I PIÙ LETTI DEL MESE
-
PER IL 2025 ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!
SOSTIENI
BastaBugie
CON UNA OFFERTA
DI ALMENO 15 EURO
Riceverai un omaggio
-
BastaBugie consiglia
LA BUSSOLA MENSILE
Abbonamento annuale
€ 25 anziché € 30
Entro il 6 gennaio
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna agli articoli di Corrado Gnerre
Quando gli abitanti di Babilonia vollero costruire la famosa Torre, Dio intervenne, distrusse quell'opera e confuse le lingue di quegli uomini.
Cosa Dio non volle accettare di quell'opera?
Non certo il desiderio di costruire qualcosa d'importante. D'altronde se l'uomo è capace di modificare la natura e di costruire, è perché Dio lo ha fatto intelligente e possessore di abilità che sono uniche.
Fu altro ciò che Dio non accettava.
La chiave per capire è nel verbo "toccare". Il racconto biblico non dice che quella torre doveva servire per "osservare" meglio il cielo, bensì per "toccare" il cielo.
Osservare meglio il cielo è il desiderio di aumentare le proprie conoscenze, è il desiderio di poter scrutare un po' oltre l'orizzonte. Tutte cose più che legittime, in quanto rispondenti alla costitutiva curiosità umana. La curiositas che Dante identifica nell'animo di Ulisse: fatte non fosti a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza.
"Toccare" il cielo, invece, significa altro. Significa pretendere di eguagliare Dio. Significa modificare la propria condizione naturale: trasformarsi da "creatura" in "creatore". "Toccare" il cielo vuol dire pretendere che la propria conoscenza possa essere illimitata. Possa esaurire tutto, dissolvendo completamente il mistero.
L'episodio della Torre di Babele può spiegare molte cose e può essere utilizzato come chiave di lettura per capire tanto.
Soffermiamoci però su ciò a cui abbiamo fatto riferimento poco prima: "toccare" il cielo vuol dire pretendere che la propria conoscenza possa essere illimitata, esaurire tutto, dissolvere completamente il mistero.
L'ERRORE DELLA MODERNITÀ
Da questo punto di vista non è esagerato dire che l'episodio della Torre di Babele è l'essenza della categoria filosofica della modernità.
Modernità che non va confusa con il legittimo progresso scientifico-tecnologico, che con la categoria filosofica della modernità ha poco a che fare, essendo principalmente l'esito della cultura giudaico-cristiana.
La Torre di Babele è l'essenza della categoria della modernità, perché tale categoria si fonda sulla pretesa di rendere l'uomo fondamento immanente di tutto, si fonda sull'antropocentrismo radicale.
Abbiamo detto non semplicemente "antropocentrismo", ma "antropocentrismo radicale". L'aggettivo "radicale" occorre.
Di per sé potrebbe esserci anche un modo corretto di concepire l'antropocentrismo. Se infatti ci convinciamo che l'uomo è la creatura più nobile che esiste sulla faccia della terra, che è l'unica ad essere stata creata "ad immagine e somiglianza" di Dio, che per questo tutto è posto al suo servizio: "che l'uomo domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo"... allora questo è un modo di concepire correttamente l'antropocentrismo.
Ma se, invece, ci convinciamo che l'uomo possa essere completamente autosufficiente, che il suo pensiero possa divenire il criterio di giudizio della verità, allora siamo dinanzi ad un modo di concepire non correttamente l'antropocentrismo.
Soffermiamoci sulla questione del pensiero. Nel XVIII secolo, secolo che costituisce l'apice della modernità, avviene filosoficamente qualcosa di significativo. Chi mastica filosofia sa bene che in questo secolo convivono due correnti: il razionalismo e l'empirismo. Due correnti che di fatto si pongono su due prospettive diverse. Il razionalismo afferma l'innatismo, ovvero la ragione possiederebbe dalla nascita le idee che rendono possibile la conoscenza. L'empirismo afferma una cosa totalmente diversa: la mente, prima dell'esperienza, sarebbe una tabula rasa, priva cioè di qualsiasi nozione.
Dunque, due posizioni diverse, totalmente diverse... eppure non è così. Certo, le affermazioni sono distanti, ma esse sono gli effetti di un'unica causa. Un po' come succede ai rami degli alberi. Questi prendono direzioni diverse - a destra, a sinistra - ma fuoriescono da un unico tronco, che a sua volta scaturisce dalle stesse radici.
Razionalismo ed empirismo sono esito dell'antropocentrismo radicale che è l'essenza della categoria filosofica della modernità.
RAZIONALISMO ED EMPIRISMO: DUE ERRORI OPPOSTI
Il razionalismo infatti dice: esiste solo la realtà che può essere "pensata" dall'uomo. L'empirismo invece afferma: esiste solo la realtà che può essere sperimentata dall'uomo. Affermazioni sì diverse, ma che di fatto hanno la pretesa di dire che esiste solo ciò che può essere conosciuto dall'uomo, solo ciò che può essere totalmente esaurito dalla conoscenza umana, solo ciò che può essere totalmente compreso (da cum-prehendere, cioè da "contenere") dalla mente umana. Tutto ciò che invece sfugge a questa "comprensione" non può esistere; in un certo qual modo: non deve esistere.
Ecco dunque come tanto il razionalismo quanto l'empirismo innalzano l'uomo e la sua attività conoscitiva ad unici criteri per l'esistenza del vero. E' l'uomo che deve decidere cosa è vero e cosa è falso. E' l'uomo che deve decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. E' l'uomo che deve decidere ciò che è bene e ciò che è male.
Ma - come dicevamo all'inizio - avvenne la babele. Dio distrusse la Torre e confuse le lingue. L'uomo credeva di poter eguagliare Dio conquistando l'infinito, si ritrovò col dover constatare una maggiore e mortificante piccolezza, gli spazi si restrinsero, non poté più parlare con il suo vicino. L'incomunicabilità come segno dello smarrimento del vero e dell'uomo.
La confusione genera il caos, ma a sua volta è generata dal caos. Da un caos metafisicamente inteso. Cioè da un caos che viene posto come criterio di tutto, dal disordine che deve sostituire l'ordine. Nella convinzione che la natura non abbia una sua logica ma che sia fatta per instaurare in essa il disordine, cioè il capriccio di riplasmare tutto a proprio piacimento e a proprio uso e consumo.
In realtà cosa vollero fare quei Babilonesi costruendo una torre la cui cima doveva toccare il cielo? Niente altro che tradurre i propri desideri in diritti. Senza badare se questi potessero essere conformi o meno all'ordine naturale delle cose, a quella logica costitutiva ed intrinseca della natura che non può permettere che il bene si trasformi in male e il male in bene, che il vero si trasformi in falso e il falso e in vero, che il Creatore si trasformi in creatura e la creatura in Creatore.
-
SANTO NATALE
Auguri a tutti i lettori
-
BastaBugie consiglia
ESERCIZI SPIRITUALI
per sacerdoti
Monastero Rosano (FI)
Medit. P.Giorgio Carbone
Tema: La divinizzazione dell'uomo (Gv 10,34)
Data: 20 - 24 gennaio
-
Pubblicato 10 anni fa...
STUPRATORI ISLAMICI
La polizia li ha lasciati fare
di Stefano Magni
Articolo del 19 dicembre 2014
-
Libro della settimana
RACCONTAMI UN SANTO
Giovani che hanno cambiato il mondo
di Don Lillo D'Ugo
Anno 2024 / pag. 136 / € 15
-
Video della settimana
IN UNA NOTTE COME TANTE
Canto natalizio
+ altre 58 canzoni
-
Da FilmGarantiti.it
GIOVANNA D'ARCO
La pulzella inviata a salvare la Francia
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1948)
-
I dossier di BastaBugie
SCANDALO BIBBIANO
Bambini tolti alla famiglia illegalmente
Dossier: 15 articoli e 2 video
-
Santo della settimana
INNOCENTI MARTIRI
I bimbi uccisi da Erode
di Cristina Siccardi
Festa: 28 dicembre
-
Video per la formazione
IL SENSO DEL NATALE
di Don Stefano Bimbi
Durata: 4 minuti (2024)
-
Personaggi del passato
BENEDETTO XVI
Papa dal 2005 al 2013
Teologo tedesco
1927 - 2023 (96 anni)