I PIÙ LETTI DEL MESE
-
PER IL 2025 ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!
SOSTIENI
BastaBugie
CON UNA OFFERTA
DI ALMENO 15 EURO
Riceverai un omaggio
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna ai risultati della ricerca
Chi da Gerusalemme scende a Gerico si accorge subito di una cosa: che vi è un grande dislivello tra le due città. Gerusalemme è in montagna, mentre Gerico è in una depressione al di sotto del livello del mare. Questo non è un particolare di poca importanza. Gerusalemme è come il simbolo del Paradiso e della felicità di lassù; Gerico è il simbolo del male, del peccato. Gesù, raccontando questa parabola, voleva far comprendere che l'uomo che scendeva da Gerusalemme verso Gerico e che incappò nei briganti che lo depredarono, è l'umanità che cadde in peccato con Adamo ed Eva e che divenne preda del diavolo. Gesù è il Buon Samaritano che venne per salvare l'uomo decaduto e per ridonargli la dignità perduta.
Questo è il primo e il più importante degli insegnamenti che ricaviamo dalla lettura di questa parabola. Se non fosse stato per Gesù e per la sua immensa carità, noi tutti giaceremmo ancora nel peccato. Con il peccato originale, l'uomo ha perso tutto o quasi. Ha perso l'amicizia con Dio, la sua grazia. Anche la natura è rimasta ferita: con il peccato originale è subentrata la sofferenza e la morte. Solo Gesù, il Buon Samaritano, poteva redimerci dal peccato e ridarci la vita. Gesù ha avuto compassione di noi (cf Lc 10,37) ed è disceso fino a noi per portarci di nuovo alla Gerusalemme di lassù. Egli ha fasciato le nostre ferite e si è preso cura di noi (cf Lc 10,34).
Gesù continua a prendersi cura di noi. Egli si prende cura di noi per mezzo dei suoi sacerdoti e grazie ai Sacramenti da loro amministrati. Il sacerdote quando celebra la Messa e quando ci assolve dai nostri peccati è Gesù stesso che fascia le nostre ferite e ci ridona la salute dell'anima. Da parte nostra dobbiamo accostarci con fede al Sacramento della confessione e alla Comunione Eucaristica.
Anche noi, però, dobbiamo prenderci cura dei nostri fratelli ed essere per loro dei "buoni samaritani". Il brano del Vangelo di oggi ci insegna anche a praticare la virtù della carità, che è la regina delle virtù. C'è un particolare che deve farci molto riflettere. Passò un sacerdote e non si fermò; passo un levita e andò via diritto; solo un samaritano ebbe compassione del malcapitato incappato nei briganti e si prese cura di lui. I samaritani erano considerati come degli stranieri con i quali non bisognava aver a che fare. Questo ci insegna che la carità, a volte, la troveremo non tanto dai vicini, ma dai più lontani, da quelli con i quali non volevamo aver nulla da spartire. Dio permette questo per piegare il nostro orgoglio e la nostra presunzione.
Facciamo dunque un esame di coscienza e vediamo se siamo stati anche noi come quel sacerdote o come quel levita e domandiamone perdono. È molto facile accorgersi di tanti altri peccati, ma dei peccati contro la carità, chissà perché, è sempre difficile rendersene conto. Tante volte "andiamo oltre" anche noi come quel sacerdote e quel levita e non ci accorgiamo di chi è nel bisogno. Si manca di carità in tanti modi: nel pensare, nel giudicare, nel parlare che tante volte è uno sparlare; si manca di carità anche senza dire parole, basta solo un atteggiamento del volto per dimostrare il nostro disprezzo per il fratello che ci è davanti; si manca di carità chiudendo il nostro cuore di fronte alle sventure del prossimo, non volendoci pensare e non volendo quindi fare ciò di cui abbiamo la possibilità. Questi ultimi sono tutti peccati di omissione. I peccati di omissione sono molti, ma la cosa più brutta è che, il più delle volte, nemmeno ce ne accorgiamo.
Chiediamo alla Madonna che ci ottenga dal Signore la grazia di aprire bene i nostri occhi per renderci conto finalmente della nostra durezza di cuore. Chiediamo la grazia di diventare anche noi dei "buoni samaritani", sempre pronti a soccorrere il nostro prossimo e a prenderci cura di lui.
Nota di BastaBugie: Per l'omelia della domenica successiva, vai a
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=75
-
BastaBugie consiglia
LA BUSSOLA MENSILE
Abbonamento annuale
€ 25 anziché € 30
Entro il 6 gennaio
-
Pubblicato 10 anni fa...
FAMIGLIE DISTRUTTE
Figli tolti senza prove
di Emanuele Boffi
Articolo del 19 dicembre 2014
-
Libro della settimana
LA PSICOANALISI
Al vaglio della teologia
di Simon Benoît-Marie
Anno 2024 / pag. 448 / € 19
-
Video della settimana
ANGELS
The Crosby family (2024)
+ 5 new songs (tot. 103)
-
Da FilmGarantiti.it
KNOCK
Quando la ''scienza'' vince e il malato perde
Giudizio: ottimo (**)
Genere: commedia (1951)
Guarda gratis su YouTube
-
I dossier di BastaBugie
MARIO DRAGHI
Il banchiere prestato alla politica
Dossier: 9 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
ADAMO ED EVA
Lo sai che sono in paradiso?
di Ermes Dovico
Festa: 24 dicembre
-
Video per la formazione
IMMIGRAZIONE
L'assurda accoglienza di chi ci odia
di Lorenza Formicola
Durata: 29' (23/11/2024)
-
Personaggi del passato
PETER GUMPEL
Sacerdote
Grande esperto di Pio XII
1923 - 2022 (99 anni)