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BENEDETTO XVI: LE CATTEDRALI EUROPEE SONO BIBBIE DI PIETRA
da Corrispondenza Romana

Nell’Europa medioevale fede cristiana e arte sono stati a lungo una cosa sola, come dimostrano le cattedrali europee, vere e proprie «Bibbie di pietra» che indicano anche oggi un «cammino privilegiato», quello della bellezza, per «avvicinarsi a Dio».
Nell’udienza generale del 18 novembre 2009, Papa Benedetto XVI prende spunto dall’architettura per lanciare un nuovo implicito richiamo alle radici cristiane dell’Europa. «La religione cristiana – spiega – ha dato vita non solo a capolavori di letteratura teologica del pensiero e della fede, ma anche ad una delle creazioni artistiche più elevate della civiltà universale: le cattedrali, vera gloria del Medioevo cristiano». Un fervore architettonico che pervase il Continente dall’XI al XIII secolo – ricorda il Pontefice – inducendo vari popoli, soprattutto Italia e Francia, ad una sorta di «gara», «come se il mondo – osservato citando un antico cronista – scuotendosi i vecchi cenci, volesse coprirsi delle bianche vesti di nuove chiese». Imprese titaniche, a cui contribuirono fedeli, architetti e nuove soluzioni tecniche, rese possibili da una certa stabilità politica che favorì lo sviluppo economico e demografico delle città, rendendo necessaria la realizzazione di edifici in grado di contenere un gran numero di fedeli. «Nacquero così – ricorda il Papa – le cattedrali romaniche», dove la «perfezione tecnica» incontra la «finalità educativa». Statue, dipinti e magnifici portali destinati a «suscitare emozioni forti, indurre a respingere il vizio e il male e a praticare il bene».
Da queste esigenze nacquero opere di grande bellezza, e tuttavia non fini a se stesse, porte «che conducono al cielo», e che accompagnano i credenti «in un tempo e in uno spazio differenti da quelli della vita ordinaria». Lo stesso è avvenuto con le cattedrali gotiche – osserva il Santo Padre – ma con diverse modalità, che esaltarono «slancio verticale e luminosità».
Immense e multicolori vetrate attraverso cui «come una cascata di luce si riversava sui fedeli la storia della salvezza». Le cattedrali furono luoghi di incontro ed educazione per religiosi e civili, senza distinzione di censo, una «Bibbia di pietra» fatta «casa comune», non solo destinata a celebrare intense liturgie ma anche, come ricordano alcune rappresentazioni, il lavoro dei campi, le scienze e le arti.

 
Fonte: Corrispondenza Romana, 28/11/2009