IL CASO INTERESSANTE DELLE MALDIVE, DOVE GLI ECOLOGISTI ODIANO GLI ALBERI
di Luigi Mariani
I protagonisti di questo articolo sono Mohamed Nasheed, presidente delle Maldive, Nils-Axel Morner, professore svedese e un albero.
Il presidente delle Maldive è assurto ad una fama effimera perché il 17 ottobre scorso ha tenuto un consiglio di gabinetto sott’acqua con lo scopo di rendere evidente al mondo il rischio che le sue isole correrebbero di venire sommerse dalla crescita di livello degli oceani provocata dal Global Warming.
Meno noto al grande pubblico è Nils-Axel Morner, professore svedese con un curriculum scientifico di grande rilievo. Morner ha avuto a che fare con le Maldive perché vi ha condotto un decennio orsono un’indagine scientifica per verificarvi il comportamento del livello marino.
Poco noto al grande pubblico è anche l'albero in questione. Il fatto è che il professor Morner usava questo albero per spiegare il comportamento del livello delle acque. Il problema è che la sola presenza di questo albero smentiva tutti gli allarmi sulla crescita dei mari. In una intervista del 2007 il professor Morner ha denunciato un fatto sconcertante. Da anni alle Maldive, in vicinanza della linea di costa, viveva indisturbato un albero (qui in una foto dello stesso Morner) che era utile a Morner stesso per suffragare le sue tranquillizzanti considerazioni in merito alla scarsa variabilità del livello marino in quei lidi.
L'ALBERO TAGLIATO DAGLI ECOLOGISTI ALLE MALDIVE
A causa di testimonianze legate al passato di colonia penale che avevano le Maldive, si sapeva che quell'albero era lì sulla costa almeno già dagli anni '50. Ci fosse stato anche un leggero innalzamento del livello marino, in 50 anni sarebbe finito sott'acqua. E invece all'inizio del Terzo millennio l'albero era ancora lì, allo stesso punto di 50 anni prima. Una cosa intollerabile per chi sull'innalzamento degli oceani ci campa, ideologicamente ed economicamente. Così nel 2003 arrivarono alle Maldive alcuni attivisti australiani della lotta al cambiamento climatico ed abbatterono l’albero, colpevole di essere la prova vivente del mancato innalzamento del livello del mare.
RIUNIONE SUBACQUEA DEL GOVERNO DELLE MALDIVE
Il professor Morner non ha comunque rinunciato alla sua personale battaglia per la verità, E quando ha visto le immagini della riunione subacquea del governo delle Maldive, Morner ha deciso di scrivere una lettera aperta al presidwente Nasheed, che riproduciamo integralmente in versione tradotta (qui l'originale in inglese):
LETTERA APERTA AL Presidente Mohamed Nasheed delle Maldive, 20 ottobre 2009
MITTENTE: Nils-Axel Mörner, Stoccolma, Svezia
Capo dell’Istituto di Geofisica e Geodinamica all’Università di Stoccolma (1991-2005)
Presidente della Commissione INQUA sulle variazioni del livello del mare e l’evoluzone costiera (1999-2003),
Leader delle Maldive Sea Level Project (dal 2000)
Presidente del progetto INTAS su Geomagnetismo e clima (1997-2003)
Signor Presidente,
Lei ha recentemente organizzato una riunione di gabinetto sottomarino tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale circa l'idea che il livello dell’oceano è in aumento e quindi rischia di sommergere le Maldive. Questa proposizione non è fondata su dati osservativi e tantomeno su valutazioni scientifiche. Pertanto non posso che dichiararmi molto sorpreso per questa azione di protesta ed intendo contestare il messaggio sottinteso a una tale iniziativa.
Nel 2001, quando il mio gruppo di ricerca ha trovato le prove schiaccianti del fatto che il livello del mare non fosse affatto in aumento alle Maldive ma fosse al contrario rimasto piuttosto stabile negli ultimi 30 anni, ho pensato che non sarebbe stato rispettoso per i cittadini delle Maldive se fossi tornato a casa presentando i nostri risultati in sede internazionale. Pertanto, ho annunciato questa notizia assai positiva nel corso di un'intervista ad una emittente televisiva locale, ma essa fu censurata dal suo predecessore che ne impedì la diffusione.
Quando Lei divenne Presidente tornai a confidare nella democrazia e nel dialogo, il che mi spinse a scriverle ben due volte senza mai ricevere risposta. Mia preoccupazione costante è il fatto che il suo popolo riceva il messaggio secondo cui non vi sarebbe un futuro per loro nelle loro isole, messaggio terribile e profondamente inadeguato poiché fondato non tanto sulla realtà quanto su un concetto esogeno, che non trova giustificazione scientifica ed è quindi insostenibile.
In sostanza non c'è alcuna base razionale per tale messaggio pessimistico, il che verrà da me riassunto nei fatti qui di seguito elencati e riferiti alle sue isole:
- Negli ultimi 2000 anni, il livello del mare ha oscillato più volte, portandosi per ben 5 volte a livelli superiori di 0,6-1,2 m rispetto a quelli attuali
- dal 1790 al 1970 il livello del mare è risultato di circa 20 cm più elevato rispetto di oggi
- nel 1970, il livello del mare è sceso di circa 20 cm portandosi al suo livello attuale
- il livello del mare è rimasto poi stabile negli ultimi 30 anni, il che implica che non vi sono tracce di allarmante innalzamento.
Tali dati di fatto ci consentono di affermare che le Maldive non sono condannate di subire nel prossimo futuro rovinosi allagamenti e ad analoghe considerazioni si prestano le zone costiere di tutto il mondo.
Quando fui presidente della commissione INQUA sui cambiamenti del livello del mare e l’evoluzione delle coste, abbiamo speso molto impegno sulla questione dei cambiamenti del livello del mare. Dopo studi di settore ad alta intensità seguiti da un’analisi condotta in sede di Commissione e da discussioni avvenute in ben cinque incontri internazionali, ci siamo accordati sul fatto che la "migliore" stima per i possibili cambiamenti di livello del mare attesi per il 2100 è di 10 centimetri ± 10 cm. Questo dato è stato successivamente rivisto a +5 cm ± 15 centimetri, un valore che comporterebbe effetti di entità assai ridotta se non trascurabile per gli abitanti delle aree costiere di tutto il pianeta.
Tale piccolo aumento non costituirà pertanto una minaccia per le Maldive ma, piuttosto, si rivelerà nient’altro che il ritorno naturale alle condizioni del periodo 1790-1970 e cioè alla situazione precedente alla discesa del livello del mare avvenuta intorno al 1970.
Vede, signor Presidente, credo che lei stia facendo un grave errore ignorando i dati osservativi disponibili, rifiutando un normale dialogo democratico e continuando a tenere in scacco il suo popolo con la minaccia immaginaria di una disastrosa inondazione già in corso.
Cerchiamo, per l'amor del cielo, di sollevare gli abitanti delle Maldive dal terribile fardello psicologico della minaccia di inondazioni in grado di cacciarli dalle loro case, che Lei e il suo predecessore hanno posto sulle loro spalle. Tale fardello non è altro che il frutto di simulazioni avventate svolte al computer e costantemente smentite dalla meticolosa osservazione del mondo reale.
La sua riunione di Gabinetto sott’acqua non è dunque nient’altro che un espediente e una trovata pubblicitaria del tipo di quelle di cui è maestro Al Gore e configura un comportamento disonesto, del tutto inefficace e certamente non scientifico.
Fonte: Svipop, 16 gennaio 2010
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