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CAMBIA SESSO, MA POI CAMBIA IDEA... UN DISASTRO
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): legge di bilancio stanzia un milione per gli studi LGBT, per il presidente della CEI i bambini hanno bisogno di un padre e di una madre, la Spagna verso il no all'utero in affitto
di Luca Scalise
 

Debbie Karemer è una donna di 61 anni, che per 17 anni ha voluto assumere le sembianze di un maschio attraverso la cosiddetta pratica della transizione di genere. La sua testimonianza personale su quella esperienza, riportata da Life Site News, può farci riflettere molto sul tema, attualmente fra i più scottanti.
Da adolescente, Debbie fu abusata sessualmente da suo padre. È così che hanno avuto inizio atroci sofferenze a cui non era riuscita a dare un nome, finché, all'età di 44 anni, non vide in televisione un episodio di talk show che parlava di transgenderismo. Si convinse, dunque, che fosse questo il suo problema: sentirsi nel corpo sbagliato.
Neanche il tempo di dirlo a uno psichiatra e già alla prima seduta ricevette la prima iniezione di testosterone e così, dopo tre mesi, si è proceduto all'amputazione dei seni ed al cambio del nome in Lee Harries. I trattamenti procedettero con la "creazione" di finti genitali maschili e con la rimozione di quelli femminili.
Era andata solo a parlare con uno psichiatra, era traumatizzata, non poteva sapere veramente in quel momento cosa volesse. E in rapidissimo tempo è stata (esteriormente) trasformata in un uomo, con "terapie" ed interventi che richiedono, peraltro, tantissimi soldi.
Solo anni dopo, il suo terapista, parlando con lei, usò l'espressione "traumi infantili" e le fece "accendere una lampadina": erano quelli che dovevano essere oggetto di cura, non il proprio corpo. Eppure, con gli ormoni e la chirurgia era stato trasformato il suo corpo, le era stata portata via la sua vera sessualità, la sua reale identità di donna.
«Sono intrappolata. Mi sento completamente mutilata. È un disastro completo», afferma della procedura di transizione. «Sono stata traumatizzata da quello che era successo nella mia vita, e sono stata erroneamente diagnosticata come transgender».
Pensiamo ora a quei bambini con diagnosi di disforia di genere a cui viene proposta la transizione. Sono forse in grado di optare consapevolmente per una scelta che potrebbe farli sentire un giorno, come Debbie, mutilati e in un corpo che non gli appartiene (specie considerando il fatto che la maggior parte dei bambini che ne soffrono cambiano idea al subentrare della pubertà)?
Ora Debbie sta seguendo la procedura inversa alla transizione e tanti, come lei, stanno facendo lo stesso. La sua testimonianza ci ricorda quanto sia importante occuparsi di aiutare chi soffre a riconoscersi nel proprio corpo, piuttosto che spingerlo a voler essere altro.

Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).

LEGGE DI BILANCIO STANZIA UN MILIONE PER GLI STUDI LGBT
All'interno del maxiemendamento della legge di bilancio c'è anche il comma 385 che prevede la costituzione di un "fondo per il finanziamento ordinario delle università [...] incrementato di 1 milione di euro annui a decorrere dall'anno 2020" per "promuovere l'educazione alle differenze di genere quale metodo privilegiato per la realizzazione dei principi di uguaglianza e di piena cittadinanza nella realtà sociale contemporanea". La finalità dichiarata è quella di "inserire nella propria offerta formativa corsi di studi di genere o a potenziare i corsi di studi di genere già esistenti".
Quindi soldi pubblici per diffondere ancor di più l'ideologia di genere.
(Gender Watch News, 24 dicembre 2019)

PER IL PRESIDENTE DELLA CEI I BAMBINI HANNO BISOGNO DI UN PADRE E DI UNA MADRE
Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, durante la celebrazione eucaristica della Festa diocesana delle famiglie ha dichiarato: I bambini «hanno bisogno di un padre e di una madre, così fu anche per Gesù. Oggi, purtroppo, questo fatto - che i bambini hanno bisogno di un padre e di una madre - non è più scontato. Senza una famiglia completa i bimbi non potranno crescere nella salute del corpo e del cuore. Senza una famiglia, senza amore paterno e materno è impossibile educare».
(Gender Watch News, 02-01-2020)

LA SPAGNA VERSO IL NO ALL'UTERO IN AFFITTO
Il governo spagnolo di Pedro Sanchez e Pablo Iglesias nel settimo punto del programma di governo depositato alla vigilia del voto di fiducia  e dedicato alle Politiche Femministe ha messo al bando la pratica dell'utero in affitto, pratica spesso utilizzata dalle coppie omosessuali. E' la prima volta che accade in Occidente per uno schieramento di sinistra
Il divieto nasce dalla consapevolezza che tale pratica «mina i diritti delle donne, soprattutto le più vulnerabili, mercificando i loro corpi e le loro funzioni riproduttive. Agiremo contro le agenzie che offrono questa pratica sapendo che è vietata nel nostro Paese».
Notizia sicuramente positiva, anche se era bene - ma ad uno schieramento di sinistra non si può chiedere troppo sulle tematiche di bioetica - ricordare che la pratica della maternità surrogata oltre a cosificare la donna, reifica anche e prima il nascituro.
(Gender Watch News, 09-01-2020)


 
Titolo originale: Transgender sul cambio di sesso: È un disastro completo
Fonte: Provita & Famiglia, 05/01/2020