I PIÙ LETTI DEL MESE
-
PER IL 2025 ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!
SOSTIENI
BastaBugie
CON UNA OFFERTA
DI ALMENO 15 EURO
Riceverai un omaggio
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna ai risultati della ricerca
La manovra taglia le feste patronali e viene spontaneo domandarsi se si tratti più di un colpo alla vita religiosa delle nostre comunità locali o alle loro radici culturali e sociali. «Credo che la cosa da comprendere quando ci si occupa di feste e sagre patronali – sostiene Ulderico Bernardi, sociologo dell'Università Ca' Foscari di Venezia – è che si tratta di celebrazioni che vanno oltre la questione religiosa in se stessa. Sono occasioni in cui si ribadisce una coesione alla memoria collettiva di una comunità. Oggi troppo spesso la memoria viene oltraggiata, ma una comunità è tale in quanto condivide una memoria collettiva. Spesso la festa patronale è il momento in cui passato, presente e futuro si riconnettono, si ricompongono in una visione generale, che fornisce un senso alla vita comune».
ABOLENDO LE FESTE SI ABOLISCE UN ESSENZIALE RIFERIMENTO DI SENSO?
Spesso dimentichiamo che la festa del santo patrono è un riferimento anche per chi vive e lavora lontano dal paese d'origine. Sono tanti gli emigrati che tornano ogni anno in occasione di questi festeggiamenti. Tante comunità di emigrati celebrano il patrono nei luoghi dove vivono anche a cinquanta, cento anni di distanza.
SI TRATTA DI RITI CHE RINSALDANO I LEGAMI DI COMUNITÀ?
Rappresentano un qualcosa che è parte integrante dei meccanismi profondi della cultura identitaria, di ciò che fa in modo che una comunità si conservi tale nel tempo. Tanto più in un'epoca in cui molte comunità locali si sono impoverite culturalmente. Non bisogna dimenticare che in un Paese come il nostro le festività legate ai santi sono da sempre essenziali per la vita sociale.
HA IN MENTE UN RIFERIMENTO STORICO PRECISO?
Intorno alla fine del '700 la Repubblica veneta fece una grande ricerca sul territorio per stabilire quanti fossero in ogni singolo paese i santi celebrati con la sospensione dal lavoro. In certe località se ne festeggiavano addirittura 45. Un eccesso che venne ridotto per via legislativa salvaguardando le ricorrenze più importanti.
OGGI QUESTO TIPO DI SALVAGUARDIA NON HA PIÙ SENSO?
Direi che oggi, invece, le opportunità che forniscono occasione per ribadire il radicamento dei singoli nella comunità sono ancor più importanti e andrebbero doppiamente salvaguardate, per difendere le nostre identità dalla globalizzazione, per radicare le generazioni future nella nostra storia, nelle nostre tradizioni.
CI SONO PAESI CHE LE SALVAGUARDANO ANCHE PERCHÉ FORNISCONO IMPORTANTI INTROITI TURISTICI.
Bisogna però ricordare che le tradizioni, dal punto di vista delle scienze umane, vanno intese come il frutto di una condivisione di senso esistenziale attraverso il tempo e le generazioni, che sono l'incarnazione del tempo.
NIENTE TRADIZIONI, NIENTE RADICAMENTO DEI GIOVANI NEL TERRITORIO?
Esattamente. Il radicamento è cosa ancor più importante oggi che dobbiamo affrontare il problema essenziale dell'integrazione fra le culture e dovremmo cercare in tutti i modi di non riproporre da noi quel che succede in Francia e in Gran Bretagna, dove degli sradicati hanno messo a ferro e fuoco le città. Come possono, i giovani, confrontarsi con una società senza storia, senza tradizioni, senza continuità col passato, che ha perduto l'anima, è diventata anonima e non ha quindi nulla da dire per il futuro? (...) Si tratta di colpi inferti al tessuto primario della società italiana, che è fatto di comunità locali. C'è confusione fra la necessità di razionalizzare i servizi pubblici e la fondamentale esigenza della difesa identitaria delle comunità a tutti i livelli, da quelle locali a quelle familiari. Non bisogna considerare solo le poste economiche, anche quelle sociali e antropologiche sono essenziali, perché portano benefici nel senso del bene comune i quali, in prospettiva, diventano benefici economici.
-
BastaBugie consiglia
LA BUSSOLA MENSILE
Abbonamento annuale
€ 25 anziché € 30
Entro il 6 gennaio
-
Pubblicato 10 anni fa...
FAMIGLIE DISTRUTTE
Figli tolti senza prove
di Emanuele Boffi
Articolo del 19 dicembre 2014
-
Libro della settimana
LA PSICOANALISI
Al vaglio della teologia
di Simon Benoît-Marie
Anno 2024 / pag. 448 / € 19
-
Video della settimana
ANGELS
The Crosby family (2024)
+ 5 new songs (tot. 103)
-
Da FilmGarantiti.it
KNOCK
Quando la ''scienza'' vince e il malato perde
Giudizio: ottimo (**)
Genere: commedia (1951)
Guarda gratis su YouTube
-
I dossier di BastaBugie
MARIO DRAGHI
Il banchiere prestato alla politica
Dossier: 9 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
ADAMO ED EVA
Lo sai che sono in paradiso?
di Ermes Dovico
Festa: 24 dicembre
-
Video per la formazione
IMMIGRAZIONE
L'assurda accoglienza di chi ci odia
di Lorenza Formicola
Durata: 29' (23/11/2024)
-
Personaggi del passato
PETER GUMPEL
Sacerdote
Grande esperto di Pio XII
1923 - 2022 (99 anni)