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IL NEGOZIO DEI MARITI E QUELLO DELLE MOGLI
Come mai un uomo non riuscirà mai ad accontentare sua moglie
di Costanza Miriano

C'è un nuovo negozio in città: un negozio di mariti!
Un cartello all'ingresso spiega: "Potete visitare il nostro negozio UNA SOLA VOLTA. Ci sono sei piani, e la qualità della merce migliora a ogni piano. Le clienti possono entrare al piano e scegliere qualsiasi prodotto, oppure salire a visitare il piano successivo, ma non possono tornare ai piani inferiori".   Una donna entra nel negozio. Al primo piano il cartello sulla porta recita:
PIANO 1: UOMINI CHE HANNO UN BUON LAVORO
"Non male! – pensa – Ma voglio qualcosa di più". E sale al piano di sopra.  
PIANO 2: UOMINI CHE HANNO UN BUON LAVORO E AMANO I BAMBINI
La donna è intrigata, ma prosegue lo stesso verso il terzo piano,  
PIANO 3: UOMINI CHE HANNO UN BUON LAVORO, AMANO I BAMBINI E SONO MOLTO ATTRAENTI
"Wow!" pensa la donna, ma è più forte di lei e sale ancora.  
PIANO 4: UOMINI CHE HANNO UN BUON LAVORO, AMANO I BAMBINI, SONO MOLTO ATTRAENTI E AIUTANO NELLE FACCENDE DOMESTICHE.
"Ma cosa si può desiderare di più?!" esclama la donna. Poi una vocina dentro di lei mormora "Magari si può avere di meglio..." E così sale ancora.  
PIANO 5: UOMINI CHE HANNO UN BUON LAVORO, AMANO I BAMBINI, SONO MOLTO ATTRAENTI, AIUTANO NELLE FACCENDE DOMESTICHE E HANNO UN GRAN SENSO DELL'UMORISMO
Ora che ha trovato quello che cercava, la donna è tentata di fermarsi; ma qualcosa la spinge al sesto piano, dove campeggia il cartello:  
PIANO 6: Lei è la visitatrice numero 42.215.602. Qui non ci sono uomini disponibili. Questo piano esiste solo per dimostrare che le donne sono incontentabili. Grazie per aver visitato il negozio dei mariti.  
NOTA BENE: Per evitare accuse di sessismo il proprietario ha aperto sull'altro lato della via un negozio di mogli. Al primo piano ci sono le mogli che amano il sesso. Al secondo piano ci sono le mogli che amano il sesso e sono sempre gentili. Il terzo piano offre mogli che amano il sesso, sono sempre gentili e amano lo sport. Il quarto, quinto e sesto piano non sono mai stati visitati.
Comincia così un libro in un certo senso gemello del mio. Si chiama Sposalo (casa editrice Vallardi) ed è di Lori Gottlieb, una giornalista e scrittrice americana da best seller. A differenza di me, lei non può essere accusata di essere una antifemminista accecata da una fede cattolica tradizionalista, perché è una firma di punta del New York Times, del Los Angeles Times, di Glamour e altri giornali, nessuno dei quali esattamente l'organo ufficiale della Santa Sede. Trovare conferma alle mie sperimentali impressioni nel libro di una quarantaduenne madre single non cattolica mi conforta molto. Per questo ho cominciato con questa storiella rubata a Sposalo la presentazione del mio libro di sabato scorso alla libreria Aquisgrana di Roma. E nessuna delle presenti, che ringrazio di cuore per essere venuta, mi ha tirato una scarpa. Vorrei condividere con voi una dritta preziosa che ci ha dato, a tutti noi presenti, un francescano minore, padre Emidio che è venuto ad ascoltare, ma che alla fine sono riuscita a far parlare (che ti ascolti, Emidio, se quasi tutto quello che so l'ho imparato da te?). La dritta in sostanza è questa: l'uomo, il maschio, è semplice, non è difficile da capire, e a volte noi donne ci incartiamo perché vorremmo capire i suoi presunti retropensieri quando lui in realtà il più delle volte non ne ha. Se dice "ho sonno" ha sonno, e non vuole intendere come invece capita a noi "vorrei parlare con te ma mi sono sentito trascurato ultimamente e così vado in camera nella speranza che tu mi segua senza che io neanche te lo chieda". Noi donne invece di ogni cosa vogliamo capire le cause, e poi le cause delle cause, e così ci perdiamo. Il Vangelo, che ovviamente è il libretto di istruzioni anche per la vita di coppia, invece, è qualcosa che si capisce solo dopo che si provato a metterlo in pratica. La testa segue a ruota, dopo le mani e dopo il sudore. Quando le situazioni sono troppo ingarbugliate conviene smettere di chiedersi perché e cominciare a lavorare concretamente, per esempio sul lato pratico della giornata, perché prenda una buona piega, senza farsi troppe domande. Perché molto probabilmente la risposta è dentro di te, ma è sbagliata.

 
Fonte: www.costanzamiriano.wordpress.com, 16/05/2011