I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna ai risultati della ricerca
Sono bastati 8 mesi per trasformare Donald Trump in Donald Clinton o, se preferite, in Hillary Trump. Ovvero nella negazione del programma e delle aspettative che avevano accompagnato e reso possibile la sua elezione alla Casa Bianca. Quel che contava non era l'uomo Trump - che non aveva certo la cultura e il carisma del grande leader politico - quanto le idee che interpretava e che traslava dai suoi più stretti collaboratori.
Quali idee? Un'agenda sovranista, intesa come il desiderio di contrastare le derive di una globalizzazione che si è tradotta negli ultimi 20 in una continua sottrazione di sovranità e di ricchezza, di cui la stessa America, quella profonda, è stata vittima; la voglia di un nuovo ruolo degli Stati Uniti, meno caoticamente e distruttivamente interventista e fonte, piuttosto, di stabilità; il desiderio di preservare gli interessi geopolitici non attraverso un pericoloso confronto con la Russia, volto chiaramente a provocare la rimozione di Putin dal Cremlino, quanto a una nuova era di collaborazione con Mosca.
E poi: il desiderio di ridurre l'influenza della finanza, che per sua natura è apolide, con programmi di investimenti economici che rimettessero al centro l'interesse nazionale, una nuova etica del capitalismo, più ancorata al territorio e al senso di responsabilità anche sociale del capitalismo.
TRUMP NON HA SAPUTO RESISTERE ALLE PRESSIONI
Oggi di quel programma non è rimasto più nulla, perché Trump non ha saputo resistere alle pressioni furibonde del cosiddetto Deep State ovvero di quell'establishment che da Reagan in poi - e soprattutto con Bush junior e con Obama - ha governato davvero l'America, senza soluzione di continuità. Che il presidente fosse democratico o repubblicano nulla cambiava in realtà a Washington, il potere - quello vero - non passava mai di mano, cambiava semplicemente interprete.
Trump e i suoi collaboratori non appartenevano a quell'establishment e per questo la reazione contro di loro è stata così furibonda, usando uno scandalo per ora molto presunto, il Russiagate, come ariete mediatico e congressuale. Diciamolo chiaramente: oggi il Deep State ha vinto e Donald Trump, di cui già in aprile avevo segnalato la normalizzazione, si è adeguato, abbandonando tutti i suoi più stretti collaboratori. Il più famoso è Steve Bannon, l'ultimo in ordine di tempo è Sebastian Gorka. Come osserva Giuseppe Germinario alla Casa Bianca resta solo uno dei fedelissimi: Peter Navarro. Gorka nella sua lettera di addio lo dice: "E' chiaro che le forze che non sostengono la promessa Make America Great Again (Facciamo di nuovo grande l'America) sono - per ora - in ascesa nella Casa Bianca".
LA MARCIA INDIETRO
Trump, temendo l'impeachment, si è consegnato a chi spera possa difenderlo ovvero ai generali, creando un ulteriore pericoloso paradosso. Oggi la Casa Bianca è retta - in almeno 3 settori chiave (difesa, esteri, sicurezza) - direttamente da uomini del Pentagono, che stanno riportando l'America sulla vecchia rotta.
L'escalation con la Russia, colpita da nuove sanzioni e costretta a chiudere tre consolati, lo dimostra. Non è affatto una buona notizia per noi europei.
Che Trump resti al potere e o che venga rimosso poco cambia: ha rinnegato se stesso. Ma la vittoria del Deep State non risolve i problemi di fondo del popolo americano e non deflette la determinazione di chi vuole cambiare davvero il Paese; anche perché per spezzare le reni a Trump hanno dovuto ricorrere a metodi socialmente destabilizzanti e mettere a nudo le ipocrisie del potere come osserva con molta lucidità Gianfranco Campa. Il velo della propaganda e dello spin in parte è caduto, ma la rabbia degli americani i cui livelli di reddito non crescono da decenni, che sono sempre più indebitati (siamo tornati ai livelli pre 2008!), i cui giovani si laureano ma non trovano lavoro (eh sì, come in Italia); quella rabbia resta intatta. E cercherà nuovi interpreti.
Quel "per ora" nella lettera di Gorka è significativo. Come dire: non finisce qui...
Nota di BastaBugie: per sapere chi era Stephen Bannon e perché Trump è stato "costretto" a farlo fuori, clicca nel seguente link
GIORNALI E TV CONTRO L'OTTIMO STRATEGA DI TRUMP
Ce l'hanno con Stephen Bannon perché dice che dobbiamo recuperare i fondamenti spirituali e morali del cristianesimo
di Antonio Socci
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4576
TUTTI GLI ARTICOLI SU TRUMP
Per leggere altri articoli da noi rilanciati su Trump e le buone cose che comunque ha iniziato a realizzare, clicca qui sotto:
Trump">https://www.bastabugie.it/it/ricerca.php?testo_ricerca=Trump
-
900 edizioni
di BastaBugie
Da 18 anni al tuo servizio
Oltre le notizie per scoprire la verità
-
Pubblicato 10 anni fa...
SHAKESPEARE
Era cattolico!
di Elisabetta Sala
Articolo del 21 novembre 2014
-
Libro della settimana
SACERDOZIO FEMMINILE?
Perché la Chiesa dice no
Ed. Fede & Cultura
Anno 2024 / pag. 144 / € 14
-
Video della settimana
DIECI COSE...
che gli europei pensano
a cura di Silver Nervuti
Durata: 3 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
SISSI, LA GIOVANE IMPERATRICE
Il sogno di una monarchia cattolica
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1956)
-
I dossier di BastaBugie
COMUNIONE
Sulla lingua o in mano?
Dossier: 8 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
Apostolo della Via Crucis
di Ermes Dovico
Festa: 26 novembre
-
Video per la formazione
MILLENNIALS
Una generazione difficile
di Simon Sinek
Durata: 18 minuti
-
Personaggi del passato
EUGENIO SCALFARI
Giornalista
L'Espresso e Repubblica
1924 - 2022 (98 anni)