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HO VISITATO CIVITAVECCHIA DOVE LA STATUINA DELLA MADONNA HA LACRIMATO SANGUE
La Madonna 21 anni fa previde i drammi attuali... e tutto perché non vogliamo convertirci (VIDEO: la Madonna di Civitavecchia)
di Riccardo Cascioli
 

C'è sempre un qualcosa di misterioso nell'attrazione che a un certo punto esercita un luogo dove la Madonna appare o sparge segni della sua presenza. Lo avevo già notato in passato, è accaduto ancora: per venti anni avevo ignorato i fatti di Civitavecchia, malgrado fosse stato inevitabile incappare nelle notizie che ne parlavano. Poi sul finire di dicembre, l'insistenza di mia moglie, l'incontro con Riccardo Caniato, che ai fatti di Civitavecchia ha dedicato un libro, un'improvvisa curiosità, il combinarsi di situazioni che rendevano possibile il viaggio; ed eccoci, due famiglie di amici, nel giorno che la Chiesa dedica alla celebrazione della Sacra Famiglia, presentarci nella frazione civitavecchiese di Pantano, a casa della famiglia Gregori, che la Madonna un giorno di febbraio del 1995 ha scelto come "messaggera" della sue preoccupazioni materne. Lì nel giardino, in una nicchia appositamente costruita, trova posto la copia della Madonnina che nel febbraio di 21 anni fa ha lacrimato sangue per 14 volte ed ora è esposta alla venerazione dei fedeli nella vicina parrocchia eretta a santuario. E davanti a questa Madonnina, che continua a trasudare olio ed emanare profumo di rose in occasione di alcune festività, ancora una volta ho provato la sensazione di essere stato "convocato".

L'ELETTRICISTA DELL'ENEL
Davanti al racconto di Fabio Gregori, l'elettricista dell'Enel che ha visto da un momento all'altro la sua vita stravolta da una Madonna che si è messa a lacrimare sangue per prima davanti a sua figlia, non si può evitare di pensare a cosa significhi l'irruzione di Cristo nella nostra vita e nella storia. L'intervento delle autorità civili, di quelle religiose, i dubbi, i sospetti e l'incredulità; le accuse davanti ai giudici e la scomunica da parte del vescovo prima che una lacrimazione di sangue davanti ai suoi occhi cambiasse anche a lui la vita; le visite misteriose e il continuo suonare alla porta, ogni giorno, di pellegrini che cresce incessantemente da venti anni. E noi possiamo toccare con mano il modo umile e grato con cui questa famiglia ha accettata e abbracciato la rivoluzione nella propria vita, aprendo la porta di casa e del cuore a devoti e curiosi, nell'obbedienza alle autorità della Chiesa anche davanti a decisioni incomprensibili e oggettivamente ingiuste.
Dio che si incarna e viene ad abitare in mezzo a noi - come riconosciamo nella preghiera dell'Angelus - è davvero un'irruzione nella storia che stravolge tutto, che ci dà occhi nuovi con cui guardare le nostre vicende personali e quelle del mondo. È una irruzione, uno stravolgimento che a noi chiede semplicemente di riconoscere questo fatto: accettarlo e abbracciarlo. Esattamente come accadde a Maria più di duemila anni fa, quando l'Angelo con il suo annuncio le cambiò la vita e Lei, con il suo "si", diede la possibilità a Dio di cambiare il corso della storia.

LA MADONNA NON HA MAI SMESSO
È una storia degli uomini che la Madonna non ha mai smesso di seguire da vicino, apparendo, dando messaggi, prefigurando scenari, il tutto per invitarci a una sola cosa: convertirci, aprirci all'amore di Gesù, fare nostro lo sguardo con cui Dio guarda il mondo. Non seguire ci espone a gravissimi pericoli. Ecco allora a Civitavecchia annunciate le conseguenze concrete della nostra disobbedienza: la "grande apostasia" anche nella Chiesa, con gravi scandali e abbandono della fede anche da parte delle gerarchie; il grave rischio di una nuova, terrificante, guerra mondiale tra Oriente e Occidente; il tutto sullo sfondo di un "feroce attacco di Satana contro la famiglia" che arriva fin dentro la Chiesa. Come non riconoscere dopo venti anni che ciò sta accadendo proprio davanti ai nostri occhi? E come non riconoscere l'urgenza di quell'invito alla nostra conversione, tale che davvero possiamo dire che il futuro del mondo è nelle nostre mani?
"Satana vuole distruggere la famiglia", è la chiave di volta dei messaggi e la Madonna indica con chiarezza Giovanni Paolo II come il pastore da seguire. E qui una cosa importante emerge. Giovanni Paolo II non era soltanto un Papa con una grande devozione per Maria, con la Madonna aveva proprio un rapporto personale speciale. L'episodio del proiettile deviato nell'attentato del 1981, proprio nel giorno della prima apparizione a Fatima, ne è solo un esempio. Ma è interessante notare una coincidenza perfino letterale tra i messaggi della Madonna a Civitavecchia e tanti interventi di Giovanni Paolo II, incluso il disegno distruttore di Satana spiegato all'incontro mondiale delle famiglie a Rio de Janeiro nel 1997. Non sorprende quindi venire a sapere che papa Wojtyla seguiva con grande attenzione i fatti di Civitavecchia, che inviava i suoi emissari personali per comprendere bene cosa stesse accadendo, che è stato lui a regalare ai Gregori la copia della Madonnina che oggi continua a trasudare olio, che con quello stesso olio è stato unto Giovanni Paolo II negli ultimi tempi della sua vita. C'era un rapporto particolare, non c'è dubbio, e ci interroga anche oggi.

Nota di BastaBugie: in questa trasmissione viene raccontata la vicenda di Civitavecchia con interviste ai protagonisti


https://www.youtube.com/watch?v=0HTHvgupDHs

 
Titolo originale: La Madonna, un Papa e le famiglie
Fonte: Il Timone, febbraio 2016 (n. 150)