« Torna alla edizione


VITTORIA: BOCCIATI DAL SENATO USA I FONDI A PLANNED PARENTHOOD, LA MULTINAZIONALE DELL'ABORTO
E una sconfitta: in Irlanda le scuole cattoliche saranno costrette ad assumere docenti gay
di Mauro Faverzani
 

Vittoria! Non tanto nostra, quanto dei feti, salvati da morte certa grazie all'importante votazione svoltasi presso il Senato degli Stati Uniti d'America, istituzione rivelatasi di gran lunga più umana e lungimirante dell'Amministrazione Obama.

VITTORIA RISICATA, MA IMPORTANTE
L'efficace azione politico-istituzionale, condotta dal Partito Repubblicano, ha consentito con 52 voti a favore e 47 contrari di far approvare una nuova legge, che con un colpo di spugna ha provvidenzialmente cancellato l'80% dei fondi federali, quindi pubblici, prima destinati alla multinazionale dell'aborto Planned Parenthood, facendo allo stesso tempo cadere quei punti dell'Obamacare, che possono far problema, ad esempio l'obbligo per le aziende con oltre 50 dipendenti di pagare loro una polizza assicurativa sanitaria, comprendente anche l'acquisto di metodi contraccettivi ed abortivi.
Si è trattato di una vittoria contenuta, il che indica come non tutti i senatori repubblicani abbiano votato a favore: di certo quello del Vermont si è astenuto ed altri han fatto i franchi tiratori. Ma, nonostante tutto e nonostante tutti, si è trattato di un grande successo, che ora pone due questioni decisive sul tavolo: ripropone il tema dell'aborto come determinante sul tavolo della politica americana ed internazionale; inoltre, risottolinea, anche nelle schiere del Partito Repubblicano, la responsabilità di scegliere con attenzione i propri candidati, per non portarsi gli avversari in casa propria, come novelli Cavalli di Troia.

OBAMA SARA' COSTRETTO A METTERCI LA FACCIA
Ora la legge dovrà essere votata al Congresso, dominato dai Repubblicani, quindi non dovrebbero esserci sorprese. Il Presidente Obama, da sempre fautore dell'aborto, ha già preannunciato però il proprio veto a questa norma, quando dovrà essergli sottoposta. Ma questa volta dovrà decisamente metterci la sua faccia e giocarcisi la carriera politica non soltanto propria, bensì dell'intero Partito Democratico ch'egli rappresenta. Per questo le organizzazioni pro-life sono già soddisfatte, comunque vadano le cose. Perché le prossime elezioni presidenziali sono sempre più vicine. E sempre più concreta si fa la prospettiva, che pongano finalmente termine alle politiche abortiste e bioetiche, di cui questa Amministrazione si è macchiata l'anima [L'ORRIBILE COMMERCIO DI PLANNED PARENTHOOD https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3903, N.d.BB].
Giustamente, nel commentare la notizia, l'agenzia spagnola InfoCatólica, ha fatto notare come, ancora una volta, la lotta per la vita abbia dato «i propri frutti». Un invito implicito rivolto a tutti coloro che si riconoscano nelle posizioni pro-life, affinché non si lascino mai vincere dallo sconforto, dall'amarezza o dal senso d'impotenza e continuino a battersi per i propri valori: agire si può e si deve!
Ovunque è possibile ottenere la stessa vittoria conseguita negli Stati Uniti. Ovunque è possibile strappare le vite di bambini ancora non nati da morte certa. Ovunque è possibile scongiurare l'orribile prospettiva che l'accogliente ventre della madre si trasformi in una fredda tomba per il proprio figlio

Nota di BastaBugie: purtroppo nemmeno il tempo di gioire per una vittoria, una volta tanto, che subito ne arriva un'altra molto meno buona, anzi pessima. Ecco in forma integrale l'articolo dal titolo "Irlanda, le scuole cattoliche dovranno assumere docenti gay" pubblicato sul blog Gender Whatch News il 14/12/2015:
Il Parlamento irlandese ha approvato una estensione della Equality act, legge che sulla carta dovrebbe essere contro ogni sorta di discriminazione ma che in realtà è stata usata come un randello contro i cattolici. Questa nuova legge prevede che tutte le scuole, comprese quindi anche quelle cattoliche, non potranno rifiutare la candidatura di una persona omosessuale che voglia lavorare da loro per motivi attinenti alla condotta sessuale del candidato. In buona sostanza anche le scuole cattoliche dovranno assumere docenti gay. Di avviso diverso era stata la Corte Suprema che nel lontano 1996 rifacendosi alla Costituzione aveva difeso la scelta di quegli istituti che non accettavano dipendenti la cui condotta morale non era in sintonia con i principi valoriali e religiosi della scuola, perché tale scelta rientra nella libertà religiosa e di coscienza tutelata a livello costituzionale.

 
Titolo originale: Vittoria! Bocciati dal Senato Usa i fondi a Planned Parenthood
Fonte: Corrispondenza Romana, 04/12/2015