
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna agli articoli di Massimo Introvigne

L’attentato di Mosca ricorda a un’opinione pubblica che lo aveva dimenticato che il problema della Cecenia non è stato “risolto”. La Russia controlla militarmente il territorio, ma in assenza di soluzioni politiche il fuoco cova sotto le ceneri alimentato da Al Qaida che, a sua volta, non ha affatto cessato di operare nel Caucaso. La strage della metropolitana ripropone anche la domanda generale sul terrorismo suicida: come è possibile che qualcuno davvero – secondo lo slogan di Osama bin Laden – «ami la morte come voi Occidentali amate la vita»? Si dice che questo terrorismo nasce dalla miseria economica: ma non è vero. Per quanto riguarda Hamas, la maggioranza dei terroristi coinvolti negli attentati suicidi appartiene alla buona borghesia dei Territori, e alcuni fanno parte della élite economica locale. Lo stesso discorso vale per Al Qaida e per l’11 settembre, i cui principali protagonisti avevano ricevuto un’educazione universitaria. Alcuni avevano perfino studiato in Occidente.
Per la Cecenia – dove la maggior parte degli attentati suicidi, compresi quelli di ieri a Mosca, è compiuta da donne –, una certa propaganda russa diffonde lo stereotipo di contadine manipolate, drogate o perfino violentate di fronte a una macchina da presa per eliminarle dal mercato matrimoniale di una società patriarcale e lasciare loro la sola alternativa del suicidio terroristico. Questa «spiegazione» appare lontana da tutto quanto si sa del terrorismo suicida in genere, e non corrisponde alle poche biografie di «martiri» cecene note. Lo stereotipo della contadina manipolata non è certamente applicabile a Zarina Alikhanova (1976-2003), il modello e il mito cui le terroriste di oggi s’ispirano e la protagonista dell’attentato del 12 maggio 2003 a Znamenskoye, uno dei più sanguinosi (sessanta morti). Nata in Kazakhistan da padre ceceno, funzionario del ministero degli Interni, e madre dell’Inguscezia, proprietaria di magazzini commerciali, Zarina è una studentessa modello in una elitaria scuola tedesca. La sua passione è il balletto, e una rapida carriera al Teatro dell’Opera di Alma Ata culmina nell’interpretazione in una produzione del Romeo e Giulietta di Sergey Prokofiev.
Tramite parenti di Grozny, entra in contatto con la guerriglia cecena, ne sposa un dirigente e – dopo la morte del marito nel 1999 – passa, con altre «vedove nere», al terrorismo. Zarina Alikhanova assomiglia molto agli esponenti della borghesia palestinese o araba che troviamo in Hamas o in Al Qaida, e molto poco allo stereotipo della contadina disperata. L’idea secondo cui le cause del terrorismo suicida sono prevalentemente economiche è semplicemente un’ulteriore manifestazione – smentita però dai fatti – del vecchio pregiudizio di origine marxista secondo cui i fenomeni che si presentano come religiosi non sono «veramente» tali, ma devono per forza avere cause di tutt’altra natura. Non è così. Gli attentati di Mosca non sono frutto dell’economia ma dell’ideologia. Di una dottrina di morte che forse non è più di moda denunciare in Occidente, ma che continua a essere predicata nelle moschee ultra-fondamentaliste del mondo intero, Italia compresa. E che continua a uccidere.
-
Pubblicato 10 anni fa...
NON CREDEVA AGLI STREGONI
Linciato dalla folla
di Rino Cammilleri
Articolo dell'8 aprile 2015
-
Libro della settimana
QUALCOSA DI ME
Dialogo con un'amica
di Claudia Koll
Anno 2025 / pag. 160 / € 15
-
Video della settimana
ARMIAMOCI E PAGATE
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 10' (27/03/2025)
-
Da FilmGarantiti.it
BALLOON
Una mongolfiera per la libertà (storia vera)
Giudizio: stupendo (***)
Genere: storico (2018)
-
I dossier di BastaBugie
ROBERTO SAVIANO
Il messia della sinistra
Dossier: 7 articoli
-
Santo della settimana
FRANCESCO DI FATIMA
Il bambino veggente
di Maria Bigazzi
Festa: 4 aprile
-
Video per la formazione
DAZI AMARI
I venerdì della Bussola
Intervista a Maurizio Milano
Durata: 40m (28/03/2025)
-
Personaggi del passato
CARLO MARIA MARTINI
Cardinale
Famigerato biblista e vescovo di Milano
1927 - 2012 (85 anni)