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I CRISTIANI E LA LOTTA AL RELATIVISMO
Premio ''Viva Maria!'' ad Antonio Socci e sua figlia Caterina al 4° Giorno del Timone della Toscana
da Timone
 

Il Giorno del Timone della Toscana è giunto alla quarta edizione e si conferma uno dei più grandi eventi culturali della regione: anche quest'anno infatti oltre seicento persone hanno partecipato a questo appuntamento.
Quest'anno il premio "Viva Maria!" è stato assegnato ad Antonio Socci, per il suo coraggio e la sua fierezza nel dimostrarsi cattolico con la parola, con gli scritti e con l'esempio. Il premio è stato dato per il libro scritto in merito alla vicenda della figlia Caterina, la quale sta dando una grande testimonianza di vita cristiana, perché partecipa con tutta se stessa al mistero della redenzione introdotto nel mondo da Gesù attraverso la crocifissione e quindi la sofferenza. In effetti Socci ha detto che non è sua abitudine accettare i premi che gli offrono; questa volta ha fatto un'eccezione perché il premio lo considera rivolto a sua figlia. Ci ha raccontato che, prima di venire a Staggia, le ha detto che stava per ritirare un premio per lei e Caterina ha dimostrato di gradire la cosa.
Per noi "Amici del Timone" di Staggia Senese, Antonio Socci è un amico, in quanto è la quarta volta che tiene una conferenza nel nostro Centro Culturale. Scrittore e giornalista, conduce su Radio Maria la trasmissione "Nel mondo, ma non del mondo", dirige per conto della Rai una scuola per giornalisti a Perugia, è stato vicedirettore di Rai Due dove ha condotto la trasmissione Excalibur: una trasmissione coraggiosa e controcorrente. Ovviamente i "maestri della tolleranza" non tollerarono la sua indipendenza di giudizio rispetto alla cultura dominante e fecero chiudere la trasmissione.
Il 19 settembre 2009 si svolse a Staggia il 1° Giorno del Timone della Toscana. Nell'inaugurare questa prima edizione il direttore del Timone, Gianpaolo Barra, iniziò con una preghiera per Caterina Socci a cui una settimana prima il cuore aveva smesso di battere per più di un'ora. Da allora anche la vita di Socci subì una svolta, involontariamente catapultato nelle regioni del dolore estremo. Nel libro su Caterina ha scritto: "Un gran dono ha fatto Dio agli uomini rendendoli padri e madri: così tutti possono sperimentare che significhi amare un'altra creatura più di se stessi. E così abbiamo una pallida idea del suo amore e della sua compassione per noi."
Prima di ritirare il premio Antonio Socci ha voluto condividere con noi alcune riflessioni molto attuali riguardo ai due rischi opposti in cui al giorno d'oggi ci possiamo facilmente imbattere: il relativismo e il fondamentalismo. Anche Benedetto XVI, trovandosi in Libano, in un luogo drammaticamente pericoloso, terra di martiri, ha coraggiosamente trattato questi temi, proprio in questi giorni. Il relativismo afferma che la verità non esiste e se esiste non è conoscibile, quindi nessuno può dire di averla. Per il relativista, quindi la verità la stabilisce di volta in volta chi esercita il potere. Così i governi possono ad esempio stabilire che la vita umana nel grembo materno sia sopprimibile. I relativisti dimenticano che esiste una verità oggettiva, la quale non può essere sottomessa ai parlamenti.
Il fondamentalista invece afferma che la verità esiste ed è in suo possesso. Chi è contrario a questa verità è contro di lui. Come si vede, anche in questo caso, esattamente come nel relativismo, la verità viene imposta da chi ha il potere, che nel caso del fondamentalista assume anche una valenza religiosa.
Il cristiano si trova lontano sia dal relativista che dal fondamentalista in quanto afferma che la verità esiste, ma non è in suo possesso. Gli è stata rivelata e come tale la ripropone agli altri. La Verità che si è fatta carne tramite un uomo, Gesù Cristo, è vivente, ci possiede e ci guida. Viene verso di noi e ci spinge nella giusta direzione.
È molto più grande di noi che indegnamente la proclamiamo. Tutti noi cristiani siamo tentati di andare verso l'uno o l'altro errore. In Gesù si trova la pienezza della rivelazione e della verità, quindi non c'è da aspettare nessuna ulteriore rivelazione e nessun'altra religione può aggiungere niente a ciò che è già stato rivelato da Cristo. La fede cattolica trasmette quindi la verità di Gesù Cristo attraverso la debolezza, il martirio, il calvario; un modo che appare stolto agli occhi del mondo. È la verità stessa ad offrirsi come vittima per i suoi carnefici. La vendetta di Dio non è giustiziare gli empi, ma farsi giustiziare con la croce. Egli non vuole vincere con il potere, come avrebbe potuto, essendo il Signore del cielo e della terra, ma con l'amore. Nessuno vuole stare con una verità perdente, sopraffatta, ecco perché molti non si accorgono di lui o non vogliono averci a che fare. L'esempio lampante è quello di Pilato, che pur avendo di fronte a sé la verità non la riconosce. Tutti noi vogliamo stare con un vincente, ma Gesù è proprio questo. Non è un re di questo mondo, e quindi su questa terra appare perdente, ma è il re dei re e quindi il vero trionfatore. Di fronte alla morte, tutti i re del mondo piagnucolano, Gesù invece la affronta e la sconfigge.
È difficile, ha affermato infine Socci, dover scegliere ogni giorno per il bene o per il male e la tentazione è quella di farsi comandare dalle regole imposte. Ma è degradante per il cristianesimo essere ridotto a regole. Noi cattolici non abbiamo semplicemente alcune regole da seguire, ma un modello da imitare: Cristo. Dio ci vuole liberi perché siamo destinati a partecipare alla natura divina di Gesù Cristo e la caratteristica fondamentale della divinità è la libertà.
Al termine di queste riflessioni, Giampaolo Barra, direttore del Timone ha consegnato ad Antonio Socci il premio "Viva Maria!", ringraziandolo per averci consolato e confortato, facendoci pensare alla grandezza del dono che abbiamo ricevuto, cioè la grazia di essere cattolici; per averci rafforzato nella fierezza di essere cattolici e nell'impegno che dobbiamo mettere per testimoniare Cristo e guadagnargli delle anime.

Nota di BastaBugie: per vedere il video dell'intervento di Antonio Socci a Staggia Senese per il 4° Giorno del Timone della Toscana, clicca qui sotto
http://www.amicideltimone-staggia.it/it/edizioni.php?id=55
Per vedere le precedenti conferenze di Antonio Socci a Staggia Senese, clicca su quella che interessa:
- I nuovi perseguitati cristiani (26 gennaio 2007) >>> clicca qui!
- Il segreto di Padre Pio (15 febbraio 2008) >>> clicca qui!
- Indagine su Gesù (27 febbraio 2009) >>> clicca qui!
Il Premio "Viva Maria!" è dedicato alla Vergine del conforto che è conservata ad Arezzo. Quando la Toscana fu conquistata da Napoleone, i Toscani reagirono al grido di Viva Maria! e, a partire da Arezzo, liberarono tutta la regione dall'invasore francese.
Il Premio Viva Maria! è stato consegnato da Gianpaolo Barra, direttore del Timone, nel 2009 all'attrice Claudia Koll, nel 2010 allo scienziato Antonino Zichichi, nel 2011 allo scrittore Vittorio Messori e nel 2012 al giornalista Antonio Socci.
Per informazioni sul movimento del "Viva Maria!", clicca qui sotto:
http://www.amicideltimone-staggia.it/it/contenuti.php?pagina=utility&nome=_premio_viva_maria_1

 
Fonte: Timone, settembre 2012