FRANCIA: IL 96 X CENTO DEI BIMBI DOWN VIENE ABORTITO
(Ecco un sopravvissuto, che oggi fa l'attore)
di Nicoletta Tiliacos
Se l`attore down scandalizza i benpensanti.
Nel mondo alla rovescia, succede che in Francia qualcuno si sia parecchio scandalizzato per lo spot televisivo di un gestore di telefonia mobile, nel quale recita un attore con sindrome di Down, Pascal Duquenne. Un attore professionista e anche famoso, visto che fu interprete con Daniel Auteil del film “L’ottavo giorno”, vincitore a Cannes nel 1996. E mentre le associazioni dei disabili si compiacciono del messaggio positivo della campagna (“per la prima volta un disabile mentale interpreta il ruolo principale in una pubblicità, questo farà per forza avanzare il dibattito”, ha commentato l’Unione nazionale delle famiglie delle persone con handicap mentale), altri si sono scatenati, sui blog e nei forum dedicati al “caso”, per stigmatizzare la “strumentalizzazione” di cui sarebbe stato oggetto Duquenne. Il quale se la ride, giustamente. La Francia è il paese nel quale il novantasei per cento dei bambini affetti da trisomia 21 (è il nome scientifico della sindrome) viene abortito: motivo che indusse il laicissimo Didier Sicard, quando era ancora presidente del Comitato nazionale di bioetica, a denunciare il chiaro uso eugenetico della diagnosi prenatale. Oggi la pubblicità con Duquenne, che manda un messaggio positivo sulla vita con la trisomia 21, non può certamente piacere a chi considera logico investire negli screening, che hanno l’aborto come esito, una quantità immensa di risorse, negate alla ricerca sulle cure possibili per la trisomia 21.
Fonte: 30 Gennaio 2009
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