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LETTERE ALLA REDAZIONE: FACCIO PECCATO A CLICCARE SU ''ACCETTA''?
Mi sono trovato su YouTube a dover acconsentire alla pubblicità sul mio canale... ho sbagliato ad accettare?
di Giano Colli
 

Cari amici di BastaBugie,
vi ringrazio per il vostro sito, costantemente aggiornato, che seguo da anni.
Ho un problema molto serio che ha sconvolto profondamente la mia vita spirituale, facendomi sentire fuori dalla volontà di Dio. Essere fuori dalla volontà di Dio è, in un certo senso, già un'anticipazione dell'inferno.
Recentemente, su YouTube, mi sono trovato nella condizione di dover accettare i termini per consentire la pubblicità sul mio canale, pena il blocco del profilo. Ho dato il consenso, ma ora sono tormentato da un dubbio morale. Non c'era un'opzione che mi permettesse di escludere pubblicità contrarie alla dottrina cattolica; le opzioni disponibili riguardavano, per esempio, pubblicità che tutelassero gli animali, ma non specificamente i valori cattolici. Mi chiedo quindi: accettando, ho implicitamente dato il consenso anche a pubblicità immorali? Davanti a Dio, può essere considerato un assenso a contenuti contrari alla morale? So che non si può mai approvare ciò che è immorale, al massimo tollerarlo, ma solo in presenza di motivazioni gravi e proporzionate, e con la speranza ragionevole di non commettere peccato. In mancanza di queste condizioni, ciò che è immorale dovrebbe essere fermato, anche ricorrendo a mezzi più incisivi, se necessario.
Un altro dubbio morale che mi assilla riguarda il momento in cui si clicca "accetta" su informative, contratti o regolamenti online senza leggerli attentamente o senza comprenderli appieno. Potrebbe succedere, per esempio, che accettando i termini di un sito, si approvino clausole che richiedono comportamenti contrari alla fede, come l'impegno a non discriminare in base a religione o genere, dove per "genere" potrebbero intendersi pratiche contrarie alla morale cattolica. Mi chiedo: cliccare "accetta" in queste circostanze, senza verificare, costituisce un peccato? Anche solo per inviare questa lettera mi viene chiesto di autorizzare il trattamento dei miei dati personali, e mi domando se questo possa comportare responsabilità morali che ignoro.
Grazie per il lavoro che fate in difesa della Fede cattolica.
Tiziano

RISPOSTA DEL DIRETTORE

Caro Tiziano,
il tuo messaggio esprime una profonda sofferenza interiore e un sincero desiderio di vivere in armonia con la volontà di Dio. Voglio rassicurarti: Dio vede il cuore e conosce le tue intenzioni. Egli è misericordioso e non ti condannerà per situazioni che sfuggono al tuo controllo o per errori non intenzionali. Vorrei offrirti alcune riflessioni e consigli per aiutarti a trovare pace.
Il fatto che ti preoccupi così intensamente di seguire la volontà di Dio dimostra il tuo amore per Lui. La confusione e l'angoscia che provi non sono segni di condanna, ma piuttosto un invito a confidare di più nella misericordia divina.
Quando firmiamo qualcosa senza conoscere tutti i dettagli o quando accettiamo condizioni senza capire completamente il loro contenuto, non possiamo essere moralmente responsabili per ciò che non comprendiamo o non possiamo controllare. Perché ci sia un peccato mortale sono necessari la piena consapevolezza e il pieno consenso. Se tu non intendevi approvare contenuti immorali o azioni contrarie alla fede, Dio non ti riterrà responsabile per cose che sono al di fuori della tua volontà e, francamente, della tua portata, come quella della maggior parte delle persone.
In molte situazioni della vita moderna, siamo chiamati a tollerare situazioni imperfette perché non abbiamo il controllo completo. La tolleranza non è approvazione. Per esempio, il fatto che YouTube possa inserire pubblicità inappropriate sul tuo canale non significa che tu le approvi moralmente. Hai fatto il possibile per fare una scelta prudente, ma il contesto tecnologico non ti ha permesso di specificare ulteriormente. Questo non è peccato. Cerca sempre di agire con retta intenzione e, quando possibile, fai scelte che riflettano i tuoi valori cristiani, ma non temere ciò che sfugge al tuo controllo.
Oggi siamo costretti spesso a cliccare "accetta" per utilizzare strumenti e servizi essenziali. È una necessità pratica e non implica necessariamente un'associazione morale con ogni singola clausola. Se hai ragionevoli motivi per credere che stai agendo per una causa proporzionata e non hai intenzione di approvare il male, non c'è peccato. In caso di dubbio su una questione specifica, puoi sempre chiedere consiglio a un sacerdote.
La vita di fede non è un cammino privo di ostacoli o dubbi, ma il nostro Signore ci accompagna sempre. Se senti di aver peccato o sei tormentato dal dubbio, rivolgiti al sacramento della Confessione per ricevere grazia e chiarezza. Ma ricorda che Dio non è un giudice severo pronto a condannarti per ogni minima incertezza: è un Padre amorevole che desidera la tua salvezza.
Ti incoraggio a pregare con queste parole o con altre simili: "Signore, vedi il mio cuore e conosci il mio desiderio di seguirti. Ti affido le mie paure e le mie incertezze. Aiutami a discernere ciò che è giusto e dammi la pace nel sapere che Tu sei con me, anche nelle mie debolezze. Confido nella Tua misericordia e nel Tuo amore infinito. Amen."
Se hai bisogno di ulteriore conforto o vuoi discutere più approfonditamente di queste preoccupazioni, non esitare a cercare il supporto di un qualunque sacerdote o, meglio, rivolgiti al tuo padre spirituale che sicuramente ti conosce bene.

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 30 dicembre 2024