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« Torna agli articoli di Riccardo Cascioli

Come volevasi dimostrare alla fine arriva sempre la manina che salva l'elargizione di soldi pubblici a Radio Radicale. Quanto successo giovedì scorso alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera non sorprende perciò più di tanto: la Lega ha votato insieme alle opposizioni (incluse Fratelli d'Italia e Forza Italia) a favore di un emendamento proposto dal Pd che concede altri 7 milioni a Radio Radicale, 3 per il 2019 e 4 per il 2020. Certo, non sono più soldi per la convenzione relativa alla trasmissione delle sedute parlamentari, per cui si dovrà procedere a un regolare bando (dopo 25 anni!), ma è pur sempre un escamotage per continuare a finanziare l'organo della Lista Pannella. Si tratta di fondi devoluti per la digitalizzazione dell'archivio di Radio Radicale, che pare essere una sorta di tesoro della Repubblica, dal modo in cui ne parlano i politici che in qualche modo devono giustificare questa decisione.
Già alcune settimane fa, Stefano Fontana ha spiegato molto chiaramente ai nostri lettori perché nel caso di Radio Radicale non si possa parlare di servizio pubblico e tanto meno di sussidiarietà e perché quindi questo finanziamento, fatto con i soldi dei contribuenti, sia del tutto ingiustificato. Invitiamo perciò a rileggere quell'articolo, soprattutto per quei tanti cattolici che in questo periodo si sono sbattuti per sostenere Radio Radicale.
DUE ASPETTI CHE COLPISCONO: LA LEGA E GLI PSEUDO CATTOLICI DEL CENTRODESTRA
Qui però vogliamo mettere in risalto due aspetti della vicenda che colpiscono.
Il primo: abbiamo visto che la Lega di Matteo Salvini è capace di votare contro il governo, incurante delle conseguenze, se ritiene la materia importante. Ce ne rallegriamo. Evidentemente i soldi a Radio Radicale sono una materia importante per la Lega - anche se ci sfugge il motivo -, vedremo quindi prossimamente se, su temi come vita e famiglia, dimostrerà la stessa determinazione.
Il secondo aspetto è l'insistenza di cattolici ed esponenti del centro-destra nel difendere il finanziamento statale a Radio Radicale con il fatto che questa emittente dà conto delle posizioni di tutti: «È possibile seguire i nostri convegni, i nostri congressi - abbiamo sentito tante volte in questi giorni - solo grazie a Radio Radicale». Pare di capire dunque che i contribuenti dovrebbero essere felici di pagare questa emittente non solo per la possibilità di seguire le sedute del Parlamento (chissà quanti italiani poi sono davvero interessati a questa trasmissione) ma anche perché possiamo farci una playlist con l'intervento di Silvio Berlusconi alla Convention di Forza Italia del 1998 ad Assago, le performance di Matteo Renzi alla Leopolda, perfino il discorso con cui Gianfranco Fini scioglie Alleanza Nazionale nel 2009, confluendo nel Popolo delle Libertà. E chissà quanto altro ancora.
L'argomento è davvero curioso: perché un cittadino dovrebbe trovare giusto pagare un contributo affinché un soggetto privato - di cui non gli importa nulla - possa avere registrate le proprie conferenze e congressi su una radio che non ha alcuna intenzione di ascoltare? Certo, anche noi della Nuova BQ - che non viviamo di finanziamenti pubblici ma solo con il sostegno dei nostri lettori - troveremmo estremamente comodo che le conferenze che organizziamo fossero tutte registrate a spese del contribuente anziché nostre. Ma sarebbe giusto? Noi diciamo di no, non sarebbe servizio pubblico ma solo una forma di parassitismo, per non dire peggio.
IL VERO SCOPO DI RADIO RADICALE
L'altro aspetto che si trascura totalmente quando si propone questo argomento è il vero scopo di Radio Radicale. Ammettiamo anche che appartenga alla cultura radicale dare voce a tutti, ma l'obiettivo vero è portare avanti le proprie battaglie che, come sappiamo, promuovono la cultura della morte e puntano diritto alla demolizione della presenza cattolica in Italia. Cioè Radio Radicale non nasce per trasmettere esclusivamente le sedute parlamentari e le idee di tutti, ma per combattere le proprie battaglie e modellare la società secondo la propria ideologia, in cui è compreso anche far ascoltare il pensiero degli altri. C'è una bella differenza: in pratica da 25 anni, con la scusa di un presunto servizio pubblico, lo Stato finanzia le campagne ideologiche anti-vita e anti-famiglia di una radio-partito, con il plauso di gran parte del mondo cattolico, almeno di quello che conta. Come si può isolare un fattore, ignorando totalmente il contesto in cui è inserito? Ma allora allo stesso modo non si dovrebbe avere nulla da ridire se domani tale servizio dovesse essere garantito da, diciamo, Al Jazeera, che sostiene il fondamentalismo islamico; oppure da una improbabile Radio Corleone International, una copertura per la promozione della cultura mafiosa.
Ironia della sorte, i cattolici di cui sopra non hanno fatto in tempo a festeggiare il successo per i fondi a Radio Radicale che subito Emma Bonino - insieme ad altri parlamentari - ha presentato una mozione per: abolire l'ora di religione cattolica nelle scuole, rivedere i criteri di distribuzione dell'8xMille (per togliere fondi alla Chiesa cattolica), rivedere le norme sull'Imu degli immobili della Chiesa, recuperare l'Ici non pagata dalla Chiesa negli anni passati. [...]
Nota di BastaBugie: per approfondire i clamorosi finanziamenti a Radio Radicale, leggi i seguenti articoli che abbiamo pubblicato negli ultimi dieci anni cliccando sul link che interessa.
RADIO RADICALE VIENE FINANZIATA DAL PARLAMENTO OGNI ANNO CON 10 MILIONI DI EURO: SONO I NOSTRI SOLDI, I MIEI E I TUOI!
Vediamo i nomi dei politici cattolici (o presunti tali) che appoggiano ogni anno il finanziamento di Pannella, Bonino e compagni
di Danilo Quinto
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1865
RADIO RADICALE ATTACCA LA CHIESA E I CRISTIANI, MA POI RICEVE AIUTO DAI RAPPRESENTANTI DEL MONDO CATTOLICO
Clamoroso l'esempio di Eugenia Roccella (figlia del fondatore, insieme a Pannella, del Partito Radicale) la quale, pur essendo a tutt'oggi a favore del divorzio e dell'aborto è diventata portavoce del Family Day e poi editorialista di Avvenire e opinionista dell'Osservatore Romano
di Francesco Agnoli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1864
IL PARLAMENTO CONFERMA ANCHE QUEST'ANNO 10 MILIONI DI EURO PER RADIO RADICALE: VI PARE GIUSTO?
Ecco come i nostri soldi finiscono per finanziare Pannella e Bonino senza che nessuno protesti (nemmeno i politici cattolici)
di Danilo Quinto
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3050
I MILLE TENTACOLI DEL PARTITO RADICALE: UNA LISTA INFINITA DI ISCRITTI
Franco Battiato, Giorgio Albertazzi, Tinto Brass, Francesco De Gregori, Edoardo Bennato, Dario Argento, Pippo Baudo, Liliana Cavani, Licia Colò, Luciano De Crescenzo, Marco Columbro, Loretta Goggi, Francesco Guccini, Sabina Guzzanti, Nino Manfredi, Michele Mirabella, Alba Parietti, Maurizio Costanzo, Ornella Vanoni, Luca Barbareschi, Gigi Proietti, Milva, Andrea Bocelli, Vittorio Gassman, Paolo Villaggio, Renato Zero, Renato Pozzetto, Renzo Arbore, Ennio Morricone, Corrado Guzzanti, Alberto Lattuada, Gianni Minoli, Sergio Castellito, Oliviero Toscani, Stefano Rodotà, Eugenio Scalfari, Gianni Vattimo, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Domenico Modugno, Ilona Staller (in arte Cicciolina), ecc. ecc. ecc.
di Danilo Quinto
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1942
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