa è certa: la Consulta non ha alcuna autorità giuridica né ovviamente scientifica per dichiarare che i "vaccini" siano utili o inutili o dannosi. Per quello serve la scienza, rigorosa, paziente e indipendente. Che, come si è visto, sta portando continuamente nuovi contributi utili a chiarire le varie questioni ed a contribuire ad una scelta libera e veramente informata.

Nota di BastaBugie: nel seguente video dal titolo "Predicare bene e razzolare male" (durata: 4 minuti) Silver Nervuti ricorda che fino al 2019 solo il 15% dei sanitari si vaccinava e nessuno ne parlava. Oggi che il 15% rifiuta di vaccinarsi viene messo alla gogna come responsabile di tutti i mali.


https://www.youtube.com/watch?v=sSqLG9Wft88

DOSSIER "IL VACCINO ANTI-COVID"
La scienza e la propaganda

Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!

Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 13 dicembre 2022

5 - NIENTE PUNIZIONI PER I FIGLI... CE LO CHIEDE L'EUROPA (E COSI' SARANNO ROVINATI PER SEMPRE)
Il Consiglio d'Europa s'immischia nell'educazione dei nostri figli per vietare di dirgli: ''Vai in castigo!''
Autore: Antoine Béllion - Fonte: Tradizione Famiglia Proprietà, 30 ottobre 2022

"Vai nella tua stanza!". Chi di noi non ha ricevuto quest'ordine nella propria infanzia? Conosciuta anche come cornering (andare all'angolo), è una delle punizioni più comuni nelle famiglie. Per lo psichiatra infantile Maurice Berger, ex direttore di un servizio dedicato alla cura dei bambini violenti, questa è addirittura "probabilmente la punizione più antica del mondo".
Ebbene, questa antica punizione potrebbe presto essere proscritta dal Consiglio d'Europa che, a suon di decreti, si è improvvisato anche custode della "genitorialità". Il Consiglio intende "combattere la violenza nell'educazione". Spronato da associazioni libertarie, come la francese Stop VEO (violences éducatives ordinaires), il Consiglio d'Europa ha preso di mira il famoso cornering.
Eppure, finora, il "vai nella tua stanza!" era ritenuta la punizione perfetta. [...] Per esempio, nel 2008 Maud de Boer-Buquicchio, allora vicesegretario generale del Consiglio d'Europa, aveva lanciato una campagna per prevenire gli abusi sui minori. Come parte della campagna, il Consiglio aveva pubblicato un opuscolo rivolto ai genitori, che diceva: "I bambini stanno meglio se i loro genitori sono cordiali e solidali, se trascorrono del tempo di qualità con loro, rispondendo a eventuali cattivi comportamenti con spiegazioni e, se necessario, con punizioni non violente come il cornering".
Da allora i tempi sono cambiati e il Consiglio ha deciso di rivedere le proprie posizioni. Lo scorso 8 agosto, Regina Jensdottir, responsabile della sezione Diritti dei bambini, ha annunciato che il cornering è "obsoleto" e andrebbe "ripensato". In una mail di risposta a un quesito di Le Figaro, datato 7 ottobre 2022, il Consiglio d'Europa conferma che "non promuove più il cornering", avendo ceduto alle sirene delle lobby della cosiddetta "educazione positiva".
Secondo Christine Schuhl, educatrice infantile col metodo Montessori: "Un bambino che si arrabbia e disobbedisce è un bambino che non sta bene. Quando mai si lascia solo qualcuno che non sta bene? È una sanzione psichica inaudita. E sto misurando le mie parole".
Lo psichiatra infantile Maurice Berger non è d'accordo: "Paragonare il 'cornering' ai maltrattamenti è ignoranza scientifica. Alcuni bambini prendono in giro i loro genitori e questo modo di trattenerli può ripristinare la necessaria asimmetria tra adulto e bambino. Lo possiamo chiamare un 'altolà', un atto che permette di fermare qualcuno quando le parole non bastano".
La pensa in modo identico Benjamin Sadoun, psichiatra infantile presso il Groupe Hospitalier Universitaire Paris psychiatrie & neurosciences: "Mi sembra una sanzione moderata. Successivamente, i genitori dovrebbero comunque analizzare i motivi che li hanno portati a rinchiudere il bambino in camera".
Per Caroline Goldman, un'altra specialista dei bambini: "Mandiamo il bambino nella sua stanza quando infrange le regole, a condizione però che gli siano state spiegate più volte. È bene che impari a trattenersi. Il bambino sano richiede limiti, C'è un consenso scientifico sul 'cornering'". [...]
Un saggio consiglio di cui il Consiglio d'Europa ovviamente non ha tenuto conto...

Nota di BastaBugie: nel sito WikiHow si trova un interessante articolo dal titolo "Usare il Time-Out per i Bambini in Età Prescolare" che spiega come si mette un figlio in castigo. Ecco questi consigli pratici.

1) AVVERTI TUO FIGLIO
Se il piccolo non riesce a controllarsi, come succede talvolta alla maggior parte dei bambini, inizia avvisandolo. Assicurati che l'avvertimento sia chiaro ed espresso in un linguaggio comprensibile. Potresti dirgli: "Paolo, se picchi di nuovo il tuo amico, ti metterò in castigo".

2) ACCOMPAGNALO NELLA ZONA RISERVATA AL CASTIGO
Se il comportamento scorretto perdura, conduci tuo figlio nell'angolo del castigo, ossia in un posto tranquillo privo di distrazioni quali la televisione, i giocattoli e altri bambini
Potrebbe essere utile avere uno spazio prestabilito in casa o in altri posti che frequenti abitualmente. In tal modo eviterai l'ulteriore frustrazione di trovare un posto adeguato all'ultimo momento.
Assicurati di spiegare a tuo figlio il motivo del castigo e cerca di giudicare il suo comportamento, anziché il bambino. Per esempio, potresti dirgli "Non è corretto picchiare Matteo" invece di "Sei monello perché picchi Matteo".

3) ORDINA A TUO FIGLIO DI RESTARE IN SILENZIO PER IL TEMPO PRESTABILITO
La maggior parte degli esperti è concorde nell'affermare che il periodo di tempo più adeguato per il time out sia di un minuto per ogni anno di età del bambino. Quindi, se tuo figlio ha tre anni dovrebbe restare in castigo per tre minuti, mentre se ne ha quattro il castigo dovrebbe durare quattro minuti, eccetera.
Tuo figlio potrebbe rifiutarsi di restare in silenzio e ciò è del tutto normale per un bambino in età prescolare. Se si rifiuta di stare fermo, trattienilo dalle spalle con fermezza, ma gentilmente. Potresti anche cercare di tenertelo in grembo.
Al contrario, alcuni genitori preferiscono concedersi una pausa quando il proprio figlio assume un atteggiamento di sfida. Ciò potrebbe significare semplicemente dire al bambino che hai bisogno di una pausa e quindi restare nella stessa stanza per non perderlo di vista, ma non rispondere alle sue provocazioni.

4) RITORNA ALLE NORMALI ATTIVITÀ
Fai riprendere a tuo figlio un'attività positiva dopo aver completato il periodo di pausa raccomandato. Se è ancora abbattuto o agitato, potrebbe essere utile concedergli del tempo in più per calmarsi. Comunicagli che è libero di tornare alle altre attività appena smette di piangere o di assumere qualsiasi comportamento scorretto.

CONSIGLI VARI
Cerca di essere di buon esempio assumendo un comportamento appropriato. I bambini apprendono maggiormente emulando i propri genitori.
Non punirlo mai per i suoi errori accidentali. I bambini devono imparare ad acquistare la propria autonomia senza temere di essere giudicati per incidenti occasionali e inevitabili.
Assicurati di spiegare sempre a tuo figlio il motivo alla base del tuo provvedimento o delle conseguenze naturali.
Non cedere soltanto perché temi di mettere a rischio la serenità di tuo figlio. Ricorda che i bambini traggono vantaggio dall'imposizione di limiti e conseguenze appropriate.
È preferibile aspettare che il bambino sia abbastanza grande da comprendere il concetto di castigo, prima di cominciare ad applicare questa tecnica disciplinare. L'età giusta per iniziare è intorno ai tre anni.

Fonte: Tradizione Famiglia Proprietà, 30 ottobre 2022

6 - L'ULTIMO CARTONE DISNEY E' UN FLOP CLAMOROSO
''Strange World - Un Mondo Misterioso'' include la prima storia d'amore apertamente gay tra adolescenti e rappresenta una sottotrama all'intero film
Fonte Provita & Famiglia, 25 novembre 2022

La Disney ci ricasca e, fedele alle promesse dei mesi scorsi - ovvero di avere sempre più personaggi arcobaleno, fino a voler arrivare addirittura al 50% dei protagonisti Lgbt - è tornata alla carica con un altro film d'animazione a tinte gender. Anche l'ultima opera uscita in questi giorni al cinema, "Strange World", è infatti caratterizzato dalla narrazione Lgbt.
La pellicola, infatti, include la prima storia d'amore apertamente gay tra degli adolescenti e rappresenta una sottotrama all'intero film. Una notizia, questa, che già era stata resa nota lo scorso giugno. Ciò che però desta subito e più di altre cose attenzione è questa imperterrita ostinazione, proprio della Disney, di promuovere a più non posso l'agenda Lgbtqi+ nei propri prodotti. Ormai, purtroppo, ne siamo abituati: film, cartoni animati, serie tv, sfilate nei parchi divertimento, gadget. Tutto prende i colori arcobaleno in modo ideologico. E tutto ciò dovrebbe - anzi deve! - spaventare e indignare famiglie e genitori, che non devono abbassare la guarda difronte a un indottrinamento così vasto e capillare.
Ciò che, dall'altro lato, invece, consola - ed è l'altro aspetto del film che sta facendo davvero notizia - è il risultato di questa ennesima propaganda gender.
La strategia arcobaleno, infatti, per l'ennesima volta - e diciamo noi fortunatamente - non paga affatto! Dopo il clamoroso flop di "Lightyear - la vera storia di Buzz", che portò sugli schermi dei più piccoli il primo bacio omosessuale (in particolare tra due donne) nella storia della Disney, ora l'altro fallimento sembra arrivare proprio da "Strange World", che a fronte di un budget di produzione di circa 180 milioni di dollari, ne ha incassati solamente 4 in questo primo periodo di distribuzione. Per fare un paragone: un anno fa, quando nello stesso periodo uscì "Incanto", quest'ultimo guadagnò ben 42 milioni all'esordio. Ma non finisce qui, perché "Strange World" ha anche fatto registrare il peggior punteggio di sempre su CinemaScore per un Classico Disney. Il film ha infatti ricevuto una "B" da CinemaScore dopo la sua uscita nelle sale nord-americane, il voto più basso di sempre per un cartone animato targato Disney. Chiaro indicatore che il film non è stato affatto gradito dal pubblico.
Dicevamo: fortunatamente sta facendo flop. Fortunatamente? Beh, in realtà più che fortuna o caso possiamo dire che sia tutto merito di genitori e famiglie. Tanto in Italia quanto all'estero le famiglie sembrano evidentemente stufe di prestare il fianco alla propaganda gender e esporre i loro figli a questo martellamento mediatico.
Purtroppo, però - e anche qui il caso c'entra ben poco - proprio questo bombardamento, come dicevamo, deve far riflettere e non far mai abbassare la guardia. E' vero, infatti, che non è la prima volta che un film di questo tipo fa flop, ma è vero anche che la Disney - dopo l'annuncio dei suoi dirigenti di voler promuovere l'agenda Lgbtqi+ - non si è più fermata in tale direzione. Dunque l'appello è sempre quello - e non lo ripeteremo mai abbastanza - di stare con gli occhi aperti sempre, per difendere l'educazione e la crescita (e il divertimento!) dei nostri figli e non prestare mai il fianco a questa nuova, ma ormai già rodata, industria dell'intrattenimento Lgbt.

Fonte: Provita & Famiglia, 25 novembre 2022

7 - UN'ALTRA CONVERSIONE SULLO STILE DI ABBY JOHNSON
E intanto negli Stati Uniti lo stato della Georgia ripristina la legge sul battito cardiaco che impedirà di fatto di compiere aborti (invece in Francia...)
Autore: Mauro Faverzani - Fonte: Radio Roma Libera, 28 novembre 2022

Non è come la storia narrata nel film Unplanned, ma poco ci manca: Kevin Duffy, ex-direttore e consulente della multinazionale dell'aborto Marie Stopes International (oggi ridenominata MSI Reproductive Choices), ha lasciato il suo lavoro nel marzo 2019 ed è divenuto non solo un pro-life convinto, bensì anche direttore esecutivo della SPUC-Society for the Protection of Unborn Children nel settore della ricerca e dell'educazione.
Kevin Duffy è stato per sei anni responsabile dello sviluppo di centri abortisti in Africa ed in Asia meridionale: «Ho sempre saputo che l'aborto implicava l'uccisione di una vita umana, ma all'epoca mi sono affidato alla convinzione che le donne vi si sarebbero sottoposte comunque, quindi era meglio che venissero eseguiti in condizioni igieniche e sicure».
Quando la multinazionale, per cui lavorava, ha cambiato approccio, però, integrando gli aborti chirurgici con quelli farmacologici, oltre tutto in autogestione, sono maturati in lui i primi dubbi: non v'era alcuna assistenza, quindi neppure la salute era più al sicuro, tanto meno il benessere: «Sempre più donne si presentano nei centri medici con aborti incompleti, dopo essersi auto-somministrate pillole abortive acquistate nelle farmacie locali». Nella primavera 2020, nel Regno Unito venne annunciato che tali farmaci si sarebbero potuti ottenere anche per posta, ma ben presto emersero le prove di come tale meccanismo fosse assolutamente privo di qualsiasi tutela. Bastava telefonare per ottenere l'invio dei prodotti abortivi a donne sostanzialmente inesistenti: «E hanno definito questo un fantastico progresso nella Sanità», ha commentato Duffy. Da qui la sua conversione alla vita: «Ho deciso di mettere le mie conoscenze e la mia esperienza al servizio del movimento pro-life. Sono fiducioso che le false narrazioni dell'industria dell'aborto possano essere sconfitte e che si possa ristabilire una cultura della vita, che si preoccupi veramente del benessere delle donne e della salvaguardia dei diritti umani. Lavorare all'interno dei colossi dell'aborto mi ha mostrato la natura violenta di tale pratica ed il modo freddo ed insensibile, in cui venivano considerate le donne. Far parte della SPUC, il più grande gruppo pro-vita del Regno Unito, rappresenta una grande opportunità per fare la mia parte e fare in modo che l'aborto un giorno sia impensabile».

STATI UNITI E MALTA
Ma le buone notizie sul fronte della vita non finiscono qui. Nei giorni scorsi la Corte Suprema della Georgia, negli Stati Uniti, ha ripristinato la legge sul battito cardiaco del feto, legge che era stata bloccata da un giudice locale. Ciò significa che torna ad essere vietato abortire dopo la sesta settimana di gestazione, quando per l'appunto si riesce a percepire il cuore del bimbo in grembo.
Intanto, a Malta, l'arcivescovo Charles Scicluna, richiamandosi al senso di responsabilità, ha incoraggiato la classe politica locale a resistere alle pressioni internazionali, esercitate affinché nell'arcipelago venga legalizzato l'aborto: gli insegnamenti cattolici sulla vita «non sono in vendita o negoziabili», ha aggiunto. Nel corso dell'inverno il Parlamento dovrebbe esaminare una proposta di legge, che intende chiarire come l'aborto sia consentito solo quando la vita della madre sia in pericolo. Ma non si escludono, per l'occasione, colpi di testa da parte degli attivisti pro-choice. «Chiedo in nome di Dio - ha detto mons. Scicluna - di non lasciare la porta socchiusa all'aborto con una clausola, che possa essere distorta in modo tale che l'eccezione diventi la regola». Il diritto alla vita - ha proseguito - «è strettamente legato alla difesa di ogni altro diritto umano».
Malta è l'unico Stato in tutta l'Unione europea, ove l'aborto sia ad oggi completamente illegale.

BRUTTE NOTIZIE DALLA FRANCIA
Non ci sono solo le buone notizie, purtroppo. In Francia, l'Assemblea nazionale ha compiuto il primo passo, per includere l'aborto come «diritto» nella propria Costituzione. 337 i voti a favore, solo 32 quelli contrari.
L'iniziativa è stata cavalcata dalla Sinistra di La France Insoumise in accordo col partito del presidente Macron, Renaissance, ma anche con l'appoggio di molti conservatori, tra cui la maggioranza di Rassemblement National, ricollocatosi così, di fatto, nell'area progressista e “politicamente corretta”, vanificando il significato della propria presenza. L'obiettivo è quello d'aggiungere all'art. 66 della Carta costituzionale francese un paragrafo, in cui si specifichi come nessuno possa «violare il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza», nella peggiore tradizione dell'antilingua. Provvidenzialmente il voto dell'Assemblea nazionale non è sufficiente, per cambiare le cose. Ora il testo dovrà essere adottato, così com'è, dalla Camera dei Deputati, poi dovrà essere approvato con una maggioranza di almeno tre quinti dal Congresso ovvero da un'assemblea straordinaria di deputati e senatori, infine dovrà essere sottoposto a referendum. I passaggi sono ancora tanti, la battaglia sarà ancora lunga, ma va sostenuta con la preghiera oltre che con una forte attività pro-life.

Nota di BastaBugie: per approfondire la conversione di Abby Johnson narrate nel suo libro e nel film Unplanned, clicca qui!

Fonte: Radio Roma Libera, 28 novembre 2022

8 - OMELIA IV DOMENICA AVVENTO - ANNO A (Mt 1,18-24)
Non temere di prendere con te Maria, tua sposa
Fonte Il settimanale di Padre Pio

Nell'ultima Domenica di Avvento la Chiesa ci invita a riflettere sugli avvenimenti che precedono il Natale del Signore. La scelta del brano evangelico cade perciò sulla pagina nella quale san Giuseppe è tormentato da un dubbio, un dubbio che non riguardava certamente l'onestà e l'innocenza di Maria, ma ciò che Dio domandava a lui personalmente.
Per comprendere questo dubbio bisogna capire bene come avveniva il matrimonio presso gli ebrei. Esso si svolgeva in due fasi distanziate un anno l'una dall'altra. La prima fase era il fidanzamento che, di fatto, riservava definitivamente la giovane al suo futuro marito. In un certo senso, si può dire che essi erano già marito e moglie ma non abitavano ancora insieme: dovevano aspettare ancora un anno. Durante quell'anno fervevano i preparativi per la cerimonia solenne che culminava con la riunione degli sposi nella loro nuova casa.
Il brano del Vangelo di oggi si colloca proprio durante quest'anno di preparativi. Giuseppe e Maria erano già promessi l'uno all'altra, e si stava preparando la solenne cerimonia nuziale. A questo punto avvenne qualcosa di imprevisto per l'ignaro Giuseppe: in Maria si vedevano sempre più evidenti i segni della maternità. Egli ancora non sapeva dell'Annuncio angelico avuto da Maria sua sposa e, quindi, non sapeva che Ella era stata prescelta da Dio per diventare la Madre del Messia. Egli, pertanto, si trovava in un dubbio molto grande: "Cosa vuole il Signore da me?".
Si è tanto scritto su questo episodio evangelico e tante sono state le risposte date dai vari studiosi della Sacra Scrittura. Ritengo che la risposta più bella sia quella data da san Bernardo il quale, commentando questa pagina evangelica, insegnò che san Giuseppe, illuminato da Dio, comprese che Maria, sua sposa, era quella vergine di cui parlava il profeta Isaia: «La Vergine concepirà e partorirà un figlio» (Is 7,14). Egli conosceva bene la Sacra Scrittura e sapeva che il Messia sarebbe nato da una vergine, e in quel momento comprese che la vergine prescelta per questa altissima missione era proprio Maria, la sua sposa.
Sappiamo dal Vangelo che Maria e Giuseppe volevano mantenere la loro verginità. Questo lo deduciamo dalle parole che Maria disse all'Angelo allorquando egli le disse: «Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù» (Lc 1,31). A quelle parole, Maria rispose: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?» (Lc 1,34). È chiaro che queste parole hanno senso solo se si ammette che i due santi Sposi avevano molto fermo il proposito di mantenere integra la loro verginità; o, per meglio dire, che avevano fatto un vero e proprio voto di verginità.
La prima domanda che sorge spontanea è la seguente: per quale motivo Maria non disse nulla a san Giuseppe riguardo il mistero che stava avvenendo in Lei? La riposta è semplice: il mistero che si stava compiendo in Lei era talmente grande che non si sentiva in grado di esprimerlo. Dio certamente avrebbe provveduto ad avvisare il suo sposo Giuseppe.
San Giuseppe, come dicevo prima, comprese che Maria stava diventando la Madre verginale del Messia e fu colto da un profondo senso di umiltà. Insegnava san Bernardo che per tal motivo egli si voleva ritirare nell'ombra, ritenendosi indegno di vivere accanto al Messia e alla Madre sua. Se avesse ritenuto Maria colpevole di qualche cosa, l'avrebbe accusata pubblicamente. Considerandola invece innocente, volle mandarla via in segreto, allontanandosi così da un Mistero che considerava troppo grande per lui. In questo modo, san Giuseppe avrebbe fatto ricadere tutte le colpe su di lui.
Ecco allora che intervenne l'Angelo a rassicurare il giusto Giuseppe e a dirgli: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa» (Mt 1,20).
Uno dei vari messaggi di questo brano evangelico penso possa essere questo: come san Giuseppe, anche noi non dobbiamo temere di prendere Maria nella nostra vita. Prendere Maria nella nostra vita significa consacrarci interamente a Lei, affidandole la nostra vita, mettendoci sotto la sua materna protezione e pregandola con fervore. San Giuseppe deve diventare per noi il modello supremo della devozione mariana. Prendendo Maria nella nostra vita, andremo molto avanti e molto in alto.

DOSSIER "NATALE"
Le verità dimenticate sulla nascita di Gesù

Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!

Fonte: Il settimanale di Padre Pio

Stampa ArticoloStampa


BastaBugie è una selezione di articoli per difendersi dalle bugie della cultura dominante: televisioni, giornali, internet, scuola, ecc. Non dipendiamo da partiti politici, né da lobby di potere. Soltanto vogliamo pensare con la nostra testa, senza paraocchi e senza pregiudizi! I titoli di tutti gli articoli sono redazionali, cioè ideati dalla redazione di BastaBugie per rendere più semplice e immediata la comprensione dell'argomento trattato. Possono essere copiati, ma è necessario citare BastaBugie come fonte. Il materiale che si trova in questo sito è pubblicato senza fini di lucro e a solo scopo di studio, commento didattico e ricerca. Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno celermente rimosse.