LETTERE ALLA REDAZIONE: DOPO IL FAMILY DAY HO DISDETTO L'ABBONAMENTO AD AVVENIRE
La marginalizzazione della manifestazione a favore della famiglia e della libertà dell'educazione dei figli è solo la goccia finale
di Giano Colli
Spettabile redazione di BastaBugie,
ho inviato la seguente mail all'ufficio abbonamenti di Avvenire.
La inoltro anche a voi nel caso riteniate utile darle rilievo:
Salve sono il Prof. Ferrari dell'Istituto "G. Galilei" di Mirandola (Modena), con la presente vorrei recedere dall'abbonamento a 10 numeri di Avvenire in corso gli ultimi tre anni per il progetto "un quotidiano in classe", perciò La prego di cancellare il mio nome dai referenti per la diffusione del vostro quotidiano.
Le motivazioni sono di carattere culturale e pastorale: il progressivo impoverimento della testata dal punto di vista cristiano e ideale la rende solo uno dei tanti giornali quotidiani, appiattito sempre più sulla cronaca e sul sociale, ormai incapace di veicolare un chiaro e fedele messaggio Evangelico e di retta dottrina. Di conseguenza meglio proseguire il progetto con testate di maggiore rilevanza nazionale, che inevitabilmente da questo punto di vista sono più approfondite ed esaurienti.
L'amarezza di tali considerazioni da parte mia e dei docenti di area cattolica segue lo stupore nell'accorgerci di una progressiva deriva verso il "politicaly correct" che ha avuto recentemente una sempre maggiore riprova nella marginalizzazione delle questioni etiche e culturali Cattoliche, in particolare relative alla difesa della Vita umana e della sua dignità dal concepimento alla morte naturale, alla difesa della famiglia e del matrimonio cristiano.
Leggendo il vostro giornale si percepisce sempre maggiormente una connivenza con la mentalità dominante e con le asserzioni delle nuove aberranti ideologie omosessualiste, gender-frendly e libertine anche nel linguaggio giornalistico, che si adegua a parlare di presunti nuovi "diritti" e conseguenti battaglie ideologiche mentre risulta evidente un sempre più assordante silenzio sulle iniziative ecclesiali e non, anche le più rilevanti, che rivelerebbero facilmente la pericolosità e l'ipocrisia di tali posizioni.
L'assoluta marginalizzazione, nel vostro giornale di oggi, dell'imponente e pacifica manifestazione di ieri in Piazza S. Giovanni a favore della famiglia e della libertà dell'educazione dei figli, rispetto alla rilevanza data ad altre notizie di ben più modesta importanza o di scarso valore, non diversamente da come fanno tutti gli altri quotidiani (fatto abituale e che non desta stupore alcuno, da parte di testate tendenziose e al servizio dei poteri "forti") è solo la goccia finale...
Anche nel dibattito ecclesiale Sinodale il giornale è scorrettamente muto sugli interventi di Pastori e Teologi di altissimo spessore e stima universale ma più fedeli al Vangelo come Mons. Muller, Burke, De Paolis, Mons. Caffarra, Mons. Bagnasco, Mons. Negri e tanti altri, mentre si dà ampio spazio a favore di un'unica, benché minoritaria, voce vicina al pensiero omologante di quella che lo stesso Papa Francesco definisce in diverse occasioni "colonizzazione ideologica" paragonandola esplicitamente a quella che nelle scuole Fascismo e Nazismo fecero con i balilla o la gioventù Hitleriana (intervista concessa sul volo di ritorno dal viaggio nelle Filippine, sulla quale, ad esempio, Avvenire ha taciuto), o di tanti altri interventi del Pontefice che ribadiscono chiaramente tali ideali (ad es. 29-30 maggio scorso sull'aborto).
La vostra testata dà ampio spazio alla voce di ben pochi prelati spesso di secondaria importanza o di scarsa preparazione nei temi etici, quando non di dubbia fedeltà alla Chiesa (vedi i trascorsi burrascosi di Kasper che non incorse in scomunica solo per eccesso di prudenza dei precedenti pontefici) ma osannati dai media tradizionalmente ostili alla Chiesa Cattolica e non corrispondente affatto al pensiero delle famiglie cristiane e dei credenti (vox populi...).
Che tale tendenziosa pratica sia presente anche nella testata cosiddetta "dei Vescovi" è per un credente sincero una ferita molto dolorosa.
Ciò è molto grave in quanto contribuisce all'attuale mistificazione che tende a formare anche tra i credenti una mentalità distorta, incapace di una efficace critica costruttiva nei confronti del secolo presente, che sia, come in passato, al servizio della Verità con la "V" maiuscola, basata sul Vangelo e sul bimillenario tesoro del Magistero Ecclesiale, che su tutto ciò è ben più rigoroso e chiaro di quanto non si voglia far credere.
"Chi si vergognerà di Me davanti agli uomini, Io mi vergognerò di lui davanti agli angeli di Dio" (Lc 12, 8-9)
Questa lettera non necessita di risposta via mail: vano sarebbe il desiderio di vederla pubblicata per intero nella posta al vostro direttore...
Ciò dovevo alla mia coscienza, in nome della correzione fraterna (Rm 15,14), senza malizia, con l'augurio di una proficua guarigione spirituale.
Prof. Ferrari Manlio - Bomporto (Mo)
Caro prof. Manlio,
negli ultimi tempi abbiamo ricevuto diverse mail di lamentela di abbonati (o ex abbonati) di Avvenire. Nel nostro piccolo non abbiamo mancato di rilevare le "sbavature" del quotidiano rilanciando articoli che criticavano scelte editoriali a dir poco opinabili. Ecco l'elenco completo:
https://www.bastabugie.it/it/ricerca.php?testo_ricerca=avvenire
Noi continueremo a fare informazione come abbiamo sempre fatto: nella chiarezza e nella verità. O almeno... ci sforzeremo di farlo il più possibile!
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Fonte: Redazione di BastaBugie, 23 giugno 2015
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