LETTERE ALLA REDAZIONE: IL GIUSTO MOTIVO DELLA MANCATA BENEDIZIONE AL DRAPPELLONE DEL PALIO
Va ripreso e valorizzato con coraggio il discorso sulla bellezza, che è oggettiva e non soggettiva
di Giano Colli
Gentile Redazione,
intervengo per alcune riflessioni in merito all'articolo dove si parla della mancata benedizione dell'Arcivescovo al Palio del 16 agosto 2018.
Premesso che sono perfettamente d'accordo con quanto ha fatto (o non fatto) Monsignor Buoncristiani, per dovere di cronaca tuttavia non posso fare a meno di ricordare che la benedizione dello stesso fu concessa, nonostante le proteste che voi ricordate, al Palio del 2010, nella forma rispettoso dell'iconografia tradizionale della Vergine di Provenzano, ma ben più blasfemo nel significato e nella sostanza di quanto, almeno per ciò che è dato vedere, non lo sia stato l'ultimo Palio.
Anche la presa di posizione odierna dei Correttori delle Contrade, che ricordo fu imbarazzante nel 2010, si basa su un presupposto erroneo, puntando l'attenzione sul cavallo raffigurato in braccio a Maria, a loro dire al posto di Gesù. Ma la tradizionale immagine di Maria Assunta, che dovrebbe comparire nel drappellone di Agosto, non prevede affatto che la Vergine sia raffigurata con il suo Divino Figlio in braccio. E volendo approfondire questo aspetto, non è tanto nel cavallo che la Madonna tiene in braccio lo scandalo di questa immagine (siamo abituati a vederla rappresentata mentre stringe tra le mani, in segno di protezione e amore, anche altre cose. Ad esempio, per restare a Siena, l'immagine della città, con tanto di mura intorno...), ma nell'oggettiva disarmonia del volto, nelle mani orrendamente scheletrite, nel beffardo girasole dietro la testa. Insomma in un mix di elementi irrispettosi e brutti.
Il discorso sulla bellezza, che è oggettiva e non soggettiva, è quello da riprendere e valorizzare con coraggio, perché Dio è Bellezza Assoluta, così come Sua Madre. Ben ha fatto quindi l'Arcivescovo, e sebbene pure le Chiese moderne non manchino di opere "d'arte" inquietanti per bruttezza, da qualche parte, meglio tardi che mai, si deve cominciare. Ma con gli argomenti giusti, altrimenti si presta il fianco a facili strumentalizzazioni.
Cordialmente.
Benedetta
Gentile Benedetta,
non posso che condividere il suo commento all'articolo che abbiamo pubblicato la settimana scorsa [leggi: PALIO DI SIENA: IL VESCOVO NON BENEDICE IL DRAPPELLONE, clicca qui].
Ribadisco ciò che avevamo scritto nella nota a tale articolo e cioè proprio il riferimento al precedente episodio a cui lei fa riferimento: "anche nel 2010 il drappellone aveva causato polemiche per la mezzaluna posta sopra la Madonna di Provenzano. Ci fu una polemica a cui seguirono le precisazioni del Vescovo, il quale consigliava alla committenza di chiedere una consulenza prima di dare il via libera al bozzetto delle future opere in modo da evitare inutili polemiche. Purtroppo il suo consiglio è stato fatto cadere nel vuoto, come i fatti di questi giorni hanno dimostrato".
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Fonte: Redazione di BastaBugie, 29/08/2018
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