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CAMPAGNA CONTRO L'ABORTO LANCIATA DAL PREMIER UNGHERESE SCATENA LA COLLERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
''Mamma, potrei pure capire che non sei pronta per me, ma pensaci due volte e fammi adottare, lasciami vivere!''
da Corrispondenza Romana
 

Una campagna contro l'aborto in Ungheria lanciata dal partito di centrodestra del premier Viktor Orban scatena la collera della Commissione europea, che l'ha finanziata, pare, a sua insaputa. «Potrei pure capire che non sei pronta per me, ma pensaci due volte e fammi adottare, lasciami vivere!», è il pensiero attribuito a un feto, ripreso con un'ecografia nell'utero della madre e protagonista dei cartelloni disseminati a Budapest da un mese a questa parte. Con il logo Progress (il Programma comunitario per l'impiego e la solidarietà dell'Unione Europea) la violenta campagna anti-aborto è costata 416.000 euro, in gran parte tratti da fondi europei.
«La campagna non è conforme al progetto sottoposto dalle autorità ungheresi e la Commissione Europea chiede di conseguenza alle autorità ungheresi di porre fine a questa parte della campagna e ritirare senza indugio i cartelloni», ha dichiarato il commissario europeo alla Giustizia, la lussemburghese Viviane Reding, durante un dibattito all'Europarlamento.
In caso contrario, «avvieremo procedure per porre fine all'accordo e trarremo le dovute conclusioni, anche in termini finanziari». «La Commissione – ha commentato l'eurodeputata socialista francese Sylvie Guillaume – è molto chiara: utilizzare denaro del programma Progresso o di altra fonte UE per una campagna anti-aborto è un abuso ed è incompatibile con i valori dell'Ue».

 
Fonte: Corrispondenza Romana, 15/06/2011