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LA DISCRIMINAZIONE DEI NON VACCINATI E' UN CRIMINE
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di Riccardo Cascioli
 

«È sbagliato e pericoloso parlare di una pandemia di non vaccinati». Ad affermarlo è il professore Günter Kampf in un articolo appena pubblicato dalla rinomata rivista The Lancet. Il professor Kampf, che è docente di Igiene e Medicina ambientale all'Università di Greifswald (Germania) e ha all'attivo circa 180 articoli scientifici relativi alle infezioni, si mostra preoccupato della comunicazione sul Covid che viene veicolata dalle autorità negli Stati Uniti e in Germania. Ma ricordiamo che anche in Italia la tesi della "pandemia dei non vaccinati" è stata prontamente rilanciata. E la "punizione" delle persone non vaccinate è allo studio del governo, chiesta a gran voce da molti politici con il sostegno dei media più importanti, cosa che ha ovviamente guadagnato il consenso di gran parte della popolazione italiana.

I VACCINATI TRASMETTONO IL COVID
Perché è sbagliata questa tesi? Perché «c'è la crescente evidenza che le persone vaccinate continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione» del Covid. E qui Kampf cita diversi studi condotti negli Stati Uniti e in Germania, che dimostrano come i vaccinati si infettino e anche muoiano di Covid e quando contagiati abbiano una carica virale alta, non diversamente dai non vaccinati. Riporta anche il caso del focolaio registrato in un nightclub di Münster, in Germania, dove 85 delle 380 persone pienamente vaccinate o guarite dal Covid, sono state contagiate. Tutte le analisi fin qui fatte, dice Kampf, dimostrano che «i vaccinati hanno un più basso rischio di contrarre una malattia grave ma sono ancora una parte rilevante della pandemia». Quindi parlare di pandemia è effettivamente sbagliato. Ma perché è anche pericoloso? «Storicamente - prosegue Kampf - sia Stati Uniti che Germania hanno generato esperienze negative stigmatizzando parti della popolazione a causa del colore della pelle o della religione». È abbastanza chiaro quindi dove porta la strada della demonizzazione dei non vaccinati.
Il professor Kampf non è certo il solo nel mondo scientifico a lanciare l'allarme. Nei giorni scorsi abbiamo citato un altro studio pubblicato da The Lancet in cui si dimostra, dati britannici alla mano, che la carica virale dei contagiati vaccinati è alta e pari a quella dei non vaccinati. Ma anche il noto dottore Anthony Fauci, direttore negli Usa del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), ha ammesso in diverse interviste rilasciate nei giorni scorsi che c'è un numero «significativo» di americani vaccinati che sono ricoverati in ospedale a causa del Covid. Ad essere precisi, documenti del Dipartimento della Difesa dicono che da agosto il 60% delle ospedalizzazioni riguardano persone pienamente vaccinate. Ed è un trend che riguarda tutti i paesi occidentali.

LA VACCINAZIONE SEMESTRALE
Ma c'è anche un secondo aspetto che, in parte, spiega il primo: ovvero è ormai evidente che l'efficacia del vaccino decade nel giro di pochi mesi, vale a dire che chi è stato vaccinato da 5-6 mesi è già di nuovo senza protezione. Per questo motivo i diversi governi si stanno lanciando sulla terza dose. Ma non basterà certamente, checché ne dica l'immunologo Sergio Abrignani, del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), che nei giorni scorsi, senza uno straccio di documentazione scientifica, ha sparato che con la terza dose si sarà al riparo per 5-10 anni. A essere più realista, per quanto inquietante, è stato Fauci, secondo cui invece i richiami del vaccino devono essere considerati come «parte del regime normale». In altre parole la prospettiva è la vaccinazione anti-Covid ogni 5-6 mesi a tempo indeterminato, alla faccia di chi aveva creduto alla storia della puntura, massimo due, e tutti liberi.
Si può discutere se di fronte a questi dati ormai incontrovertibili sia più saggio proseguire nella strategia vaccinista che prevede richiami continui, forse a intervalli di tempo sempre più corti, oppure se sia il caso di ripensare il tutto, riconsiderando ad esempio l'importanza delle terapie precoci domiciliari. Ma certamente non si può discutere sul fatto che la criminalizzazione dei non vaccinati e l'alimentazione dell'odio sociale nei loro confronti sia una decisione politica gravissima, che avrà conseguenze altrettanto gravi e i cui artefici ne dovranno portare la responsabilità. Tanto più che in Italia già oggi circolano liberamente con il Green Pass - che vale 12 mesi - milioni di persone la cui vaccinazione ha perso efficacia e sono di fatto alla pari dei non vaccinati. Con la differenza che questi ultimi si fanno i tamponi e sono quindi controllati.

Nota di BastaBugie: Marinellys Tremamunno nell'articolo seguente dal titolo "Odio sociale, l'Italia sulle orme del Venezuela" parla del clima di odio sociale che viene montato contro i cosiddetti No Vax. Questo meccanismo è lo stesso che ha usato il dittatore comunista Hugo Chavez nell'ascesa al potere in Venezuela.
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 19 novembre 2021:

Come sappiamo in questi giorni c'è grande agitazione intorno all'argomento dei cosiddetti No Vax (in realtà persone che non si fidano di questo vaccino o non lo fanno per scelta etica). Si annuncia l'imposizione di ulteriori restrizioni che mirano a escludere i non vaccinati dalla vita sociale, compresa perfino la durata dimezzata di 24 ore della certificazione ottenuta con il test rapido. I mass media italiani non parlano d'altro, i No Vax sono il nemico da sconfiggere: "Sono negazionisti", "sono i colpevoli della quarta ondata", "finiscono in terapia intensiva prendendo il posto di chi veramente ha bisogno", e così via in un crescendo di affermazioni e sentenze pilotate, senza nessun fondamento scientifico.
Non basta avere più dell'84% della popolazione over 12 vaccinata, no! Nonostante sia dimostrato che i vaccinati contagiano e si contagiano lo stesso, secondo il governo è la minoranza - peraltro molto attenta con le misure di protezione per evitare il contagio - che mette a rischio l'intero Paese e deve essere perseguitata con ogni mezzo. Anche violando garanzie costituzionali, come il diritto al lavoro o le libertà personali.
È una vera follia! Ma da venezuelana mi sembra di vivere un déjà-vu che potrebbe portare l'Italia verso un percorso molto pericoloso.
È la trappola della cultura dell'odio, un copione già vissuto in Venezuela in nome di una ideologia, il socialismo: il piano implica la creazione del nemico interno da segnalare, perseguitare e sconfiggere con la logica della guerra, limitando ogni libertà e utilizzando le proprie strutture civili, che significa usare settori della popolazione per compiti di intelligence, per il confronto diretto tra cittadini, senza armi. [...]
Quello che mi preoccupa di più è che si stanno sottovalutando le conseguenze di questa pazzia. Sono italiana, ma sono anche venezuelana e so bene cosa significa perdere un Paese per l'imposizione di una ideologia.
Hugo Chavez ha limitato le libertà ai venezuelani in nome della lotta alle disuguaglianze, Mario Draghi sta limitando le libertà degli italiani in nome della lotta contro il Covid-19. Papa Giovanni Paolo II aveva già sollevato il monito: "Grave è la responsabilità delle ideologie che proclamano l'odio e il risentimento come motori della storia".
Evidentemente quello che accade in Italia non è casuale. Per capire la gravità della situazione si deve guardare al di là della discussione sul vaccino, ovvero alla pericolosa predica dell'odio e della punizione di ogni dissenso, che deteriora le relazioni sociali distruggendo la convivenza anche all'interno delle famiglie.
La storia ci ha insegnato che tutti i sistemi dittatoriali devono cercare meccanismi per mantenersi e avendo un nemico è possibile giustificare determinate azioni. La trappola della lotta contro i No Vax non è casuale, aprite gli occhi!

IL COMMENTO DI RINO CAMMILLERI
Nel suo interessantissimo blog "Antidoti", il 18 novembre 2021 Rino Cammilleri in merito alla demonizzazione dei novax ha scritto:
Allora, se ho capito bene: il vaccino non ferma i contagi perché ci sono i non vaccinati. Costoro verranno messi dunque con le spalle al muro. Quando avranno capitolato saremo tutti vaccinati. E se il contagio ancora non si ferma, la colpa sarà di quelli che non hanno fatto la terza dose. E se il contagio ancora non si fermerà, sarà di quelli che non fanno la quarta. Come trovata governativa è geniale: si può andare avanti all'infinito. È il vecchio "divide et impera". Ma sempre efficace per evitare che i sudditi, stufi, se la prendano col re.


https://www.youtube.com/watch?v=H2UaJHsjtqQ

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Titolo originale: La discriminazione dei non vaccinati è un crimine
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 21-11-2021