
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna alla edizione

La parabola dei talenti ci presenta due categorie di cristiani: quella di tutti coloro che, con diligenza, fanno fruttare ciò che hanno ricevuto dal Signore; e quella composta da coloro che, invece, non pongono alcun impegno e vanificano tutte quelle belle qualità che Dio aveva loro dato. Ad ognuno di noi Dio ha dato delle grazie, delle capacità, o, per adoperare le parole del Vangelo, dei talenti, che devono essere utilizzati per la gloria di Dio, per la propria santificazione, e per il bene del prossimo.
Ciò che Dio vuole vedere in noi è l'impegno, la buona volontà, non tanto la riuscita. Spetterà poi a Lui premiare i nostri sforzi e le nostre iniziative con un buon risultato. Se manca l'impegno nostro, non possiamo presumere di avere l'aiuto di Dio; se, al contrario, abbiamo riposto ogni impegno e, malgrado ciò, i risultati sono scarsi, possiamo restare tranquilli in coscienza: abbiamo fatto ciò che potevamo.
Nessuno può addormentarsi e rimanere ozioso; tutti devono lavorare nella vigna del Signore, secondo i talenti ricevuti. Tocca a noi scuoterci dal nostro torpore e prendere coscienza di tutte le possibilità di cui Dio ci ha arricchiti per contribuire al bene. Se faremo così, un giorno ci sentiremo dire dal nostro Signore: «Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone» (Mt 25,21). Se, al contrario, ci faremo prendere dalla negligenza e "nasconderemo il nostro talento sottoterra" (cf Mt 25,25) come quel «servo malvagio e pigro» (Mt 25,26) di cui parla il Vangelo, saremo gettati fuori, ove «sarà pianto e stridore di denti» (Mt 25,30). Queste parole ci fanno comprendere la gravità di alcuni peccati a cui raramente si pensa, la gravità dei peccati di omissione. Non siamo manchevoli davanti a Dio solamente per il male che facciamo, ma anche per il bene che trascuriamo di compiere. All'inizio della Messa, abbiamo detto di aver molto peccato in pensieri, parole, opere ed omissioni. Lo diciamo ogni domenica, ma ci pensiamo poche volte. Il Vangelo di oggi ci serva di stimolo per rivedere la nostra vita e per mettere ogni impegno nel compiere il bene.
Quasi sicuramente, è molto più grande il bene che non abbiamo compiuto, piuttosto che il male commesso. E, anche quando compiamo il bene, la nostra diligenza lascia molto a desiderare. Tante volte viene da dire che i figli delle tenebre pongono ogni impegno nel compiere il male, mentre noi, che vogliamo servire il Signore, ci accontentiamo di mezze misure. Se li imitassimo nel loro impegno, quanto grande sarebbe il bene che riusciremmo a compiere, quanto grande sarebbe la gloria che riusciremmo a dare a Dio, e quanto maggiore sarebbe il bene che riusciremmo ad arrecare al prossimo!
San Paolo, nella seconda lettura, esorta i cristiani ad essere vigilanti perché «il giorno del Signore verrà come un ladro di notte» (1Ts 5,2). I «figli della luce» (1Ts 5,5) – così li chiama san Paolo – devono rimanere desti e non devono farsi trovare impreparati. Soprattutto, i cristiani non devono farsi trovare addormentati nel sonno della pigrizia. L'Apostolo delle genti dice infatti: «Noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri» (1Ts 5,6). Dobbiamo essere trovati desti nella preghiera e nel compimento delle opere buone. Un esempio molto bello di questa santa operosità ci è offerto dalla prima lettura di oggi. L'autore del libro dei Proverbi elogia la donna saggia che mette Dio al primo posto nella sua vita e che riempie le sue giornate di tante opere buone: «Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani e le sue opere la lodino alle porte della città» (Prv 31,30-31). Questa lettura elogia le opere buone di questa donna. Ella dà al suo sposo «felicità e non dispiaceri per tutti i giorni della sua vita» (Prv 31,12); ella lavora nella sua casa e «stende la mano al povero» (Prv 31,20); lo scrittore sacro afferma che «ben superiore alle perle è il suo valore» (Prv 31,10).
Le parole che abbiamo meditato ci fanno comprendere che un cristiano vale per l'amore che porta a Dio e al prossimo, e non di più. Il mondo segue le vanità e ricerca solo i piaceri; la Parola di Dio ci insegna invece il valore supremo che è quello della carità.
-
Pubblicato 10 anni fa...
NON CREDEVA AGLI STREGONI
Linciato dalla folla
di Rino Cammilleri
Articolo dell'8 aprile 2015
-
Libro della settimana
QUALCOSA DI ME
Dialogo con un'amica
di Claudia Koll
Anno 2025 / pag. 160 / € 15
-
Video della settimana
ARMIAMOCI E PAGATE
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 10' (27/03/2025)
-
Da FilmGarantiti.it
BALLOON
Una mongolfiera per la libertà (storia vera)
Giudizio: stupendo (***)
Genere: storico (2018)
-
I dossier di BastaBugie
ROBERTO SAVIANO
Il messia della sinistra
Dossier: 7 articoli
-
Santo della settimana
FRANCESCO DI FATIMA
Il bambino veggente
di Maria Bigazzi
Festa: 4 aprile
-
Video per la formazione
DAZI AMARI
I venerdì della Bussola
Intervista a Maurizio Milano
Durata: 40m (28/03/2025)
-
Personaggi del passato
CARLO MARIA MARTINI
Cardinale
Famigerato biblista e vescovo di Milano
1927 - 2012 (85 anni)