I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna ai risultati della ricerca
Nel pieno del caldo agostano e della crisi di governo, è arrivata una notizia che rischia di causare serie ripercussioni sul piano della libertà e della vita dei cittadini. Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha firmato il decreto ministeriale che contiene il regolamento sul Sistema informativo dei trapianti (Sit), istituito attraverso una legge di vent'anni fa - la 91/1999 - la quale prevede il principio del silenzio-assenso in tema di prelievo e donazione di organi. Il decreto della Grillo è in pratica una misura attuativa, cui ne dovranno seguire altre per far entrare a regime il Sit, e il cui fine è evidentemente quello di avere una maggiore disponibilità di organi.
La stessa esponente del Movimento 5 Stelle, attraverso un comunicato pubblicato il 20 agosto sul sito del ministero di cui è alla guida, ha detto con toni entusiasti: «Si tratta di un passaggio fondamentale per l'applicazione della legge sulla donazione di organi approvata vent'anni fa, ma rimasta lettera morta. In un anno abbiamo sbloccato un provvedimento fermo da decenni. È una legge che permetterà di salvare molte vite, ma bisogna che i cittadini siano adeguatamente informati. Vent'anni per dare attuazione a una legge di civiltà per il Paese sono troppi».
Il comunicato ministeriale, dopo aver sottolineato i fini di «trasparenza» del decreto, elenca i due successivi passi da compiere: «Nei prossimi mesi inoltre saranno attuate le altre prescrizioni della legge 91/1999 cioè l'adeguamento dell'Anagrafe nazionale degli assistiti (Ana) in tutte le Asl e sarà lanciata una campagna informativa volta a promuovere la consapevolezza su trapianto e donazione di organi».
A ciò va aggiunta, come prevede ancora la legge 91, la necessità di realizzare un sistema di notifica, attraverso cui si dovrà notificare ai cittadini maggiorenni (per i minorenni varrà la volontà espressa dai genitori) la richiesta di manifestare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti: semplificando, se entro 90 giorni dalla notifica ricevuta il cittadino non avrà risposto rendendo la propria dichiarazione, verrà considerato automaticamente donatore. Sulla base appunto della norma sul silenzio-assenso.
IL REGIME ATTUALE (TRANSITORIO)
Fino a quando questo sistema non diventerà operativo - questione di un anno, secondo il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo - si continuerà con il regime attuale, che si basa sempre sulla legge 91 e su una sua poco conosciuta disposizione transitoria (art. 23), secondo cui i cittadini italiani sono già oggi considerati come donatori, «salvo che il soggetto abbia esplicitamente negato il proprio assenso». Cosa cambia tra questa forma transitoria di silenzio-assenso e quella che potrebbe presto divenire effettiva? La differenza è che adesso i familiari più stretti, il convivente o il rappresentante legale possono presentare un'opposizione scritta per rifiutare la donazione degli organi di un dato paziente, che non abbia in precedenza manifestato la propria volontà e di cui sia stata diagnosticata la «morte cerebrale» o la cosiddetta «morte a cuore fermo».
In sostanza, rispetto a quel che succede oggi in casi del genere, che riguardano fondamentalmente pazienti reduci da incidenti o con gravi disabilità neurologiche, quando entrerà in vigore il nuovo sistema verrà meno - per gli adulti - l'intermediazione della famiglia.
Ciò detto, sono entrambi i sistemi previsti dalla legge 91, sia quello transitorio tuttora in vigore che quello in divenire, a essere bacati per un problema comune alla base: appunto, il silenzio-assenso. Che è un istituto giuridico che ha un senso quando si tratta di tutelare il cittadino rispetto ad esempio alla lentezza e all'inerzia della pubblica amministrazione nel rispondere a una particolare istanza, come sottolineava già nel marzo 1999 - a iter della legge ancora in corso - l'avvocato Salvatore Macca in una lettera-appello al presidente della Corte costituzionale. Il silenzio-assenso in tema di donazione di organi perverte invece il fine di questo stesso istituto, prevedendo per il cittadino un obbligo a fare qualcosa «per sottrarsi a qualcosa che non vuole subire», come scriveva Macca nella suddetta lettera, «e che per di più riguarda la sfera più intima, più riservata, più sacra della propria individualità o di quella delle persone a lui care o da lui rappresentate».
LO STATO È IL PADRONE DEL TUO CORPO
E se non ci si sottrae in tempo - per dimenticanza, ignoranza della questione o altro - a quel che il cittadino X magari vorrebbe evitare, si finisce che lo Stato diventa libero di disporre del suo corpo. Una vera e propria contraddizione per una società che va rigettando la morale cattolica in nome di una sempre più sbandierata e malintesa "libertà".
Non per nulla il magistero della Chiesa prevede che la donazione degli organi è moralmente lecita solo previo esplicito consenso e solo per una persona «ex cadavere», per usare l'espressione che Benedetto XVI, sulla scorta peraltro di san Giovanni Paolo II, adoperò in un discorso del 2008: «... i singoli organi vitali non possono essere prelevati che ex cadavere, il quale peraltro possiede pure una sua dignità che va rispettata».
Le parole di Benedetto XVI sulla necessità che si sia in presenza di morte certa (ex cadavere) richiamano un altro fatto basilare. Connesso al problema del consenso - consenso che per essere tale dovrebbe presupporre una certa simmetria informativa tra il 'sistema' e il paziente - c'è infatti quello dei criteri di accertamento della morte, che sono stati ridefiniti in senso utilitaristico dal 1968 in poi (cioè subito dopo il primo trapianto di cuore), proprio per ampliare la disponibilità di organi.
Di questi nuovi criteri, ci riferiamo a quello della «morte cerebrale» e della «morte a cuore fermo», sono non pochi gli esperti che sottolineano, specie in ambito cattolico, come essi non coincidano con la morte effettiva. [...]
E, del resto, sono molti i casi concreti, riportati nella letteratura medica, di pazienti dati per «cerebralmente morti» e che invece si sono poi risvegliati o hanno comunque continuato a vivere a lungo.
In breve, questo tipo di silenzio-assenso, unito ai nuovi paradigmi per dichiarare la morte di una persona, finisce per deformare il fine buono di salvare vite umane, imponendo sulla persona obblighi indebiti e restringendone in definitiva la libertà, con il rischio tra l'altro di mettere fine alla sua vita prima del tempo. Il tutto nel solco di una visione che deprezza la vita fragile - in particolare di chi ha funzioni cerebrali gravemente danneggiate - e rischia di imporre una concezione dell'uomo (che non è un mezzo) come un insieme di pezzi di ricambio.
Nota di BastaBugie: per approfondire l'argomento del concetto di morte cerebrale e come è nato ecco tre articoli pubblicati da BastaBugie (clicca su quello che interessa):
1) L'INQUIETANTE STORIA DEL CONCETTO DI ''MORTE CEREBRALE''
L'encefalogramma piatto non dimostra la morte di un uomo (VIDEO: I segni della vita)
di Roberto De Mattei
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=872
2) L'OSSERVATORE ROMANO ROMPE IL TABÙ SULLA MORTE CEREBRALE
I segni della morte. A quarant'anni dal rapporto di Harvard
di Lucetta Scaraffia
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=871
3) GLI INTERESSI CHE SONO DIETRO LA DEFINIZIONE DI MORTE CEREBRALE
Intervista al professor Paul Byrne: morte cerebrale... o eutanasia?
di Veronica Rasponi
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1473
-
900 edizioni
di BastaBugie
Da 18 anni al tuo servizio
Oltre le notizie per scoprire la verità
-
Pubblicato 10 anni fa...
SHAKESPEARE
Era cattolico!
di Elisabetta Sala
Articolo del 21 novembre 2014
-
Libro della settimana
SACERDOZIO FEMMINILE?
Perché la Chiesa dice no
Ed. Fede & Cultura
Anno 2024 / pag. 144 / € 14
-
Video della settimana
DIECI COSE...
che gli europei pensano
a cura di Silver Nervuti
Durata: 3 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
SISSI, LA GIOVANE IMPERATRICE
Il sogno di una monarchia cattolica
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1956)
-
I dossier di BastaBugie
COMUNIONE
Sulla lingua o in mano?
Dossier: 8 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
Apostolo della Via Crucis
di Ermes Dovico
Festa: 26 novembre
-
Video per la formazione
MILLENNIALS
Una generazione difficile
di Simon Sinek
Durata: 18 minuti
-
Personaggi del passato
EUGENIO SCALFARI
Giornalista
L'Espresso e Repubblica
1924 - 2022 (98 anni)