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« Torna agli articoli di Giano Colli
In Italia, il parto cesareo è diventato una pratica comune, tanto da posizionare il nostro paese al primo posto nel mondo per percentuale di interventi chirurgici durante il parto. Secondo i dati, il 38% dei parti in Italia avviene tramite cesareo, una cifra ben al di sopra del 15% raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questo dato, che ci pone davanti agli Stati Uniti (27%) e alla Germania (25%), solleva importanti interrogativi sul perché si ricorra così frequentemente a questa procedura e sulle sue implicazioni a lungo termine.
Il parto cesareo è un intervento chirurgico fondamentale in situazioni di emergenza o quando il parto naturale comporta rischi significativi per la madre o il bambino. Tuttavia, l'OMS scoraggia un uso eccessivo e potenzialmente non necessario della procedura. In Italia, i numeri suggeriscono che spesso il cesareo non viene scelto per necessità reali, ma per altri motivi.
Uno dei principali fattori che spingono molte donne italiane a optare per il cesareo è la paura del dolore durante il parto naturale. Il parto è indubbiamente un'esperienza intensa, ma è anche un processo naturale che il corpo femminile è biologicamente predisposto a sostenere. Tuttavia il fatto che la gravidanza sia trattata da personale medico come fosse una malattia contribuisce ad alimentare ansie che potrebbero essere gestite con maggiore tranquillità.
Inoltre il cesareo viene percepito come una scelta più "sicura" o addirittura più comoda, sia dai medici sia dalle mamme. In alcuni casi, l'idea di poter "programmare" il parto con una data certa spinge verso questa decisione. Il parto naturale richiede un'assistenza più prolungata e attenta rispetto a un cesareo programmato, portando alcuni ospedali a preferire quest'ultimo per ragioni organizzative. Ma imporre al bambino quando uscire dal grembo materno è una forzatura visto che da sempre i bambini sanno quando è il momento giusto. Siamo noi che dobbiamo adattarci a loro, non il contrario.
Infine non bisogna dimenticare che il cesareo è una procedura sicura, ma non è privo di rischi. Gli interventi chirurgici comportano tempi di recupero più lunghi, un maggiore rischio di infezioni e complicazioni future, come difficoltà nelle gravidanze successive. Per i neonati, il parto naturale offre benefici importanti, come un maggiore supporto al sistema immunitario grazie al passaggio nel canale del parto.
Oggi si dimentica che il parto è un evento naturale che da millenni accompagna l'umanità. Negli ultimi decenni, la tecnologia ha migliorato la sicurezza del parto e questo è un bene, ma ha anche contribuito a distanziarci da questa esperienza come parte normale della vita. L'ospedalizzazione dell'inizio come anche della fine della vita ha contribuito a rendere meno umano sia il venire al mondo che l'ultima fase dell'esistenza. Per quanto riguarda il parto naturale è fondamentale che le mamme lo affrontino senza paure eccessive visto che, ripetiamo ancora una volta, partorire è la cosa più naturale al mondo. Per tutto quanto detto non bisogna nemmeno dimenticare che ci sono oggi in Italia mamme che preferiscono partorire a casa con l'aiuto di una ostetrica. Questa possibilità non va scartata a priori soprattutto da parte di chi abita a distanza di un quarto d'ora, mezz'ora al massimo, da una struttura ospedaliera a cui ricorrere solo in caso di pericolo di vita della madre o del bambino.
La posizione dell’Italia come leader mondiale nei parti cesarei evidenzia la necessità di un cambiamento di mentalità. Il parto, sebbene doloroso e impegnativo, può essere affrontato con serenità soprattutto se si riceve il giusto supporto dai familiari e dal personale medico. Ridurre il tasso di cesarei non significa negare l’accesso a questa procedura quando necessaria, ma promuovere un approccio più consapevole alla nascita, che valorizzi la salute della madre e del bambino.
Per i cristiani, infine, il parto è un momento speciale che si intreccia con il mistero della vita e della fede. Affrontare questa esperienza affidandosi alla Provvidenza e alla protezione della Madre di Dio offre forza e serenità. Maria, che ha vissuto l’esperienza della maternità con umiltà e coraggio, è un esempio potente per le donne che si preparano a diventare madri. Accettare il parto naturale come parte del disegno divino significa riconoscere la bellezza e la sacralità di questo evento, confidando in Dio che sostiene ogni madre nel dono della vita.
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