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CORONAVIRUS: NELLA CONFUSIONE SANITARIA, POLITICA, ECONOMICA E RELIGIOSA, I CRISTIANI COME POSSONO ORIENTARSI?
Va ricordato che di fronte a Dio gli uomini non hanno diritti, ma solo doveri (e se esistono diritti dell'uomo nei confronti di un suo simile è perché questi diritti si fondano sulla legge divina)
di Roberto de Mattei
 

La confusione sanitaria, politica, economica e soprattutto religiosa si è certamente aggravata negli ultimi tre mesi. Come orientarsi nei tempi di confusione qual è l'epoca del coronavirus?
Il segreto è dare le giuste priorità, che significa anche dare ad ogni cosa il suo giusto posto, ovvero recuperare una retta nozione dell'ordine delle cose.
L'ordine non è mai orizzontale, ma è sempre verticale e gerarchico. Nell'ordine c'è un alto e un basso, un più e un meno e questo avviene anche in tutti i problemi della vita, individuale e sociale.
Dare la giusta priorità per chi si fregia del nome di cristiano significa dare a Dio il primato in ogni cosa: cercare sempre e innanzitutto il Regno di Dio e la Sua giustizia. Di fronte a questo o a quel problema, in questa o in quella situazione, occorre sempre chiedersi, non quali sono i nostri interessi, ciò che ci conviene, ma quali sono gli interessi di Dio, ciò a cui Dio ha diritto.
Bisogna cercare i diritti di Dio e ricordarsi che, di fronte a Dio, non abbiamo diritti ma solo doveri. E se esistono diritti di fronte agli uomini, è perché questi diritti si fondano su di una legge divina che Dio ha inciso nella natura di ogni uomo e che perciò la nostra mente e il nostro cuore è capace di riconoscere e di amare. Ad esempio il nostro diritto alla vita si fonda sul precetto della legge naturale che proibisce di uccidere l'innocente. Una proibizione assoluta, sancita dal quinto comandamento che vale sia per gli individui che per lo Stato. Abbiamo un diritto a conservare la purezza fondato a sua volta sulla proibizione di commettere atti impuri, anche con i desideri, stabilita da due comandamenti divini, il sesto e il nono. Non abbiamo invece il diritto a trasgredire i comandamenti che proibiscono gli atti e i desideri impuri.
Allo stesso modo non abbiamo il diritto assoluto ad essere immuni da restrizioni fisiche, a meno che queste restrizioni non impediscano od ostacolino la pratica dei nostri doveri. La libertà di pensiero, di parola e di movimento, rivendicata da tanti eretici nel corso della storia, è stata condannata dalla Chiesa proprio perché pretendeva di fondarsi sull'autodeterminazione dell'uomo invece che sulla legge divina e naturale. La legge divina e naturale esige che l'uomo sia libero di osservare i precetti di Dio e della Chiesa, cominciando col rendere a Dio il culto che gli è dovuto, ma non concede questa libertà al di fuori dell'ordine stabilito da Dio.
Tutto il processo di globalizzazione di cui l'UE è parte importante, è stato costruito sul principio del diritto assoluto dell'uomo alla libertà di circolazione e di azione, condannato da Gregorio XVI nella Mirari vos e da Pio IX nel Sillabo. Lo stato totalitario non è tale perché nega la libertà ma perché, come il comunismo e il nazionalsocialismo, calpesta la Verità, che è solamente quella custodita dalla Chiesa cattolica ed è racchiusa nella legge naturale.
Ogni critica agli Stati moderni e alle lobbies rivoluzionarie che oggi dominano la società ha senso e valore solo se parte da questo principio: Dio, e non l'uomo, prima di ogni cosa.

DOSSIER "CORONAVIRUS"
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Titolo originale: I diritti e i doveri nell'epoca del Coronavirus
Fonte: Radio Roma Libera, 1° Giugno 2020