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« Torna agli articoli di Simona Verrazzo
La Regione Autonoma della Catalogna si è distinta negli ultimi dieci anni per una proliferazione legislativa volta a costituire un Nuovo Ordine Sociale, in radicale opposizione alle profonde radici cristiane del paese (vedi articolo seguente). Questo Nuovo Ordine Sociale ha nella Torre di Agbar (sigla: Agua de Barcelona), il punto più alto della città di Barcellona, il suo simbolo più eloquente.
La Catalogna si trova ora a dover affrontare una crisi paurosa. A causa della scarsità di piogge che dura da ormai quattro anni un'impressionante siccità sta colpendo la Catalogna e particolarmente la sua capitale Barcellona. A poco sono servite le piogge arrivate con la Pasqua. Entro ottobre non ci sarà più acqua potabile. Lunedì 12 maggio è arrivata dalla città di Tarragona, a 80 km da Barcellona, una nave-cisterna con un carico di 19.000 metri cubici di acqua. Sono previsti, in totale, 63 viaggi mensili che riforniranno Barcellona di 1.660.000 metri cubi d'acqua al mese. L'acqua arriverà anche dalla Francia. Il costo totale del trasporto sarà di 22 milioni di euro al mese. L'apporto della nave cisterna però è poca cosa, in quanto rappresenta soltanto il 6 per cento del consumo dei 5,5 milioni di abitanti della zona metropolitana di Barcellona. Il piano d'emergenza è stato progettato dall'esecutivo spagnolo con la collaborazione del governo della Catalogna, a maggioranza socialista come quello nazionale, e della Aigues de Barcelona, la società che gestisce le risorse idriche nella città e che, guarda caso, ha la sua sede nella Torre di Agbar...
LA TORRE AGBAR
La Torre Agbar dalla caratteristica forma di «supposta» o «proiettile» lanciato verso il cielo, da circa 3 anni è il punto più alto della città di Barcellona con suoi 144 metri di altezza ed è la sede dell'Azienda per la gestione dell'Acqua "Aigues de Barcelona". "Agbar" evoca sonorità arabeggianti, invece significa più semplicemente Agua de Barcelona. La Torre infatti doveva evocare l'acqua che sgorga... ma neanche tre anni dopo la sua inaugurazione Barcellona e la Catalogna devono affrontare una paurosa mancanza di acqua. Una volta c'era la Torre di Babele oggi c'è quella di Agbar.
Intanto il suo ideatore l'architetto francese Jean Nouvel ha vinto il Premio Pritzker 2008, massimo riconoscimento nel campo dell'architettura e il prossimo 2 giugno si appresta a riceverlo con tutta solennità a Washington. Nouvel partecipa al progetto per il World Trade Center, ma visto la sorte toccata a Barcellona forse a quelli di New York converrà pensarci bene...
NUOVO ORDINE SOCIALE IN CATALOGNA
In questi ultimi anni, la Regione Autonoma di Catalogna si è distinta per una politica dichiaratamente anti-famiglia, anti-vita e anti-cristiana:
- nel 1998 il Parlamento della Catalogna approva la prima legge sulle unioni omosessuali in Spagna, è l'unica che non vieta espressamente il ricorso alla fecondazione assistita alle coppie omosessuali. Questo significa che in Catalogna due lesbiche possono ricorrere alla inseminazione artificiale attraverso le strutture pubbliche;
- agosto 2004: il Municipio di Barcellona, per la prima volta in tutto il mondo, proclama che i cittadini, se vogliono, possono andare completamente nudi per le strade. Il sindaco afferma: "non vogliamo incentivare che la gente vada nuda per strada, ma semplicemente constatare un diritto";
- dal 2005 le coppie omosessuali possono adottare minori;
- ottobre 2006 scoppia lo scandalo delle cliniche abortiste di Barcellona, dove vengono effettuati aborti anche negli ultimi mesi di gestazione;
- ottobre 2006: la Catalogna ha aperto ufficialmente il dibattito sull'eutanasia. "Dovrebbero essere depenalizzati l'eutanasia e il suicidio assistito e stabiliti dei protocolli medici per la loro realizzazione", questa è la raccomandazione del Comitato Consultivo di Bioetica del Governo Catalano. Marina Geli, consigliera de Salud della Generalitat, ha assicurato che il processo di depenalizzazione dell'eutanasia proseguirà nei successivi quattro anni;
- dal 1 ottobre 2007 è possibile richiedere gratuitamente in farmacia, senza ricetta medica, la pillola cosiddetta "del giorno dopo", di cui fanno ampio uso le giovani e le adolescenti;
- gennaio 2007: la Generalitat di Catalogna (ovvero il sistema amministrativo-istituzionale per il governo autonomo della comunità autonoma della Catalogna) pubblica un manuale per battezzare, celebrare matrimoni e funerali con rito prettamente laico: il Manual de Ceremonial Civil. Il Manuale, ovviamente, critica la Chiesa e polemizza sul concetto di Dio;
- nel febbraio 2008 è stata approvata la "Legge dei Centri di Culto" che i giuristi cattolici hanno denunciato perché attenta alla libertà di culto, perché potrebbe portare, per esempio, alla proibizione di celebrare la Messa e di riunirsi per parlare di religione senza l'autorizzazione municipale;
- dall'aprile 2008 la Generalitat prepara una norma per dare piu' protezione giuridica ai medici che praticano l'interruzione di gravidanza oltre le 22 settimane fissate dalla legge spagnola, in caso d'accertamento tardivo di malformazione del feto. Essi potranno accedere al terzo requisito, quello che consente l'interruzione di gravidanza senza un termine quando ci sia un rischio grave per la salute fisica o psichica della madre.
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