![I più letti del mese](../graph/top10_h.jpg)
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
BastaBugie consiglia
SEMINARIO MARIO PALMARO
Ma questo è un uomo
25-28 luglio, Pontenure
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
![](../graph/ragazzo_computer_scegli_argomento.jpg)
SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna agli articoli di Corrado Gnerre
![](../public/bastabugie10_fotoedizioni/442/polizia_pistola_200x200.jpg)
Qual è la posizione della dottrina cattolica sulla pena di morte? La risposta ce la fornisce il Catechismo della Chiesa Cattolica ai numeri 2266 e 2267. Vediamo cosa dice:
«n.2266: Corrisponde ad un'esigenza di tutela del bene comune lo sforzo dello Stato inteso a contenere il diffondersi di comportamenti lesivi dei diritti dell'uomo e delle regole fondamentali della convivenza civile. La legittima autorità pubblica ha il diritto ed il dovere di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto. La pena ha innanzi tutto lo scopo di riparare il disordine introdotto dalla colpa. Quando è volontariamente accettata dal colpevole, essa assume valore di espiazione. La pena poi, oltre che a difendere l'ordine pubblico e a tutelare la sicurezza delle persone, mira ad uno scopo medicinale: nella misura del possibile, essa deve contribuire alla correzione del colpevole».
«n.2267: L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani. [Evangelium vitae, n. 56]».
IL PRINCIPIO DELLA LEGITTIMA DIFESA
Dunque, la pena di morte s'inserisce all'interno del principio della legittima difesa. Come il singolo ha il diritto di difendersi da un aggressore, come uno Stato ha il diritto di difendersi da uno Stato aggressore (è il principio della "guerra giusta"), così la società ha il diritto di difendersi; e in questo caso lo Stato ha il dovere di difendere il corpo sociale da coloro che delinquono utilizzando i metodi che ritiene più efficaci.
C'è un'espressione di Gesù che è a riguardo indicativa: «Chi avrà indotto al male uno di questi piccoli (...) sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa una macina da mulino al collo e fosse gettato nel mare» (Matteo 18,6).
Indicativa è anche un'espressione di san Paolo: «I governanti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fa' il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male» (Romani 13, 3-4).
Tra i santi che affermano la legittimità della pena di morte vi sono diversi dottori della Chiesa, anche i più famosi: sant'Agostino di Ippona e san Tommaso d'Aquino.
Ovviamente, nei contesti attuali, laddove più facilmente ci si può difendere dai delinquenti (diffusione capillare del sistema carcerario, che però - diciamocelo francamente - non sempre viene fatto funzionare, soprattutto per motivi ideologici) l'applicazione della pena capitale non troverebbe sempre giustificazione. Ecco perché il Catechismo della Chiesa Cattolica precisa: «Se invece i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana. Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l'ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo "sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti [Evangelium vitae, n. 56]».
PURIFICANTE CASTIGO PER IL CRIMINE COMMESSO
C'è da aggiungere una cosa importante. A proposito di ciò che dice il Catechismo sul fatto che una pena volontariamente accettata dal colpevole costituisca occasione di purificazione del colpevole stesso, si può leggere la bella storia di Jacques Fesch (1930-1957), un assassino francese, condannato a morte, che in carcere scoprì la fede, si convertì. Si racconta che disse al suo confessore di non far richiesta di grazia perché aveva capito che l'accettazione della condanna a morte sarebbe stato il giusto e purificante castigo per il crimine commesso: dopo una rapina aveva ammazzato un uomo in una colluttazione. Offrì la sua morte anche come espiazione per altri condannati a morte. Attualmente per Fesch è in corso una causa di beatificazione. Egli scrisse un bel diario. Tra le tante frasi vi è questa: «Se date dei beni a i vostri figli, ma senza disciplina, è peggio che se li uccideste».
L'insistenza (tutta moderna) della esclusiva rieducazione del colpevole è una pura utopia che trova le sue origini nella tipica concezione roussoniana (da Rousseau) dell'uomo. L'uomo sarebbe buono per natura e se si mostra cattivo è perché è la società a renderlo tale. Un'utopia per l'appunto che muove dalla negazione della libertà e della responsabilità umane. Invece, la pena - cristianamente parlando - deve essere soprattutto afflittiva. Perché è proprio l'afflizione la migliore rieducazione.
D'altronde questo discorso lo si può capire solo quando si è convinti dell'esistenza della vita ultraterrena e del relativo giudizio di Dio. Ma quando invece si pensa che la vita sia solo quella dalla nascita alla morte allora è evidente che un simile discorso diventa impossibile da poterlo accettare.
DOSSIER "PENA DI MORTE"
Non è contraria al Vangelo
Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!
-
Pubblicato 10 anni fa...
I SACERDOTI
Perché non si sposano?
di card. Giacomo Biffi
Articolo del 25 luglio 2014
-
Libro della settimana
SPIEGAZIONE
del catechismo di San Pio X
Padre Dragone
Anno 1963 / pag. 740 / € 25
-
Video della settimana
GEMELLI
Nel grembo materno
Durata: 3 minuti (2022)
-
Da FilmGarantiti.it
IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Tutto, ma proprio tutto sulla Terra di Mezzo
Giudizio: capolavoro (*****)
Genere: fantasy (2001/2003)
-
I dossier di BastaBugie
FRANCESCO E' IL PAPA
Chi lo nega non è cattolico
Dossier: 9 articoli
-
Santo della settimana
MARIA MADDALENA
Testimone di Cristo
di Roberto de Mattei
Festa: 22 luglio
-
Video per la formazione
RISCALDAMENTO GLOBALE
Non c'è nessuna emergenza climatica
di Franco Battaglia
Durata: 23 minuti (2023)
-
Personaggi del passato
ANDRZEJ WAJDA
Regista polacco
Raccontò Katyn in un film
1926 - 2016 (90 anni)