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GLI ANGLICANI SONO A UN PASSO DALL'ESTINZIONE
Solo l'11% dei britannici si dice anglicano e tra i giovani (17-22 anni) il dato scende al 2%
di Leone Grotti
 

La religione sembra in via d'estinzione in Gran Bretagna, dove sempre meno persone aderiscono a una fede, e la Chiesa di Inghilterra potrebbe essere la prima a sparire. Secondo l'ultima ricerca di NatCen, sette persone su 10 sotto i 24 anni non hanno una religione e solo il 2 per cento dei giovani tra i 17 e i 22 anni si dice anglicano.

ANGLICANI IN CALO
La ricerca British Social Attitudes, che viene effettuata ogni anno, si basa sulle risposte di 3.000 persone di tutte le età sulle tematiche più differenti. Il 52 per cento degli intervistati ha dichiarato di non avere una religione, contro il 41% del 2002. In particolare, se nel 2002 il 31% degli intervistati dichiarava di essere anglicano, oggi i fedeli sono scesi al 14 per cento.
Se si considerano solo gli ultrasessantenni la quota di fedeli aumenta al 30 per cento, una diminuzione netta rispetto al 2002 (52 per cento). Nella fascia d'età 45-54 anni, gli anglicani dal 2002 sono passati dal 35 all'11 per cento. Mentre per quanto riguarda i ventenni, come detto, solo il due per cento si riconoscono nella Chiesa d'Inghilterra. Sembrano avverarsi le parole pronunciate nel 2013 dall'ex arcivescovo di Canterbury Rowan Williams: «Siamo a una generazione dall'estinzione».
Nei prossimi anni, per la prima volta, gli anglicani potrebbero essere superati dai cattolici e da altre denominazioni cristiane, rispettivamente l'8 e il 10 per cento degli intervistati. Per quanto riguarda la frequentazione delle celebrazioni, solo un anglicano su cinque va a messa almeno una volta al mese. Leggermente più alta la quota dei cattolici: due su cinque.

L'ATTACCO DEGLI UMANISTI
La ricerca è stata subito usata dall'associazione degli Umanisti del Regno Unito per attaccare i «privilegi» della Chiesa di Inghilterra: «Solo il due per cento dei giovani adulti aderiscono alla Chiesa di Inghilterra, che però gestisce un terzo di tutte le scuole statali. Tutte le scuole statali devono insegnare il cristianesimo e gli anglicani continuano ad avere 26 vescovi nella Camera dei Lord. Alla luce dei dati, è una situazione insostenibile».
Per rimanere nel mondo anglosassone, non se la cava bene neanche la religione cattolica negli Stati Uniti. Secondo una recente ricerca del Pew Research Center, infatti, per ogni americano che si converte al cattolicesimo, ce ne sono 6,5 che lasciano la religione. Il rapporto registra anche una netta differenza tra quello che i cattolici americani credono e l'insegnamento dottrinale: il 76 per cento è favorevole ai contraccettivi, il 62 per cento vuole abolire il celibato sacerdotale, il 62 per cento appoggia la comunione per i divorziati risposati, il 59 per cento vorrebbe i preti donne e il 46 per cento i matrimoni gay.

Nota di BastaBugie: ci permettiamo di dire che queste ricerche nel presentare i dati dovrebbero essere più precise. Chi dichiara che i contraccettivi sono leciti può pensarlo, ma non può più dirsi, né essere considerato cattolico. Idem se appoggia la comunione per i divorziati risposati. Idem se è favorevole ai matrimoni gay.
Quindi la ricerca in questione non doveva dire che si registra "una netta differenza tra quello che i cattolici americani credono e l'insegnamento dottrinale", ma semmai "una netta differenza tra quello che dicono coloro che si credono (sbagliando) di essere cattolici e l'insegnamento dottrinale cattolico, in quanto in realtà tra i cattolici (autenticamente tali): il 100 per cento considera peccato far uso di contraccettivi, il 100 per cento vuole mantenere il celibato sacerdotale, il 100 per cento considera un sacrilegio la comunione per i divorziati risposati, il 100 per cento considera contrario al vangelo il sacerdozio per le donne e il 100 per cento considera l'omosessualità praticata un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio".
Ci siamo stufati a leggere e sentir dire che sono cattolici coloro che per loro scelta non lo sono più.

 
Titolo originale: La Chiesa di Inghilterra è a un passo dall'estinzione
Fonte: Tempi, 07/09/2018