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LA NORMALIZZAZIONE GAY IN PRIMA SERATA NELLO SHOW DI GERRY SCOTTI
Altre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): sono gay e sono prete, un'intera famiglia cambia sesso, il pilota di Formula 1 Hamilton rimprovera il nipote vestito da principessa ma poi chiede scusa
da Osservatorio Gender
 

La normalizzazione LGBT va in onda in prima serata su Canale 5. Lo scorso 4 gennaio, protagonisti del popolare game show di Gerry Scotti The Wall, sono infatti stati Riccardo e Giuseppe, una coppia di uomini, uniti civilmente nel 2017 che, dopo aver rivelato la loro relazione, hanno ricevuto l'applauso di tutto lo studio, commentato così dal presentatore: "Ci fa piacere questo tributo che vi ha fatto il pubblico. Un grandissimo gesto di civiltà che ci fa piacere poter ospitare perché se no sembrava una discriminante, ma noi non ne abbiamo di nessun tipo. Ci fa molto piacere ospitarvi, siete belle ed eleganti".
Alla fine la coppia non ha portato a casa nulla in termini di vincite, sbagliando le domande decisive del quiz, tuttavia con la loro presenza nella seguitissima fascia pre-serale e con il fragoroso tributo alla loro unione omosex ricevuto dallo studio si sono guadagnati la popolarità all'interno della comunità LGBT per aver posto un altro importante tassello al processo di normalizzazione delle unioni tra persone dello stesso sesso.

Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal gaio mondo gay (sempre meno gaio).

SONO GAY E SONO PRETE
Ne ha parlato pure il New York Times e sta diventando un affare ecclesiastico di portata mondiale. Padre Gregory Greiten, sacerdote nel Wisconsin, 52 anni, lo scorso 17 dicembre ha dichiarato davanti ai suoi parrocchiani: "Sono gay e sono un prete cattolico romano". Intervistato ha poi aggiunto: "I preti della chiesa cattolica romana e del mondo dovrebbero incoraggiare a rompere il muro del silenzio e dire la verità sulla propria identità sessuale. Mi impegnerò a non vivere la mia vita nell'ombra del segreto. Prometto di essere autenticamente me stesso. Abbraccerò la persona che Dio ha creato in me".
L'arcivescovo di Milwaukee, Jerome Listecki, ha appoggiato la scelta del suo sacerdote seppur timidamente: "Noi supportiamo padre Greiten nel suo percorso e raccontiamo la sua storia per comprendere e vivere con lui il suo orientamento sessuale. Come insegna la Chiesa chi ha un'attrazione per persone dello stesso sesso deve essere trattato con comprensione e compassione. Come preti che hanno fatto una promessa al celibato, sappiamo che ogni settimana ci sono persone nei nostri banchi che lottano con la questione dell'omosessualità".
Padre Gregory e il suo vescovo in definitiva lanciano questo messaggio: si può essere sacerdoti ed essere omosessuali. Contrariamente invece a quanto indica la Chiesa che non ammette al sacerdozio chi sperimenta questo tipo di attrazione sessuale.
 (Gender Watch News, 29-12-2017)

UN'INTERA FAMIGLIA CAMBIA SESSO
Tutti e quattro i membri di una famiglia che vive in Arizona hanno deciso di cambiare sesso. La mamma è diventata Daniel Harrot, il "padre" di famiglia, mentre il vero padre di famiglia è diventato una donna, prendendo il nome di Shirley Austin. Il figlio Mason, di undici anni, vuole diventare una bambina e, viceversa, la sorellina Joshua, di tredici, desidera essere un maschietto.
«Il transgenderismo - afferma la dottoressa Michelle Cretella, presidente dell'American College of Pediatricians - è un problema psicologico, non biologico» e dunque non serve cambiare il proprio aspetto per assecondare una psiche disordinata, anzi peggiora solo le cose. Il Dr. David Stevens, CEO della Christian Medical & Dental Associations, in merito poi ai disturbi legati all'identità sessuale presenti nei bambini e nei ragazzi ha dichiarato: «Se un genitore venisse da me con un bambino anoressico, non consiglierei una dieta per assecondare il desiderio del bambino di essere più magro».
(Gender Watch News, 09-01-2018)

IL PILOTA DI FORMULA 1 HAMILTON RIMPROVERA IL NIPOTE VESTITO DA PRINCIPESSA, MA POI CHIEDE SCUSA
Il quattro volte campione del mondo Lewis Hamilton posta un video dove il nipotino è vestito da principessa e lo rimprovera così: "Sono così triste, guardate mio nipote. Perché hai chiesto un abito da principessa per Natale?", dice Hamilton. "Perché mi piacciono", la risposta del bambino. "I maschi non indossano abiti da principessa", ribatte lo zio.
Ovviamente scoppiano le polemiche e il campione sui circuito di F1, ma non campione di coraggio, corre subito ai ripari temendo di perdere la faccia e i contratti con gli sponsor: "Ieri ho preso in giro mio nipote e ho realizzato di aver usato parole inopportune. Non avevo intenzione di offendere nessuno. Adoro il fatto che mio nipote ami esprimersi come crede, come tutti dovremmo fare. Le mie scuse più profonde, perché non si può accettare che qualcuno, non importano le origini, sia emarginato o inquadrato in uno stereotipo. Avrà sempre il mio sostegno chi vive la sua vita esattamente come lo desidera e spero che questo mio scivolone venga dimenticato".
Che dire? Hamilton non hai mai ingranato la retromarcia nelle gare in questo caso invece sì. E' evidente che gli avversari in pista sono assai meno temibili che gli avversari nella battaglia culturale.
(Gender Watch News, 28-12-2017)

 
Titolo originale: La normalizzazione gay va in onda in prima serata al game show di Gerry Scotti
Fonte: Osservatorio Gender, 06/01/2018