KGB IERI, AGLI ORDINI DI STALIN
Ritrovata fossa comune con i resti di 495 persone uccise dall’Nkvd (il futuro Kgb)
di Giovanni Bensi
Le ossa scoperte alla periferia di Vladivostok, sul Pacifico, appartengono a centinaia di vittime del terrore staliniano, uccise dall’Nkvd, la polizia politica “antenata” del Kgb. Lo hanno confermato le autorità locali in base ai risultati raggiunti dagli esperti di medicina legale.
Il macabro ritrovamento risale al mese scorso, ma la conferma arriva solo ora: si tratta degli scheletri di almeno 495 persone, la maggior parte con segni di sparo alla nuca, e di ben 3,5 tonnellate di altre ossa, riportate alla luce in una fossa comune da operai impegnati in lavori stradali. Il sindaco di Vladivostok ha emesso un comunicato in cui si afferma che «l’ipotesi che i resti appartengano alle vittime delle repressioni è stata confermata».
Le vittime, questa la conclusione delle perizie, sono state uccise presumibilmente durante il «grande terrore» degli anni ’30 del secolo scorso, quando milioni di cittadini sovietici furono fucilati o eliminati nei campi di lavoro forzato siberiani del Gulag, di cui Vladivostok era un centro di smistamento. Ora i resti saranno sepolti in un memoriale.
Fonte: Avvenire, 17 luglio 2010
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