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ELEZIONI EUROPEE 2009
La classifica dei deputati da votare
di Giovanni Fenizia
 

Il 6 e 7 giugno 2009 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Il fatto che Nuove Onde sia un’associazione non partitica e non confessionale, non vuol dire che ci disinteressiamo della politica (anche quella partitica) o che riteniamo, in modo semplicistico, che le scelte dei partiti e dei candidati siano tutte uguali.
Perciò, mettendo al centro i valori fondamentali da promuovere nell’azione politica - la famiglia, la difesa della vita umana, la libertà di educazione - abbiamo scelto di analizzare i comportamenti dei parlamentari europei uscenti rispetto ad essi.
Elaborando questi dati abbiamo redatto una classifica dei deputati che hanno votato meglio e abbiamo indicato in ciascuna votazione per ogni partito quanti deputati hanno votato bene e quanti male, con particolare attenzione verso i due principali partiti (PD e PDL) poiché insieme rappresentano circa il 70% degli elettori.
Perché focalizzarci su questi valori? Perché oltre a riconoscerli come valori fondanti, dai quali discende o meno la correttezza delle azioni e dei comportamenti in tutti gli altri settori della vita sociale e politica, riteniamo che questa volta vi sia una ulteriore particolare motivazione: infatti è proprio dall’Europa che in questi anni sono arrivati i maggiori attacchi sui temi della famiglia e della bioetica. Su questi temi spesso l’Italia rappresenta un’eccezione positiva rispetto alla cultura relativista dominante nella legislazione di tanti Paesi europei. I matrimoni tra omosessuali, la legalizzazione dell’eutanasia, l’aborto libero e senza vincoli, l’utilizzo di embrioni umani come cavie per la sperimentazione sono alcune delle tristi realtà in diversi Stati europei. Ciò spinge, e lo farà sempre di più, le Istituzioni europee, guidate da questa cultura dominante a fare pressione sull’Italia e su tutti i Paesi che ancora non si sono adeguati su questi temi sia a livello culturale che legislativo.
È importante sottolineare qui il problema del cosiddetto “deficit democratico” delle istituzioni comunitarie. Il processo decisionale ordinario dell’Unione europea, infatti, non è frutto dell’attività di una singola istituzione, ma di diversi organi: principalmente la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea. Si tenga presente anche che più della metà della normativa nazionale non è che il riflesso di quella “europea” e quindi l’effettivo centro decisionale dei provvedimenti che regolano la nostra vita e le nostre istituzioni non risiede in Italia, bensì presso le istituzioni dell’UE. Di norma è la Commissione europea a proporre nuove norme dell'UE, ma sono il Consiglio e il Parlamento ad adottarle; in alcuni casi, il Consiglio agisce da solo. Fra tutti questi organi, però, solo il Parlamento europeo è eletto dai cittadini dell’Unione europea, mentre per la composizione delle altre istituzioni che concorrono, in modo assai significativo, alla formazione degli atti normativi europei non è prevista alcuna partecipazione popolare.
Alla luce di questi aspetti, risulta particolarmente importante scegliere per il Parlamento Europeo partiti e persone che garantiscano la maggiore affidabilità possibile riguardo alla tutela dei valori a noi cari.
Nei capitoli 4, 5 e 6, sempre con i medesimi valori come guida e riferimento, proponiamo un aggiornamento di quelle che riteniamo iniziative significative nei vari livelli delle nostre amministrazioni pubbliche, dallo Stato ai Comuni: i dati raccolti riguardano quanto avvenuto in quest’ultimo anno, dall’aprile 2008 ad oggi, e sono una prosecuzione delle 2 precedenti edizioni (la prima edizione uscita nel marzo 2006 e la seconda nel marzo 2008) di questo nostro “osservatorio politico”, ormai divenuto permanente.
Questo aggiornamento sulla situazione nelle istituzioni pubbliche italiane, può rappresentare un aiuto ad orientarsi anche in quelle zone dell’Italia in cui, in concomitanza con le elezioni Europee si voterà per le elezioni amministrative (rinnovo della propria Amministrazione Provinciale o Comunale).
Come nelle precedenti edizioni, il nostro lavoro non ha la presunzione di aver raccolto e analizzato tutto il materiale possibile riguardo a votazioni e provvedimenti su questi valori. Inoltre, i grandi cambiamenti dei partiti e delle alleanze elettorali che continuamente avvengono, insieme con i non saltuari cambi di partito dei politici, potrebbero far emergere nel nostro lavoro alcune piccole differenze nei nomi dei partiti o nelle collocazioni politiche assegnate agli Europarlamentari. Tuttavia riteniamo, anche questa volta, di poter offrire uno strumento, basato non su promesse o propositi ma su fatti concreti, che possa aiutare chi ci legge ad orientarsi nella politica per esprimere un voto consapevole.
Infine, ringraziamo tutte le persone che, hanno collaborato con noi alla realizzazione di questo lavoro, Stefano Cannata, Francesca Casini, Patrizia Casini, Valentina Casini, Roberto Respinti, Luca Rossanigo, Giovanni Sisto, Andrea Vaghi e le tante altre persone che in diversi modi ci hanno dato il loro aiuto e manifestato sostegno a proseguire sulla strada di questo nostro osservatorio politico.
Buona lettura e … buon voto!

Per scaricare il documento di Nuove Onde vai a
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