
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna agli articoli di Corrado Gnerre

Per capire l'importanza del matrimonio non serve perdersi in molte parole. Basta porsi due domande fondamentali: "perché esiste la famiglia?" e "quali sono le caratteristiche principali della famiglia?".
1) PERCHÉ ESISTE LA FAMIGLIA
La famiglia non è un'invenzione dovuta a particolari congiunture storiche, bensì è una realtà naturale, che nasce con l'uomo e trova proprio nella natura umana la propria ragion d'essere. La ragione è facile da individuarsi: l'uomo è limitato e bisognoso di completarsi negli altri. Nessuno - se non lo sciocco o il folle - può credersi auto-sufficiente. Ebbene, proprio perché l'uomo è segnato dall'interdipendenza, si può dire che la famiglia è il "luogo" umano dell'interdipendenza, è il "luogo" del mistero dell'interdipendenza.
Ma Cristo ha elevato il matrimonio a sacramento. L'unico, tra i sette sacramenti, il cui ministro non sia il sacerdote, bensì i coniugi stessi. Ciò, proprio perché il matrimonio, prima di essere un dato riferibile all'ambito sovrannaturale, è già riferibile a quello naturale. Il matrimonio preesisteva alla Nuova Alleanza.
2) LE CARATTERISTICHE DELLA FAMIGLIA
Diverse sono le caratteristiche principali della famiglia. Qui ne prendiamo due in considerazione: l'indissolubilità e l'apertura alla vita. Anche l'indissolubilità è un dato di natura, dovuto appunto alla necessità per l'uomo di completarsi nell'altro. Ebbene, nell'ambito del matrimonio, pur dovendosi riconoscere un rapporto gerarchico tra marito e moglie (san Paolo è chiarissimo al riguardo nella Lettera agli Efesini), la monogamia (rifiutata non a caso da una religione come l'islam) consiste nel completarsi reciproco tra marito e moglie.
L'indissolubilità ha ragioni sul piano antropologico e su quello sociale. Sociale, perché la comunità umana non è un semplice insieme di individui, ma lo è di famiglie, per cui ammettere la solubilità della famiglia vorrebbe dire ammettere anche la solubilità del consorzio sociale. Ma c'è anche un altro motivo, oggi volutamente taciuto: il bambino soffre molto di più se i genitori si separano di quanto non accada nel caso uno dei due dovesse morire anzitempo. Dalla condizione di orfano non derivano fenomeni di disagio sociale; cosa ben diversa si vive per la frantumazione della famiglia, come già si sperimenta nel Regno Unito, dove il fenomeno è tragicamente più avanzato. In caso di separazione il bambino inconsciamente mette in discussione se stesso, ritenendosi frutto di un amore ch'era meglio non ci fosse mai stato.
L'altra caratteristica è quella dell'apertura alla vita. I genitori non sono creatori ma procreatori, il che significa che essi partecipano ad un'azione creatrice, che è unicamente di Dio. La procreazione non è un atto né implicito, né scontato, né automatico, come comprovano i coniugi impossibilitati ad avere figli. Su questa verità poggia la condanna di qualsiasi contraccezione: Dio è Signore della vita, sempre. Gli sposi possono solo proporre, ma a disporre è unicamente Lui.
DUE ROBUSTI PILASTRI
II matrimonio, perno della famiglia, deve poggiare su due robusti pilastri: il primo è quello del riconoscimento del vero, il secondo quello della testimonianza del vero.
Il riconoscimento del vero si traduce nella centralità della preghiera. Solo ponendo Dio al centro si salvano i rapporti interpersonali, perché solo così l'uomo può fare vera esperienza della misericordia. La vita con Dio impone il riconoscimento della propria incapacità e quindi l'invocazione della Sua misericordia: nessuno può dirsi creditore nei confronti di Dio. È evidente come, invocando la misericordia, questa non la si possa negare agli altri. Se si chiede a Dio di essere pazienti con se stessi, non si può non esserlo con gli altri: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. L'autodemolizione della famiglia è cominciata con l'eliminazione della preghiera in comune: solo pregando uniti, si può rimanere uniti.
L'altro pilastro è quello della testimonianza del vero. La vera educazione non è fatta solo di parole (ovviamente ci vogliono anche quelle), bensì di una coerente testimonianza. È inutile che ci prendiamo in giro: la crisi dell'autorità genitoriale, che caratterizza i nostri tempi, si deve anche e soprattutto al fatto che i genitori non riconoscono visibilmente l'autorità di Dio, sottomettendo alla Sua legge il matrimonio e la famiglia.
Il noto teologo svizzero Von Balthasar (sulle cui posizioni teologiche è giusto nutrire più di una riserva) rivelò un importante aneddoto della propria vita: un giornalista gli chiese quando avesse fatto la prima esperienza di Cristo e questi si attendeva che 'intervistato rispondesse: a scuola, all'oratorio, all'asilo dalle suore... Ma Von Balthasar disse di aver fatto la prima esperienza di Cristo in famiglia e soprattutto attraverso un piccolo ma significativo episodio. Lui aveva un papà, che difficilmente calava la testa dinanzi a qualcun altro; un giorno, camminando per il corridoio, vide la porta dello studio del padre socchiusa, sbirciò e vide il genitore inginocchiato dinanzi ad un uomo appeso ad una croce... «Da allora - confidò il noto teologo - iniziai a chiedermi chi davvero fosse quell'uomo, che riuscì a far inginocchiare mio padre».
-
Pubblicato 10 anni fa...
NON CREDEVA AGLI STREGONI
Linciato dalla folla
di Rino Cammilleri
Articolo dell'8 aprile 2015
-
Libro della settimana
QUALCOSA DI ME
Dialogo con un'amica
di Claudia Koll
Anno 2025 / pag. 160 / € 15
-
Video della settimana
ARMIAMOCI E PAGATE
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 10' (27/03/2025)
-
Da FilmGarantiti.it
BALLOON
Una mongolfiera per la libertà (storia vera)
Giudizio: stupendo (***)
Genere: storico (2018)
-
I dossier di BastaBugie
ROBERTO SAVIANO
Il messia della sinistra
Dossier: 7 articoli
-
Santo della settimana
FRANCESCO DI FATIMA
Il bambino veggente
di Maria Bigazzi
Festa: 4 aprile
-
Video per la formazione
DAZI AMARI
I venerdì della Bussola
Intervista a Maurizio Milano
Durata: 40m (28/03/2025)
-
Personaggi del passato
CARLO MARIA MARTINI
Cardinale
Famigerato biblista e vescovo di Milano
1927 - 2012 (85 anni)