
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)

SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna alla edizione

Si stava meglio quando si stava peggio? A parte qualche caso finito bene, di solito le rivoluzioni sembrano risolversi in un lèvati-tu-che-mi-ci-metto-io e il vecchio aneddoto di Nerone pare restare sempre valido. Ricordate? Mentre passava l'imperatore tutti tacevano cupi, solo una vecchietta gli gridava «lunga vita!». L'imperatore, stupito, si fermò e le chiese come mai lei fosse l'unica a non odiarlo. Quella rispose che nella sua lunga vita aveva troppe volte constatato che il successivo, malgrado le speranze, si era rivelato peggiore del precedente; perciò, aveva giudicato che era meglio tenersi l'attuale.
Certo, l'apartheid era una brutta cosa, ma un paragone di cifre tra il Sudafrica boero e quello mandeliano forse riserverebbe qualche sorpresa. Per quanto riguarda la repubblica "arcobaleno", un tempo la più ricca e avanzata d'Africa, il Papa ha dovuto firmare un decreto di martirio, cosa che spiana la strada alla beatificazione di Benedict Daswa, un nero, e sentite perché. L'uomo, nato nel 1946, era di etnia Lemba e abitava nel Nord del Paese. Suo padre morì presto e il peso della numerosa famiglia ricadde sulle sue giovani spalle: la madre, tre fratelli e una sorella. Nel 1963 abbracciò la religione cattolica, subito seguito da sua madre. Fece il catechista, il muratore in parrocchia e presto divenne un punto di riferimento per la comunità cristiana locale. Aveva studiato e ciò lo portò a ricoprire la carica di direttore della scuola. Si sposò con Evelyn ed ebbe sette figli. La moglie aspettava l'ottavo quando avvenne quel che andiamo a narrare.
SE NON CAMBIANO LE TESTE, NULLA CAMBIERÀ MAI
Daswa viveva con la famiglia nel villaggio di Mbahe, dalle parti di Limpopo. Ma il 25 gennaio del 1990, durante una tempesta, una scarica di fulmini si abbatté sull'abitato e incendiò dei grossi covoni di paglia ammucchiata. Niente di grave, tutto sommato, ma il grosso della gente era animista e subito credette all'intervento degli spiriti maligni. Il capo del villaggio convocò l'assemblea per rimediare e vedere come stornare dalla comunità la malasorte. Occorreva, dunque, individuare esattamente quale demone era il responsabile e trovare il modo di neutralizzarlo. Si decise di affidarsi a uno stregone, che però bisognava, ovviamente, pagare. Ogni famiglia avrebbe perciò dovuto tassarsi in ragione di 5 rand (la moneta sudafricana) a persona. Daswa, trattenuto dal lavoro, arrivò alla riunione a cose fatte. Ma dichiarò che non aveva alcuna intenzione di pagare, perché lui agli stregoni non credeva. Cercò di spiegare che si era trattato di semplici fulmini, un fenomeno naturale e non demoniaco, ma non ci fu niente da fare. Allora, visto che non riusciva a far sentire ragioni, la buttò sul religioso, la sola cosa che, ancora oggi, troppi africani capiscono: lui era cattolico, disse, e la sua fede gli proibiva di ricorrere agli stregoni. Detto questo, se ne andò.
Già, però le influenze maligne permanevano; anzi, forse era proprio Daswa, con la sua miscredenza, ad attirarle. Così ragionò l'assemblea. La riunione venne aggiornata, ma era chiaro che per gli intervenuti il problema era davvero Daswa. Con la sua cocciutaggine non solo avrebbe reso difficoltosa la liberazione del villaggio dagli spiriti cattivi in quel frangente, ma di certo di frangenti del genere ce ne sarebbero stati altri se non si eliminava l'ostacolo. L'ignoranza e la superstizione sono l'anima della barbarie, la quale conosce un solo modo per risolvere i problemi: quello spiccio. Il 2 febbraio una folla di fanatici aggredì e linciò Benedict Daswa a colpi di pietra. Era in ginocchio quando gli diedero il colpo di grazia col "knobkerrie", l'arma tradizionale: un bastone con una grossa protuberanza all'estremità. Mentre gli sfondavano il cranio ebbe solo il tempo di raccomandarsi al Signore. Il "rito" prevedeva che sul capo dell'ucciso venisse versata acqua bollente, e fu eseguito. Lo abbiamo già scritto nella prefazione al libro su Mandela (D'Ettoris editore) e lo ripetiamo: il problema dell'Africa può essere affrontato solo dai missionari e tramite l'evangelizzazione. Se non cambiano le teste, nulla cambierà mai. E le teste, da quelle parti, si cambiano solo per via religiosa.
-
Pubblicato 10 anni fa...
NON CREDEVA AGLI STREGONI
Linciato dalla folla
di Rino Cammilleri
Articolo dell'8 aprile 2015
-
Libro della settimana
QUALCOSA DI ME
Dialogo con un'amica
di Claudia Koll
Anno 2025 / pag. 160 / € 15
-
Video della settimana
ARMIAMOCI E PAGATE
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 10' (27/03/2025)
-
Da FilmGarantiti.it
BALLOON
Una mongolfiera per la libertà (storia vera)
Giudizio: stupendo (***)
Genere: storico (2018)
-
I dossier di BastaBugie
ROBERTO SAVIANO
Il messia della sinistra
Dossier: 7 articoli
-
Santo della settimana
FRANCESCO DI FATIMA
Il bambino veggente
di Maria Bigazzi
Festa: 4 aprile
-
Video per la formazione
DAZI AMARI
I venerdì della Bussola
Intervista a Maurizio Milano
Durata: 40m (28/03/2025)
-
Personaggi del passato
CARLO MARIA MARTINI
Cardinale
Famigerato biblista e vescovo di Milano
1927 - 2012 (85 anni)