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BastaBugie n.346 del 25 aprile 2014

LETTERE ALLA REDAZIONE: PAPA FRANCESCO RIBADISCE CHE IL MATRIMONIO E' PER TUTTA LA VITA

Il Papa critica la cultura del provvisorio e ammonisce i giovani che stare insieme solo finché dura l'amore è egoismo

di Giano Colli

Spettabile redazione di BastaBugie,
sono una vostra fedele lettrice. Ho un dubbio che riguarda il sacramento del matrimonio. Sento dire da più parti che la Chiesa starebbe cambiando parere per quanto riguarda l'indissolubilità legata alla promessa di "essere fedele sempre, nella salute e nella malattia, nella gioia e nel dolore, tutti i giorni della propria vita".
Sono confusa perché so che Gesù stesso ha detto "Non osi separare ciò che Dio ha unito" e quindi mi pare strano che il Papa possa cambiare tale insegnamento.
Mi potete aiutare a scacciare questa paura?
Grazie per la vostra azione in difesa della verità e della fede cattolica.
Giovanna

Cara Giovanna,
può stare tranquilla: nemmeno il Papa ha l'autorità per cambiare l'insegnamento di Cristo. E' anzi proprio il Papa ad essere il custode del "Deposito della Fede" che racchiude sia la Sacra Scrittura (Parola di Dio scritta) che la Sacra Tradizione (Parola di Dio orale). Insomma, può star tranquilla: Papa Francesco non cambierà l'insegnamento tradizionale della Chiesa sul matrimonio. Se sente dire che lui abolirà l'indissolubilità di questo prezioso sacramento, le basterà rileggere ciò che proprio Papa Francesco parlando ai giovani disse ad Assisi: un forte no alla cultura del provvisorio, ribadendo che il matrimonio è per tutta la vita! Anzi, proprio in tale occasione, il Papa disse che stare insieme solo finché dura l'amore è puro egoismo.
Ecco il mirabile discorso che fece Papa Francesco il 4 ottobre 2013 nella città del patrono d'Italia:
"Che cos'è il matrimonio? E' una vera e propria vocazione, come lo sono il sacerdozio e la vita religiosa. Due cristiani che si sposano hanno riconosciuto nella loro storia di amore la chiamata del Signore, la vocazione a formare di due, maschio e femmina, una sola carne, una sola vita. E il Sacramento del matrimonio avvolge questo amore con la grazia di Dio, lo radica in Dio stesso. Con questo dono, con la certezza di questa chiamata, si può partire sicuri, non si ha paura di nulla, si può affrontare tutto, insieme!
Pensiamo ai nostri genitori, ai nostri nonni o bisnonni: si sono sposati in condizioni molto più povere delle nostre, alcuni in tempo di guerra, o di dopoguerra; alcuni sono emigrati, come i miei genitori. Dove trovavano la forza? La trovavano nella certezza che il Signore era con loro, che la famiglia è benedetta da Dio col Sacramento del matrimonio, e che benedetta è la missione di mettere al mondo i figli e di educarli. Con queste certezze hanno superato anche le prove più dure. Erano certezze semplici, ma vere, formavano delle colonne che sostenevano il loro amore. Non è stata facile, la vita loro; c'erano problemi, tanti problemi. Ma queste certezze semplici li aiutavano ad andare avanti. E sono riusciti a fare una bella famiglia, a dare vita, a fare crescere i figli.
Cari amici, ci vuole questa base morale e spirituale per costruire bene, in modo solido! Oggi, questa base non è più garantita dalle famiglie e dalla tradizione sociale. Anzi, la società in cui voi siete nati privilegia i diritti individuali piuttosto che la famiglia - questi diritti individuali -, privilegia le relazioni che durano finché non sorgono difficoltà, e per questo a volte parla di rapporto di coppia, di famiglia e di matrimonio in modo superficiale ed equivoco. Basterebbe guardare certi programmi televisivi e si vedono questi valori! Quante volte i parroci – anch'io, alcune volte l'ho sentito – sentono una coppia che viene a sposarsi: "Ma voi sapete che il matrimonio è per tutta la vita?". "Ah, noi ci amiamo tanto, ma... rimarremo insieme finché dura l'amore. Quando finisce, uno da una parte e l'altro dall'altra". E' l'egoismo: quando io non sento, taglio il matrimonio e mi dimentico di quell'"una sola carne", che non può dividersi. E' rischioso sposarsi: è rischioso! E' quell'egoismo che ci minaccia, perché dentro di noi tutti abbiamo la possibilità di una doppia personalità: quella che dice: "Io, libero, io voglio questo...", e l'altra che dice: "Io, me, mi, con me, per me ...". L'egoismo sempre, che torna e non sa aprirsi agli altri. L'altra difficoltà è questa cultura del provvisorio. [...] Gesù non ci ha salvato provvisoriamente: ci ha salvati definitivamente!"

Papa Francesco


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Fonte: Redazione di BastaBugie, 08/04/2014

Pubblicato su BASTABUGIE n.346
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