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FINALMENTE ON LINE ''LA BUSSOLA QUOTIDIANA'': QUANDO L'INFORMAZIONE SERIA E CONTROCORRENTE SI FA AUTOREVOLE
Qualche ragione per seguire questa bussola
di Vittorio Messori
 

Oggi l’informazione corre sul filo dei minuti e si gioca in gran parte sul Web. La carta stampata, alla quale resto affezionato e che mi ha accompagnato per tutta la vita, è in fase di evidente declino. Per questo è importante prestare attenzione a questa piccola ma significativa iniziativa che sta per prendere il largo: la Bussola quotidiana. Un giornale online, fatto da un gruppo di giornalisti cattolici che vogliono proporre uno sguardo cattolico sulle notizie quotidiane
Con il lavoro che ho raccolto nei quattro volumi del mio «Vivaio» ho cercato di riempire quello che consideravo un vuoto drammatico: la mancanza di una prospettiva cattolica sulla cronaca e sulla storia, la mancanza di quella Katholische Weltanschauung, quella visione del mondo cattolica. Oggi il pensiero cattolico sembra talvolta ridotto a un certo moralismo o a una blanda denuncia della disumanità dell’attuale società, ma sempre dentro lo schema ideologico egemone nel mondo, e purtroppo talvolta anche nel cattolicesimo
Siamo consapevoli che la fede non è un accessorio, non è un optional, non è qualcosa di staccato dalla vita né dal pensiero. Dunque, cercare di dare una lettura della storia e della cronaca, cercare di offrire un giudizio che parte dallo sguardo di fede, riscoprire una visione evangelica degli avvenimenti è un contributo che ha a che fare direttamente con il nostro compito di comunicatori.
Non vogliamo aggiungere un’ideologia – magari cattolica – alle altre già esistenti. Non vogliamo trasformare la fede in ideologia o in uno schema intellettuale, perché significherebbe semplicemente uccidere il cristianesimo. Il cristianesimo è una vita, una Persona, un incontro. Dunque la visione cattolica non significa giudicare la società e il mondo di oggi a partire da uno schema ideologico, ma a partire da uno spirito, che è quello dell’umanità, quello dell’incontro.
Ciò che manca spesso al cattolicesimo dei nostri giorni è la maggiore delle virtù cristiane, quella della prudenza. Bisogna imparare a giudicare la realtà a partire da un sincero, sano realismo. Ciò significa non guardare al mondo con gli occhiali rosa del buonismo, o credere che si possa cambiare la realtà con l’utopia studiata a tavolino di chi pensa che si possa raggiungere il mondo perfetto intervenendo sulle strutture e mai su se stessi.
Il cristiano sa che l’umanità, la nostra umanità è ferita dal peccato originale. Le utopie non fanno i conti con questa realtà del peccato. Questa consapevolezza e questo realismo, se non portano all’ottimismo, non sfociano nemmeno nel pessimismo: dobbiamo fare ciò che possiamo, agire nella storia a partire dal cambiamento di noi stessi.
Il compito della Bussola, questa piccola-grande iniziativa che sta per prendere il largo, è quello di proporre questo sguardo sulla cronaca quotidiana, cercando magari di contrastare in tempo reale la nascita o la riproposizione di leggende nere che riguardano la nostra fede. Con una logica che non può ridursi soltanto a quella della reazione e del contro-canto, ma che passerà anche attraverso la proposta di quelle tante notizie delle quali nessuno parla.
Speriamo di avervi a bordo in questo viaggio che inizia l’8 dicembre...

 
Fonte: La Bussola Quotidiana, 8 dicembre 2010