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A OXFORD CANCELLANO IL NATALE
Ci si potrebbe ridere sopra... e invece no!
di Davide Rondoni
 

  Perché chi prova ad uccidere le parole è spesso un assassino peggiore di chi, magari in situazioni estreme, uccide un uomo. E ora vogliono uccidere Christmas.
 Vogliono cancellare questa parola. A Oxford, cittadina nota per le sue università sapientissime, il consiglio comunale ha deciso che quest’anno il Natale, per essere più inclusivo, cancellerà la parola  Christmas per chiamarsi festival della Luce o qualcosa del genere. Uno dei leader di coloro da includere, la comunità musulmana, ha bollato la cosa come 'ridicola'. Ma i capi della città dei saggi hanno deciso di procedere ugualmente. E togliere quindi quella parola. Perché in quella parola c’è qualcosa che dà fastidio. C’è Christ  che dà fastidio. Si fanno fuori le parole per far fuori la  realtà. Si cancella Christmas per provare a cancellare Christ.
  Ci si potrebbe ridere sopra. E infatti il capo musulmano ci ride sopra. Ride della dabbenaggine, della malevolenza dei capi della città dei saggi.
  Ma la faccenda è seria. Non è un caso che queste cose avvengano nelle città dei saggi. Sono sempre loro a non sopportare Christ. Sono loro, i saggi di ogni epoca, a non sopportare quel nome che, è scritto, è sopra ogni altro nome, compreso quello stampato sui loro libri, sopra le firme svolazzanti con cui guadagnano fama su giornali ed enciclopedie.
  Quel nome. Che dà fastidio perché ricorda che la signoria del mondo non è nelle nostre mani, per quanto raffinate e ben curate. Ricorda che il Lord, il vero Lord, è Lui. Non viene in mente al popolo di togliere, di uccidere Christ. A meno che il popolo non sia sobillato dai saggi. Come avvenne la prima volta, nel piazzale del Sinedrio o fuori dal palazzo di Pilato. Ma non viene in mente nelle favelas di San Paolo o nei ranchitos  orrendi di Caracas di cancellare la parola Christ.
 Magari in quelle vie strette dove si irradia ogni genere di delitto lo si tradisce e lo si bestemmia. Ma nessuno del popolo vorrebbe cancellare la parola Christ. La vogliono cancellare i saggi. Quelli che scrivono libri. Che hanno il loro nome in caratteri d’oro o di ottone fuori dalle porte degli studi. Che se vai su Google hanno mille pagine che riportano il loro nome.
  Sono questi che non sopportano più il nome di Christ, e trovano ogni scusa, compreso l’inclusione di quelli che invece non lo vogliono cancellato. E che se la ridono di questa saggezza anticristiana dell’Europa. E ci prendono in giro per questo. Ma quel nome non verrà cancellato dalla banalità di una delibera.
  Dalla burocrazia saccente e violenta mascherata da tolleranza. Quel nome risorge a Oxford. Nelle preghiere o nelle invocazioni. Nella vita.
  Perché sempre cercano di cancellare il Suo nome dolce e meraviglioso, il Suo nome che è scritto con tutti i pianti e tutti i sorrisi del mondo. Lo vorrebbero cancellare dai documenti, dai libri, dai manifesti, dai calendari, ma sempre il suo nome risorge nella vita dl suo popolo.
  Come sono ridicoli questi notai del niente. Come splende ancora più luminoso il Suo nome.

 
Fonte: Fonte non disponibile, 4 novembre 2008