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L'espressione "mano da tenere" indica su quale lato (o "mano") della strada i mezzi di trasporto debbono mantenersi durante il percorso, secondo quanto imposto dai regolamenti vigenti in un determinato Stato o in particolari circostanze.
L'obbligo di tenere la stessa mano durante la circolazione stradale permette ai veicoli che viaggiano in direzioni opposte lungo una strada di non ostacolarsi allorquando si sfilino lungo il percorso. Questa convenzione evita che i veicoli si blocchino a vicenda, promuovendo contemporaneamente la sicurezza stradale e riducendo il rischio di incidenti stradali. [...]
PAPA BONIFACIO VIII "CANONIZZA" LA GUIDA A SINISTRA
Nel Medioevo i cavalieri tenevano la sinistra al fine di utilizzare più agevolmente e con maggior libertà la propria spada con la mano destra in caso di attacchi improvvisi durante il percorso; anche nello svolgimento dei tornei di giostra a cavallo era consuetudine tenere la sinistra per poter meglio impugnare la lancia con la mano destra.
Il primo documento sull'obbligo di tenere la sinistra risale a papa Bonifacio VIII, in occasione del primo Giubileo del 1300, come norma generale per raggiungere Roma e, in particolare, per l'attraversamento pedonale dell'affollatissimo ponte di Castel Sant'Angelo; lo stesso Dante Alighieri ricorda l'episodio nell'inferno della Divina Commedia.
Nel 1722 il traffico sul London Bridge era diventato così intenso che il sindaco decretò che «tutti i veicoli che da Southwark entravano in città tenessero il lato ovest del ponte e tutti i veicoli che uscivano dalla città tenessero il lato est». Questa ordinanza è stata identificata come una delle possibili origine della regola inglese di guidare tenendo la sinistra.
Nel XVII secolo, con la comparsa delle prime carrozze, questa consuetudine restò in vigore obbligando così i pedoni, solitamente poveri che non possedevano una carrozza, a camminare sulla destra per non essere travolti.
LA RIVOLUZIONE FRANCESE ROVESCIA LA "TRADIZIONE"
La consuetudine imposta da Bonifacio VIII fu interrotta dalla Rivoluzione francese, probabilmente perché si trattava di un'usanza considerata clericale. Napoleone Bonaparte impose quindi il nuovo senso di marcia nei territori conquistati, e la guida a destra si diffuse ovunque, anche se in Italia, fino al 1923, le poche automobili in circolazione potevano viaggiare sia a sinistra, sia a destra.
Tuttavia sussistono anche motivazioni tecniche non trascurabili e spinte da necessità prettamente pratiche. Nell'epoca delle carrozze, tenere la sinistra nelle strade a due sensi di marcia faceva sì che il cocchiere, che solitamente teneva la frusta con la mano destra verso il centro tra le due corsie, avesse meno probabilità di colpire i pedoni che transitavano ai lati delle strade.
Con l'avvento delle prime automobili emersero nuove motivazioni. I primi esemplari di automobile avevano il freno a mano all'esterno, sul predellino del lato destro della vettura, per essere stretto dalla mano destra con più forza e quindi il volante si trovava a destra dell'abitacolo. Inoltre a quel tempo la manovra che risultava più difficoltosa era incrociare un altro veicolo proveniente dal senso opposto: questa condizione, specie sulle strade strette, costringeva i veicoli ad allontanarsi quanto più possibile l'uno dall'altro per non urtarsi. Il conducente, per realizzare al meglio questa manovra, si doveva spostare sul lato stradale più esterno per accertarsi che le ruote non uscissero dalla carreggiata; per questa ragione, essendo il volante posto a destra, anche il senso di marcia era a destra. Negli anni successivi l'evoluzione tecnica delle vetture portò a installare il freno a mano internamente, al centro dell'abitacolo e conserva ancora oggi quella posizione nella maggior parte dei modelli di vetture. Probabilmente la spiegazione più attendibile potrebbe anche essere che certi produttori di automobili, e di conseguenza gli Stati in cui risiedevano abbiano deciso di spostare il volante a sinistra dell'abitacolo per continuare a stringere il freno a mano con la mano destra; altri, fortemente legati alle tradizioni come i britannici, non hanno cambiato nulla.
IN ITALIA E' MUSSOLINI A IMPORRE A TUTTI LA GUIDA A DESTRA
In Italia si teneva a volte la sinistra e a volte la destra. Il Regio decreto n. 416 del 28 luglio 1901 confermò il diritto di ogni provincia di scegliere la direzione di marcia dei veicoli: per esempio a Brescia e alla periferia di Milano si teneva la destra, a Roma e nel centro di Milano si teneva la sinistra. A seguito di presumibili e disastrose conseguenze che vi furono nei primi anni di diffusione delle autovetture e degli incidenti causati dall'aumentato traffico automobilistico fu emanato il Regio decreto del 12 dicembre del 1923 che impose all'Italia l'adozione della mano destra unica e accordò una proroga di due anni per approntare la nuova segnaletica e riadattare tranvie e mezzi pubblici vari. A Roma il cambio di senso di marcia ufficiale avvenne il 20 ottobre 1924, mentre Milano fu l'ultima città in Italia ad adeguarsi, il 3 agosto 1926.
Nonostante il senso di marcia a destra, vennero prodotti alcuni modelli in serie di camion con guida a destra. Ancora oggi alcuni veicoli speciali, utilizzati per esempio per la pulizia meccanizzata o per asfaltare le strade, hanno la guida a destra in quanto, essendo lenti e quindi non richiedendo sorpassi, facilitano gli operatori che li guidano nell'effettuare lavori sul lato destro della strada (per esempio scendere per maneggiare i cassonetti o effettuare lavori con maggiore precisione), avendo una migliore visuale del ciglio della strada.
Nota di BastaBugie: la maggior parte degli stati ha la guida a destra, sebbene fino alla Rivoluzione Francese questa scelta fosse largamente minoritaria. Oggi solo in 76 Stati (circa un quarto) si guida a sinistra. Tra i più noti: Gran Bretagna, Irlanda, Malta, Australia, Giappone, India, Indonesia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Tailandia.
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