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LO SPOT VIETATO NEGLI USA: VI MOSTRIAMO IL VIDEO CHE SMASCHERA GLI EFFETTI DEVASTANTI DEL DEBITO PUBBLICO DELLE POLITICHE STATALISTE
Se colui che ruba è vestito male, si chiama ladro; se è vestito bene, si chiama governo
di Mauro Meneghini
 

Un nuovo spot pubblicitario sul debito pubblico statunitense del gruppo “Cittadini contro il debito pubblico” che le grandi reti televisive ABC, A&E e History Channel si sono rifiutate di trasmettere. Lo spot è un omaggio al film del 1986 “The Deficit Trials” che le reti televisive, anche allora, si rifiutarono di trasmettere.
Probabilmente si tratta di argomenti troppo scottanti per queste reti televisive. Ma forse è giunto il momento di raccontare la verità al popolo americano. Nel 1986 il debito pubblico era di 2 bilioni di USD. Oggi ha raggiunto a passi da gigante i 14 bilioni. Il sogno americano si infrange davanti ai nostri occhi, ma le reti televisive, probabilmente, non sono disposte a spiegare al loro pubblico cosa gli sta succedendo.
La verità è che sotto nessun aspetto questo filmato si può considerare offensivo. Lo spot è ambientato nell’anno 2030 e il protagonista è un professore cinese che tiene una lezione sui grandi imperi, mentre sullo sfondo scorrono le immagini degli Stati Uniti d’America, spiega ai suoi studenti l’atteggiamento dei grandi imperi:
“Hanno tutti compiuto lo stesso errore. Si sono scostati dai loro principi fondanti che li hanno resi grandi. L’America cercò di uscire dalla recessione aumentando le spese e le tasse. Giganteschi “provvedimenti congiunturali”- spese, cambiamenti nel sistema sanitario, la soprafazione alla libera imprenditoria e debiti pressanti”
Probabilmente è quello che viene dopo quando il professore dice: “Naturalmente noi possedevamo la maggior parte del loro debito così che ora lavorano per noi”. Ora potete ritenere questa pubblicità offensiva? Qui a seguito lo spot e tirate le vostre conclusioni.
Certamente questa pubblicità chiarisce un paio di concetti. Di mese in mese decine di migliaia di posti di lavoro e miliardi di dollari vengono trasferiti in China. Nel 1985 il deficit della bilancia commerciale americana con la China era di 6 milioni di dollari all’anno. Solo in agosto di quest’anno il deficit commerciale americano è stato di oltre 28 miliardi.
Il governo cinese ha un avanzo commerciale talmente elevato, nell’ordine di centinaia di miliardi di dollari, che i funzionari governativi americani sono permanentemente in viaggio verso la China per farsi prestare sempre più soldi per permettergli di continuare a vivere oltre le loro possibilità.
Ma il debitore prima o poi cade nelle maglie del creditore e gli americani saranno presto nelle mani dei cinesi. Ma non è detto che debba essere per forza così. Non dobbiamo fondere l’economia americana in un’economia unica mondiale, dove si confrontano operai americani con milioni di operai cinesi, che guadagnano meno di 1 dollaro all’ora, e non ha senso metterli in concorrenza.
Fabbriche, patrimoni e posti di lavoro abbandonano l’America con incredibile velocità. Dal 2001 sono state chiuse 42.400 fabbriche americane. In America si vive una deindustrializzazione ma il triste è che questo non viene ritenuto un problema dagli americani. Alla fine del 2009 lavoravano meno di 12 milioni di americani nel settore produttivo. L’ultima volta che nell’industria vi erano meno di 12 milioni di occupati era il 1941.
Per ogni dollaro, che i cinesi spendono per beni o servizi americani, gli stati Uniti ne spendono 3,9 per beni o servizi cinesi.
Dopo questi presupposti non riesco a spiegarmi perché le reti televisive si rifiutino di trasmettere questo filmato. Vogliamo provare a farlo noi?

Per il filmato clicca qui sotto:
http://www.youtube.com/watch?v=OTSQozWP-rM

 
Fonte: Movimento Libertario, 5 Novembre 2010